ATTENZIONE: Per un miglior convolgimento a questa storia vi consiglio l'ascolto della canzone “Angel - Within Temptation”. Grazie per l'attenzione e buona lettura. Levi Rivaille

ANGEL

PROLOGO

Delle risate si alzavano nella camera da letto del sovrano di Sindria.

C'erano solo due persone all'interno, legate da un filo invisibile e con un destino crudele ormai agli sgoccioli.
Sinbad se ne stava comodamente sul letto a ridere come un'idiota, lasciando che il moro al suo fianco gli intrecciasse i lunghi capelli viola.
Era routine che i due si vedessero furtivamente durante la notte, semplicemente Judal si avvicinava alla finestra, sopra al suo tappeto volante, e scendeva tranquillamente nella camera dell'altro senza invito e senza nessun permesso, gli si avvicinava e, una cosa tira l'altra, finivano col trovarsi stretti l'uno tra le braccia dell'altro.

Ma non sapevano che cosa sarebbe successo dopo quella sera o meglio...Judal lo sapeva benissimo.

«Stupido re, ora però guardami..» sussurrò il moro dopo aver lasciato andare i capelli viola, allungandosi di poco col volto verso il suo.

Gli occhi scarlatti cercarono quelli d'orati dell'altro, nella speranza di captare i suoi pensieri più profondi.
Sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti, era deciso, e voleva portarsi via un ricordo dell'altro prima del nefasto giorno ormai agli sgoccioli.
«Dimmi caro.» e lì, poco a poco, i loro volti furono più vicini, quasi le loro labbra si sfiorarono.

«Grazie di tutto..» e sul volto del moro si dipinse un sorriso rilassato per poi svanire quando le loro labbra si unirono in un casto bacio che, man mano sfociò i uno più passionale e più travolgente.

I loro vestiti finirono presto a terra, le loro mani esplorarono bisognose il corpo l'uno dell'altro mentre il bisogno di esser più vicini ere sempre più intenso.

Le labbra di Sinbad morsero con forza il latteo collo del ragazzo mentre cercava di tenerlo stretto a sé per non lasciarlo andare via.

I sospiri mutarono presto in sonori gemiti mentre la passione iniziava a dar via a quella danza primordiale e bisognosa non solo di un contatto fisico o emotivo, sopratutto di legar le anime di due cuori che presto si sarebbero lasciati.

Il fuoco continuava a bruciare i due corpi che si muovevano all'uninsono, ormai debole così come erano entrambi sfiniti, finchè non si levarono i loro nomi nell'aria.

"Grazie Sinbad di tutto, di avermi fatto conoscere cosa significasse avere qualcuno al tuo fianco..grazie. Questo è un'addio..."

Sinbad cadde al suo fianco sfinito, infondo il grande conquistatore di dungeon era anche lui un essere umano che ha bisogno di un po' di riposo.

Il moro scese velocemente dal letto e raccolse i propri vestiti da terra, iniziando a vestirsi velocemente per potersene andare via.

Non poteva restare oltre, sarebbe stato un duro colpo per il proprio cuore e già lo era ora, dopo aver fatto l'amore con la persona che gli era a fianco in quelle notti dapprima solitarie.

Doveva andarsene.

Gli occhi d'oro del sovrano si posarono su di lui, cercando di capire come mai avesse così tanta fretta di andarsene, di solito il moro restava più tempo, non quella volta.

Era diversa la situazione.

Appena finito di vestirsi, Judal srotolò il proprio tappeto e lo distese sul pavimento per poi andarcisi a sedere sopra, pronunciò qualcosa e si sollevò in volo, buttando un'ultima occhiata al sovrano, per poi volar via nel cuore della notte.

“Ciao Judal, ci vediamo domani notte...sempre se non ci scopriranno..”

E con il profumo ancora impresso nell'aria, il cuore ancora a mille e con i pensieri che scorrevano veloci nella sua mente, Sinbad si lasciò scivolare nel mondo dei sogni da Morfeo.

Le cose non saranno più le stesse.

Ben presto il filo verrà spezzato da quel destino nefasto...

ANGOLO DELL'AUTRICE

Salve, sono tornata con una nuova storia che sì, voglio concludere. Non fanno assolutamente per me quelle a capitoli. D:

Solo che si trattava di loro due, come avrei potuto non rendergli un po' di giustizia?

Beh, rovinerò come al solito un paring bellissimo con il mio modo di scrivere...da cani.
Va bene, che posso dire... non so, questa canzone mi ha ispirata e spinta a scrivere, cioè, non è poi una song fict, vero, però letta con la canzone nelle orecchie, spero di coinvolgere un po'.
Saluti a tutti i lettori.

Levi Rivaille