Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Little_Lotte    30/12/2013    9 recensioni
[Frozen- Il Regno di Ghiaccio]" La notte era ormai calata da un pezzo nel regno di Arendelle e mentre tutti al castello erano già sprofondati fra le braccia di Morfeo, la principessa Anna si trovava a vagare per i giardini del palazzo senza una vera e propria meta, ignara di ciò che il suo compagno Kristoff avesse in serbo per lei quella notte. "
[ Anna/ Kristoff. Storia ad alto tasso di fluff ]
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Kristoff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< Kristoff, quanto ci vuole ancora? Camminiamo da un sacco di tempo, vuoi dirmi dove mi stai portando? >>

La notte era ormai calata da un pezzo nel regno di Arendelle e mentre tutti al castello erano già sprofondati fra le braccia di Morfeo, la principessa Anna si trovava a vagare per i giardini del palazzo senza una vera e propria meta, ignara di ciò che il suo compagno Kristoff avesse in serbo per lei quella notte.

<< Abbi ancora un po' di pazienza, Anna! >> le rispose l'uomo, ridacchiando sotto i baffi << Ci siamo quasi, tu continua a camminare e non lasciare la mia mano per nessuna ragione al mondo. >>

Anna fece una smorfia, sistemandosi il fazzoletto con il quale Kristoff le aveva bendato gli occhi per impedirle di sbirciare.

<< Dovevi per forza bendarmi?! >> protestò la fanciulla << Questo affare mi da un fastidio tremendo, senza contare che non riesco neanche a vedere dove sto mettendo i piedi! >>

Kristoff soffocò una risata.

<< Direi che questo ti riesce piuttosto difficile anche ad occhi scoperti, Anna. >> la canzonò affettuosamente << E comunque sì, dovevo farlo: non potevo certo rovinare la mia sorpresa. >>

Il volto di Anna sembrò illuminarsi di colpo al suono di quelle parole.

<< Una sorpresa... Tu hai una sorpresa per me?! E' fantastico, nessuno ha mai avuto una sorpresa per me! Beh, parlo di una vera sorpresa, non dei regali di Natale o del compleanno... Insomma, quelli te li aspetti comunque, non c'è poi molto di sorprendente nel riceverne uno. Quello che intendo dire è che nessuno ha mai pensato di farmi una sorpresa quando non c'era davvero qualcosa da festeggiare, nessuno aveva mai... >>

<< Anna... Anna... Anna! >>

<< Sì, che c'è? >>

Kristoff sospirò profondamente, alzando gli occhi al cielo; la principessa era talmente presa dalle proprie chiacchiere che non si era neanche accorta del fatto che i due avessero appena arrestato il proprio cammino. Lui le si avvicinò sorridente e, molto lentamente, si decise infine a sfilarle la benda per fare luce su quel mistero.

<< Eccoci qua! >> esclamò fieramente, il sorriso sulle sue labbra che si ampliò in maniera quasi imbarazzante << Allora, che cosa mi dici? >>

Anna si stropicciò ripetutamente gli occhi per mettere bene a fuoco: a giudicare dai fiori e dalle strutture circostanti dovevano trovarsi proprio nel cuore del giardino, probabilmente il luogo dove meglio si vedevano le stelle durante la notte. La principessa alzò gli occhi al cielo per ammirare quello spettacolo e per poco non lesi mozzò il fiato in gola per la meraviglia.

<< Wow... E' fantastico! >> trillò con entusiasmo, facendo una rapida e sgraziata piroetta su se stessa << Kristoff, è meraviglioso! Non pensavo che tu fossi uno che ama guardare le stelle. >>

Kristoff rise: << Noi solitari uomini di montagna siamo molto più poetici di quanto tu creda! In ogni caso, non è solamente questa la mia sorpresa; su, vieni con me. >>

Kristoff afferrò dolcemente la mano di Anna e la condusse verso un grazioso dondolo di legno seminascosto fra gli alberi; non ci volle poi molto prima che la fanciulla scorgesse il dulcimer dell'uomo proprio di fianco ad esso e questo, naturalmente, non fece che accrescere l'interesse e la curiosità nel cuore della giovane principessa.

<< Kristoff, ma che cosa... >>

Kristoff posò due dita sulle labbra di Anna per zittirla e la fece accomodare gentilmente sul dondolo, poi si sedette di fianco a lei ed imbracciò il proprio strumento, non potendo fare a meno di arrossire leggermente.

<< Anna, io... C'è una cosa che vorrei dirti. >> farfugliò timidamente, pizzicando a caso le corde del suo dulciner come a voler allentare la tensione << E' da tanto che volevo farlo, però... Beh, immagino che ti sarai accorta di quanto sia difficile per me parlare delle mie emozioni. >>

Anna ridacchiò sommessamente, facendo segno di sì con la testa.

In effetti, pensò fra sé e sé, sarebbe stato piuttosto difficile non accorgersene; la prima volta che lei e Kristoff si erano incontrati lui sembrava non avere alcuna dimestichezza con le relazioni interpersonali e sebbene con il passare del tempo avesse finalmente imparato a lasciarsi andare e a mettere da parte il proprio orgoglio, faceva ancora parecchia fatica ad esprimere chiaramente i propri sentimenti. Non che Anna avesse realmente bisogno di conferme – sapeva fin troppo bene quanto Kristoff la amasse ed ogni sguardo che l'uomo le rivolgeva valeva più di qualsiasi parola d'amore – ma non le sarebbe dispiaciuto, di tanto in tanto, sentirsi dire qualcosa di carino o di affettuoso.

<< Sai Anna, prima di conoscerti la mia vita è sempre stata molto... Tranquilla. >> proseguì Kristoff, il rossore sulle sue guance che si accentuava sempre più << Vivevo esclusivamente per il mio lavoro e Sven è sempre stato l'unico vero amico che io abbia mai avuto. Non m'importava molto delle altre persone, avevo la mia vita e non sentivo il bisogno di conoscere altre emozioni. >>

Si bloccò per qualche istante ed abbassò leggermente lo sguardo, incapace di andare avanti; il suo volto era ormai talmente rosso che per un attimo credette di poter persino andare a fuoco. Anna lo guardò dolcemente, il cuore che accelerò rapidamente il ritmo del proprio battito, e posò con delicatezza una mano sulla spalla di Kristoff, dandogli così il coraggio di proseguire con la propria dichiarazione. L'uomo tirò un profondo sospiro d'incoraggiamento e poi, con voce incerta e tremolante, ricominciò a parlare.

<< P-poi sei arrivata tu, Anna, e in appena pochi giorni hai completamente stravolto il mio modo di vedere le cose: Non credevo possibile provare dei sentimenti così intensi per una donna, almeno non prima che tu piombassi nella mia vita come un ciclone! E' davvero strano, all'inizio credo di aver provato l'irrefrenabile voglia di strozzarti nel sonno... >>

<< Aspetta, che?! >> esclamò la principessa, scoccandogli una rapida occhiata assassina << Come sarebbe a dire che mi avresti strozzato nel sonno, se sono sempre stata così carina e gentile con... >>

<< Fammi finire, Anna! >> l'ammonì gentilmente l'altro, ridacchiando sommessamente << Sai che non è facile per me, non rendere le cose ancora più complicate! >>

Anna incrociò le braccia al petto e mise su una specie di broncio, non riuscendo - tuttavia - a trattenere un leggero sorrisetto compiaciuto. Kristoff tirò un ennesimo sospiro profondo e poi ricominciò a parlare.

<< Mi rendo conto che non è affatto semplice dirti chiaro e tondo tutto ciò che sento. >> farfugliò nervosamente, ricominciando a pizzicare senza sosta le corde del proprio dulcimer << Forse dovrei ricominciare tutto da capo, ma credo che neanche questo servirebbe poi a molto! In effetti, però, credo di aver trovato il modo perfetto per dirti ogni cosa senza fare troppa fatica. >>

Anna lo guardò curiosamente, il cuore che prese a battere all'impazzata dentro al suo petto.

<< D-davvero? >> domandò con voce malferma << E di che si tratta, esattamente? >>

<< Beh... >> Kristoff sollevò leggermente il capo e le rivolse un tenero sorriso ammirato, le sue dita che scivolarono con dolcezza e maestria lungo le corde del dulcimer fino a creare una deliziosa melodia che scaldò immediatamente il cuore della giovane principessa << Sono sempre stato più bravo con la musica che con le parole, perciò... >>

Anna si portò entrambe le mani alla bocca, in un gesto d' incontenibile meraviglia. Aveva perfettamente compreso dove volesse arrivare Kristoff e la sola idea che l'uomo fosse arrivato ad architettare un simile gesto per stupirla era già di per sé sufficiente a farle letteralmente traboccare il cuore di gioia.

<< Kristoff, io... >>

<< Anna. >> la interruppe nuovamente l'uomo, guardandola di traverso << Lascia fare a me, d'accordo? Adesso sta zitta e ascoltami, non azzardarti a proferire neppure una sillaba! >>

Anna annuì silenziosamente e si raggomitolò su se stessa, guardando Kristoff con aria sognante mentre questi ricominciava a suonare.

<< Questa canzone l'ho scritta per te, Anna. >> dichiarò l'uomo, gli occhi che gli brillavano per l'emozione << So che non è un granchè, ma è senza dubbio il modo migliore per dirti senza alcuna reticenza ciò che provo per te. >>

Anna trattenne il fiato e poi si abbandonò ad un laconico sospiro, mentre la voce calda e baritonale di Kristoff intonava le prime note di quella tenera melodia.

 

È bella sai la tua onestà
Conosci soltanto la sincerità
Le cose che pensi non le tieni per te
Tu sei un libro aperto per me

E in silenzio fai capire
L'amore che è dentro di te
 

Solo una donna può amarmi così
Farmi sentire più forte che mai
Darmi la vita ogni giorno di più
E quella donna sei tu

 

 

Anna non riusciva a credere alle sue orecchie.

Le sembrava impossibile credere che quelle parole così dolci e toccanti fossero state scritte appositamente per lei, che Kristoff avesse pensato unicamente a lei nel comporre quella splendida canzone.

E più di ogni altra cosa, non riusciva a credere che l'uomo che lei amava così intensamente ricambiasse i suoi sentimenti con altrettanta devozione e sincerità.

 

È magico amare te
Non ho chiesto mai un premio così
Ed io vorrei dire grazie al destino
Che mi ha dato te e sei qui

Gli occhi tuoi fan vedere
L'amore che è dentro di te

Solo una donna può amarmi così
Farmi sentire più forte che mai
Darmi la vita ogni giorno di più
E quella donna sei tu

 


Anna si portò una mano all'altezza del cuore e si morse il labbro inferiore per trattenere le lacrime; la voce di Kristoff era come un tenero balsamo per le sue orecchie e quelle parole facevano vibrare le corde del suo cuore come nient'altro al mondo era mai stato in grado di fare in passato.

 

I loro sguardi s'incrociarono e in quel momento i due dimenticarono tutto il resto, persi nei rispettivi occhi, specchio di quel reciproco amore che aveva fatto sì che si ritrovassero insieme quella notte, sotto quel cielo stellato, a giurarsi eterna devozione senza neanche aver bisogno delle parole.

 

Non trovo mai parole che vorrei
Per aprirti i miei pensieri
E per dirti quel che tu sei
Tu sei grande molto più dei sogni miei

Le tue mani fan sentire
L'amore che è dentro di te

 

La voce di Kristoff era leggermente incrinata dall'emozione, ma i suoi sentimenti erano talmente forti e veritieri da dargli il coraggio di parlare a cuore aperto, ormai non più spaventato all'idea di lasciarsi andare completamente.

Sapeva, del resto, di non avere niente da temete con Anna; lei era tutto ciò di cui aveva bisogno, tutto ciò che aveva sempre sognato, e poco importava se era così fastidiosamente logorroica, sgraziata, imbranata e completamente fuori di testa. Kristoff la amava proprio per tutte queste ragioni e non avrebbe potuto fare altrettanto, se lei fosse stata diversa.

Era proprio questo a renderla così meravigliosa ai suoi occhi: la sua dolcissima, irrimediabile imperfezione.

 

Solo una donna può amarmi così
Farmi sentire più forte che mai
Darmi la vita ogni giorno di più
E quella donna sei tu

Solo una donna può amarmi così
Farmi sentire più forte che mai
Darmi la vita ogni giorno di più
E quella donna sei tu

 

 

Ormai giunti alla fine di quell'esecuzione, Anna non riuscì più a trattenere le lacrime e le lasciò semplicemente scorrere senza sosta lungo le sue guance, mentre le dita di Kristoff suonavano gli ultimi accordi della canzone e ne decretavano ufficialmente la conclusione.

Vi furono diversi istanti di silenzio, durante i quali Anna e Kristoff continuarono semplicemente a guardarsi negli occhi, senza proferire alcuna parola.

Non ne avevano bisogno, del resto.

I loro sguardi erano più che sufficienti a ribadire ulteriormente quanto entrambi fossero felici di trovarsi lì, in quel momento, durante quella che avrebbero ricordato per sempre come la notte più bella di tutta la loro vita. Avrebbero potuto restare così per sempre, ma prima o poi qualcuno avrebbe dovuto trovare il coraggio di parlare ed inaspettatamente fu proprio Kristoff il primo a prendere la parola, mettendo da parte il proprio strumento e stringendo dolcemente la mano di Anna fra le proprie.

<< So che non è molto, Anna, ma ti assicuro che ho ci messo tutto il mio cuore. >> dichiarò solennemente, le guance che tornarono a farsi lievemente rossicce << Forse avresti preferito qualcosa di più... pretenzioso... Però io... >>

<< Kristoff, era perfetta. >> lo interruppe Anna, con le lacrime agli occhi << Dico sul serio, io... Sono così emozionata! Nessuno aveva mai fatto niente di simile per me. >>

Kristoff le sorrise dolcemente ed allungò una mano per accarezzarle il viso, senza mai smetterla di guardarla negli occhi con aria adorante.

<< Ti amo, Anna. >> le rispose a quel punto, in tono decisamente disarmante.

Anna sussultò e il cuore ricominciò a batterle all'impazzata, quasi fosse sul punto di scoppiare.

Kristoff la amava... La amava davvero.

Non che Anna avesse mai avuto osato sostenere il contrario, ma quella era la prima volta che l'uomo trovava il coraggio di dirglielo apertamente, così come se non esistesse alcuna ragione di dubitarlo. Per la prima volta da quando si conoscevano, Kristoff aveva trovato dentro di sé la forza di abbandonarsi alle proprie emozioni, senza più alcuna reticenza.

<< Oh, Kristoff... >> mormorò la principessa, le lacrime che oramai sgorgavano a fiotti lungo le sue guance << Ti amo anch'io. >>

Non ci fu bisogno di aggiungere altro.

Kristoff si sporse verso Anna e posò delicatamente le proprie labbra su quelle della fanciulla, per baciarle con dolcezza; Anna si lasciò trasportare dall'euforia del momento e gettò le braccia al collo dell'uomo, dando maggiore profondità a quelle effusioni e stringendosi al suo corpo come se avesse il terrore di vederlo scivolare via dalle proprie braccia. Continuarono a baciarsi a lungo, noncuranti di tutto il resto, persino di quella leggera brezza notturna che aveva iniziato a soffiare nel giardino.

Non c'era posto per niente nei loro cuori, adesso finalmente avevano tutto ciò di cui avevano bisogno.

E forse non era tutto così perfetto o ordinario come lo avevano sempre immaginato ma, proprio per questo, era decisamente molto, molto più bello.



N.d.A: Salve a tutti e Buone Feste! 

Ebbene sì, anche io sono stata stregata da "Frozen" e adesso sono entrata nel magico mondo di questo splendido fandom, che mi ha portato a vedere il film per ben due volte nel giro di neanche una settimana e che adesso mi spinge a vagare sui siti di fanfiction e di fan art alla disperata ricerca di nuove storie e disegni con cui alimentare la mia nuova ossessione disneyana. Oh, ma che posso farci? Mi sono profondamente innamorata di questo film, Anna e Kristoff sono diventati ufficialmente i miei personagggi preferiti (Anna ha scavalcato persino il primato assoluto di Ariel, che da ben 24 se ne stava fieramente in cima alla classifica) nonchè la coppia Disney più bella di sempre. Di conseguenza, potevo forse rinunciare alla splendida gioia di scrivere qualcosa su questi due splendidi personaggi? **

L'idea mi è venuto dopo aver visto questa splendida fanart: http://kikibellissima.deviantart.com/art/Play-for-me-Kristanna-390459856 (so che il periodo in cui si svolge la mia storia è completamente diversa, ma mi piaceva semplicemente l'idea di Kristoff che canta una canzone ad Anna per esprimere i propri sentimenti) e la canzone che ho scelto è "Solo Una Donna" di Michael Bolton, traduzione dell'originale "Only a Woman Like You" ; la versione italiana non è certo un capolavoro, ma mi sembrava adatta ad esprimere i sentimenti di Kristoff.
Spero vivamente di essere riuscita a rendere sia Anna che Kristoff il più IC possibile; non so se Anna si metterebbe mai a piangere per la commozione (io lo farei e ho avuto modo di notare quanto Anna ed io siamo simili, perciò... chi lo sa!) ma la mia vena fluff ha praticamente deciso tutto di propria sponte, per cui non ho avuto minimamente la forza di ribellarmi ad essa! 

Spero di aver fatto un buon lavoro e conto a breve di scrivere molte altre storie su di loro (e anche su Elsa ed Anna), dal momento che questo film mi ha letteralmente stregata. A presto e un caldissimo abbraccio! *O*


Ps: Non sono del tutto certa che lo strumento di Kristoff sia un dulcimer (che, per la cronaca, dovrebbe essere uno strumento a corda dei paesi nordici) ma non mi sembrava il caso di definirlo chiatarra, per cui ho pensato di potermi concedere una simile licenza. :)

  
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