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Autore: __lovatosheart    31/12/2013    7 recensioni
"Non siamo distrutti, solo rotti, e possiamo imparare ad amarci di nuovo."
Cosa succede, quando conosci l'amore a sedici anni e ti viene portato via?
Possono le cose riniziare davvero?
Può il vero amore trovarsi due volte, o è chiedere troppo?
Dal prologo: "Possiamo imparare ad amare di nuovo, Lauren, possiamo farlo insieme."
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ecco cosa succede quando sei sveglia alle tre di notte e hai queste idee.
So che ho altre fanfictions in corso, ma questa storia chiedeva di essere scritta, semplicemente.
Leggete sotto per le note.

-We can learn to love again: prologo.




E' strano, sai?

E' strano, che io sto così male, e tu stai così bene.

Che siamo così lontane, eppure riesco a sentire la tua presenza qui.

Sei ovunque, lo sai?

Sei nella sciarpa lasciata sul comodino, quella che mi hai regalato al primo appuntamento.

La partita, ricordi?

Mi hai guardato tutto il tempo, era tutto perfetto.

Mi manchi.

Mi manchi da morire ed è così strano, tu sei lì, io sono qui. 

E non so cosa stai facendo, cosa stai pensando, non so se stai guardando il mio stesso cielo e se vedi le mie stesse stelle e se pensi anche tu quello che penso io.

Che è sbagliato, è tutto sbagliato e fa dannatamente male.

Perchè dove ci sei tu dovrei esserci anche io, perchè dove finisce la tua mano inizia la mia.

Ed è come se mi avessero strappato via qualcosa, dal cuore, da dentro.

E quel vuoto incolmabile sembra volermi inghiottire, e io ho ancora paura del buio.

E senza di te, la notte, è così difficile.

Quando ti vedo, a scuola, è come se qualcuno mi pugnalasse.

Ripetutamente. Dritto al cuore.

E corro in bagno a piangere, e so che mi vedi, e so che vedi i miei occhi rossi, e so che pensi di non poterci fare nulla. 

So che pensi che sia meglio così, ma non lo è.

E so che fa male anche a te, ma perchè lo hai deciso?

Per me non è cambiato nulla, e lo sai.

Basterebbe una parola, una sola, e tornerei da te in un secondo, e lo sai.

Lo sai, sai tutto, eppure mi hai lasciata sola.

E adesso non ci sei, e sono le vacanze di natale, e l'anno scorso le abbiamo passate insieme, e ricordi com'era bello?

Prendere il vischio e nasconderlo per poterci baciare in segreto, tenerci la mano sotto il tavolo durante la cena della vigilia e stringersi forte la notte di capodanno.

E ti giuro che quei giochi pirotecnici nel cielo non erano niente, niente, in confronto ai fuochi d'artificio che avevo dentro quando mi baciavi, anche solo quando mi sfioravi.

E quando uno ama così tanto, non passa.

Non passa, non passa e basta.

Ed è inutile dire che 'si va avanti'.


Avanti dove?
Dove vado, se è tutto buio e la tua mano non è più nella mia?

Dove? Dove, se eri la mia luce? Dove, se eri la mia guida?

Abbiamo camminato insieme così tanto tempo, come puoi pretendere che vada avanti da sola?

Le nostre strade sono intrecciate, non puoi uscire fuori e lasciarmi da sola.

Al freddo, nel buio totale.

Io non te lo avrei mai fatto. Mai.

Nemmeno se la luce fosse diventata troppo forte da sopportare.

Avrei trovato un modo.

Avremmo trovato un modo.

Perchè  c'è sempre la soluzione, tu lo sapevi e lo hai ignorato.

E non sei andata avanti, ti sei solo spostata. 

Hai cambiato corsia, e adesso sei sola come me.

Siamo sole, nel bel mezzo della notte, e un muro invisibile ci divide.

E io urlo e non mi senti, corro e non ti raggiungo mai, e tu sei lì, immobile.

E sai cos'è il peggio?

Che fa male, fa dannatamente male, ma non riesco a odiarti.

Che dovrei, che sei stata cattiva con me, che è stato orrendo ciò che hai fatto, ma non cambia ciò che provo.

Non lo cambia, non lo cambia nulla.

Nemmeno tu.

Nemmeno che sei cambiata e fa così male, e mi ignori e fai finta di nulla.

Ma il passato non lo cancelli.

Non puoi, e non ci riesci.

E non posso nemmeno io.

E ti sto aspettando, e lo farò sempre, quindi girati.

Ti prego, girati e guardami, guardaci.

Guarda ciò che stai perdendo.

Sono ancora qui.

E domani è capodanno. Starò a casa, sai?

Con i miei genitori e mia sorella, aspetteremo insieme la mezzanotte e faremo qualche fuoco. Ci abbracceremo e ci augureremo un buon anno nuovo. Io spero solo che ci sarai, in quest'anno nuovo.

Penso lo abbiamo capito, sai?


I miei genitori, dico.

Non ho detto nulla, ovviamente, ma hanno capito. Ed era ovvio, con la morte che c'ho negli occhi, come potevano non vederlo?

Mi chiedo come passerai tu il capodanno.


Ho la sensazione che berrai molto, che bacerai qualcuno, che vorrai scordarmi e scordarvi per qualche ora, e questo mi fa molto, molto male.

Ma poi i rimorsi torneranno, e chissà, magari serviranno ad aprirti gli occhi.

So che a natale sei stata con la tua famiglia, ho visto le tue foto.

Ma quel sorriso era diverso, era spento. Era falso come una banconota da due dollari, e mi ha fatto male anche quello.

E se fosse per me verrei a casa tua, busserei la porta e nemmeno il tempo di farti capire che sono io. Ti abbraccerei così forte da farti mancare il fiato.
Ti stringerei tra le mie braccia fino a farti capire che va tutto bene.


Che staremo bene, che qualsiasi cosa sia capitata la possiamo passare insieme.

Che niente e nessuno può fermarci, a noi due.

Perchè noi siamo speciali, ricordi?

Diverse insieme, uniche, noi due contro il mondo intero.

Camila e Lauren.

Lauren e Camila.

'Camren', come abbiamo pensato quella volta, ridendo per ore.

Non esiste una Lauren senza la sua Camila, non sopravvive Camila senza Lauren.

E' così, e lo sai, così come lo so io. 

E poi non so perchè ti scrivo, forse perchè così i miei pensieri sono meno rumorosi.

Forse perchè spero che un giorno leggeremo insieme questa lettera e rideremo insieme, mi chiederai scusa per la millesima volta per quella cazzata giovanile e poi mi darai un bacio sulle labbra.

Prometto che è l'ultima lettera però.

Da domani mi impegno e questa sarà l'ultima.

Nel bene o nel male.
Se ti girerai, io sarò qui, e ricominceremo insieme.

Se non lo vorrai.. non lo so. Ma qualcosa farò. La vita deve continuare, in qualche modo, no?
La prossima volta che mi vedrai capirai.

Vedrai la luce nei miei occhi, quella che dicevi ti ha fatto innamorare, e capirai che non mi arrendo.

Possiamo imparare ad amare di nuovo, Lauren, possiamo farlo insieme.

 
Sempre tua, 
                            Camila.                          
                                                           31/12/13

 
 
Bene, eccomi qui.
Il resto della storia sarà raccontata in modo normale, ma questo prologo ho voluto farlo così, sotto forma di lettera.
Mi è venuta in mente questa notte, alle tre.
Non chiedetemi perchè ero sveglia a quell'ora con questo tipo di pensieri, non saprei rispondervi.
Sono davvero, davvero curiosa di sapere cosa ne pensate.
Spero vi piaccia e vi incuriosisca questo prologo, io non vedo l'ora di proseguire la storia!
C'è molto, molto di me in ciò che ho scritto, e questa storia, semplicemente, mi chiedeva di essere scritta.
Ho bisogno di scriverla, di raccontarla, di farla vivere con Lauren e Camila.
E potrei stare qui a parlarne per mezz'ora ma non voglio annoiarvi, se siete arrivati a leggere fin qui.
Questa storia vuole essere un messaggio di speranza, in qualche modo, e spero davvero di riuscirci, o mi sentirò tremendamente in colpa.

Vi voglio bene, ancora una volta buon capodanno.
Love y'all, Laura.
   
 
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