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Autore: principe delle stelle    03/01/2014    1 recensioni
questa vuole essere una storia a sfondo romanti e fantasy,una storia leggera.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tornata a casa, dopo una giornata piena di dolore, di sentimenti contrastanti e distruttivi.
La casa era deserta, "meglio così" pensò

- potrò stare con lei, senza essere disturbata

Già l'idea li piaceva. Andò in camera sua si stese sul letto, e cominciò a piangere; lasciò libero il dolore.

Lei sarebbe arrivata.
Una mezz'ora dopo, infatti, lei arrivo.

- sapevo che sarebbe venuta Soledad
- Te lo avevo promesso. "Per te ci sarò sempre, vieni qua e lasciati andare, sfogati con me”.

Si mise al suo fianco; cominciò ad accarezzarle la testa, la strinse a se e continuò a ripetere.
- Passerà, lo sai questo, come sempre ed io ti aiuterò
La ragazza aveva smesso di piangere e un pensiero li balenò in testa.
"Forse lei prova qualcosa di più per me", "forse anche lei come me".

Era da qualche tempo che provava qualcosa per lei, un sentimento diverso dall’affetto per la madre, per il fratello o per un amico.
Era certa di essere innamorata di quella creatura.

- Soledad, credo di essermi innamorata.
Soledad sgranò gli occhi, quella rivelazione non li era piaciuta.
Lei non poteva essersi innamorata di un’altra ragazza.

"io sono l'unica che può starle accanto". "l'unica che non li farebbe mai del male."
La voce della sua amica la riscosse.
- Tutto bene?
- Sì, sì ma dimmi. Chi ti ha rubato il cuore?

"Quelle parole li costarono molto, e la paura della risposta del nome che non è il suo la stava divorando”.

- La ragazza della quale sono innamorata sei tu.
- Cosa? Sai che non possiamo stare insieme.
- perché?
- Come, perché. Io sono solo una condizione umana. Tu invece sei umana, sei di carne e ossa io no.
- Allora dimmi cosa posso fare, per stare con te?
Perche ci tieni così? Non era quello che Soledad voleva dire. Lei gli avrebbe detto "Anch’io sono innamora di te" Ma doveva spronarla e farle capire che era impossibile.

- Tu sei l'unica che mi capisce, e che mi ama. Non mi giudichi mai e mi ascolti.
- Solo per questo?
- No, perché non riesco a stare senza di te. Perché inconsciamente rovino le mie relazioni e mi allontano dai miei amici, per stare con te.
-Sei, sicura?
- Sì, dimmi cosa posso fare.
- Nulla.
-Tu cosa provi per me?

"Che cosa doveva dirle"? Che anche lei era innamorata, che la desiderava e che fosse gelosa di tutte le ragazze con le quali stava?
"Non voleva farlo e non poteva dirle che sì un modo c'era per stare insieme, ma che era pericoloso".

- Provo affetto per te ma...
- Ho capito, scusa se ho creduto che anche tu provassi qualcosa per me, che stupida, io non sono adatta per nessuna ragazza figuriamoci per te. Ora vai è inutile che tu sita qui.

"La sta allontanando"? La sta mandando via? "Non poteva permetterlo, non era quello che voleva, ma era giusto che lei la mandasse via."

il modo ci sarebbe, per stare insieme ma è pericoloso, perché in caso fallisca te perderai la tua anima ed io le mie esistenze sei pronte rischiare?

-Si, cosa devo fare.
- Tu saresti in grado di riconoscermi, con sembianze diverse, tra molta gente?

- Si ti riconoscerei ovunque ma dimmi perché ora? Avevi detto che provavi solo affetto.

perche il cuore è più forte, della ragione, e anche perché io provo lo stesso per te, tu sei l'unica che mi ha fatta sentire un essere vivente e non una condizione umana.
Ascolta chiudi gli occhi e conta fino a tre e quando gli aprirai io, non ci sarò più. Sarò la fuori tra la gente, cercami e trovami cosi potremo stare insieme. E se entro un anno non riesci a trovarmi tu ed io spariremo da questo mondo e da tutti gli altri, allora vuoi ancora stare con me?

-Senza ombra di dubbio, e stai certa ti troverò ovunque tu sia.

Contò fino a tre aprì gli occhi e lei scomparve.
Cominciò ad avere dei dubbi, aveva paura di essere stata troppo affrettata presa dalle emozioni, come poteva crederla chissà che aspetto ha e dove si trova.
A causa della sua impulsività aveva perso l'unica della quale si fidava.

Erano passati dieci mesi, e di Soledad nemmeno lo ombra l'ansia saliva, la posta in gioco era alta le loro anime, la sua esistenza.
 Mentre usciva dal negozio di cd, avvertì qualcosa nell’aria, c'era qualcosa di diverso, il tempo e la gente sembravano essersi fermati. Si guardò in torno e vide davanti a lei una ragazza bellissima e qualcosa si mosse in lei. Conosceva quella ragazza se lo sentiva.
Il corpo si muoveva da solo, verso quella ragazza misteriosa come se la conoscesse da sempre.
"Cosa, succede"? "E perché provo queste sensazioni, che lei sia Soledad"?

SI avvicinala ragazza misteriosa lì sorrise.
La guardò negli occhi, e tutto gli fu chiaro, li prese la mano e li disse.
-Ho impiegato dieci mesi per trovarti ho avuto paura di non riuscire a mantenere quella promessa. Sei tu vero?
Sei Soledad Non è così?

Aveva paura e se avesse sbagliato, e se quella ragazza fosse una altra, e l'avesse scambiata per pazza, cosa avrebbe fatto?
La ragazza iniziò a parlare.
Il respiro così come il cuore si bloccarono.

-Sono io, amore mio ora che mi hai trovata possiamo stare insieme. Non ho mai dubitato della tua parola.

Fu così che loro smisero di essere sole. Ora erano complete.
Avevano seguito i loro sentimenti e avuto fiducia l'una nel altra e ora erano insieme.
 
  
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