È la Vigilia di Natale. E Patch sembrava non farsi vivo all'appuntamento. "Vediamoci al Delphic, proprio davanti all'albero di Natale"- aveva detto. Ormai erano passati più di venti minuti, e stavo letteralmente congelando dal freddo. Intorno all'albero vedevo tanti bambini inseguirsi e giocare, genitori abbracciarsi affettuosamente,amici scambiarsi regali e farsi foto di gruppo... "Tutti felici e spensierati. Beati voi!"- pensai, tra me stessa. Io mi chiedevo solo una cosa : " Chissà se gli piacerà il mio regalo..." Mi venne un groppo in gola,solo all'idea. Tutte le mie preoccupazioni svanirono, come il mio respiro nell'aria fredda,quando vidi il famoso albero di Natale del Delphic, che ai miei occhi appariva imperioso nella sua grandezza, ma al tempo stesso, magico e surreale, grazie a quell'enorme stella brillante. Le lucine intorno...luminose nell'oscurità. Rosse, gialle, blu, verdi...sembravano infinite; mi trasmettevano quella sensazione di speranza, per quanto piccole fossero, splendevano, coraggiosamente nel buio. Mi accorsi di sorridere. Sentì, all'improvviso, una mano calda e forte, che mi strinse la spalla. Trasalì. Mi mancò il respiro per un attimo. Spaventata e spaesata, mi voltai di scatto. Era Patch. "Angelo,ti ho spaventata?" - disse con un ghigno divertito, e anche sexy direi. "No" - risposi, cercando di apparire più sicura possibile. "...per niente!" - aggiunsi, alzando leggermente il mento, cosa che facevo inconsciamente quando mentivo. Gli tesi un pacchetto. "Ecco il tuo regalo" - dissi allegramente. "Forza, aprilo!". Patch fece per prendere il suo regalo e, delicatamente, mi toccò la mano, senza staccarmi gli occhi di dosso. La giacca nera di pelle lo lasciò, letteralmente , a bocca aperta. "Cavolo!Perfino con quell'espressione è sexy!" - pensai. Mi guardò. " È... Bellissima. Mi mancava."- disse. "Angelo, anch'io ho un regalo per te" - sorrise. "Chiudi gli occhi". Obbedì , e mi voltò di spalle. Mi lasciai abbandonare alle mille emozioni, indescrivibili, che provavo in quel momento. Intorno al collo avvertì la presenza di... La toccai e aprii gli occhi, incuriosita. Non potevo crederci. Era una... "Wow, una collana di diamanti!"- lo baciai, e ritornai a fissare, incredula, quel raffinato ed elegante gioiello. C'era un ciondolo: un angioletto, graziosamente ben lavorato. Sono sicura che l'angioletto mi aveva conquistata. Patch mi sussurrò all'orecchio - "Sei mia, Angelo. Ricordatelo!". Lo guardai negli occhi e lo baciai. Mi tremavano le gambe. Sentì il desiderio irrefrenabile di affondare la mia mano tra i suoi capelli, una marea di onde nere. Nelle quali stavo, pericolosamente, annegando.