Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: Ari Youngstairs    01/01/2014    8 recensioni
Lui si mette seduto accanto a me e comincia a sbottonarsi la camicia bianca, la più normale che gli abbia mai visto indossare. Non è il massimo per la mia concentrazione.
Da sotto la stoffa intravedo qualcosa di colorato...un tatuaggio forse? Non ricordo che Magnus avesse un tatuaggio dalle sfumature del fuoco proprio sopra il cuore.
-Ti ricordi...quando dicevi che ti avrei dimenticato?- Mi chiede facendomi irrimediabilmente arrossire - Bene, volevo farti vedere che ti avrei ricordato per l'eternità -
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi chiedo sempre perché a New York debba sempre fare così freddo.
Di tutti gli istituti che ci dovevano capitare proprio quello di Manhattan...non potevamo prendere in custodia un istituto di una città più calda? 
No, meglio di no...altrimenti non lo avrei mai conosciuto, non avrei mai conosciuto Magnus.
Brooklyn è una discarica a cielo aperto, e la puzza di smog mi tortura le narici, fortuna che nel posto dove sto andando c'è sempre un buon aroma di sandalo.
Sento il cellulare vibrare, lo prendo dalla tasca dei jeans e leggo il messaggio scritto da Jace:
# Oggi abbiamo allenamento e tu sei in ritardo...dove sei? #
Sbuffo sonoramente, perché prima per Jace sembravo un peso morto, ora che Clary è partita per una vacanza ai Caraibi non fa altro che cercarmi. Almeno lei sta al caldo.
Digito velocemente una scusa per non venire, così rimetto il telefono in tasca sperando di non ricevere altre chiamate.
Mi ritrovo davanti al portone di un alto palazzo, e suono sicuro uno dei tanti campanelli bianchi e lucidi.
Dopo uno scatto del portone, una voce calda e vellutata dice di avere una sorpresa per me e di sbrigarmi a salire le scale.
Non amo particolarmente le sorprese...forse perché da piccolo le sorprese erano solo per Jace o per Isabelle.
Il primo perché è il figlio perfetto, quello bello e dotato.
La seconda perché è l'unica femmina della famiglia...bella e dotata anche lei.
Insomma, l'unica pecca dei Lightwood sono io: quello che è carino ma non irresistibile, il cacciatore che non sa cacciare, il figlio che oltre a essere un grande romantico è anche gay.
Fortuna che c'è Magnus a consolarmi, dicendomi che vado bene esattamente così come sono e che non devo guardare i miei difetti, ma i miei pregi.
Interrompo i miei pensieri quando incrocio due occhi felini che mi stanno fissando dall'uscio della porta: sono di Magnus quegli occhi meravigliosi e unici al mondo, in cui probabilmente mi perderò. Non mi stancherò mai di quelle iridi dorate.
Appena entro nell'appartamento, subito vengo avvolto da un buonissimo odore di sandalo, diventato ormai il mio aroma preferito.
-Alec, puzzi di smog- mi dice lo stregone, che prendendomi per una spalla mi trascina fino in bagno - Fatti una doccia, poi ti farò vedere la sorpresa -
Non mi resta che ubbidire, così chiudo la porta e dopo essermi spogliato mi butto sotto l'acqua bollente. Forse troppo bollente, ma l'acqua calda mi rilassa, indipendentemente dal bruciore che mi provoca.
Prendo a caso una delle tante bottiglie di shampoo e me la verso quasi tutta in testa, cominciando a creare tantissima schiuma.
Resto sotto il getto dell'acqua finchè il sapone non mi abbandona completamente, lasciandomi addosso un forte odore di sandalo.
Esco cercando di non bagnare troppo il pavimento, e prima di avvolgermi nel morbido asciugamano di cotone mi guardo allo specchio: i capelli neri mi coprono in parte gli occhi celesti, forse l'unica cosa che apprezzo di me.
I muscoli non mi mancano, ma non sono scolpiti ad arte come quelli di Jace...ho sempre desiderato un fisico come il suo.
Passo un mano sulla runa Parabatai e riesco a sentirne il calore, i battiti. I battiti del cuore di mio fratello, lenti e regolari come i miei in questo momento.
Chissà se mi sta cercando...no, impossibile, lui non mi cerca mai apparte in casi estremi. Ormai se me ne vado tutto l'istituto sa il perché.
-Sei pensieroso Alexander...- Dice Magnus alle mie spalle, e mi chiedo come abbia fatto ad entrare senza che io lo sentissi -Qualcosa non va?-
-Nulla, tranquillo- gli rispondo - Stavo pensando alla tua sorpresa -
Sfortunatamente per me, non sono bravo neppure a mentire: credo che Magnus mi abbia visto accarezzare la runa Parabatai, e forse si è anche un po' arrabbiato.
-Bene, se sei così ansioso...accomodati- mi invita a sedermi sul divano blu in stile vittoriano apparso lì meno di due minuti fa. Sembra molto costoso... chissà di chi era.
Lui si mette seduto accanto a me e comincia a sbottonarsi la camicia bianca, la più normale che gli abbia mai visto indossare. Non è il massimo per la mia concentrazione.
Da sotto la stoffa intravedo qualcosa di colorato...un tatuaggio forse? Non ricordo che Magnus avesse un tatuaggio dalle sfumature del fuoco proprio sopra il cuore.
-Ti ricordi...quando dicevi che ti avrei dimenticato?- Mi chiede facendomi irrimediabilmente arrossire- Bene, volevo farti vedere che ti avrei ricordato per l'eternità -
Quando riesco a vedere bene il tatuaggio, rimango letteralmente a bocca aperta: c'era scritto il mio nome sulla sua pelle. Era scritta in corsivo nero come il petrolio, e le lettere erano avvolte dalle fiamme. Penso sia un tatuaggio bellissimo, il fuoco sembrava davvero divampare attorno al mio nome impresso sulla pelle dello stregone.
-È...il mio nome che hai tatuato sul petto?- che domanda stupida, penso.
-Si, ti piace? Se non sbaglio il fuoco è il simbolo della tua famiglia...così ti ricorderò per sempre, e tu non avrai dubbi al riguardo-
Il pensiero che un immortale si sia tatuato il mio nome sul cuore mi fa venire i brividi...magari lui vivrà per altri duemila anni e avrà sempre il mio nome sulla pelle. Allora mi ama davvero tanto, mi ama davvero più di tutte le altre persone con cui è stato. Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa per dirgli quanto lo ami, ma sento il mio cellulare squillare in modo assillante.
Mi alzo e dopo essermi diretto in bagno lo prendo tra le mani e rispondo alla chiamata:
-Alec, dove sei!? Quando dici "vado a fare un giro" non prometti mai nulla di buono! La runa Parabatai mi sta letteralmente ustionando per quanto brucia...che ti succede?-
Cavoli, non mi sono accorto che per quanto son emozionato persino Jace ha avvertito quello che sto provando. Immediatamente rispondo che non sta succedendo nulla e riattacco.
Jace mi starà mandando a quel paese in questo momento, e non posso dargli torto. 
- Scusalo - dico a Magnus abbassando il volto -Diventa così quando sta da solo-
 - Deve essere una gran scocciatura - commenta avvicinandosi.
-Forse un po', ma gli voglio bene-
Sento il viso avvampare quando le braccia dello stregone mi avvolgono, e se ero avvampato due secondi fa ora sto letteralmente prendendo fuoco.
Magnus si è tolto la camicia mettendo in bella mostra, oltre al fisico che trovo perfetto, anche il tatuaggio fiammante del mio nome. 
Appoggio un orecchio sulla scritta d'inchiostro, che non riesce a soffocare i battiti del suo cuore. Una volta mi disse che nessuno gli faceva battere il cuore come faccio io...la trovo una cosa romantica che Jace non mi direbbe mai neppure tra mille anni. 
Affondo il viso nell'incavo del suo collo e lascio che cominci a baciarmi i capelli, il collo, il viso...mentre io non riesco a staccare gli occhi da quel tatuaggio: ormai è un lucchetto che serrerà per sempre il nostro amore.
Molti avrebbero paura al posto mio, si sa che avere come fidanzato immortale non è una cosa facile con cui convivere. Si ha paura di essere sostituiti, dimenticati o noiosi. 
Anche io avevo paura, ma dopo questo...tutto si è dissolto come una nuvola bianca spinta lontano dal vento.
Nessuno mi aveva mai dimostrato tanto amore in una volta sola, con un gesto così semplice che persino i mondani possono permettersi.
Mi detesto perché io non posso dargli nulla, mentre lui per me fa così tanto.
È stato lui a farmi sentire per la prima volta speciale come Jace.
Magnus mi ha insegnato ad amare e a superare le mie paure.
Lui è stato il mio compagno nella battaglia contro Valentine, lui mi ha asciugato le lacrime quando Max ha chiuso gli occhi per l'ultima volta.
È stato Magnus a darmi una certezza nella vita, l'unica che mi rimane: lui mi ama, e non mi avrebbe mai dimenticato.







Angolo del tributo

Vi chiederete, perché proprio tributo? Semplice: mi sento come se dovessi partecipare agli Hunger Games. Esatto, è il libro che sto leggendo...e dato che è scritto al presente in prima persona...insomma, solo Dio sa perché abbia scritto questa MALEC così pallosa e romantica. Anche perché io non sono romantica, affatto, e dato che penso la coppia MALEC ne abbia già passate troppe, non scrivo cose tristi ma abbastanza allegre.
Mi sono immedesimata nei panni di Alec (che possa perdonarmi per questo) e voi vi sarete fatti due pa...pappe così a leggerla.
Non so neppure come mi sia venuta l'idea...colpa della mia mente contorta.
Passato un buon capodanno? Io si, un sacco di botti...probabilmente  gli stessi con cui ora vorrete uccidermi. Perché sono consapevole della mia pallosità...e per questo sono indecisa se scrivere una storia multi-capitolo o meno.
Naturalmente...un'altra MALEC insensata tipica del mio schifoso stile.
Se foste così gentili da lasciare una recensione, ve ne sarei più che grata ❤️.
Grazie mille a chi leggerà/recensirà. 
Alla prossima!



Bacioni,
Cure Ari
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Ari Youngstairs