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Autore: Poseidonia    30/12/2013    3 recensioni
Draco ha un desiderio. Anche Hermione. Quale sarà quello più importante?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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cap

-Ho capito che volevi visitare questo…ehm come dire… immenso museo Mezzosangue ma non ti sembra l’ora di raccattare boccini e pluffe e andare a casa?- sbuffò sempre più impaziente Draco Malfoy all’ennesimo ritratto!

Non si muovevano, non parlavano cosa diavolo ci stava a fare tre quarti d’ora per ognuno Hermione?!

- Hermione…- fece lui sempre più al limite.

La ragazza gli lanciò un’occhiata in tralice al di sotto degli occhiali da vista che aveva indossato per l’occasione.

-Draco…sono solo un altro paio di opere! Su, forza e coraggio furetto!- fece avvicinandosi  ad un quadro grande quanto la parete. Aggiustò gli occhiali sul naso e cominciò a gustarsi il quadro.

Sembrava quei cani da tartufo osservava e annusava! Annusava! Per Salazar!

-Si coraggio…per questo grande quadro ci metterai otto ore di osservazione! Che qualcuno mi liberi! Dovevo buttarteli appena visti quegli occhiali!- fece scarpinando in tondo per la sala come un troll in gabbia.

“Li devo usare quando devo osservare molto attentamente oppure quando ho molto da leggere” gli disse sfoggiando i suoi primi occhiali da vista a gatta.

“Quindi perché non li usi per osservare me, mia gattina super sensuale?”

“Oh ma smettila furetto! Questi sono occhiali per cose serie!”

Non l’aveva mai accontentato! Aveva cresciuto una serpe in seno! Chi l’avrebbe mai detto?

-Herm…-

-Draco andiamo! Ho finito! “Raccatta boccini e pluffe” si torna a casa - sbuffò facendogli il verso e avviandosi verso l’uscita.

 

Usciti all’aperto la ragazza si avviò al vicolo vicino per potersi smaterializzare a casa.

Per non guardarsi nemmeno intorno voleva dire solo una cosa: GUAI.

Tornati a casa si misero in abiti e pantofole comode e cominciarono a preparare la cena. Quella sera Pansy si era autoinvitata con la scusa di voler assaggiare il filetto alla Wellington di Hermione.

-Io non capisco il perché adesso devo  mettermi a preparare la cena! Per di più il filetto alla Wellington! Ma cosa mi credi?! La tua elfa Draco?! Devi smetterla di invitare gente così! Devi smettere di far venire Pansy a suo piacimento! La detesto! La sopporto solo per alleviare le sofferenze di quel povero Theodore! Quando finirà questa storia eh? Tutto ciò che desideravo per Natale…- venne interrotta dal biondo che brandiva il coltello per affettare i funghi come fosse una clava iniziando a berciare come un ossesso.

-Volevi visitare per la trecentesima volta questi maledetti musei di Londra! Ma tu hai mai pensato a cosa desidero, io?!- terminò sbuffando ricominciando ad affettare.

Lei osservò il coltello per disossare che teneva tra le mani e la bacchetta a cinque centimetri da lei.

Bacchetta o coltello?

Coltello o bacchetta?

Coltello e bacchetta?!

Come poteva farla sentire in colpa dopo che aveva ceduto su un sacco di questioni?!

“Mezzosangue voglio che tu venga ad abitare a casa mia!” voglio! Mica “Mezzosangue (e soprassediamo sul nomignolo) desidero vivere con te”? E aveva ceduto!

“Mezzosangue sappi che quel sacco di pulci starà in giardino! In casa non lo voglio!” E va bene! Per fortuna gli aveva preso una super casa per gatti e l’aveva messa attigua alla porta di entrata secondaria. (Ah si! “Non ce lo voglio a rovinarmi il viale d’ingresso!”)

“Mezzosangue adeguati! Gli elfi non li libererò mai! E non provare a fare scherzetti!” E si era adeguata!

“Mezzosangue in questa casa i miei amici non hanno limiti di accesso. Mica siamo ad Hogwarts?” No ma le scarpe sporche di fango sulla moquette della camera da letto a lei faceva schifo! E non c’entra niente che gli elfi ripuliscono! Solo sapere che c’erano state delle scarpe sulla moquetta non la faceva camminare più serenamente! Perché doveva mettere per forza le pantofole se stava in casa sua?! E non aveva più fiatato!

“Mezzosangue la luce deve stare accesa mentre facciamo l’amore! E non ti azzardare di mormorare incantesimi mentre non me ne accorgo!” E l’amore lo si faceva come dice lui!

Un elfo in quella casa aveva più libertà della “Mezzosangue” Hermione Jean Granger!

 

Lo Slytherin non si era minimamente accorto del tremore che aveva colto le mani della ragazza.

Gli elfi invece si, eccome.

Tutti nell’angolo ad attendere che la bomba scoppiasse! I più intrepidi Rin e Sint stavano scommettendo su quale arma avrebbe utilizzato Miss Hermione (proprio non volevano saperne di chiamarla solo per nome!)

-Io cosa ti avrei chiesto? Sono settimane che ti chiedo di usare quegli occhiali per me e tu invece non vuoi sentire storie! “Questi sono occhiali per cose serie!” Salazar ma cosa ti ho chiesto?!- sbuffò facendo la vittima.

Sint passò un altro tappo di bottiglia a Rin per alzare la posta in palio, sicuro che Miss Hermione avrebbe utilizzato anche qualche piatto (si, Miss Hermione aveva introdotto un sistema monetario ma non con le monete bensì con i tappi di bottiglia. Furba Miss Hermione!)

Pinky si passò le mani sugli occhioni acquosi. Come potevano comportarsi così da insensibili i maschi?

La riccia alzò lo sguardo sul proprio fidanzato ed emise un verso strozzato.

Cosa stava farneticando quel decerebrato?! Gli occhiali?!

Adesso glieli avrebbe fatti vedere gli occhiali da gatta! Oh si!

-Vuoi che metta gli occhiali Draco?- il ragazzo la osservò, non sapeva cosa risponderle, aveva fatto tutto quel teatro affinché gli dedicasse più attenzioni non per scatenare una Erinni! E adesso come poteva sgusciarsela e salvare la pelle?

Pinky  si era allontanata dal gruppo di elfi e aveva preso una busta di ghiaccio istantaneo per il biondo (novità di Miss Hermione; quando si era trasferita ne aveva portato uno scatolone intero ed effettivamente l’aveva quasi usato tutto! Andava a sbattere almeno una volta a settimana contro qualche mobile oppure scivolava dalle scale…storia lunga quella dell’equilibrio di Miss Hermione… ) sicura che tra pochi minuti sarebbe servita a non fargli spuntare qualche bernoccolo colossale.

Hermione sfilò dalla tasca posteriore dei jeans di casa gli occhiali e se li inforcò in tutta velocità. Iniziò ad avvicinarglisi.

-Va bene così, Draco?- chiese con voce sottile continuando ad avanzare.

Il ragazzo non riusciva a staccare lo sguardo da quello della ragazza, non riusciva a pensare lucidamente quando indossava quei maledetti cosi! Così cominciò a balbettare come un adolescente alle prime avances da parte di una ragazza.

-Herm-mione, si, si mi piaci! Ta-tantissimo amo-more!- scioccamente le si fece incontro.

Quello sguardo era decisamente pericoloso ma il grifone aveva afferrato la serpe per la testa e stava per schiacciarla. Se lo sentiva!

-Bene! Ne sono felice, amore…- male! Male! Lo chiamava così “affettuosamente” solo quando perdeva la testa e in quel momento non era il momento in cui impazziva di gioia.

Arrivò ad un soffio da lui.

Gli elfi trattenevano il fiato, Pinky attendeva pazientemente.

Hermione sfilò gli occhiali e cominciò a pestarli con tutta la rabbia che aveva in corpo. Dopo un paio di calpestate si erano ridotti in un mucchietto di cocci irreparabili. Rialzò lo sguardo verso Draco lo guardò a lungo e appena lui tentò di schiarirsi la voce per cercare di mettere fine a quella furia si ritrovò schiantato al muro con tanto di tagliere di legno lanciato contemporaneamente.

Sint esultò piano mentre Pinky corse a soccorrere il padrone.

-Pinky…aspetta… ahia!- si lamentò il Malfoy appena l’elfa poggiò il ghiaccio.

Hermione con un colpo di bacchetta aveva terminato la preparazione del filetto e lo aveva infornato sbattendo con poca grazia la porta del forno. Stava per uscire dalla cucina la ragazza quando si rivolse all’elfa:

-Pinky lascialo perdere, non gli ho fatto niente. Anzi, il trattamento che dovevo riservargli era quello che ho usato con gli occhiali!- fece stizzita – e per la cronaca questa sera esco! Non aspettarmi. Buonanotte Pinky, Rin, Puk, Sint!

-E io?!- sbottò indignato quando la mora era ormai uscita dalla stanza.

Per tutta risposta Pinky premette con più forza il ghiaccio facendolo lamentare.

-Padrone, non so se lo avete capito, ma Pinky si, che Miss Hermione si è arrabbiata, e anche molto! Per riparare al litigio, le consiglierei padrone, secondo Pinky, di non regalarle un altro paio di occhiali. Potrebbe essere pericoloso!- concluse cauta. Pinky aveva cresciuto Draco e sapeva benissimo che stupidamente lui aveva pensato a regalarle un altro paio di occhiali per finire lì la questione.

-Ah no, Pinky?- chiese sconcertato.

-No, padron Draco. E nemmeno i fiori o la cioccolata. A Miss Hermione non piace la cioccolata. E nemmeno profumi, usa solo quello babbano. I gioielli nemmeno se non volete chiederle di sposarvi – a quella parola Draco  singhiozzò pericolosamente- paura, eh padrone? Comunque potreste…- fu interrotta da un lamento del biondo.

- Pinky non mi starai mica dicendo quello che penso?- fece scivolando ancora di più verso il pavimento.

-Padron Draco non sia sciocco! Lo sa che Pinky non sa leggere il pensiero…-

 

Tre giorni dopo…

-Hermione, amore! Forse ti sei dimenticata questo quadro! Vedi quanto è bello!- strillò non capendoci un tubo di quel quadro con delle stupide strisce colorate.

-Draco smettila! L’ho osservato già due volte per colpa tua! E sono senza occhiali!

 

 

 

   
 
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