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Autore: Young_Beautiful    29/12/2013    0 recensioni
Aveva tutto ma non aveva niente, era questa la frase che la rappresentava, non aveva niente.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei era…
Lei era timida, fredda, acida, silenziosa. Arrossiva ai complimenti, arrossiva per qualunque cosa anche la più stupida e insignificante. Preferiva la solitudine alla compagnia, il silenzio al fastidioso frastuono. Lei non amava parlare, non amava dare spiegazioni come se non le sapesse dare e per questo quando poteva le evitava. Aveva anche una bella voce ma era troppo timida per mostrarla in pubblico perché avrebbe solo fatto qualche figuraccia che nessuno avrebbe mai dimenticato e così si limitava a cantare sotto la doccia dove quasi non si sentiva nemmeno lei con il rumore dell’acqua. Anche da questo si poteva dedurre che non amava mettersi in mostra ma che lo odiava.
Aveva come una tempesta dentro, le emozioni si mischiavano tra loro, era in confusione: felice, triste, felice , triste, triste. Non sapeva il perché, le mancava qualcosa o forse nulla, era confusa.
Sarah era alta, abbastanza alta, gracile e mingherlina e di conseguenza debole e se dico debole intendo in tutti i sensi. Aveva una unga chioma color biondo scuro, gli occhi verdastri come quelli di un gatto che talvolta diventavano di un colore tra l’azzurro e il grigio e a lei piacevano , specialmente quando sulla palpebra superiore stendeva una linea allungata di eye-liner e quando riempiva le sue lunghe ciglia di mascara. Tutto ciò le sembrava sempre troppo poco e così continuava a coprire i suoi occhi di nero fin quando si rimpicciolivano e lei era soddisfatta del suo trucco.  Però continuava sempre a non piacersi: si guardava allo specchio e ogni volta era come se mancasse qualcosa, ma non sapeva cosa. Allora si sistemava i capelli districandoli dai nodi e mettendoli dal lato che più le piaceva, sistemava la grande e pomposa sciarpa, alzava leggermente le maniche della maglietta, tirava su i pantaloni che erano sempre troppo larghi per i suoi piccoli fianchi e si guardava nuovamente allo specchio, ma niente, era sempre la stessa, sempre la stessa ragazza che ogni mattina dopo essersi vestita e truccata si trovava davanti quello specchio stretto e lungo a guardarsi attentamente per migliorarsi al massimo, meditando su cosa poteva fare per apparire migliore ma che in realtà rimaneva sempre uguale, sempre la ragazza che non si piaceva.

 
  
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