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Autore: DayDreaming_    03/01/2014    10 recensioni
-Tu mi appartieni- esorta in un bisbiglio soffocato il ragazzo, con gli occhi tinti da un rosso gonfiore, affogati tra l'amarezza delle lacrime, rappresentanti tutto il suo dolore percepito, è talmente sincero che nel riflesso delle sue cupe iridi, coperte in superficie per mezzo di un sottile velo trasparente di malinconia, si può intravedere un breve accenno della tortura subente la sua anima.
-No!- rispondo socchiudendo in costrizione l'umidità creatasi a rilento nei miei occhi, per timore che si riscontrassero con la sincerità ornante nei suoi.
-Allora io ti appartengo- ribatte deciso il ragazzo, ora il dolore mostrante dai suoi occhi viene stracciato bruscamente da un piccolo spicchio di speranza, speranza che io ammettessi apertamente che il "no" appena dichiarato in realtà non era ciò che pensava la mia anima perturbata, e soprattutto che i frammenti autentici del mio cuore provavano.
"Quegli sbalzi emotivi erano assurdi, ma ogni volta che cercavo di allontanarlo ero terrorizzata all'idea di riuscirci davvero."-Ally
"La prima volta che ti ho visto ho pensato che c’era qualcosa di te di cui avevo davvero bisogno. Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno."-Austin
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Pov Ally:

Grida risuonanti in disapprovazione e urla esaperate pervadono ogni singolo centimetro della stanza oscurata . I versi rimbombano ad ampia voce contro lo spessore delle pareti, citando la frase colonna sonora della mia vita: "Tu non appartieni a questo posto".
La decadenza delle scale portanti al piano superiore è quasi completamente erosa dalla vechiaia, la gente è ammassata in balia del rumore l'una contro la spalla dell'altra, l'aria in presenza pare un fitto misto tra sudore, sangue e ruggine.
Le voci si sfogano in urla profonde, pronunciando in continuazione numeri e nomi, mentre le braccia si agitano in un contraccambio di denaro e nell'intento di creare una scarsa comunicazione tra le genti nei pressi.
Tento di emergere tra la moltitudine in difficoltà, cercando con l'attenzione dell'occhio la figura della mia milgiore amica Trish.

- Tieni i tuoi soldi stretti nel portafoglio.- esorta Trish, con voce stroncata dal rumore. L'amipezza del suo sorriso riesce ancora a brillare, esaltando nelle tenebre della stanza.

- Rimani vicina! Peggiora appena inizia!- grita in seguito Dez, sovvrastando parzialmente il rumore. Trish, presa dal timore, afferra rapidamente la mia mano e in successione quella di Dez.
Il belato acuto del suono di un corno di toro squilla nell'aria fumeggiante. Un uomo occupante una sedia di legno, mantine saldo tra le sue dita un mazzo abbondante di soldi, mentre nell'altra mano sostiene in orgoglio il corno.

-Benvenuti al bagno di sangue! Se stai cercando Econimia 101...sei nel posto sbagliato, amico! Sei stai cercando il circolo, beh questo è.
Il mio nome è Adam, io faccio le regole e dirigo questo incontro di pugilato. la possibilità di scommettere termina appena uno dei due avversari si abbatte a terra. Non è permesso toccare i pugili o aiutarli, non sono possibili cambi di scomesse o entrare nella zona delineata dal quadrato rosso. Se rompete queste regole verrete espulsi dal circolo e perderete il vostro denaro, tutto- escama estasiato l'uomo, ora innalzato sulla sua sedia, in cambio Dez scuote la testa con fare divertito.
Il mio cuore batte all'impazzata contro le durezza del petto palitante. Ho sempre promesso a Trish che sarei stata in grado si affrontare senza timore tutto ciò che si sarebbe interposto nel mio cammino, però in questo momento sento la disperata necessità di afferrarmi alle sue braccia con ambedue i palmi delle mie mani deboli.
Lei non mi avrebbe mai messo in pericolo, però essere in un congelato seminterrato in compagnia di cinquanta o più tra ragazzi e ragazze ubriachi, non ero esattamente certa delle mie possibilità di fuggire dall'edificio.
Dopo che Trish ha conosciuto Dez nella classe di orientamento del primo anno, con frequenza lo accompagnava agli incontri segreti svolti nei misteriosi seminterrati dell'università di Eastern, la quale da domani diventerà ufficialmente il mio nuovo college.
Ogni evento si svolge in un posto sempre differente, e si manteneva in segreto fino ad un'ora prima dell'inocontro.
In realtà sono abituata alla tranquillità della calda corrente del Texas, perciò il mito del mondo sotterreneo di Eastern mi sorprende immensamente; anche se Dez era a conoscienza di ciò ancor prima di consegnare il suo modulo d'iscrizione.
Austin, il compagno di stanza di Dez, da quanto mi è stato narrato per mano della bocca di Trish, ha preso parte al suo primo incontro sette mesi prima di varcare la solia dell'università.
Come matricola, si vocifera che lui è tuttora il pugile più letale che gli occhi di Adam abbiano mai contemplato dai tre anni in cui ha creato il famoso "Circolo".
Adam, con abilità invidiabile, porta alla finezza delle sue labbra il corno, e grida e corpi in agitazione scottano in un ritmo febbrile.

- Questa sera abbiamo la presenza di un nuovo sfidante, il lottatore stella della Eastern University, Marek Young!-
La folle si apre di colpo come il mar Rosso quando Marek esorta nell'interno del ring, accerchiato da sibilii, fischi e urla con fine di derisione nei suoi confronti.
Il giovane pugile saltà incontrollabile per ogni lato del ring, muovando con fare frenetico il collo indietro e avanti, esponendo al pubblico la severità e la concentrazione scolpite nel suo volto.
Le mie mani di piccole dimensione si muovono d'istinto a comprire la mie orecchie, appena la musica comincia a suonare senza contegno per gli enormi autoparlanti posti ai lati superiori della sala.

-Il nostro seguente lottatore non ha bisogno di presentazioni, ciononostante, dato che mi spaventa più del diavolo, lo farò ugualmente. Battete i vostri stivali ragazzi e agitate i vostri fianchi ragazze! Vi presento Austin "Mad Dog" Moon!-
Il volume esplode in un vorace suono appena una testa colma di biondi capelli appare in orgoglio nell'entrata della stanza.
L'imponenza del suo torso palpita con ritmo irregolare priva del tessuto di camicia, i suoi muscoli possenti si estendono sotto lo spessore della sua pelle ornata da numerosi tatuaggi.
Austin si protese pericolosamente contro l'orecchio dell'avversario bisbigliando dell’avversario..qualcosa parente contromettente, notando come Marek senta di permanere severo con l'espressione degli occhi.
I duei lottatori si posizionano con conoscienza esperta sulle loro abituali posizioni di combattimento, pronti all'imminente suono del corno.
I due combattenti, vicinissimi, si guardarono negli occhi: lo sguardo di Marek era truce, mentre Austin sembrava vagamente divertito.Arretrarono di qualche passo e Adam diede il segnale al megafono. 
Marek si mise in guardia e Austin, come spronato, attacca con vigore. 
Mi stendo d'istinto sopra le punte dei miei piccoli piedi appena perdo la visuale sul campo, e appena qualche primo capello della loro cute diviene visibile, mi muovo con scopo di raggiungere il ring. Pian piano, mi feci strada nella calca urlante. 
Tra spallate e gomitate nei fianchi, fui scagliata di qua e di là come la pallina di un flipper, ma scorsi ancora più completamente le teste dei due avversari e continuai. Quando finalemente giungo ai piedi del tanto fantasticato campo sopprannminato "Il quadrato rosso", Marek tente di cogliere tra la potenza delle sue braccia il corpo di Austin, tentando di farlo crollare al suolo.
Alimentato da speranza, Marek si posiziona sopra al biondo con fare sicuro, troppo sicuro, e come poteva essere banalmente previsto, il ginocchio di Austin si muove con velocità contro la testa del suo avversario, per poi avenzare con l'aggiunta del vigore di una serie di pugni a contatto con il volto avvolto nel sangue di Marek. Nel momento in cui si chinò, Austin gli scaglia una ginocchiata sul volto e attacca rapidamente prima che potesse riprendersi, bersagliandogli di pugni il volto insanguinato.
Cinque lunghe dita mi afferrano il braccio brutalemente, tirandomi con direzione interna.

- Che demonio stai facendo, Ally?- domanda con tono colmo di preoccupazione Dez, mantenendo le dita salde sul mio braccio.

-Non potevo vedere da così lontano- contesto parandomi nella difensiva, per poi girami in direzione del campo appena alle mie orecchie giunge il rimbombo di un corpo inerme a contatto con il suolo di camento.
Austin si volta e per un attimo penso che lo avesse abilmente schivato il pugno poderoso di Marek, invece fa una rotazione completa su sé stesso e colpisce in potenza con il gomito il centro esatto del naso dell’avversario. 
Alzo titubante lo sguardo presa dal panico, sentendo come alcune goccie di sangue ornano ora parte del mio viso, per poi notare come il corpo di Marek, delineato da linee implacabili di sangue, viene coperto dallo spessore di una tela rossa di forma quadrata.
La moltitudine si accese in risposta, alzando notavolmante la potenza vocale delle loro urla esaltate, un' esagerata moltitudine di
soldi viaggiano di mano in mano tra la gente in presenza, espressioni che si dividono quasi equamente tra frustarte e vittoriose.
Il movimento rapido e disinvolto delle folla mi spinge improvvisamente nella zone contornata dal quadrato.
Il mio nome viene dicharato dalla voce acuta di Trish, ma io rimangono stordita dall'impatto contro quanche forma dotata di una forza incredibile.
Un paio di pesanti stivali neri stracciano il mio contatto visivo con il suolo macchiato di sangue innocente, I miei occhi viaggiano ricolmi di terrore in alto; pantaloni scruri rigati da svariate tinalità di rosso, un paio di possenti addominali scolpiti,  un torace impastato di sudore provvisto di una moltitudine di muscoli sovvrastati da numerosi tatuaggi e, in conclusione, un paio di candidi occhi color nocciala, brillanti sotto la luce del campo, di sfumatore alternate di miele e verde al suo interno.
Qualcuno mi spinge nuovamete, preso dalla fretta, all'indietro, ma come mosso dall'istinto, Austin mi colgie con il solo uso di una delle sue enormi braccia.

-Hey! Stai lontano da lei!- grugnisce in modo frustrato il biondo, impedendo a chiunque si avvicinarsi. La serietà della sua espressione si converte nella meravilgia di un sorriso quando nota lo stato malconcio del mio volto.

-Mi dispiace molto- emette in un sussurro difficilmante udibile, mentre reprime un po' di angue accarezzando  il mio capo con un asciugamano.

-Andiamo Mad dog! Hai molto soldi che ti aspettano!- esorta Adam, colpendo lievemente la parte inferiore della nuca del ragazzo. 

- è un vero peccato che anche la tua maglietta si sia sporcata, perchè sta d'incanto si di te- aggiunge Austin un secondo prima di sparire sommerso da una folla di fans esitanti, sperando tra l'oscurità nello stesso modo in cui era apparso.

- A che stavi pensando idiota?- grida quasi in sollievo Trish, cogliendomi fortemente per il braccio.

-Beh, sono venuta qui per vedere una lotta, no?-contesto mantenendo un tono logico nella mia voce.

-Tu nemmeno dovresti essere qui, Ally. Tecnicamente non sei ancora parte dell'istituto- ribatte Dez, in balia della furia crescente nei pressi del suo stato d'animo.

- Nemmeno Trish dovrebbe essere qui, hai detto che era troppo pericoloso anche per lei- giustifico, ribadendo al fatto che Trish è già in possesso di tutti i diritti per pernedere parte come spettatore di un inontro.

-Sì, ma lei non è finita all'interno del quadrato rosso!- risponde Dez apertamente, prima di dirigersi verso l'esterno dell'edificio.

-Andiamo. Sei una spina sul fianco, Ally. Dio, è bello averti di nuovo vicina dopo tanto tempo- dichiara con tono risuonante in dolezza, avvolgendo il suo braccio attorno al mio collo, per poi dirigerci verso le ormai poco reggenti scale, in direzione del tanto sperato uscio e in direzione delle tenebre colmanti la mia prima notte ad Eastern...


Pov.Ally:( Il giorno seguente)

Primo giorno di svolta...in una nuovo college, sento la lacerante ansia che mi accompagna dal momento in cui ho lasciato chiudersi dietro di me le porte di casa, per raggiungere la mia nuova vita; finalmente potrò essere affiancata dall'affetto della mia migliore amica, portante il nome di Trish, e non da persone desideranti il mio male, il mio dolore, la distruzione dei residui della mia anima tormentata ormai da anni ...è un nuovo inizio
-Oh Ally, sei gia qui- grida esasperata la figura dai capelli ricci, comparsa improvvisamente davanti alla mia visuale ora nulla.

-Sì', finalmente- dico un secondo prima di affondare, come era solito, nel calore confortante delle sue braccia, braccia che mi hanno sempre aiutato ad alzarmi, braccia sempre state aperte per accogliermi, a scopo di reprimere il mio dolore, le braccia che mi hanno aiutato a colmare e cercare invano di rimuovere i ricordi pervadenti nella mia mente su mio padre

-Dai andiamo dentro che raggiungiamo il mio ragazzo- propone con tono ovviamente orgoglioso, la mia amica Trish, la quale è sempre stata soddisfatta di Dez, nonostante il poo tempo da cui sono entrati in conoscienza l'uno dell'altro...vengo interotta di colpo appena sento la mano di Trish avvolgermi il braccio, al fine di trascinarmi all' interno dell' istituto

-Ah fa male ...credo che tu mi abbia storto un braccio- affermo, accarezzandomi dolcemente il braccio, tentando di alleviare il dolore  persistente sulla pelle


-Che ci posso fare se sei lenta e non ti...oh ciao tesoro-dice prima di stampare le sue labbra freneticamente contro quelle sottostanti ad una testa colma di capelli rossicci.

-Ah, credo che ieri sera non ci siamo presentati con dovere, io sono Dez- esorta con il bagliore di un sorriso, porgendomi con modo garbato la sua mano.

-Io sono Ally- ribatto con simpatia, cogliendo con piacere la sua mano, ricambiando a sua volta il saluto.

-Ally dobbiamo andare in classe...a dopo Dez- dice la riccia, un secondo prima di sentire nuovamente la brezza sui miei candidi capelli e il braccio stretto nella forte morsa di Trish trascinarmi per scortarmi in classe
-Ok ora basta fa male- emetto in un misero urlo soffocato, segno del fastidio provato

-Non farla tragica ok, dimmi tu se vuoi arrivare tardi il tuo primo giorno eh?-contesta con tono in logicaTrish

-Sinceramente preferisco non perdere il mio braccio che arrivare in orario nella classe di biologia-
-Ok ora andiamo- aggiunge, stroncando il nostro breve discorso piantato senza fondamenta per poi, con la forte e persistente stratta cinta al braccio, muoversi in direzione della classe..

...dopo un paio di ore scolastiche io e Trish giungiamo con il completo vuoto allo stomaco alla mensa. Appena entrate noto d'impatto Dez, seduto al tavolo di quella che pare sia la squadra di football della scuola

- Ally loro sono la nostra squadra di football- aggiunge sorridente Dez, indicando i ragazzi contornati da una scia di sudore occupanti il tavolo

-Beh, felice di conoscervi- rispondo, abbassando timidamente lo sguardo al suolo, reprimendo invano il timore persistente nel mio volto.

-Sì sì piacere- dicono all'unisono i giocatori, prima di addentare con le loro ancora unte mani un panino, e divorarlo come se la loro vita dipendesse da quel pezzo di pane

-Sono sempre così dopo un allenamento- dice la mia amica, come per giustificare il loro comportamento similare a quello di un animale.
-Che razza di allenamento avete?- domando leggermente curiosa ma non ottengo alcuna risposta, solo il silenzio di tutti gli studenti presenti, ma esso venne disintegrato da il boato di un paio di porte fare contatto con il muro, aprendosi con il movente di lasciare entrare una chioma di capelli biondi, la stessa che ieri sera ha combattuto in un mare di sudore e sangue, il pugile stimato e temuto, il quale prende il nome di Austin "Mad Dog" Moon. Il biondo esorta all'interno della mensa, accompagnato da un' orda di ragazze che intrecciano con vigore i capelli con le dita e con l' altra mano si appendono alle braccia tatuate e possenti del ragazzo.Solo quando quella specie di dio di siede al nostro tavolo i ragazzi riprendono le conversazioni e il pasto sospesi, il ragazzo passa con il suo penetrante sguardo ogni singola persona del nostro tavolo e successivamente la saluta con qualche stretta sipatica di mano  o un cinque seguito da una lieve pacca sulla spalla...fino a che il suo sguardo incrocia il mio e, di risposta, fingo di concentrarmi sulla sostanza occupante il mio bianco piatto

-Tu devi essere la novellina apparsa nel ring ieri sera, vero?- domanda con senso retorico, mostrando un'insolita curiosità nei mie confronti.

-Non chiamarmi così, io ho un nome- rispondo lievemente alterata, con tono di disgusto verso il modo in cui mi ha esplicitamente nominata
-Beh allora qual è il tuo nome?- aggiunde il biondo con tono arrogante, senza però ottenere una miserarisposta, solo il nulla del silenzio coperto parzialmnete dei deboli mormorii proveniente dei tai tavoli in vicinanza.

-E novellina sia allora, comunque bellezza io sono Austin Moon, anche se già lo sai - continua lui, con sguardo sicuro, solo edesso riesco a visualizzare i lineamenti del uso visro, ora prino da residui d sangue; nonostante le poche cose a mia conoscienza sul suo conto, Trish mi ha infornata prima del mio arrivo perfettamente che fama presiede in questo istituto, è il classico ragazzo che vede le donne come un bambino innocente vede i suoi giochi: prima abbagliato da un gioco, lo definisce come il suo perferito, ma poi, quando questo smette di essere una novità, si accanisce in rapidità su un altro, rimuovendo il ricordo del precedente gioco; solo una cosa mi è totalmente chiara in questo momento: Io non sarò mai uno dei suoi prossimi giochi nella lista.
-Non provarci Austin , tu non sei il suo tipo- si intromette inpavida Trish, con l'intento di stroncare invano gli intenti del biondo.

-Come no di sicuro!- risponde in tono sarcastico Austin, ma appena due ragazze si siedono sulle sue gambe smette di parlare e inarca leggermente le labbra per mostrare un sorriso compiaciuto, mentre io, in risposta, scruto le ragazze con un' espressione un po' disgustata

-Che cosa hai nuova?, rassegnati una come te non si siederà mai qui quindi smetti di fissarci stronza- dice una delle ragazze, ma dopo la sua affermazione, Austin reagisce bruscamente, muovendo di proposito la gamba, lasciando cadere la ragazza dritta contro la durezza del pavimento 

- Non parlare così alla novellina- grida in preda alla furia Austin, e di conseguenza la ragazza, senza emettere alcuna parola, si alza lentamente, trascinando con sè la amica che, di mala voglia, lascia la gamba del biondo. 
-So chi sei- aggiungo con un tono di sufficienza.  Austin inarca il sopracciglio ferito. -Lo sai eh?- domanda in conseguenza il biondo

-Non montarti la testa. E' difficile non notarti quando cinquanta ubriachi urlano il tuo nome.-  Si raddrizza leggermente.- Lo fanno spesso.- Alzodi nuovo gli occhi al cielo e lui ridacchia con aria divertita.

-Hai un tic?- chiede tra un borbotto e l'altro in difficoltà quasi assursa.

-Un che?-

-Un tic. Continui a muovere gli occhi.- Lo guardo in balia della furia e lui esplod in un'altra risata.
-Però gli occhi sono incredibili. Di che colore sono, caramello?- domanda avvicinandosi senza ritegno al mio viso. Fisso piatto, lasciando che i miei lunghi capelli di colore scuro creassero una barriera tra noi. Il modo in cui mi faceva sentire quand'era così vicino mi infastidiva. Non volevo essere come tutte le altre ragazze della Eastern, che arrossivano in sua presenza. Non devo assolutamente lasciarmi condizionare.
-Smettila di tentare con Allly, lei è come una sorella per me quindi per favore lasca perdere- aggiunge Trish in un rimprovero, tentando di domare nuovamente l'insistenza del biondo

-Non dire così tesoro, adesso non smetterà più- la blocca Dez, accarezzandole lievemente la superficie della spalla

-Come ti ripeto tu non sei il suo tipo- continua convinta la riccia, ignorando le parole del fidanzato


-Io sono il tipo di tutte capito?-ribatte in alterazione Austin; ed in risposta, lascio scappare per errore un piccolo sorriso consistente in un  miseroinarcamento superficiale delle labbra

-Oh un sorriso finalmente? Visto, non sono così male dopotutto- continua lui, ammiccando con l'occhio, per poi sussurrare qualcosa all'interno dell'orecchio di Trish 

-é stato un piacere conoscerti novellina- finisce per poi alzarsi e di conseguenza molte ragazze lo seguono, passando irripetutamente la mani sui suoi biondi capelli, tentando di attirare la sua attenzione e lui di risposta apre la braccia per lasciarle più spazio alle ragazze che, gridando esaltate, ritornano ad aggrapparsi alle sue braccia

- Sei in problemi seri Ally- esortaTrish, in tono avvolto nella preoccupazione

-Perché? Che ti ha sussurato prima?- chiedo con uno sguardo misto di curiosità e ansia.

-Vuole che tu la porti a casa nostra vero?- afferma Dez, mentre Trish assente con il capo in segno di approvazione, e lui di rimando scuote la testa con atteggiamento amereggiato

-Sei una ragazza intelligente Ally . Te lo dico adeso, se cadi nei suoi giochi e finirai per arrabbiarti con lui , non mettere in mezzo me e Trish perchè Austin è il mio migliore amico e devo stare dalla sua parte e Trish dalla tua e perciò, di conseguanza, non voglio mettermi contro di te e soprattutto contro di Trish, non voglio che ne vada in mezzo anche il rapporto tra me e la mia ragazza ok?- dichiara parente in disperazione il rosso tentando di colmare la rabbia, io sorrido ironicamente alle sue parole

-Non cadrò nei suoi giochi Dez, per caso ti sembro una di quelle barbie per te?-

-Lei non cadrà nei suoi giochi Dez- lo rassicura la fidanzata, accerezzandogli il braccio dolcemente con il palmo tremante della mano.

- Sai quante volte Austin è uscito con una amica di Trish e dopo aver litigato ,la ragazza ha detto a Trish di non uscire con me perchè era uscire con l'amico del nemico?; Te lo dico Ally non dire mai a Trish che non può uscire con me solo perchè sei caduta innamorata nei giochi di Austin , ti ho avvertito- ribatte Dez, mostrando una vena lampante di malinconia nelle sue parole.

-Credimi non preoccuparti- gli rispondo con un sorriso, ma il pessimismo nel suo volto era veramente percepibile; saluto Dez e Trish che se ne vanno e mi dirigo alla prossima classe, socchiudo leggermente gli occhi guardando il sole brillante per la finestra, mi sistemo un po' le spalline dello zaino e riprendo il mio cammino con sguardo avvolto nella contemplazione. Questo posto è esattamente quello che volevo, dalle piccole aule alle teste degli alunni ancora sconosciuti. E' un nuovo inizio per me; finalmente  potevo camminare per un posto senza gli sguardi e mormorii della gente che sapeva, o credeva di sapere del mio passato. Io adesso sono come qualunque studentessa universitaria del primo anno che cammina rapidamente per raggiungere la propria classe; senza sguardi, senza offese o critiche. Solo l'illusione di quello che io volevo che vedessero .

SPAZIO AUTRICE:

allora questa è la mia prima ff è spero sia almeno leggibile.
so che può sembrare la solita storiella ma non lo sarà, sarà una ff lunghissima basato su uno strano rapporto tra due amici, e di come le loro personalità completamehte opposte in realtà si presenteranno essere praticamente la stessa parsona
un grazie in anticipo a chi leggerà e recensirà
mille bacioni
  
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