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Autore: Salvo04    31/12/2013    2 recensioni
– E’ da quando è nato che Peter non conosce tregua. Voglio che tutto finisca! Lui sorride, dopotutto per lui questa è la normalità. Non ho mai osato raccontargli della pace, ormai come il paradiso è troppo difficile da raggiungere. –
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo è calmo, azzurro, limpido, sporcato dalle nuvole che dopo giorni si mostrano bianche. Per la prima volta, sembra in pace con la natura.
Mi chiedo se tutto questo durerà. Ogni istante che osservo questo panorama, mi accorgo della sua precarietà. Sento il desiderio di libertà dentro di me che muore a ogni respiro. Siamo coinvolti in una continua guerra per il cibo, per l’acqua, per la vita. Di quel paesaggio che oggi sembra innocuo, c’è qualcosa che mi turba. Mia sorella. La vedo cogliere le viole sopravvissute ai giorni precedenti, senza sorriso; anzi, con un sorriso spento, quasi volesse essere felice e godersi quell’unico giorno di pace. Lei è forte, per questo è brava a non far vedere i suoi occhi lucidi di lacrime. E’ come un bel fiore dai colori ormai sbiaditi.
Sorrido anch’io, o almeno cerco di farlo. Ho paura, paura di quello che domani potrebbe succedere, ma non devo averne, sono la sicurezza di Evelyn.

- Aaron!- Il mio nome echeggiò tra i cespugli, lo ricordo bene. Erano Chloe e Peter, anche loro lo stesso giorno di un anno fa sembravano essere felici, forse perché potevano riposarsi.
Chloe ordinò a suo fratello di andare da Evelyn che preferiva stare lontana da dove ero seduto io, cosicché anche lei potesse osservare tutto, magari iniziando ad odiare quella pace così breve che avrebbe potuto mandare tutti nell’ozio in un solo giorno, per poi essere colti di sorpresa e costretti a subire i soprusi dei potenti.
Peter obbedì con il suo solito sorriso incosciente di un bambino di sette anni.
-Allora, come va?- Sembrava una provocazione, una di quelle che dovrebbero far spellicare dalle risate. La guardai, non riuscii a trattenere un sorriso.
-Splendidamente- risposi secco guardando altrove. –Il sole splende, gli uccellini cantano e la pace di sette anni fa continua  a vivere.- Il volto di Chloe diventò cupo, la mia ironia era stata troppo eccessiva.
-Già, continua a vivere, ma non per noi.-
Iniziai a fissare il cielo, mancava il grigio fumo delle bombe. Le presi la mano, mi stupii io stesso di averlo fatto, sospirai, sentivo il viso rosso e gli occhi di Chloe su di me. –Ce la faremo … ce la faremo.- La incoraggiai.
- Si è cosi tutti gli anni. – Il silenzio pervase quel finto senso di benessere. – E’ da quando è nato che Peter non conosce tregua. Voglio che tutto finisca! Lui sorride, dopotutto per lui questa è la normalità. Non ho mai osato raccontargli della pace, ormai come il paradiso è troppo difficile da raggiungere. – Le parole che le uscirono dalla bocca erano forti, era vero, Peter non aveva conosciuto la pace, per questo anch’io, avevo proibito a Evelyn di parlarne.
La guardai nuovamente, aveva uno sguardo così ostile, preferiva scomparire anziché sofffrire, ma non potevamo permetterci di fuggire così facilmente da quell’ingiustizia: -La guerra ci perseguita pure nell’unico giorno di pace. - Sorrisi. – E’ assurdo no?-
Chloe si guardò intorno, forse cercando di non pensare. Dopo qualche minuto di assordante silenzio aprì bocca: -Il rifugio è ormai diventato troppo stretto, siamo in tanti, come faremo?
 
Una bomba in lontananza, così lontana e vicina, un boato abituale, ma non in quel giorno. Il cuore mi prese a battere forte, non lo accettavo. Non accettavo una bomba in quel giorno. Non in quel giorno!
Evelyn prese a gridare; erano grida di paura, come se non avesse mai sentito un rumore così devastante. Chloe corse verso di lei, le tappò la bocca, poi l’abbracciò, le sussurrò qualcosa  e Evelyn si calmò.
- Andate oltre le fronde dei mandorli, dalla vecchia Amelia troverete rifugio, io vado a vedere.- Dovevo proteggerli.
- No! Io vengo con te!- Certo, come potevo non aspettar,i che Chloe ribattesse. Fin da piccola aveva sempre stupito tutti per la sua caparbietà. Sosteneva sempre le sue idee e non di tirava mai indietro. Il suo carattere tradiva la sua bellezza, una bellezza comune, ma nella sua normalità era rara. Ora quella sua bellezza si affievoliva sempre di più, impegnata in una lotta continua per la sopravvivenza, non sua, ma di Peter.
  
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