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Autore: GattaMatta    24/05/2008    0 recensioni
E se gli alieni decidessero di attaccare la terra proprio il giorno già di per sè più sfortunato della vostra esistenza? E se per caso uno di essi si trasferisse nel vostro solaio?? E, infine vi domando, se si trattasse di una bellissima quanto strana ragazza??
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mmmhh...Che brutta sensazione, come di una cosa non fatta, lasciata a metà. Yuichi aprì lentamente gli occhi, come a voler ritardare qualche evento catastrofico ormai già deciso. Si guardò intorno con sguardo vigile, ancora imbastito di sonno. Niente. Forse... forse aveva dimenticato di chiudere il gas la sera prima?? No... non si trattava di una cosa così banale. Nel suo piccolo appartamento da scapolo regnava il silenzio assoluto. Il suo sguardo percorse il letto, con le lenzuola bianche tutte aggrovigliate, i sottili raggi di sole mattutino che penetravano dalle fessure degli scuri, uno spicchio del cucinotto caotico attraverso la porta della camera da letto accostata. Ma no, la fonte del problema era altrove, e più precisamente molto vicino a lui. "Oh, merda!" Cominciò, mentre i suoi occhi indugiavano sul comodino ingombro di fogli e tavole schizzate a matita. Si passò nervosamente una mano tra i capelli scuri, arruffandoli ancora di più. "Oh, no... dimmi che non è vero, ti prego..." Come aveva potuto dimenticare una cosa simile?? Come aveva potuto essere tanto scemo da dimenticare che l'appuntamento con il direttore della casa editrice era stato anticipato?? E a meno che non si sbagliasse di grosso... Fissò con insistenza il calendario spiegazzato, strizzando gli occhi per leggere la data. 25 Aprile Consegna tavole!! Ore 12:00 Recitava la sua stessa calligrafia disordinata. Che asino, l'aveva anche sottolineato tre volte!! E se il giorno prima era stato il compleanno di Matsuoka, quindi il ventiquattro... "AAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRGGGHHHHH!!!" Schizzò in piedi come colpito da una scarica elettrica, alla ricerca dei vestiti. Forse poteva ancora farcela... forse... poteva... Corse in bagno per lavarsi la faccia e i denti a tempo record, con il dispettoso filo d'acqua gelida che usciva dal rubinetto. Radunò in fretta i jeans e la maglietta della sera prima, finiti chissà come sotto il letto, e se li infilò velocemente, cercando nel contempo di aprire le finestre per far entrare un pò di luce. L'orologio segnava mezzogiorno meno cinque. Accidenti! La sera prima avevano finito col fare tardi. E pensare che lui detestava i compleanni... Se non si presentava all'appuntamento in tempo era spacciato. Poteva avvertire e dire che tardava... ?? Macchè, il capo si sarebbe solo infuriato. E poi, al momento, non si ricordava proprio dov'era il telefono... forse l'aveva lasciato in bagno?? No, non aveva tempo per cercarlo!! Doveva sbrigarsi!! Infilò in fretta e furia le tavole in una lunga busta marrone e gettò il plico sul letto sfatto. Dov'erano finite le scarpe?? Ah, perfetto... una era sotto la finestra.... ma l'altra?? ... Si chinò sotto il letto per agguantare la fuggitiva e si rialzò trionfante, picchiando la testa contro lo spigolo della finestra aperta. "AAAAAHIIIAAAAAAA!!!" Un lieve bussare alla porta, interruppe il corso delle sue imprecazioni. "Si, arrivooo!! Ahia, che male, accidenti...!!" Tastandosi preoccupato il bernoccolo che ancora pulsava, si diresse verso la porta. "Chi è?" "Sono la signora Mako Tsurugi, del secondo piano..." Yuichi cercò senza molto successo di trasformare la smorfia di dolore in un sorriso e aprì la porta. "Oh, salve signora..." Una anziana donna piuttosto tondetta e dal viso gentile gli sorrideva sulla soglia, con un grosso tegame coperto in mano. "Va tutto bene, Yuichi??" "Ehm... si, tutto bene..." "Che strano, eppure avrei giurato di sentire delle grida..." E si sporse per spiare l'appartamento alle sue spalle, come aspettandosi di vedere una ragazza legata e imbavagliata. "Oh, non si preoccupi, ero io...ho sbattuto conto lo spigolo della finestra, sa..." Era ben consapevole che un gentiluomo avrebbe chiesto alla propria vicina di pianerottolo se voleva entrare a bere qualcosa ma un paio di fattori avversi lo dissuasero dall'idea: a) Con le pulizie di primavera era piuttosto indietro e il suo appartamento aveva esattamente l'aria di un qualsiasi appartamento dove vivesse un ragazzo solo; b) ERA IN RITARDISSIMOOOOOOOOOOOOOO!!! (ç_ç) Peccato che lei sembrava più che intenzionata a fermarsi a fare due chicchiere... Era una donna adorabile, la signora Tsurugi, ma non aveva un briciolo di perspicacia. "Mi perdoni signora Tsurugi, ma avrei un impegno urgente..." La supplicò Yuichi saltellando sul posto. "Oh, certo." Disse lei, stupita. "Avevo solo pensato di portarti un pò di oden. Basta scaldarlo ed è pronto." Yuichi si inchinò frettolosamente, togliendole dalle mani la pirofila e appoggiandola sul tavolo di cucina. "Grazie, grazie! Bè, ora vado, ci vediamo!!" Chiuse la porta con un tonfo, estrasse la chiave e si precipitò a rotta di collo giù per le scale, cercando di ravviarsi freneticamente i capelli con una mano e reggendo la busta marrone tra i denti. Guardò l'orologio e quasi gli venne un infarto: 12:08. Accidentiiiii!! Bè, era previsto un ritardo di dieci minuti, no?? Se riusciva a far pubblicare il suo fumetto da quella casa editrice sarebbe stata la soddisfazione più grande della sua vita. Aveva prodotto solo un altro fumetto, precedente a quello che stringeva tra le mani, che aveva fatto miseramente flop. Al pensiero della sua bella storia denigrata da un branco di critici senza scrupoli gli salivano ancora le lacrime... Aveva 24 anni, e viveva già da due in quel condominio, pagando l'affitto con lavoretti saltuari e mediocri. Ma quel giorno sarebbe cambiato tutto. La sua vita avrebbe avuto una svolta, se lo sentiva... Spinse il portone e approdò in strada, sudato e con il fiato corto. Si guardò intorno, arruffandosi disperatamente i capelli. Ora che ci pensava, il motorino non andava, perchè l'ex di Matsuoka, quell'energumeno, aveva pensato bene di squarciargli le gomme pensando erroneamente che tra lei e Yuichi ci fosse una relazione. Ma più rimaneva lì come un allocco più il tempo passava e la sua situazione diventava sempre più disperata. Corse avanti e indietro disperato, davanti al portone. La fermata dell'autobus non doveva essere lontana, appena dietro l'angolo se ben ricordava... Fece per gettarsi in strada, ma il rumore di un clacson (mai rumore fu più ben accetto) lo fece voltare di scatto. Matsuoka era appena arrivata davanti al cancello, sulla sua macchina scura e tirata a lucido. Certo, i suoi genitori gli passavano un cospicuo assegno mensile, poteva permettersela senza problemi una macchina. Aveva suonato il clacson per salutarlo e quando Yuichi si voltò la vide sbracciarsi dal finestrino, con le sue braccia chiare che spiccavano sulla vernice nera metalizzata della portiera. "Yu-chaaaan!!" "Matsuoka!" Yuichi veleggiò rapido verso di lei. "Matsuoka mi faresti un favore?? Mi daresti un passaggio??" "Che dici, Yu-chan, sono solo andata a prendere il latte per la colazione..." "Si, si, brava, perfetto!!" Esclamò Yuichi senza ascoltarla, fiondandosi sul sedile anteriore. Lei lo fissò serafica, tranquillamente appoggiata sul volante. Ma non capisce che è una questione di vita o di morte?? "Che ti prende Yu-chan?? Sei più strano del solito..." "Parti, Matsu-chan, ti prego ho un appuntamento e sono terribilmente in ritardo!" Matsuoka scosse la testa indulgente e girò la chiave. Premette il freno a mano con un gesto fluido e fece manovra per immettersi nella corsia. Tutte queste operazioni le svolse con la massima calma, con somma disperazione di Yuichi. "Un appuntamento, eh?? E con chi??" Si sporge verso di lui. "Non si tratterà di una ragazza, eh, Yu-chan??" "No, ma che dic..." VROOOOOOAAAANNNNNNNNNNNNNN Un camion li evitò per un soffio. "AAAAAAHHH!! E guarda la stradaaaaa!! Stai andando sulla corsia oppostaaaa!!" "Mmh... che pignolo... ci siamo svegliati male questa mattina??" "Ma che dici?? Ti sto dicendo che ho fretta!!" "Mmh, e va bene, non mi vuoi dire con chi ti vedi, eh?? Mi tradisci con un altra Yu-chan, si si..." Asserì Matsuoka inarcando le sopracciglia e revisionandosi il trucco nello specchietto. "Devo vedermi con il direttore di una casa editrice." Si arrese Yuichi, stringendo la pesante busta marrone. Matsuoka gli affibbiò una vigorosa pacca sulla schiena, mandandolo quasi a sbattere con la faccia sul cruscotto. "Ah! Ma potevi dirmelo subito, Yu-chan!! Vuoi far pubblicare i tuoi disegnini, è così??" "Fumetti, Matsuoka, fumetti." "Si, quelli... non sei un pò troppo grande per questi passatempi da otaku, Yu-chan??" "Bah... devi voltare a sinistra al prossimo incrocio..." "Siii, agli ordini!" E scherzosamente si esibì in un saluto marziale. Fissò con sguardo critico la sua chioma spettinata. "Se vuoi saperlo, Yu-chan, secondo me dovresti rilassarti un pò, altrimenti ti verranno i capelli bianchi... dovresti fare una vacanza, cose così..." "Ti pare che io abbia i soldi per fare una vacanza, Matsu-chan?? I miei non mi passano nessun assegno mensile!!" Rispose lui aggressivo. Forse troppo, pensò subito dopo, vedendo lo sguardo di Matsuoka tornare a fissare la strada senza aggiungere altro. Avrebbe voluto poter conservare quel silenzio d'oro per il resto del viaggio ma l'espressione desolata di Matsuoka lo dissuase dal proposito. "Ehi..." Iniziò, con uno scatto imbarazzato. "Mh?" "Senti, mi dispiace. Non avrei dovuto..." "No, sono io che... sono stata troppo invadente..." "Scusa." Mugugnò Yuichi. "Figurati. Bè, eccoti, se non sbaglio è qui, no??" "Si, grazie." Yuichi aprì lo sportello e smontò, e per poco non venen trascinato via dal flusso dei passanti. Alzò lo sguardo trasecolato, fissando l'enorme grattacielo davanti al quale era pprodato. Per riuscire a scorgerne l'estremità, doveva buttare la testa all'indietro. Si sentiva straordinariamente piccolo di fronte a quell'enormità architettonica. Come potevano le sue flaccide tavole a matita (una aveva anche la macchia circolare prodotta da uan tazza di caffè che vi aveva appoggiato) essere accettate in quella enorme maestosità lucida e asettica?? Strinse convulsamente al petto la busta di carta marrone, vagamente umidiccia, spinse la pesante porta a vetri ed entrò nella hall luminosa, abbagliato e spaesato come un cervo davanti ai fanali di una macchina. Una donna in tailleur, con ventiquattrore alla mano gli passò davanti ignorandolo. Con la sua maglietta spiegazzata e i jeans flosci (a proposito, non è che aveva la patta aperta, eh??) doveva essere il ritratto del perfetto perdente in mezzo a tutta quella gente tirata a lucido. Improvvisamente avrebbe voluto che Matsuoka lo avesse accompagnato. Con passo malfermo incedette verso l'estremità del salone, verso un alto bancone in vetro, intonato con tutto il resto. Sulla superfice lucida svettava un vaso di vetro nero con un mazzo di fiori sintetici. La donna appollaiata davanti alla scrivania lo fissò con asettica freddezza. "Si?" "Ecco... sono... sono Yuichi Takahashi e.. .ecco, avevo un appuntamento a mezzogiorno con il signor Nagano... " La donna accavallò le gambe e si raddrizzò gli occhiali sul naso. "Takahashi..." Ribadì in tono professionale. Raccolse un piccolo appunto e lo lesse. Le sue sopracciglia sottili si inarcarono in un espressione estenuata. "Signor Takahashi, si, lei aveva effettivamente appuntamento con il principale... " Accennò all'orologio di vetro nero alle sue spalle e Yuichi trasalì, erano le 12:34. Accidenti al traffico!! Accidenti, accidentaccio!! "... Il signor Nagano è dovuto scappare, aveva una riunione urgente. E' un uomo impegnato, -i suoi occhi scuri idugiarono per un istante sulla busta crocchiante- e non ha tempo da perdere. Cerchi di arrivare in orario, la prossima volta." Concluse aspramente. (u.u) Il povero Yu-chan nonostante le varie peripezie nn è riuscito a far avere la storyboard all'editore, ma il suo sogno nn si esaurisce: riuscirà a diventare mangaka a tutti costi!!! ...salvo imprevisti... Ueeeiii, saaalvee... cm va?? ^^ Avviso che qst ff l'ho scritta nell'ora di italiano (che sarebbe stata altimenti un'ora persa XD) e non ha ne capo ne coda... non so se continuarla o no, ma il primo cappy è carino, per cui ho deciso di pubblicarlo... impossibile non rimanere inteneriti dal nostro baldo Yu-cha :3 uhuh...!! Bè, che dire, commentate numerosi e arriverci al prox (forse) cappy... See you soon kisso:* -hitomi-
  
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