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Autore: Ili91    01/01/2014    3 recensioni
[pre Hunger Games, Annie/Finnick, fic di Capodanno]
Tratta dalla one-shot:
Finnick era, purtroppo, una delle maggiori attrazioni di Capitol e, solo dopo generose dosi di alcool e la sua efficace parlantina serviti alla sua calca di fan, poteva allontanarsi dalla folla e raggiungere la persona che per lui contava di più, per la quale anche il capodanno era un trauma da superare.
«Annie» sussurrò in direzione della figura raggomitolata sul pavimento, con una delle coperte del letto che le copriva i capelli rossi come un mantello.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: I will always come back for you
Personaggi: Finnick, Annie
Pairing: Finnick/Annie
Rating: Giallo
Genere: Triste, Sentimentale, Introspettivo
Note/Avvertimenti: What if?
Note dell'autrice:
- N. parole: 527;
- Ambientato precedentemente al primo libro, durante un capodanno dopo gli Hunger Games di Annie, ma prima dei 74°.
- Potete trovarmi QUI


I will always come back for you



Finnick rientrò nella sua stanza con la testa che scoppiava; non tanto per lo champagne, che aveva bevuto a stento, ma per la folla, il rumore e le attenzioni non desiderate dei capitolini.
Aveva sperato di tornare negli appartamenti che gli erano stati assegnati il prima possibile, ma i suoi fan non l'avevano lasciato allontanarsi fino ad allora e lui non aveva potuto ribellarsi.
Quello che i capitoli volevano, i capitolini ottenevano, altrimenti il presidente Snow si sarebbe accanito contro di lui e le persone a cui teneva.
Finnick conosceva a menadito quella minaccia sottile, mai pronunciata ad alta voce, ma sempre presente nello sguardo mellifluo che il Presidente Snow gli riservava.
Non poteva fare nulla in proposito, non ancora.
Magari un giorno.
Se lo ripeteva spesso, ma un altro anno era passato e i distretti sarebbero stati sotto il controllo di Snow ancora chissà quanto tempo.
Ma non era il momento di pensarci, qualcos'altro manipolava la sua attenzione, ora.
Ogni anno, tutti i vincitori degli Hunger Games venivano portati a Capitol alla soglia del capodanno e costretti a partecipare alla grande festa che il Presidente Snow organizzava per intrattenere gli ospiti.
Finnick era, purtroppo, una delle maggiori attrazioni di Capitol e, solo dopo generose dosi di alcool e la sua efficace parlantina serviti alla sua calca di fan, poteva allontanarsi dalla folla e raggiungere la persona che per lui contava di più, per la quale anche il capodanno era un trauma da superare.
«Annie» sussurrò in direzione della figura raggomitolata sul pavimento, con una delle coperte del letto che le copriva i capelli rossi come un mantello.
A nessuno interessava festeggiare il capodanno con la ragazza ritenuta pazza dall'intera Panem - nessuno pareva capire -, perciò Annie, tagliata fuori dai festeggiamenti, sgattaiolava nella stanza di Finnick e lo attendeva.
Lui gettò uno sguardo alla finestra, i fuochi artificiali erano cominciati già da venti minuti, non riusciva a perdonarsi per averci messo così tanto a tornare.
Annie sollevò il capo, fino a quel momento nascosto tra le braccia, rivelando un viso bagnato di lacrime che gli spezzò il cuore.
Prima, Annie era così allegra, il suo sorriso grande e dolce, il Presidente Snow doveva pagare anche solo per quello che le aveva fatto, per quello che aveva fatto a tutti loro.
«Continuano a morire, Finnick» replicò lei, con sguardo allucinato e coprendosi le orecchie allo scoppio più forte di un fuoco artificiale.
Finnick attraversò la stanza velocemente e si gettò tra le braccia di lei, stringendola forte.
Lei ricambiò, nascondendo il viso contro la sua spalla. «Sei tornato» disse e sembrò essere di nuovo in sé.
«Farei qualsiasi cosa per tornare da te, Annie. Sempre.»
In momenti come quello, non gli importava di dover trascorrere tempo con i cittadini di Capitol, sopportare la loro presenza e le loro attenzioni, se significava che Annie era salva e loro insieme.
E mentre il resto di Panem si scambiava gli auguri di buon anno, Finnick disse: «Ti amo, Annie. Ti amo.»
Lei si staccò da lui e gli rivolse un piccolo sorriso, mentre una timida lacrima le rigava una guancia già umida. «Ti amo anch'io» replicò e lo baciò.
L'anno nuovo era appena cominciato, ma, in mezzo ai festeggiamenti di rito, per Finnick contava solo quell'istante.
“Tornerò sempre per te, Annie”, si ripromise.


Spazio Autrice: Salve a tutti! :D
Sono tornata con una breve one-shot su Annie e Finnick, questa mattina mi sono svegliata ispirata e ho voluto parlare di un loro capodanno.
Non è esattamente un fic molto allegra, ma spero vi sia piaciuta. Annie e Finnick sono due personaggi che mi piacciono moltissimo e proprio una bella coppia.
Commento a random: prima o poi voglio scrivere una fic in cui si vede per bene che Annie è la roccia di Finnick, non solo Finnick quella di Annie, perché è così, lo sono l'una dell'altro.

Varie ed eventuali sul capitolo:
- E' un “what if” perché non ho idea se a Panem si festeggi il capodanno o no, i libri non ne fanno cenno, almeno credo. Comunque, se così fosse, ho immaginato che andasse così per i Vincitori, che fossero costretti a partecipare a chissà quale evento organizzato a Capitol.
- Il “tornerò sempre” finale è messo apposta per ricordare il terzo libro. Sì, Finnick fa il possibile per tornare, ma... sappiamo tutti com'è andata.
Spero che la storia vi sia piaciuta.
Ilaria

   
 
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