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Autore: KatrinaLennon    05/01/2014    2 recensioni
«E tutti gli umani hanno il proprio se stesso nel Mondo del Subconscio?»
«Certo»
«E il tuo umano dov’è?»
Genere: Demenziale, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato a @ZessCode

(1)
 
Aveva sonno.
Davvero tanto sonno.
Pioveva.
E l’autobus tardava ad arrivare.
E lei era sotto la banchina, in preda alla stanchezza mentale e fisica che subiva la prepotente gocciolina che quasi a scandire i minuti le cadeva sullo stesso punto del capo, ma Nina era troppo stanca per poter mettere in moto il cervello e spostarsi poco più in là.
Non faceva molto freddo, era comunque un pomeriggio d’estate, la temperatura era piacevole ‘se non fosse scoppiato il temporale mentre io dovevo tornare a casa’ puntualizzò Nina fra se e sé. Non aveva fatto niente di che quel giorno, si era svegliata tardi aveva mangiato poco e niente e aveva deciso di prendere una boccata d’aria poiché ultimamente sentiva un grande peso dentro, senza capire cosa fosse visto che non era successo niente di speciale ultimamente, ma di lì a qualche ora si era sentita davvero molto stanca e aveva deciso di tornare a casa ‘e aveva iniziato a piovere’ ripeté a mente ancora una volta, scocciata da tutta quell’acqua che le provocava ancora più sonnolenza. Si sporse un po’ dal suo posto bagnandosi il resto della testa per vedere se ci fosse traccia del suo bus… ed eccolo che spuntava all’orizzonte. Si alzò in piedi, anche se quello era ancora abbastanza lontano, avendo paura di non essere vista visto che il bus stava filando a una velocità che forse non era proprio legale. Ma mentre quello accorciava di più le distanze ebbe come il brutto presentimento che non sarebbe fermato, e infatti così successe. Fu investita da un’ondata di acqua sporca e fredda della pozzanghera sotto il marciapiede.
‘MA IO TI FACCIO CROLLARE LA CASA CAPITO,  TI VENGO A CERCARE PEZZO D’IDIOTA!’ sbraitò contro il mezzo e poi rivolse l’attenzione al suo stato e nel farlo fu scossa da brividi di rabbia, freddo ed esasperazione.
Sentiva l’acqua anche nelle mutande, e aveva ancora più sonno.

Si sedette di nuovo nello stesso punto, sotto la stessa goccia, desiderando ardentemente di addormentarsi e risvegliarsi nel suo letto asciutto e pulito, ma l’unica cosa che si trovò davanti mentre riapriva gli occhi fu un tipo alto un metro e due watussi, riccio e dagli occhi spaventosamente grandi per essere uno dal taglio a mandorla, che la guardava di tanto in tanto con l’espressione a dir poco divertita.
Nina scartò ad uno ad uno tutti i modi che le balenarono nel cervello per mandarlo a farsi fottere, e dopo anche tutte le combinazioni di bestemmie che il suo cervello voleva lanciare al tipo insieme alla sua borsa a dir poco pesante.  Ma contro ogni aspettativa, visto le occhiate omicida della ragazza, il watusso decise di fare la sua entrata in scena.
‘Giornataccia?’ chiese guardando davanti a sé sorridendo sotto i baffi.
“oh madonna immacolata, ma io ti rendo sterile con un calcio nei paesi bassi ora” fu la risposta più cortese che Nina riuscisse a formulare mentalmente, perciò decise di tacere e fare finta di niente.
‘Sai, c’era scritto ‘FUORI SERVIZIO’ sull’autobus’ continuò con il solito ghigno mentre faceva finta di controllare se non arrivasse qualche altro bus.
In effetti no, non l’aveva visto, la vista era un po’ appannata, ammise tra se e sé, ma poi tornò alle sue occhiate omicida.
‘Ma tu sai chi sono io?’ parlò senza pensare Nina per poi chiedersi fra sé perché avesse detto una cosa del genere, non aveva assolutamente senso.
‘Sei una che è stata appena travolta da più o meno circa mezzo ettolitro d’acqua perché è talmente assonnata che non riesce a fare caso che l’autobus è un fuori servizio e oltretutto gli urla pure dietro come se ovviamente l’autista potesse sentirla o addirittura avesse paura delle sue minacce’ spiegò senza mai guardarla in faccia come se stesse parlando a se stesso, e dando una scrollata di spalle dopo aver parlato come a confermare ciò che aveva detto.
‘Senti, io non ho soldi da darti, non voglio predizioni del futuro, non sono una testimone di Geova -e non intendo diventarci-, non credo nei chiromanti o chi parla coi morti, quindi puoi anche evitare di perdere tempo e non sprecare le tue grandi abilità con me ok?’ si girò verso il ragazzo soltanto dopo aver parlato, e lui nemmeno in quel momento la guardò negli occhi.
‘Nessuna abilità speciale, solo un po’ di testa.’ le sorrise, stavolta guardandola negli occhi e poi alzandosi in piedi. ‘Magari pensavo solo che avessi bisogno di qualcuno che ti aiutasse a prendere l’autobus giusto’. Con un braccio fece segno al veicolo di fermarsi e Nina guardò come se fosse un miraggio il tanto agoniato bus.

Guardò prima il watusso e poi l’autobus, poi si accorse che se non si muoveva ad alzare il culo lo avrebbe perso, perciò con grande sforzò si sollevo sulle gambe e salì sulla vettura. Anche il watusso era entrato così gli si avvicinò. ‘Bhè allora… sì gr-‘ ‘Prego’ annuì lui, per poi tornare a guardare fuori dal finestrino.  Decise che dirgli che se l’avesse interrotta di nuovo l’avrebbe privato dell’uso dei polmoni con un calcio nel petto non era esattamente la cosa giusta per sembrare riconoscente. ‘Hai un nome o devo continuare a formulare i miei pensieri chiamandoti watusso?’  chiese mentre prepotentemente occupava il posto che si era appena liberato accanto al ragazzo. Lui sorrise, non seppe mai se per la frase o per il modo in cui stancamente e rozzamente si abbandonò sul sedile, fatto sta che guardando quella bocca aprirsi in un’espressione divertita per un attimo le sembrò di stare accanto alla persona che conosceva da secoli, qualcosa di estremamente caldo e familiare, qualcosa di sicuro e che solo lei comprendeva o conosceva davvero.
‘No, puoi chiamarmi Park Chanyeol’






 

Buon salve! 
Innanzitutto se veramente hai letto questo capitolo meriti un bacino.
So bene che pubblicare un'het su EFP oltretutto nel settore EXO è tipo inutile perché tanto nessuno la guarderà mai ma fatemi spiegare
In realtà questa cosa doveva essere una storia ispirata ad Anterograde Tomorrow e farne una parodia dove la protagonista era narcolettica e Chanyeol moriva di disfunzione erettile. Ok ok si, questo è il frutto delle conversazioni idiote tra amiche (nina ti vi bi)
Ma poi mentre scrivevo bho, mi è uscita questa storia che non c'entra nulla col piano originale. In realtà potrebbe anche essere considerata storia originale perché di Chanyeol c'è solo il nome, si sarebbe potuto chiamare pure Ottavio non cambiava nulla.
In breve la pubblico su EFP per gioia mia /?/
Basta la smetto di parlare
Vi amo tutti
- Kat 

 
  
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