Gemelli dizigoti.

Nati nello stesso giorno,alla stessa ora,partoriti con pochi istanti di distanza l’uno dall’altro. Nonostante questo facilmente distinguibili,la differenza nell’aspetto può essere abissale,tanto che ad una prima occhiata possono sembrare due persone estranee,senza alcun legame di parentela.

E’ l’istinto ciò che li guida.

E’ la necessità morbosa al trovarsi vicini.

Perché sono una persona sola…

Loro rappresentano i legami…nella loro fragilità e potenza.

Sono eccentrici,violenti,impazienti e infantili…eppure sembrano non rendersene conto,questi difetti ai loro occhi risultano invisibili,se non addirittura inesistenti!

Sono fuggiti dal mondo esterno per crearsene uno proprio,un luogo dove ogni cosa è controllata e gestita da loro,una realtà dove sono i sentimenti e l’impulsività a regnare.

…C’era una culla…

E il sangue schizza fuori dalle ferite sul cranio,va a bagnare le rispettive guance.

Sorridete mentre i vostri occhi cercano un fugace contatto.

Le gocce di sangue cadono sul pavimento.

Le pistole giacciono sotto i vostri piedi.

Le vostre ombre si legano in un vortice che di naturale non ha nulla.

Mentre la vostra pelle e le vostre carni iniziano a fondersi. Fango e acqua in attesa di essere plasmati.

E quando l’argilla prende forma,quando tornate a possedere un viso…sorridete.

Nuovamente riuscite a stare in piedi sulle vostre gambe,mentre la nebbia si dirada…

Una risata riecheggia nell’aria quando tornate a sentire l’odore del sangue.

Si può dire che quella che li accomuna sia una sorta di legame che trascende ciò che è materiale,per raggiungere un livello più profondo delle cose. Smettono di vedere il proprio fratello come una persona a loro estranea,per raggiungere la consapevolezza che in realtà non sono altro che la stessa essenza scissa in due esistenze differenti.

La loro "abilità" risiede nella capacità di comprendersi così a fondo da riuscire ad ottenere il dono di quella che viene chiamata telepatia.

*°*°*°*

Jasdero era piuttosto vanitoso.

Non si sforzava nemmeno di nasconderlo…beh,questo probabilmente dipendeva dal fatto che non era mai stato un asso a nascondere i segreti,ne quelli altrui…ne i propri.

Non brillava per una particolare intelligenza o astuzia,non possedeva una parlantina spigliata ne i modi di fare di una persona normale. Al contrario,sembrava schizofrenico e alienato.

Di primo acchito non era bello neanche nell’aspetto…sembrava una bambola mal cucita.

Gli occhi color del ghiaccio erano vitrei e inespressivi,più simili a due biglie di vetro che non a due bulbi oculari veri e propri.

Il suo corpo era rattrappito come quello di un pupazzo a molla a cui si è rotto un qualche meccanismo importante. Aveva un fisico distrofico e rachitico,ma stranamente agile…impressionante.

Il collo tirato e nervoso si muoveva a scatti nei momenti di maggiore nervosismo,come quando era preoccupato per il fratello maggiore (di pochi attimi,ma pur sempre il maggiore).

Ma la cosa che probabilmente colpiva di più del suo viso,era la bocca. Le labbra carnose sembravano molto più adatte al volto di una donna che non di un ragazzo,eppure erano l’unica cosa che non sembrava stonare in quel viso grottesco. Proprio a causa della sua natura nervosa,Jasdero tendeva a mordicchiarle di continuo,fino a farle sanguinare copiosamente…anche se il suo passatempo preferito era giocherellare con le cuciture che si estendevano per tutta la sua bocca,trapassandogli le guance.

In sostanza…Jasdero si piaceva molto. Soprattutto,amava i suoi capelli. Era con la sua chioma bionda che raggiungeva l’apice della vanità. Secondo lui definire i capelli un appendice del corpo era un eresia! Per lui contavano davvero moltissimo…per un motivo in particolare…

Debitto non contava molto sull’aspetto esteriore.

O meglio,per lui non era importante il lato puramente estetico della cosa,secondo lui dell’esteriorità contava solo il fatto di mostrarsi minacciosi. Per lui la cosa importante era non mostrare le proprie debolezze,nascondendo sempre tutto dietro ad atti di pura violenza e sadismo.

Era il fratello maggiore…mostrarsi debole sarebbe stato come ammettere di esserlo realmente,e pertanto trasmettere le proprie paure al fratello,e di certo lui non voleva questo.

Al contrario si prodigava a rassicurarlo nei momenti in cui sembrava più teso o infelice. Perché per lui il suo gemello era davvero troppo importante per vederlo star male!

Per questo,quando era sicuro che nessuno li vedesse,gli si sedeva accanto per poi iniziare ad accarezzargli i capelli…mentre l’altro lucidava le loro preziose pistole d’oro.

Era comunque un sistema per tenere sempre in ordine quello che era il loro arsenale.

Le pistole erano indispensabili per lasciare che i loro pensieri si convergessero in attacchi devastanti.

I capelli di Jasdero erano come spade che di tanto in tanto necessitavano di una lucidata.

Debitto si giustificava così nei momenti in cui si ritrovava a pensare a quanto fosse ridicolo spazzolare i capelli del gemello…una giustificazione che però non lo soddisfaceva appieno…perché a lui piaceva terribilmente vedere come Jasdero si rannicchiasse a mo’ di uovo sulla sedia per poi iniziare ad emettere degli stupidi risolini compiaciuti.

A volte Debitto si chiedeva chi dei due assomigliasse di più ad una bambola…Jasdero con il suo aspetto…o lui con il suo atteggiamento facilmente influenzabile quando si trattava del fratello minore. Per quel che lo riguardava vedere Jasdero disperarsi per qualcosa era terribile,si sentiva come pugnalato al petto…e forse era per quello che si ritrovava ad assecondarlo spesso…forse troppo spesso!

Debitto sapeva di amare Jasdero,sapeva di essere uno schifoso esempio di narcisismo ed egocentrismo per il fatto di amare qualcuno che in realtà era se stesso. Ma non riusciva a smettere di amarlo,così come non riusciva a smettere di spazzolare quei capelli biondissimi e morbidi,così come non smetteva di voler sentire quell’insieme incoerenti di risatine stridule…si era ridotto ad essere un giocattolo per quel bambino troppo cresciuto di suo fratello…ma la cosa non gli dava fastidio,perché sapeva di renderlo felice.

A Jasdero piaceva moltissimo sentire le dita del fratello e le setole della spazzola accarezzargli le morbide ciocche bionde,e anche quando l’altro gliene strappava qualcuna non poteva fare a meno di farsi scappare una risata.

*°*°*°*

[Riposiamoci…solo…un attimo…]

Loro due assieme rappresentavano il legame.

L’odio che accomuna due nemici.

L’amore che unisce due amanti.

[Quando riapriremo gli occhi…]

Voleva bene a suo fratello.

Gli piaceva sentirsi dare una pacca su una spalla una volta finito un lavoro.

Adorava sentirlo ridere.

Rideva a sua volta quando le loro mani si sfioravano.

Pianse nel sentire che qualcosa dentro di lui si era incrinato.

Rabbrividì quando le loro mani si separarono.

E sorrise di nuovo nel sentire il tonfo provocato dal suo corpo.

Tentò di voltare la testa verso la direzione in cui era sicuro di trovarlo.

Continuò a chiedersi perché non sentiva più alcuna sensazione.

Si sforzò di sentire la sua voce.

E si ritrovò a piangere [ancora],mentre qualcosa di caldo colava giù dai suoi occhi chiusi.

Sentiva le palpebre sempre più pesanti.

Ormai non sentiva neanche più il dolore…non sentiva più nulla.

Voleva solo vederlo.

Sentire di nuovo le sue dita tra i capelli.

Anche sentirlo urlare di rabbia lo avrebbe reso felice.

Amava suo fratello.

Nonostante fosse uno sciocco.

Nonostante non riuscisse mai a prendere iniziative.

Nonostante necessitasse di continue rassicurazioni.

Semplicemente lo amava.

Non ci trovava niente di strano nell’amare se stesso [suo fratello].

Perlomeno era riuscito a fondersi con lui…[un ultima volta].

Non si poteva più tornare indietro.

Lanciò un ultima occhiata al corpo esanime sul terreno.

Lo vide girarsi e gemere di dolore,ancora vivo.

Lo vede contorcersi nel suo stesso sangue.

E finalmente cade anche lui.

Arriva il freddo.

Non gli è rimasto neanche un briciolo di forza…

{Non posso vederti Jasdero…}

{Non posso sentirti Debitto}

{Perché siamo costretti a morire così?}

{L’Innocence…ci ha profanati…}

{Stiamo morendo Jasdero.}

{Perché?}

{Non lo so.}

{…}

{Bang.}

{Hi! …Bang anche a te!}

Di nuovo un sorriso va a dipingersi sui loro volti sconvolti da dolore. Il loro sangue si espande sul terreno andando a mescolarsi…mentre cercano un contatto tra le loro mani,mentre come due bambini mimano il gesto di portarsi una pistola alla testa…

Esalando l’ultimo respiro sentono risuonare nell’aria la melodia di una filastrocca.

One bang for two twins.

End.

WAH!

Sono riuscita a scriverla!! Una Jasdebicest!! *w*

E’ il mio nuovo trip!! Li adoro insieme sti due!! E ho deciso che riempirò il fandom di storie su di loro!! Per quanto io sia un’amante delle LavixKandaxAllen [faccio cosplay di Lavi yeeee…] mi sono un po’ stufata di vedere sempre storie su di loro…e allora sia!

Preparatevi ad un invasione di Jasdebicest!! Muhahahahah!!

Mah…comunque…ringrazio coloro che hanno recensito la mia prima fic su D.gray man "Not afraid to live" spero che leggeranno anche questa e che possano gradirla! >w<

Con questo concludo!

Alla prossima allora! Goodbye by tobichan!