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Autore: King_Peter    04/01/2014    7 recensioni
Atena, nata già adulta e armata dalla testa di suo padre Zeus. Storia senza pretese sulla nascita della dea.
• Dal testo:
-"È sbagliato." rispose lei, guardandolo negli occhi, appena illuminati da un bagliore divino, "Abbiamo torto."
-"Efesto, fallo smettere." ordinò tra le smorfie di dolore, "Non ne posso più."
-"Dietro di loro, dove prima non vi era nessuno, ora era apparsa la figura snella e giovane di una donna con un'espressione agguerrita in viso."
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La dea camminava al limitare del tramonto, annusando il profumo dei fiori primaverili che Persefone aveva disseminato per la terra fertile dell'Olimpo e del mondo mortale.
Nell'aria si poteva ascoltare la dolce voce della Madre Terra, portato dal vento sino alle orecchie sveglie della dea.
"Metide." disse una voce possente, autorevole. La dea si voltò, trovandosi dinanzi alla figura del padre degli dei, governatore del cielo.
Zeus le sorrise.
Sapeva di dover resistere, sapeva che da qualche parte, sull'Olimpo, Hera dalle bianche braccia non aspettava altro che l'ennesimo tradimento del marito per scatenare uno scontro tra gli Olimpi che avrebbe sconvolto, nuovamente, il difficile equilibrio che si era cercato di creare e mantenere.
Ma non ce la faceva, non riusciva a sopprimere la passione che le era scoppiata in corpo, mentre Zeus le sorrideva e le porgeva la sua mano possente.
 
 
"Metide." sussurrò dolcemente l'uomo barbuto, "Oh, Metide."
Immerse il suo naso tra i suoi folti capelli d'ebano, mentre con le mani cercava quelle della donna che sorrideva, compiaciuta.
"Metide, ti amo." le disse ancora, specchiando i suoi occhi millenari in quelli della dea della prudenza e della ragione che sosteneva il suo sguardo. La dea prese la sua mano e mise l'altra sul petto muscoloso del Sotèr, combattuta.
"Anch'io." rispose, con un filo di voce, mentre pensava a ciò che aveva appena fatto, alle conseguenze del suo gesto avventato.
"Metide, non ti angustiare." cercò di consolarla lui, "Hera se ne farà una ragione, ne sono sicuro." continuò, giocando con i suoi capelli scuri, avvolgendoli intorno alle sue dita che già molte volte avevano toccato capelli altrui.
"È sbagliato." rispose lei, guardandolo negli occhi, appena illuminati da un bagliore divino, "Abbiamo torto."
"Ha ragione." mormorò una voce flebile nella testa di Zeus, "La profezia, la profezia."
Solo in quel momento il signore del cielo si rese conto di ciò che aveva appena fatto: una profezia aveva annunciato che i figli nati dall'unione di Metide con un dio sarebbero stati più terribili e potenti del loro stesso padre.
E ciò non escludeva Zeus: temeva che sarebbe stato spodestato come lui aveva fatto con suo padre Crono, massacrandone i resti con la sua stessa falce.
"Metide, cara." sussurrò il dio, agitato, "Hai ragione." prendendole il viso, dolcemente, "Hera sta arrivando, sento l'aura del suo potere."
La guardò negli occhi.
"Io potrò salvarmi dalla sua ira, sono pur sempre il re dell'Olimpo, ma tu non sarai al sicuro: ti vorrà uccidere."
La dea sussultò, come se avesse sempre saputo. Prese a singhiozzare: lacrime amare scivolarono giù per le guance, nascondendosi sotto il suo mento morbido.
"Muta il tuo aspetto in una goccia d'acqua così che io possa proteggerti finchè Hera non si sarà calmata." le sussurrò, "Ti prego, Metide. Non voglio perderti."
La dea era combattuta: era davvero quella la strada giusta? Scegliere tra la passione focosa per Zeus e l'equilibrio difficile dell'Olimpo?
Pian piano prese a brillare, a coprirsi di un tenue bagliore come fosse una seconda pelle. Dove prima c'era una donna incantevole, una dea, ora giaceva una goccia d'acqua, limpida, cristallina.
"Grazie."
Zeus l'inghiottì.
 
 
"Cosa vi angustia?" chiese Hera dagli splendidi capelli, notando la smorfia di dolore che aveva attraversato il viso del marito, "Vi sentite bene?"
Il suo tono era freddo, distaccato: provava ancora rancore per quello che egli aveva fatto con Metide.
Zeus strinse i denti.
"Va a chiamare tuo figlio Efesto." disse, non rispondendo alla sua domanda, retorica, "Subito."
Hera sembrò contariata, ma non disse nulla. Scese dal suo trono d'oro, aggrottando la fronte, e percorse veloce le strade dell'Olimpo, per arrivare alla dimora del padrone del fuoco.
 
 
L'ascia di ferro brillava debolmente alla luce delle fiamme dei bracieri dell'Olimpo, impugnata da mani esperte, mentre Zeus era piegato sul suo trono per il dolore.
Erano presenti tutti gli dei: cercavano di alleviare i dolori del padre, ma nulla, in loro potere, valse a farlo stare meglio. Il dio storpio si fermò al suo cospetto, con il petto glabro, le sopracciglia arrufffate, coperto solo di una veste unta, aspettando il volere del padre.
"Efesto, fallo smettere." ordinò tra le smorfie di dolore, "Non ne posso più."
Hera non nascose la sua preoccupazione: per quanto infedele potesse essere, quello era pur sempre suo marito.
"Che cosa state dicendo?" chiese, prendendogli la mano.
"Ciò che è giusto." rispose lui, digrignando i denti e lasciando la sua mano bianca. Il dio del fuoco di avvicinò, con la pesante ascia in mano, mentre calibrava la potenza del colpo.
CRAC.
Il suono dell'osso rotto venne seguito dai gemiti acuti delle altre divinità che si accalcavano intorno a lui per osservare ciò che ne seguì: dalla profonda apertura del cranio balzò qualcosa fuori, qualcosa di veloce e forte. Si sentì il clangore metallico di una lancia che batteva su uno scudo.
Gli dei si voltarono.
Dietro di loro, dove prima non vi era nessuno, ora era apparsa la figura snella e giovane di una donna con un'espressione agguerrita in viso.
L'elmo, cavalcato da una sfinge e due cavalli, il suo pettorale bronzeo, la sua pelle macchiata di sangue, i suoi capelli corvini al vento leggero dell'Olimpo: Atena, dea della ragione e degli aspetti più nobili della guerra, balzata già adulta e armata dalla testa di suo padre.
Atena Glaucopide.
Atena Partenòs.
Atena, figlia prediletta di Zeus.
- - - - - -
*Angolino autore*
Come potevo non dedicare una storia alla nascita della dea Atena? :) Mi farebbe piacere una recensione, anche minuscola! ^^
Grazie **

King

 

  
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