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Autore: Vals Fanwriter    03/01/2014    4 recensioni
Sebastian/Thad | AU, angst e feelings a palla.
Dal testo: "Sì, ti osservo da un po’ e ti seguo, per sapere cosa fai e con chi sei, chi c’è nella tua vita e se appartieni a qualcuno. Sono stato attento, molto attento. E so che non ti piace la confusione in biblioteca, mentre studi; [...] e ti vedo spesso con le cuffiette nelle orecchie, soprattutto quando aspetti l’autobus, e sembra quasi che tu non riesca proprio a fare a meno di dondolarti sui talloni mentre ascolti la musica"
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Misdemeanour'
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Pairing: Sebastian / Thad.
Genere: Sentimentale / Romantico / Generale / Commedia / Triste.
Avvertimento: AU / Angst / Feelings a morire.
Rating: Giallo (per le tematiche).
Capitoli: 18/20.
Note d’Autore: Alla fine.
 
mis

Capitolo 18.
 
 
 



Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: …e alla fine.
 
Lo hai visto. Quindi lo hai visto…

Cazzo, mi sento un tale idiota in questo momento…



Thad. Thad, permettimi di spiegarti, ti prego. Non è come pensi tu. Ho la possibilità di dirti tutto adesso, in questa email, ma tu la devi leggere. Fino in fondo, Thad, promettimelo.

Maledizione, lo so che non ti fidi di me, lo so che adesso ti sembra tutto uno sporco trucco, finalizzato ad averti per me in un modo o nell’altro. Ma non è tutto qui, credimi. C’è dell’altro.

Non cancellare questa email senza averla letta tutta, per favore. Fammi mettere in ordine tutto quello che è successo, lasciami chiarire alcune cose.

È vero che all’inizio mi sono comportato da psicopatico, me ne sono reso conto e ho cercato di cambiare e di mostrarmi a te in maniera diversa. Tu mi piacevi, mi piacevi tanto e adesso mi piaci anche di più. Tu mi hai cambiato e lo hai fatto in una maniera che non mi sarei mai aspettato. Non credevo che qualcuno sarebbe riuscito ad avvicinarsi a me così tanto.

Ti ricordi quando ti dicevo che volevo solo il tuo corpo? Beh, era davvero così, in un certo senso, ma poi ti ho parlato, ho scavato dentro la tua personalità e ho conosciuto il tuo carattere, ho avuto per me qualche sorriso, mi sono sentito spontaneo insieme a te. E tutto questo perché tu mi stavi facendo innamorare di te. Ma già prima di iniziare a mandarti email ero affascinato da te, solo che non capivo cosa mi stavi facendo; ho reagito nel modo sbagliato e ti ho spaventato, e questa consapevolezza me la sono portata dietro per tutto il tempo in cui ci siamo scritti.

E poi ti ho chiesto di vederci. Ti ho chiesto di regalarmi un sorriso e tu hai accettato. Volevo davvero incontrarti, quella volta, e non ti ho detto una bugia. Ho visto che stavi arrivando e ho avuto paura. Ho avuto paura perché avevo ancora quel peso nel petto che mi ricordava quanto ero stato stronzo con te. E poi stupidamente ho pensato: chissà come sarebbe se ricominciassimo da zero?

È per questo che mi sono finto un’altra persona. Volevo solo essere sicuro di ricominciare e fare i passi giusti con te, uno dietro l’altro, in maniera ordinata, senza correre o pretendere, o sentirmi inadatto e fuori luogo. Ma non è servito.

Mi sono sentito in colpa tutto il tempo, perché tu volevi incontrare “Lui”, ci tenevi da morire ed io stavo facendo il doppio gioco, ti stavo nascondendo la verità. Ed ero consapevole di starti facendo del male, ma pensavo che tu, prima o poi, ti saresti innamorato di me, di “Sebastian”, non di quella persona infima e complicata che ti scriveva via email; e pensavo che ti saresti lasciato “Lui” alle spalle e che saresti stato con me, con il vero me. Perché quando sono con te, dal vivo, io mi sento veramente al posto giusto, i miei comportamenti nei tuoi confronti non sono una forzatura, ogni cosa che faccio la faccio per te e per vederti sorridere. Per avere per me quello sguardo adorante e dolcissimo…



Volevo che tu ti innamorassi di questa parte di me, ma avevo complicato troppo le cose e… Eri confuso, cazzo. Non potevo continuare a dividerti tra due ragazzi che, tra l’altro, erano la stessa persona. Mi sono sentito un verme quando, nelle vesti di “Lui”, ti ho lasciato andare, ma mi sembrava la prima e unica cosa giusta che avessi fatto da quando ti conosco. Solo che poi ti ho visto, quella sera stessa, e tu mi hai stretto in quella maniera disperata e…

E ho capito che dovevo fare in modo di farti dimenticare tutto e che dovevo meritarti. Ce l’ho messa tutta, Thad, e pensavo davvero che potesse funzionare. Tuttavia mi accorgevo di quando sparivi dalla realtà e pensavi all’altro me. Ci ho provato fino all’ultimo e…

Non mi crederai, ma volevo dirtelo davvero, a costo di sentirmi mandato a fanculo proprio come adesso. Me lo meritavo.

Non pensavo che lo avresti scoperto così, non me lo aspettavo. E mi dispiace di averti trascinato in questo casino.

Vorrei tanto che tu mi credessi e che capissi. Non ho scuse, certo, ma…



Non so come fare a mettere tutto a posto. Però ci tengo a te, non voglio perderti. Dio, se succede non me lo perdonerò mai.
 

 
Sebastian.
 
 

 
 


 
Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Thad…
 
Sono ancora io. E lo so, non sono passate neanche tre ore dall’ultima email, ma non mi hai scritto neanche una parola, non so nemmeno se l’hai letta o se mi hai creduto. L’unica cosa che so è che stai male e questa consapevolezza mi uccide. Pensavo che, quando avresti saputo, avremmo affrontato questa cosa insieme, mi sarei lasciato prendere a pugni se tu ne avessi avuto il bisogno. Invece, non vuoi parlarmi…

E ti capisco, chiunque al posto tuo avrebbe fatto lo stesso. Ma non riesco a smettere di pensare a tutte le volte che ci siamo visti e che sei stato insieme a me. E non riesco a tenere per me questi pensieri. Non riesco a non dirti che mi manchi improvvisamente.

Era tutto vero, Thad. Quello che provavo per te, sia come “Lui”, sia come “Sebastian”, era tutto vero. Non era un gioco. Tu sei importante…



Rispondimi, anche solo per dirmi che ti serve del tempo, ma fallo. Ho bisogno di una tua email…
 

 
Sebastian.
 
 

 
 


 
Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Per favore.
 
Ho perso completamente la tua fiducia, vero? Non credi più a neanche una parola di quello che dico, è così?

Non so cosa dire per convincerti. Davvero, sto fissando lo schermo senza sapere cosa dirti. Potrei ripeterti altre mille volte che ci tengo a te, ma questo servirebbe solo ad allontanarti di più.

Scusa, Thad. Scusa.

Dio, perché non possiamo vederci e parlarne di persona? Perché devi fare così?



Che domande faccio? Tu fai sempre così, tu ti nascondi e pensi e… Io non sono come te, Thad. Ho bisogno di affrontarle le cose, di parlare. In questo silenzio io non ci so stare perché non riesco a capire.

Sì, capire. Capire se mi puoi perdonare e se ho ancora qualche possibilità. Me ne sono già giocata una, ma non posso già essere al game over.

Dimmi che non è finita.
 

 
Sebastian.
 
 

 
 
 


Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Ancora.
 
Che stupido che sono… Probabilmente sono l’unico che è rimasto qui ad aggiornare la casella di posta elettronica. Tu ti sarai allontanato per non vederti inondato dalle mie scuse insensate e dai miei sentimentalismi. Oppure stai leggendo e te ne stai fregando di me. Oppure stai leggendo e stai piangendo…

Sì, probabilmente stai piangendo e…

Lo sai che io di solito non piango mai? Ne parlammo quella sera… Quella volta che ci vedemmo e passeggiammo fino a tardi. Stavamo soltanto scherzando ma io ti dissi che non piangevo mai, che non mi piace piangere e che lo considero un dispendio inutile di energie – ti dissi anche che ero un tipo tosto e che i tipi tosti non frignano.

Tu sei l’unica persona al mondo che sia mai riuscita a portarmi al pianto.

Non te lo sto dicendo per muoverti pietà, te lo sto dicendo perché sei tu e perché…

Come mi conosci tu non mi conosce nessuno, Thad. Come sei speciale tu non lo è nessuno.

Talmente speciale da farmi piangere.



E la smetto. Stavolta la smetto sul serio. Lo spengo questo computer e spengo anche il cellulare e provo a dormire. Magari domani ti vedrò in facoltà se…



Buonanotte, piccolo mio.
 

 
Sebastian.
 
 

 
 


 
Da: thad.ph@gmail.com
A: bite_mytongue@gmail.com
Oggetto: Nessun Oggetto.
 
Come si fa a dormire? Come si fa a spegnere il cervello e a smettere di pensare? Se tu sei così tanto bravo a farlo, dillo anche a me, così che io possa chiudere gli occhi e addormentarmi una volta per tutte.

Ho perso il conto del tempo che ho trascorso a rigirarmi nel letto o a fissare il soffitto. A un certo punto mi sono alzato, sono uscito sul balcone a prendere una boccata d’aria, mi sono versato un bicchiere di succo d’arancia, ho fatto stretching, mi sono sciacquato la faccia. E poi ho acceso il computer, perché tanto è sempre qui che finisco.

Vorrei che non fosse così sbagliato, vorrei che tu non fossi così sbagliato e che non lo fossi anche io. Vorrei che le cose fossero giuste per entrambi e che io e te potessimo essere giusti stando insieme. Ma non lo sono, non possono esserlo, perché tu non hai voluto che lo fossero.

Come facevi? Con che coraggio mi guardavi negli occhi, mi sorridevi, facevi il cascamorto? Con che coraggio mi hai tenuto stretto, quella sera in cui ho chiuso con “Lui”? Sapendo tutta la verità, sapendo quello che io provavo, sapendo che ero confuso e che mi trovavo diviso tra due ragazzi che mi piacevano allo stesso modo?

Come dormivi la notte, Sebastian? Come cazzo facevi ad addormentarti la sera, consapevole del teatrino che avevi messo su e che stavi gestendo con così tanta maestria?

Come?

Come dovrei fare io adesso a perdonarti e a fidarmi di nuovo di te? Ma, soprattutto, perché dovrei farlo? Perché dovrei volerlo fare?

Non posso e non voglio piangere per te. E non l’ho fatto, neanche una volta. Non te lo meriti, tu non ti meriti nulla di me ed io ho ancora un po’ di amor proprio per rendermene conto.

Mi hai deluso, mi hai deluso e ferito. Più delle minacce iniziali, più della violenza psicologica delle prime email, più dei ricatti e delle prese in giro, mi hai ferito come non credevo possibile avresti mai fatto.

“Lui non ti farà mai del male ed io veglierò sempre su di te.”

Ed io ti ho pure creduto.
 
 



 

 
Siamo al capitolo 18. Questo significa che tra due settimane “finirà” anche quest’avventura? Oddio, non voglio pensarci, non è ancora finita e sento già la mancanza di questa storia, gn.

E come se non bastasse, le cose precipitano di più ad ogni capitolo. Sebastian si è scoperto completamente oggi, ma quello che ha fatto a Thad è veramente troppo perché quest’ultimo possa passare oltre e perdonarlo. Adesso piango. ;___;

Di nuovo, vi lascio una scorta di cerotti infinita, perché mi sa che ne avete bisogno, e vi auguro un buon venerdì, anche se tanto buono non è.
 
Ricordatevi che vi adoriamo e- Ah, buon anno! \o/

 
Robs&Vals

 
   
 
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