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Autore: Cara Catastrofe    01/01/2014    2 recensioni
Vi siete mai chiesti se le cose non fatte, non dette, non scritte avrebbero potuto fare la differenza?
Forse si, forse no, a volte preferiremmo tornare indietro, anche fallendo, ma almeno toglierci il dubbio.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In-completi
 
Blocco dello scrittore.
Ovvero io vorrei davvero scrivere qualcosa, ma poi incombono le tre fasi infernali del blocco.
Fase 1: Pensi a qualcosa, ti piace, nella tua mente c’è, inizi a scrivere.
Fase 2: Non sai come continuare, l’idea si perde, non rende, suona troppo depresso, non suona e basta, non si sa continuare e altre varianti che impediscono l’andare avanti con lo scritto.
Fase 3 Cancelli il poco che hai scritto e ti ritrovi di nuovo con quella maledetta pagina di word bianca, vuota e fastidiosa.
E poi di nuovo, in eterno quasi, una maledizione, si ripetono e si ripetono e la pagina rimane bianca.
Ma no, non è questo il punto, il blocco dello scrittore è solo la causa primaria del fenomeno, perchè ciò che mi chiedo è altro.
Cosa chiederete voi? 
Ebbene voglio sapere solo dove finiscono quei pensieri iniziali, quelle storie interrotte e destinate a restare inconcluse, quelle poche parole cancellate.
Forse c’è un limbo, forse solo un luogo dove se ne stanno, tutte insieme, quelle idee che forse potevano fare la differenza, e in una stessa frase ci sono già tre forse perché quando una cosa è inconclusa non si può sapere niente di certo.
Come puoi sapere come sarebbe andato a finire un qualcosa di appena abbozzato? No, non vi sono certezze.
Magari quelle prime venti parole potevano dar luce ad un best seller, ad una grande storia, potevano anche cambiare il mondo, magari erano le prime venti parole di un trattato di pace o guerra, chissà.
In qualsiasi caso mi piace pensare che siano riuniti tutti insieme questi puzzle incompleti, magari si completeranno a vicenda, magari non sanno di essere dei semplici “aborti”, magari, arrivati a questo punto potremmo anche noi essere dei semplici frammenti di vasi rotti e stiamo solo alla ricerca di qualcuno che faccia parte del nostro stesso vaso, che ci aggiusti e riempia i nostri spazi vuoti.
Forse anche questo è solo un delirio, forse non è la giornata adatta per mettersi a scrivere, chissà.
Ah e ti ricordi quando non sei andato a quella festa? Quando hai deciso di non andare a chissà quale appuntamento? Avresti potuto incontrare l'amore della tua vita, il tuo migliore amico, la tua rovina...ma tanto non lo sapremo mai, eh?


Angolo autrice

Non ho idea di che sia, scusate, è solo quello che mi ronzava in testa, volevo eliminarlo dall'inizio, ma poi boh, mi ha fatto un po' pietà
  
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