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Autore: mhcm    22/05/2008    1 recensioni
Vampiri, Licantropi, squartamenti, lotte, cocktail a base di sangue, forse ci infilo un po' di romanticismo, tempi giganteschi tra un aggiornamento e l'altro, quasi sicuramente, perchè non sono in grado di scrivere una storia e finirla :D lo so, non è invitante :P
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre mi avvicino al luogo dove ho l'appuntamento con il Lunatico mi rendo conto che non so neanche come si chiama.
C'è stata questa assurda intesa, ma non so assolutamente nulla di lui. Vedo che mi sta già aspettando, e approfitto del tempo che mi occorre per avvicinarmi per osservarlo a dovere, senza però farmi distogliere dalla sorveglianza dell'area, nell'eventualità che ci siano altri licantropi nascosti nelle vicinanze.
Per fortuna l'area che abbiamo scelto è abbastanza isolata, e non ci sono molte persone in giro.
Lui è lì, appoggiato alla parete, e anche se ho già notato in precedenza che è alto, solo ora mi accorgo effettivamente di quanto lo sia.
E' magro, e in rapporto alla sua altezza lo sembra molto di più, ma ha un fisico tonico, muscoloso ma asciutto. Anche se mi sembrava più giovane, mi accorgo che la barba che si è lasciato crescere lo rende in realtà più maturo. Capelli scuri, neri in realtà. Sono ormai avvastanza vicina da vedere gli occhi grigio blu, che mi fissano con un'espressione tra il lieto e il guardingo. Uguale alla mia.
Sorrido, per sciogliere la tensione, ma scosto leggermente la giacca per afferrare la pisolta rapidamente se necessario, e noto che lui fa lo stesso, spostando una falda della giacca per afferrare qualcosa che tiene nella cintura, dietro, sicuramente almeno un picchetto.
Arrivo davanti a lui, e mi sento stranamente piccola.
"Intendi venire meno alla tua parola Lunatico?" gli chiedo "So che non sei tenuto a mantenerla con esseri che non siano della tua specie nè umani. So però che il tuo orgoglio dovrebbe invece impedirti di tradire. Spero di sapere le cose giuste"
La schiettezza dei Lunatici mi è sempre piaciuta, e mi piace affrontarlo in questo modo, invece che raggirandolo, come avrebbe fatto Luca.
Lui sorride "Io non tradisco mai la parola che do. E sì, sai le cose giuste. Mi chiedo invece se quello che so io dei vampiri posso applicarlo su di te."
"Dipende dalle cose, ammetto. Non sono una manipolatrice per scelta, e se do la mia parola non la rinnego. In questo sono come voi, e do piu importanza al mio orgoglio che alla mia salvezza, se per salvarmi devo tradire un compagno. "
" Compagno? E' quello che siamo diventati?"
"Dal mio punto di vista sì. Ho un obbiettivo, e il tuo intervento mi fa comodo. Potrei solo considerarti una facilitazione sul mio cammino, non ho bisogno di fidarmi di te per portare a termine quello che devo fare. Alla fine la tua missione qui e il mio obbiettivo coincidono, e potremmo lavorare indipendenti, approfittando l'uno dell'altra. Ma preferisco allearmi con te. Non so perchè, ma mi hai colpito. E voglio avere il tempo di scoprirne la ragione, Lunatico dei miei stivali."
"Bhe succhiasangue della malora, sei schietta come non ho mai visto essere nessun vampiro. E in effetti neanche la metà delle donne della mia specie. Sì, anche io voglio considerarti compagna. Non sei male, e voglio vedere fino a dove hai intenzione di spingerti in questa tua follia. Non so se posso fidarmi, e ti propongo un patto."
"Va bene, facciamo un patto.Sangue?"
"Sangue"
Mi porge il polso, e io gli porgo il mio. Ci mordiamo a vicenda, e sono contenta di aver già cenato, perchè l'odore del suo sangue, il suo sapore sono inebrianti.
Nessun lunatico dovrebbe avere un sangue gradevole, ma questo lo è. Sento il dolore al mio polso, e vedo che anche lui mi ha azzanata. Stacco la bocca dalla ferita, e lui fa lo stesso.
Avviciniamo i polsi feriti, prima che guariscano, rapidamente come le nostre specie sanno fare, e il nostro sangue si mescola.
Brucia, molto, non sono compatibili, ma alla fine, mentre le ferite si rimarginano, sentiamo che si è creato il legame che volevamo. Ora non potremo tradirci, altrimenti il sangue del tradito inizierà a bruciare.
Ci fissiamo negli occhi per un tempo lunghissimo, poi mi avvicino a lui, gli cingo il collo con un braccio, e mi appoggio al suo petto, mettendomi in punta di piedi, e avvicino il volto al suo collo.
Annuso il suo profumo, e sento in sottofondo quello del suo sangue. Sento che si irrigidisce, e appoggio le labbra sulla piega tra collo e spalla.
Mi appoggia unamano sulla testa, non si fida ancora del tutto.
Gli bacio il collo e mi stacco.
"Lunatico, io sono F. "
"e io I. "
"andiamo a sederci da qualche parte. Dobbiamo attaccare entro stanotte, e abbiamo delle cose da pianificare."
Ci avviamo verso un locale.
  
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