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Autore: AvinPhi    22/05/2008    2 recensioni
E se Inuyasha e co. fossero un gruppo di teatro di un Collegio intenazionale e dovessero interpretare 'Sogno di una notte di mezza estate'? La grande opera di Shakespeare riveduta e corretta, o meglio tutto quello che c'è stato dietro, l'avventura che ci ha fatti diventare un successo. Seguirò il copione usato da me e adattato dalla mia mitica prof di inglese nonchè regista Charlotte Christie come base. Accettate le nazionalità, anche se non sembrano compatibili! Per chi conoscesse la storia, i ruoli shakepeariani, i rispettivi attori/personaggi e le nazionalità effettive della persone che hanno recitato con me sono i seguenti: Hermia (Il mio ruolo ^_^): Kagome (Italia) Lysander: Inuyasha (Romania) Helena: Sango (Finlandia) Demetrius: Miroku (Repubblica Sudafricana) Theseus: Sesshomaru (Svezia) Hyppolita: Rin (Nigeria) Oberon: Naraku (Bosnia Herzegovina) Titania: Kikyo (Lituania) Egeus: Kohaku (Italia) Nick Bottom/Pyramus: Bankotsu (USA) Francis Flute/Thisbe: Jakotsu (Canada) Snug/Lion: Koga (Kenya) Snout/Wall: Kagura (Macedonia) Starveling/Moonshine: Kanna (Singapore) Puck: Shippo (Giordania)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"> A Midsummer Night's Dream
A Midsummer Night's Dream





E se Inuyasha e co. fossero un gruppo di teatro di un Collegio intenazionale e dovessero interpretare 'Sogno di una notte di mezza estate'?
La grande opera di Shakespeare riveduta e corretta, o meglio tutto quello che c'è stato dietro, l'avventura che ci ha fatti diventare un successo.
Seguirò il copione usato da me e adattato dalla mia mitica prof di inglese nonchè regista Charlotte Christie come base.
Accettate le nazionalità, anche se non sembrano compatibili!

Per chi conoscesse la storia, i ruoli shakepeariani, i rispettivi attori/personaggi e le nazionalità effettive della persone che hanno recitato con me sono i seguenti:

Hermia (Il mio ruolo ^_^): Kagome (Italia) 
Lysander: Inuyasha (Romania)
Helena: Sango (Finlandia)
Demetrius: Miroku (Repubblica Sudafricana)
Theseus: Sesshomaru (Svezia)
Hyppolita: Rin (Nigeria)
Oberon: Naraku (Bosnia Herzegovina)
Titania: Kikyo (Lituania)
Egeus: Kohaku (Italia)
Nick Bottom/Pyramus: Bankotsu (USA)
Francis Flute/Thisbe: Jakotsu (Canada)
Snug/Lion: Koga (Kenya)
Snout/Wall: Kagura (Macedonia)
Starveling/Moonshine: Kanna (Singapore)
Puck: Shippo (Giordania)








26 Marzo 2008: La consacrazione.








Sono le 6 e mezza, è tardi ma non mi va di andare a mensa.
Dovrei.
Mi aspetta l'ultima notte come Hermia, e dobbiamo essere meglio di ieri, e meglio di due giorni fa.
Chiudo il mio MacBook, prendo il copione e mi dirigo verso l'auditorium.
Per strada i miei compagni mi fanno i complimenti, "Brava Kagome, sei stata fantastica." "Complimenti, torno a vedervi anche oggi!" "é nata una stella!".
Per tutti ho un sorriso, per tutti ho un grazie, ma dentro sto tremando.
Arrivo all'auditorium.
La porta di giù è chiusa, speriamo che Charlotte sia già dentro, così mi apre dalla porta anti-incendio e non devo fare il giro.
Mi apre Saskia.
Sembra quasi sorpresa di vedermi, eppure sono anche in ritardo.
Ma sono comunque la prima ad essere arrivata.
Mi lancio verso il seminterrato dove abbiamo i nostri "camerini".
La primavera a Trieste stenta ad arrivare, e un po' tutti ci cambiamo nella stanza della caldaia dove la temperatura supera di parecchio quella del resto del seminterrato.
Arriva anche Miroku, il mio "Fidanzato". Nella recita, beninteso!
Corriamo giù insieme, io afferro la busta che contiene il mio costume e mi getto nella stanza della caldaia.
Non faccio in tempo a finire di cambiarmi che quasi tutti sono arrivati.
Indosso il costume per intero, afferro la scatola dei gioielli di scena e mi dirigo verso l'ascensore.
Ci trucchiamo la perchè non c'è nessuno specchio nel nuovissimo auditorium dove ci esibiamo.
Non è nemmeno un teatro, ma Charlotte è riuscita a trasformarlo in un palco perfetto.
Indosso gli orecchini, la collana e i braccialetti e inizio a truccarmi.
Un trucco molto naturale, niente di più e niente di meno di quello che faccio generalmente: correttore, un po' di forndotinta, matita, eye-liner, mascara un velo di rossetto. Mi guardo soddisfatta.
Il mio costume consiste in un lungo vestito bianco, un corpetto panna e un coprispalle bianco anch'esso.
Le scarpe sono delle semplici mezze punte da danza rosa, tutte rovinate ma non importa.
Adesso tocca a Miroku: gli do una passata veloce di piastra ai capelli che legherà in un corto codino, e lo trucco.
Miroku si fa truccare e resta là come un angioletto, mica come Inuyasha che al primo accenno di fondotinta tira giù i santi di mezzo paradiso.
Miroku è sistemato.
Lui indossa corti pantaloni marroni, una giacchetta di velluto arancio, una camicia bianca con foulard e degli stivali.
Prima di dedicarmi al mio partner di scena che mi farà disperare, già lo so, aiuto anche Sesshomaru con il trucco, matita e mascara.
A teatro non ti puoi permettere di recitare senza trucco.
I riflettori mettono tutti i tuoi difetti in evidenza, e soprattutto c'è bisogno di evidenziare ed enfatizzare gli occhi.
Infine mi rassegno a truccare Inuyasha, anche perchè il tempo stringe.
Per una volta è insolitamente quasi disponibile a farsi "impiastricciare" la faccia, forse perchè è l'ultima notte.
O forse perchè spera che Kikyo lo aiuti a toglierlo, una volta finito.
Tsk.
Anche lui indossa dei pantaloni marron corti, ma sopra porta una camicia bianca e un gilet bianco e rosso.
Porta dei calzettoni traforati bianchi e mocassini.
Sembra un po' un hobbit.
Cerco di non concentrarmi sul fatto che mi piace da morire da quando l'ho visto a settembre e che mi fa imbestialire dandomi dei segnali completamente opposti.
Tra breve io sarò solo Hermia e Lui, Lysander, sarà solo mio.
Mi sarebbe piaciuto nascesse qualcosa tra di noi, ma Monsignor Inuyasha-Sono-Il-Più-Figo-Della-Romania ha deciso altrimenti.
Vabbè.
So di piacergli un pochino, ma forse non è abbastanza per distogliere il suo cuore dal suo proposito di non impegnarsi con nessuna per almeno 5 anni. Tsk.
Non mi merita.
Anche se questo è quello che dicono i perdenti.
Forse sono una perdente.
Ma non mi importa.
Charlotte scende a farci fare riscaldamento mentre i borsisti di musica intrattengono il pubblico che tra breve salirà ad occupare i propri posti nell'auditorium.
"Se sei felice e tu lo sai batti le mani".
Chi l'avrebbe mai detto che quello sarebbe stato il nostro motto?
Charlotte ci fa dire la nostra frase preferita del copione.
Ci diamo la carica a vicenda.
Siamo una bella squadra.
Anche se pochi di noi sono di madrelingua inglese, siamo tutti bravi a parlarlo.
Sesshomaru e Rin salgono le scale su invito di Charlotte.
Lo spettacolo è iniziato.
Dopo aver recuperato Inuyasha, Kohaku e Miroku salgo anch'io.
Hermia sta per entrare in scena per l'ultima volta.
Poi sarò libera.
O forse persa.
"Con fasto e ridondanza!" é la nostra imbeccata.
Si entra in scena.
D'ora in avanti sarò Hermia, ma solo su quel palco.
Solo per quel pubblico.
Francesco, un ragazzo tanto dolce del primo anno che interpreta mio padre, mi tira verso il palco mentre io cerco di ribellarmi.
Non voglio sposare Demetrius.
Lo odio.
Piango.
Mio Padre mi schiaffeggia, ma la finta non riesce bene.
Non importa.
"Cosa ti porta al mio cospetto, Egeus?" Chiede Sesshomaru, o meglio il Duca di Atene Theseus, mentre mio padre mi getta singhiozzante ai suoi piedi.
"Mia figlia Hermia mi riempie di disappunto. Vieni avanti, Demetrius. Mio Signore, quest'uomo ha il mio consenso di sposare mia figlia. Fatti avanti Lysander. Quest'uomo con l'inganno ha rapito il cuore di mia figlia. Con malizia hai vinto l'amore di questa povera fanciulla regalandole braccialetti, collanine, fiori, tutti messaggeri di inganno per le giovinette, e hai fatto diventare la sua devozione per me maleducata sfrontatezza. Ma lei è mia, e io posso deciderne il fato."
Pausa.
Smetto di singhiozzare e guardo mio padre e Demetrius con digusto, Theseus con sottomissione e rispetto, Hyppolita, la futura sposa di Theseus cercando comprensione ed un aiuto che lei non mi può dare.
Non oso volgere lo sguardo a Lysander, dietro di me.
Avrò tempo per perdermi nei suoi occhi, che per una volta almeno non sono freddi nei miei confronti.
Anche se è solo finzione.
Abbasso di nuovo lo sguardo.
"Se lei non accetterà qui, davanti a Vostra Grazia, di sposare Demetrius, invoco l'antica legge di Atene, e che lei sia consegnata a questo gentiluomo, o condannata a morte."
Guardo mio padre sconvolta e inizio a piangere di nuovo, scossa dai singhiozzi che non riesco a reprimere.
Theseus si rivolge a me.
"Parla adunque, bella Hermia."
Adesso tocca a me.
Con voce rotta dal pianto alzo lo sguardo al mio signore e rispondo.
"Prego la Vostra Grazia affinchè io possa sapere il peggio che mi può accadere, se rifiuto di sposare Demetrius."
Dico le ultime due parole con disgusto.
Demetrius mi guarda altezzoso.
Non mi ama.
Mi sposa solo per le mie ricchezze e perchè, diciamocela tutta, non gli spiacerebbe farmi sua.
"La morte o la vita da suora. Immaginati vivere tutta la tua vita nella penombra di un chiostro, lasciando appassire il fiore della tua bellezza cantando deboli inni alla luna fredda e sterile. Hermia, ripensa con attenzione ai tuoi veri desideri, al sangue nobile che ti scorre nelle vene e rifletti bene se è questo che vuoi."
Adoro il mio personaggio, per quello che sto per dire.
"Così crescerò, vivrò, morirò. La mia verginità la lascio qui, perchè il mio cuore non riesce a sottomettersi a questo giogo indesiderato"
Carico di odio anche questa battuta.
Ancora una volta Demetrius mi guarda stizzito e stavolta si aggiunge anche mio padre.
"Per te, o bella Hermia, tuo padre dovrebbe essere pari a un dio. Nelle sue mani sei come una forma di cera. Lui ha composto le tue bellezze, e sta a lui decidere se lasciarle" Theseus mi alza il mento con la mano destra- "o sfigurarle. Demetrius è un gentiluomo meritevole."
"Lo è anche Lysander"
"L'altro dev'essere tenuto in più alta considerazione."
Finalmente Demetrius apre quella boccaccia.
"Mitiga il tuo odio, Hermia. E tu, Lysander, sottometti i tuoi folli propositi al mio diritto certo."
Mi ritiro indietro, verso Lysander, cercando di allontanarmi da Demerius.
Incitato da questo, Lysander osa parlare.
"Tu hai l'amore di suo padre, Demetrius. Lascia che io abbia quello di Hermia. Sposa LUI."
Shakespeare è davvero un genio. Se solo in quelle parole ci fosse un barlume di verità da parte di Lysander.
Cioè, di Inuyasha.
"Insolente Lysander. Vero, lui ha il mio affetto. E ciò che è mio, io glielo affido."
"Mio Signore," implora Lysander "io ho natali altrettanto nobili, e lo stesso vale per le mie ricchezze, che in tanti stimano addirittura maggiori di quelle di Demetrius. Io amo maggiormente Hermia. E ciò che conta più di tutto questo vantarsi, La bella Hermia mi ama."
Mi volto, le nostre mani stanno per toccarsi, quando le guardie lo tirano indietro.
"Perchè non dovrei allora far valere il mio diritto? Demetrius, glielo sbatterò in faccia, ha sedotto la bella Helena, e lei, dolcissima dama, spasima, devotamente spasima, spasima in idolatria per quest'uomo corrotto e scostante!"
Demetrius mette mano alla spada, ma Theseus si alza e interrompe sul nascere il presunto duello, portando via mio padre, Demetrius e Hyppolita. Povera dama, anche lei costretta a sposare quel bruto.
Le guardie fanno per portar via Lysander, ma furbescamente il ragazzo porge delle monete alle guardie che se ne vanno soddisfatte.
Siamo soli sul palco. Mi solleva. "Come stai, amore mio? Perchè le tue guance sono così pallide? Come possono le rose là sfiorire così presto?"
Mi allontano. "Come per mancanza di pioggia, la quale potrei ben prenderla dalla tempesta dei miei occhi." Alzo lo sguardo e li vedo. L'auditorium è stipato, pieno, vedo Henry Thomas, il professore di Storia dell'Arte e Letteratura, che ci guarda soddisfatto. Vedo Il mio ex ragazzo, e accanto a lui sua madre, venuta dalla Romania. Vedo Livia e Anna, le mie migliori amiche. Mi sorridono. Volgo uno sguardo a Charlotte, Stefano e Anri che dal fondo regolano le luci. Il riflettore bianco è puntato sul mio viso ma non mi acceca. "Povero me, per quello che ho potuto leggere  o sentire per racconto o storia, l'amore vero non ha mai avuto vita facile, ma o il sangue era differente" "Oh cielo, Troppo nobile per star con un plebeo!""Oppure gli anni erano male assorititi" "O Signore, troppo giovin per star con un vecchio!" "Oppure gli amici avevan deciso altimenti" "O Dio, trovar l'amor con gli occhi d'un altro!""Oppure, se vi era una predilezione, la guerra, la morte o la malattia lo insidiavano, rendendolo momentaneo come un suono, veloce come un ombra, corto come un sogno. Breve come il fulmine nella notte che, in un momento d'odio dischiude la terra e il cielo e là ebbe un uomo il potere di esclamare 'Osserva!' Le fauci dell'oscurità lo divorano."
Pausa.
Alzo lo sguardo e all'unisono le nostre voci riempiono l'auditorium che ora ci sembra vuoto.
"Così rapidamente le cose nitide diventano confuse."
Altra pausa.
Lysander pensa il da farsi.
"Ascoltami, Hermia, ho una ricca zia vedova, che non ha figli e mi considera come suo unico erede"
Cosa mi stai chiedendo, Lysander, con quegli occhi ambra?
Vuoi che scappi con te, che mi disonori?
Non posso farlo.
Anche se mi vuole far sposare Demetrius, mio padre è un uomo buono, e io gli voglio molto bene.
"La sua casa dista sette leghe da Atene"
Come pensavo. Lysander sei un bastardo, come Demetrius. Tanto vale che sposi lui, anche se la mia migliore amica lo ama alla follia.
Non ci posso fare nulla.
E tu, Inuyasha, sei bastardo tanto quanto il tuo personaggio.
Mi prendi la mano, mi costringi a guardarti, mentre fai una leggera pausa.
"Lì, Hermia, potrei sposarti."
Ora sì che hai tutta la mia attenzione.
Magari non sei poi così bastardo.
Non illuderti, Inuyasha,  tu sei sempre un bastardo.
E non sembri avere intenzione di cambiare.
"E lì la crudele legge di Atene non può perseguirci. Se mi ami, allora, fuggi dalla casa di tuo padre, e io ti aspetterò nella foresta, ad una lega dalla città."
Ti sorrido.
Hai uno sguardo teso, stai aspettando la mia risposta.
Inuyasha, perchè tu non mi guardi mai così?
"Mio buon Lysander"
Fremi.
Hai paura della mia risposta, di un mio rifiuto.
"Ti giuro, sull'arco più potente di Cupido, su tutti i giuramenti che gli uomini hanno infranto"
Inizi a sorridere.
Hai capito.
"In numero maggiore di quelli che le donne hanno pronunciato"
Sbuffi, come se non fosse vero.
"Nello stesso posto in cui mi hai dato appuntamento per certo domani ti incontrerò!"
Mi abbracci, mi sollevi.
Magari mi baciassi anche.
Darei parecchio per un tuo bacio ora, che mi stringi e sono così vicino al tuo sorriso.
"Mantieni la parola data, amore mio. Devo andare."
Lo seguo sulla passerella che delimita il palco, gli mando baci quando va via.
Ti raggiungo tra poco.
Aspettami Inuyasha.
Non puoi tradirmi per l'ultima sigaretta.
Entra Sango, o meglio, Helena.
"Che rapidità, bella Helena. Dove ti dirigi?"
 "Tu chiami me bella? Che parola inappropriata. Demetrius ama la tua bellezza. Oh, felice bellezza la tua!"
La guardo con un velo di tristezza e compassione. Mi sfigurerei per levarmi Demetrius di torno e fare te felice.
Ok, forse no.
"Ti prego, insegnami, dimmi con quali arti controlli il cuore di Demetrius!"
Che sciocca che sei. Si chiamano soldi.
"Io lo guardo accigliata, eppure lui mi ama!"
"Oh, se i miei sorrisi potessero imparar dai tuoi cipigli!"
"Io lo maledico, e lui mi rende amore"
"Potessero le mie preghiere sortir lo stesso effetto"
"Più lo odio, più mi segue"
"Più lo amo, più mi odia"
"Helena, la sua follia non è colpa mia!"
Che rima patetica.
"Non è di nessuno, se non della tua bellezza. Avessi io quella colpa!"
"Tranquilla, non vedrà mai più il mio viso, perchè io e Lysander scapperemo da qua! Quando non avevo ancora visto Lysander, Atene mi sembrava un paradiso. Quanto deve essere grande il mio amore, che ha fatto diventare il paradiso un inferno! Io e mio Lysander ci incontreremo là nella foresta, dove io e te eravamo solite sdraiarci su letti di primule, riempiendoci il petto del loro dolce profumo. E quindi volteremo i nostri occhi via da Atene, a cercare nuovi amici e compagnie straniere."
Bacio la mia amica sulle guancie, con un grosso sorriso.
"Addio, ma dolce compagna di giochi. Prega per noi. E che la fortuna ti doni l'amore del tuo Demetrio!"
Esco.
Corro via da quel palco e la magia di Hermia vola via da me come polvere.
Sono di nuovo Kagome.
E corro in silenzio giù da te. Sento la voce di Bankotsu che si allontana, i miei passi sugli scalini, e poi ti vedo.
Grazie Inuyasha, mi hai aspettato.
Per l'ultima volta.
Spezziamo la tensione, prendiamo una sigaretta, la accendiamo e ci scambiamo le prime impressioni.
Quante volte è successo?
Tante.
Stavolta è andata meglio del previsto.
Tu hai fatto un po' una papera, ma non importa.
Perdonerei qualsiasi cosa ai tuoi occhi dorati.
Naturalmente quest'ultima informazione è risevata.
Quest'ultima sigaretta va via veloce, troppo veloce per i miei gusti.
Una Sobrania Serba. Rosa.
Ho sprecato così l'ultima garanzia di un momento solo nostro.
La faccio troppo drammatica.
Con tutti i sabati che ancora abbiamo riuscirò un giorno a sedurti.
Infondo lo so che mi vuoi.
Sono pur sempre la tua Hermia.
"Finalmente abbiamo risolto i problemi di feeling che c'erano tra noi, non trovi?" Ti dico cercando di rompere un po il ghiaccio.
"Già."
Entrambi stiamo pensando a quel breve scambio di battute che c'è stato tra noi, sulla porta di camera tua.
Stanca del tuo atteggiamento insofferente sono venuta a parlarti.
"C'è qualcosa che non va nel feeling tra i personaggi, Inuyasha." 'SEI FREDDO, PERCHÈ?' Ho soggiunto senza avere il coraggio di parlare.
"Non so di cosa parli."
"C'è qualcosa che non va nei personaggi, manca ancora qualcosa, non trovi?" 'COINVOLGIMENTO!' Urlavo nella mia testa.
Odio quando i miei interlocutori fanno finta di niente. Il problema è là, palese.
il tuo tono di voce è quasi spaventato.
Tranquillo, non voglio ancora porre fine a questa agonia.
Mi piace.
Conquistarti sarà forse anche meglio di averti...
"Se lo dici tu."
Chiudo la porta dietro di me e me ne vado, arrabbiata del fatto che non sono riuscita a scrollarti dal questo tuo torpore.
Forse semplicemente non riesci a recitare.
Daria mi ha detto che secondo lei io sono troppo per lui.
Troppo cosa?
Troppo donna?
Ad ogni modo sono felice di come sia andata questa prima scena.
Però ti odio.




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Avevo deciso di fare una one shot, ma sta diventando decisamente troppo lunga.... Quindi la taglio qua... ^_^
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AvinPhi
  
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