Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Kengha    01/01/2014    9 recensioni
Arendelle è lontana ormai, non odo più le voci da ore e anche le luci del castello sono ormai scomparse, sommerse dal fitto del bosco. Continuo a correre, non guardo indietro, la paura del tuo sguardo addosso: so di non essere inseguita ma non rallento ugualmente, non riesco a sentire i miei sensi, sento solo il freddo ormai
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elsa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Elsa sta fuggendo da Arendelle dopo aver rivelato accidentalmente i suoi poteri, avvolta dai ricordi i suoi pensieri non possono che andare alla sua sorellina.

Per iniziare l'anno una song-fic senza pretese in una sezione a cui mi sto affezionando. Un'altra storiella su Frozen che mi è venuta in mente ascoltando appunto la canzone "Frozen" del mio gruppo preferito, i Within Temptation, che vi consiglio vivamente di sentire. 
Mi scuso per gli eventuali errori e ringrazio in anticipo tutti coloro che recensiranno, che aggiungeranno ai preferiti o che anche solo leggeranno la storia (ammesso che ci sia veramente qualcuno :3). 
Ah, già, buon anno nuovo a tutti quanti! 

Besos
 

 

Gelida

Arendelle è lontana ormai, non odo più le voci da ore e anche le luci del castello sono ormai scomparse, sommerse dal fitto del bosco. Continuo a correre, non guardo indietro, la paura del tuo sguardo addosso: so di non essere inseguita ma non rallento ugualmente, non riesco a sentire i miei sensisento solo il freddo ormai. Una mano indossa ancora quei guanti che tanto a lungo mi avevano illusa di essere al sicuro: “celarlo, domarlo, non mostrarlo”, una specie di filastrocca che nostro padre mi aveva ripetuto così spesso da avermi quasi fatto credere che sarei stata davvero in grado di fuggire il mio potere per tutta la vita.
Una solitaria lacrima abbandona i miei occhi al ricordo della voce di nostro padre, del suo sorriso reso sempre un po’ buffo dai baffi sottili, dell’ultima frase che mi rivolse, assicurandomi che sarebbe andato tutto bene.
« Mi hai mentito! » Urlo all’oscurità, al cielo, a lui. Lo faccio senza rallentare, senza reprimere più le lacrime, lasciando che la rabbia s’impossessi di me, che esca la sofferenza che ho finora portato silenziosamente dentro. Tutt’attorno i colori sembrano sbiadire, bianchi sono gli alberi, bianca è la terra e di ghiaccio sono i fiumi, la tempesta sta infuriando intorno a me che ne sono l’artefice. Non riesco a raggiungere la mia anima, non riesco a fermare né il mio dolore, né la mia paura. La consapevolezza che non riuscirò mai a controllarmi mi avvolge spietata e violenta insieme ad un turbine di vento; sono pericolosa, sono una strega, non sono stata in grado di nascondere il mio potere, forse però sarò in grado di nascondere me stessa.
Avrei potuto ferirti, Anna, avrei potuto farti del male per davvero. Anni fa mi illusi di poter controllare i miei poteri e smetterei di fuggire, se ne fossi ancora certa. Tornerei da te se esistesse una possibilità.
Sei mia sorella e ti sto lasciando sola ancora una volta, così come ho sempre fatto. Diciotto anni di silenzi, di menzogne, di sacrificio sono spirati e scomparsi nella tormenta. Sarebbe bastato un altro giorno di bugie, un altro solamente, poi avremmo richiuso i cancelli e avrei regnato nel silenzio, nell’oscurità delle mie stanze. Non immaginavo sarei arrivata a tanto e mi lacera sacrificare tutto, ma sono costretta ad arrendermi.
La neve è ormai alta e la stanchezza mi impedisce di correre ancora, rallento e mi accorgo che il mio mantello è completamente bagnato. Sorrido amaramente e mi rendo conto che quella pesante cappa è inutile, perché non può riparami dal freddo che porto dentro. 
Dicono che sono gelida, le voci mi arrivano da settimane, ormai. Arendelle avrebbe avuto una regina di ghiaccio, troppo rigida rispetto i suoi predecessori. Troppo fredda e distante se paragonata ai suoi stessi genitori. Ma cosa posso fare? 
Tenere le distanze è sempre stato l’unico modo, nascondermi nel silenzio era sempre bastato, non posso spiegare le ragioni, ma quel che ho fatto è stato solo per non ripetere gli stessi errori un’altra volta.
Sorrido ancora, nella mente il luccichio dei tuoi occhi quando questa sera ti ho rivolto la parola, quando ho scherzato con te, lasciando cadere la maschera per qualche minuto. Non immaginavo di essere ancora così importante per te. Una nuova ondata di rabbia mi attraversa il corpo ripensando alla tua sciocca richiesta. Cosa sai del vero amore, Anna? Ho fatto di nuovo la parte della cattiva, ho tramutato la speranza nei tuoi occhi in delusione. Perché non hai voluto capire? Sarebbe bastato fidarsi, perché tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto per te.
Ma tu non puoi fidarti di me.
Non puoi fidarti della sorella che ha smesso improvvisamente di partecipare ai tuoi giochi e che altrettanto improvvisamente ha iniziato ad evitarti. Ignorando gli sguardi hai gridato, hai tentato, per la prima volta mi hai affrontata.
Sfilando il guanto hai fatto un passo di troppo e quando le bugie sono diventate verità mi sono sacrificata per te.
Dici che sono gelida, dici che mi nascondo… hai visto il perché, cosa posso fare? 
Anche se sono così lontana, anche se per tanti anni sono stata così distante sento il tuo dolore e la tua confusione. Riesco ancora a leggerti negli occhi come quando eravamo bambine?
Una parte di me spera di sì, perché crede che non mi perdonerai, che non perdonerai gli anni di menzogne. Solamente senza di me potrai ricominciare: potrai aprire i cancelli e vivere la vita che hai sempre sognato. So che starai bene.
Sarai una regina amata e rispettata, nella tua sbadataggine ti renderai amico il popolo, lo avvicinerai alla casa reale così come lo era stato tanti anni fa, prima di quell’incidente che tu non ricordi.
Non sono cambiata senza un motivo, mi strazia pensare che non lo saprai mai, ma non ci devo pensare.
Tutto quel che è sempre contato di più era proteggere il mio reame e –soprattutto- la mia famiglia da me stessa, dall’oscurità che porto dentro. La mia distanza sarà la tua salvezza, passerà il tempo e tutto scivolerà via, scomparirà come le mie impronte nella neve, per un po’ rimarranno frammenti sparsi, come il ricordo delle nevicate, o di Olaf.
All'inizio sarà doloroso, ma forse saremo abbastanza forti da superarlo e quando tutti i ricordi svaniranno nel vuoto sarai finalmente libera da me.
Solo il tempo narrerà questa storia, fino ad allora continuerò a viverla giorno per giorno, nella speranza che la mia mente non si sbagli quando mi dice che non mi perdonerai, nella preghiera che non abbia ragione il cuore… che dice che mi stai già cercando.


 

Aggiunta del 15/01/2014
E adesso un ringraziamento speciale ad 
AngelVidel14, che dopo aver letto la mia storia ha deciso di fare un video su Elsa ed Anna utilizzando appunto la canzone della fan fiction come "trama" e sottofondo.
Sono contentissima di averti ispirata a tal punto e ti ringrazio con tutto il cuore! Invito tutti quanti a guardarlo perché è veramente, veramente, veramente meraviglioso! 
Basta fare un click sull'immagine sottostante ♥

 

 
   
 
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