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Autore: AngiPower    05/01/2014    1 recensioni
Youngjae è sempre stato innamorato della sua vicina di casa di due anni più piccola di lui. L'amicizia diventa amore quando uno ha bisogno dell'altra, ma quanto tempo ci vuole affinché entrambi rivelino i propri sentimenti?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Youngjae
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Hello^^ ieri mattina mi son svegliata con questa storia che si ripeteva nella mia mente per cui l'ho voluta mettere per iscritto, non so, ho usato il mio nome per comodità e vorrei scavarmi una fossa in cui stare a causa dell'imbarazzo ><
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate^^
Byee♥  



Come ogni giorno sono nella sua camera. Youngjae insegna qualche accordo della chitarra ad Angelica. Hanno due anni di differenza ma si conoscono da sempre. Angelica era stata adottata dalla famiglia di Youngguk quando aveva 5 mesi e vivevano nello stesso pianerottolo di Youngjae. Per loro fu quindi inevitabile diventare amici e i due più piccoli passavano più tempo insieme di quanto ne passassero con il resto della loro famiglia. Youngjae vedeva Angelica come una creatura rara da proteggere e per questo aveva rinunciato a dichiararle i suoi sentimenti per paura di poterla ferire o rovinare il loro rapporto. Youngjae iniziò a suonare la chitarra a 14 anni e ad Angelica piaceva ascoltarlo mentre si esercitava; spesso gli procurava gli spartiti di alcune canzoni che le piacevano e lui si impegnava al massimo per suonarli al meglio. Ormai aveva imparato che i suoi generi preferiti erano il pop e il rock e certe volte stentava a credere che lei avesse certi gusti che non sembrava si addicessero al suo aspetto.  

Angelica aveva da poco tagliato e tinto i suoi capelli di arancione e ora si ritrovavano a solleticare il collo di Youngjae che si era avvicinato appoggiandosi alla sua schiena aiutandola ad arpeggiare. Un po’ gli mancavano quei capelli lunghi e castani che era stato abituato a vederle da quando era piccola ma non poteva certo pensare che i nuovi le stessero male, in fondo a lui sarebbe piaciuta anche pelata.

Gli venne da sorridere quando Angelica esclamò di esser riuscita ad arpeggiare un giro di Do da sola e pensò che dentro era ancora la bambina di un tempo. Ancora non sapeva di preciso come comportarsi durante gli improvvisi attacchi d’affetto di Angelica o quando, mentre stavano sul letto con il computer, lei si addormentava sulla sua spalla e poi lo abbracciava. Non si sentiva in colpa nel provare certi sentimenti, erano un ragazzo e una ragazza di 18 e 16 anni, nel pieno della loro adolescenza e di tutti i desideri che comporta.

**

Youngjae aveva preso consapevolezza dei suoi sentimenti circa due anni prima quando cominciò a vedere le ragazze come tali, nella loro fisicità e nella loro abilità nell’essere maledettamente attraenti. Nessuno meglio di lui in più, poteva notare i cambiamenti di Angelica, il suo volto maturare e le sue forme addolcirsi nella tipica fisionomia di una ragazza occidentale, punto a favore rispetto alle sue compagne di scuola che di forme ne avevano ben poche. Ai tempi, anche una canottiera o un jeans attillato riuscivano a provocargli un blackout totale ma impose a se stesso che non l’avrebbe toccata nemmeno con un dito. Scoppiò quando un sabato sera beccarono in pieno un temporale che in qualche minuto li rese zuppi d’acqua dalla testa ai piedi. Tornarono immediatamente a casa ma i genitori di Youngjae non c’erano e lui non aveva chiavi perciò Angelica lo invitò da lei per dargli dei vestiti asciutti. Pur di non farsi sgridare da Bang, fece correre Youngjae verso camera sua e si chiusero dentro dopo aver preso degli asciugamani. Si asciugarono un po’ i capelli ma poi si resero conto che dovevano cambiarsi i vestiti nella stessa stanza. Angelica gli diede un cambio rovistando tra i suoi indumenti maschili che usava in casa, si misero uno di schiena all’altro e si cambiarono. La situazione era imbarazzante, Youngjae era teso e si colorò di viola appena vide l’immagine riflessa della ragazza nella finestra. Era rimasta in biancheria e capì quanto la sua situazione fosse disperata. Si risvegliò dai suoi pensieri e si cambiò il più velocemente possibile sperando di non apparire troppo teso più tardi. Dissero entrambi di aver finito di cambiarsi e si girarono. Angelica si gettò sul letto esausta dalla corsa per ritornare a casa e sospirò lamentandosi di avere i capelli in uno stato terribile. Youngjae non li trovava terribili, come sempre, ma pur di uscire da quella stanza dove si sentiva soffocare le propose di andare in cucina e preparare delle cioccolate calde. Accettò e ne preparò una anche a suo fratello che stava studiando per cui non badò troppo a come erano vestiti e ridotti i loro capelli ormai abituato ad averli visti agghindati anche di foulard qualche anno prima.

Youngjae attese con ansia le 8 di sera, ora a cui rientrarono i genitori, per stare lontano da Angelica. Era proprio spaventato da questa situazione, l’ultima cosa che voleva era coinvolgerla nei suoi sentimenti a senso unico, la vedeva piccola e lui si vedeva come un ragazzino dagli ormoni in subbuglio. Cosa avrebbe potuto pretendere da una ragazza di 14 anni? E cosa avrebbe fatto Yongguk che aveva sempre riposto fiducia in lui, l’unico ragazzo a cui aveva affidato la sua sorellina?
Gli squillò il cellulare, Daehyun, il suo migliore amico, chiedeva di accompagnarlo in un discobar frequentato da ragazzi e ragazze della loro scuola e lui accettò contento di passare una serata diversa. Si lavò e si mise degli abiti adatti e alle 9 puntuale Daehyun passò a prenderlo sotto casa accompagnato da suo fratello maggiore in macchina data la pioggia. I due ragazzi iniziarono a bere, non che reggessero gran che l’alcol, ma avevano un immagine da play boy da difendere in quanto ragazzi più voluti del secondo anno. Daehyun era sempre stato ben contento di avere molte ammiratrici ma a Youngjae non faceva molta differenza. Quella sera però, forse anche perché era un po’ brillo, decise di smetterla di respingere tutte, era un ragazzo con delle esigenze e non capiva perché si bloccava sempre dal soddisfarle. Si avvicinò una ragazza, forse della sua età, e cominciò a ballare con lui. Gli mise una mano attorno al collo e con l’altra vagava sul suo petto mentre lui le cinse subito i fianchi. Passarono qualche minuto a strusciarsi e darsi qualche bacio, dopo di che Youngjae le prese la mano e la trascinò nei bagni. Si chiusero dentro a chiave e con poca grazia fece salire la ragazza sul lavandino, le alzò il vestitino corto e le tolse con un gesto le mutandine. Lei prese a baciarlo sul collo lasciandoci dei piccoli succhiotti, gli sbottonò un po’ la camicia e infine i pantaloni che lasciò scorrere verso il basso insieme ai boxer. Youngjae prese nervosamente un preservativo, fortuna che Daehyun era più attento di lui su questo settore e gliene dava sempre qualcuno anche se poi non venivano mai usati. Fece scorrere il preservativo sulla sua erezione e la ragazza ci si calò sopra senza troppi complimenti. Andò così la prima volta di Youngjae, in bagno con una sconosciuta, non c’era stato né amore né vera attrazione fisica, solo troppa frustrazione accumulata. Quando venne, uscì dalla ragazza, gettò il preservativo e si rivestì. Aiutò la sua compagna a sistemarsi dato che sembrava piuttosto scossa dall’amplesso e poi uscì dal bagno con un senso di vuoto dentro. Il resto della serata lo passò seduto su un divanetto a bere di tanto in tanto la sua birra. Verso l’una ritrovò Daehyun che salutava una nuova fiamma e decisero di avviarsi a casa. Aveva smesso di piovere e il freddo pizzicava i loro visi. Youngjae raccontò cosa era successo nei bagni e Daehyun pensò che finalmente il suo amico si era dato una mossa, poi pensò ad Angelica, che avessero litigato? Provò a chiedergli se era tutto apposto ma ricevette un sospiro come risposta. Daehyun sapeva tutto del suo migliore amico e gli dispiaceva sapere che non voleva confessare i suoi sentimenti.

Youngjae rimase fermo nella sua idea sino ad oggi, a distanza di due anni, e sorrise un po’ ripensando a quel sabato sera mentre ora, teneva per l’ennesima volta tra le braccia Angelica che dormiva beata. Ormai superava subito la prima fase di disagio e quasi non ci faceva caso.

**

Frequentano ormai la stessa scuola, è l’ultimo anno per Youngjae. Dopo la scuola vuole frequentare il conservatorio, ha talento come musicista e glielo ricorda anche Angelica. Esce spesso con Daehyun e altri amici, va nei pub, ogni tanto esce con qualche ragazza e ne ha avuta una fissa per circa sei mesi. Non ha più l’aspetto di un ragazzino, è alto, ha un fisico asciutto e il solito sorriso dolce.

Durante la sua relazione ha imparato qualcosa in più sul mondo femminile che non riguarda la sfera dell’amicizia. Ha imparato in quel breve lasso di tempo che non tutto è rose e fiori e che non basta una battuta e una scusa per rimettere tutto apposto, almeno non con chi ti conosce da poco, per lui questa è stata la più grande difficoltà incontrata con una ragazza che non fosse la sua conoscente di una vita.

Angelica dal canto suo, è cresciuta, è circondata da amiche altrettanto sveglie, anche lei riscuote discreto successo tra i ragazzi ma nemmeno a lei importa troppo. Ha passato sei mesi senza suonare la sua chitarra, o meglio, era di  Youngjae ma gliel’ha regalata quando ne ha ricevuto una nuova tempo fa. Ha smesso di esercitarsi per sei mesi nella canzone che avrebbero suonato insieme. Ora, a sedici anni, capisce che per sei mesi si è tenuta lontana dalla chitarra perché Youngjae aveva trovato una ragazza, non una delle solite storielle e ha provato tristezza. A casa sua non ci aveva messo quasi più piede, quando era capitato era stato solo per qualche aiuto in matematica dato che Yongguk stava studiando fuori e non poteva aiutarla. In tutti questi anni aveva sempre dato per scontata la presenza di Youngjae al suo fianco e non aveva mai immaginato ad una possibilità diversa. Non voleva di sicuro essere invadente, col tempo aveva imparato che questa era una delle caratteristiche che lui odiava di più nelle persone e lei non lo era di natura.

Per la prima volta, a sedici anni, Angelica scopre cosa significa provare gelosia e un senso di soddisfazione quando scopre della rottura di Youngjae con la famigerata ragazza. La cosa che non capisce è la natura di questa gelosia, è dovuta perché non ha più l’amico di una volta con cui non riusciva a provare vergogna per qualcosa o tutto questo è amore?

In sei mesi ha avuto il tempo di pensare al calore del corpo di Youngjae che la avvolgeva quando si addormentava  tra le sue braccia, quando lui appariva dietro di lei per aiutarla con la chitarra appoggiando la testa nell’incavo del suo collo, quando si ritrovavano per guardare un film horror sul divano coperti dal piumone mangiando popcorn caldi, ricordava quanto si spaventasse la notte e mandava al povero Youngjae messaggi su messaggi costringendolo a tenerle compagnia. Lui l’aveva vista in tutte le situazioni più imbarazzanti e lei lo stesso, si può dire che vivessero in simbiosi. In più negli ultimi anni aveva notato un certo cambiamento nel ragazzo, come se fosse attratto da lei e di questo ne era lusingata, sapeva della sua schiera di ammiratrici e sapeva che lei fosse l’unica ragazza a stare così a contatto con lui. Ma allora perché non aveva mai fatto nulla per farle capire qualcosa, certo non sapeva come avrebbe reagito ma di sicuro non lo avrebbe allontanato da lei, non poteva di sicuro perderlo perché provava interesse per lei.

Quindi eccola qua, un po’ più consapevole dei sentimenti che prova e con la rottura della coppia avvenuta ormai da un paio di mesi. Non riprende a frequentare la casa di Youngjae, non ha intenzione di diventare un modo per occupare il tempo. Continuano a fare il tragitto per andare a scuola insieme e nessuno parla di argomenti diversi dai test finali imminenti. L’anno scolastico si sta concludendo e Youngjae sta per diplomarsi. Una mattina prende coraggio, si perché aveva paura della reazione di Angelica dopo mesi che non si erano praticamente frequentati, le chiede se voleva partecipare alla festa di diploma organizzata in un pub dai ragazzi dell’ultimo anno. Angelica accetta, è contenta dell’invito e non si è certo sentita offesa, prima di ogni cosa loro sono amici, tutto il resto eventualmente viene dopo.

Youngjae è sollevato della sua reazione. Purtroppo non ha mai trovato il coraggio per raccontarle cosa era successo in quei sei mesi. Infondo lui aveva provato interesse per quella ragazza solo per i primi mesi, aveva continuato la relazione solo per non tornare nuovamente a pensare ad Angelica e di come le impedisse di avere una qualsiasi relazione affettiva. Ovviamente le avrebbe omesso l’ultima parte del racconto ma aveva paura che aprire questo argomento lo avrebbe fatto risultare insensibile e non voleva esserlo. Ha avuto la sensazione che Angelica un po’ ci soffrisse per questo allontanamento e il barlume di speranza che mai lo avrebbe abbandonato gli fece sperare che forse aveva ancora una possibilità di dichiarare i suoi sentimenti accettando qualsiasi reazione, ormai era stanco di fuggire e Angelica non era più una ragazzina indifesa e forse mai lo era stata.

**

È il giorno della festa e a scuola non si parla d’altro. Angelica e Youngjae sono andati il giorno prima a comprare i vestiti per l’occasione ma nessuno ha rivelato i vestiti scelti all’altro. Alle 9 Youngjae suona al campanello della casa vicina e ad aprire è una ragazza alta circa 6 centimetri in più del previsto a causa degli anfibi, pantaloni stretti neri, un top stile corpetto ricoperto di pizzo bianco e giubbotto in pelle. Youngjae è senza parole, sta pensando che se fosse stata un’altra ragazza le sarebbe già saltato addosso con poca grazia, ma si da un contegno. Lui, senza neanche farlo apposta, è perfettamente abbinato ad Angelica. Dr Martens basse, pantaloni semi aderenti neri, una camicia bianca aperta nei primi due bottoni e giubbotto in pelle. Si osservano compiaciuti di ciò che ognuno ha davanti a se. Angelica prende la borsa e finalmente si avviano al pub. Parlano tranquilli e si avverte la felicità che provano e forse quel pizzico di attrazione che uno cerca di celare all’altro. A metà strada incontrano un Daeyhun stranamente felice di vederli insieme, fa l’occhiolino a Youngjae e abbraccia Angelica facendole qualche complimento per i vestiti e per i centimetri acquistati. Arrivano al pub ed è già tutto affollato, Angelica intravede le sue amiche ma le fa segno che sarebbe rimasta un po’ con Youngjae. Daehyun sparisce con la sua fidanzata, Valery, sembra essere una cosa seria, finalmente. Rimangono nuovamente loro due. Decidono di rimanere sobri, non si sa perché ma sembra che entrambi il giorno seguente vogliano ricordare tutto della serata. Tra una cosa e l’altra si trovano a ballare tra la folla, sono un po’ schiacciati dagli altri ragazzi ma non ci fanno troppo caso. La musica cambia, stanno suonando un lento, alcuni si lamentano mentre le coppie si affrettano a raggiungere la pista. Angelica e Youngjae ridono nel vedere le ragazze trascinare i propri fidanzati in pista e decidono di rimanere anche loro. Da quanto i loro corpi non erano stati così a contatto tra di loro? Lo spazio tra i loro petti è ormai nullo e si ritrovano stretti in un abbraccio che esprime tutta la nostalgia che hanno provato uno dell’altra nei mesi passati. Youngjae le accarezza poi i capelli con una mano e con l’altro braccio la tiene gelosamente stretta a lui. I loro sguardi si incontrano e rimangono incatenati sino alla fine della canzone. Quando finisce, Youngjae si avvicina al volto di Angelica e le bacia una guancia, le sussurra all’orecchio di seguirlo, le prende la mano e abbandonano la festa. 

**

Fuori l’aria non è fredda e pungente quanto il sabato di due anni prima. Si siedono su una panchina e i loro volti sono illuminati dalla luce lunare. Youngjae tiene la mano di Angelica e pur non guardandola le dice che gli è mancata, che gli è mancato vederla dormire, che casa sua è troppo silenziosa e che in camera sua regna il caos totale dato che non va più a trovarlo. Dice che gli piace la musica che ascolta anche se non glielo ha mai detto esplicitamente. Le dice che i capelli corti le stanno bene e anche l’arancione le sta bene, che quegli anfibi la fanno troppo alta e che c’è più gusto nell’abbracciarla quando ci sono venti centimetri di scarto fra di loro. Poi interrompe il suo monologo senza capo ne coda e vede che lei lo ha fissato tutto il tempo stupita e sinceramente contenta di quella improvvisa confessione. In quel momento Youngjae pensa che sia il momento giusto per baciarla e lo fa, lentamente e dolcemente. Si prende tutto il tempo necessario per constatare la morbidezza si quelle labbra molto più sottili delle sue, sente che sanno di menta e fresco, lei e la sua fissa per le cingomme, le accarezza una guancia morbida e poi il collo e la sente rabbrividire sotto il suo tocco. Dopo sedici anni la sta baciando, veramente, e si sta godendo ogni singolo momento. Le loro bocche si separano per riprendere fiato, sono fronte contro fronte e Angelica sorride, e pensa che per quelle labbra può anche morire. Pensa che in sei mesi ha imparato ad amare il tempo che prima trascorreva in compagnia di Youngjae e soprattutto ha imparato ad amare lui. Pensa che lui probabilmente deve essersi accorto dei suoi sentimenti molto tempo prima e si sente in colpa. Ha finalmente la consapevolezza che la gelosia che provava non era un capriccio per qualcosa che le era stato tolto perché loro infondo amici non lo erano mai stati, avevano sempre vissuto un legame speciale senza però sfiorarsi nell’intimo ma di tutto questo si prende coscienza solo con il tempo e glielo dice, sa che Youngjae ha bisogno di questa conferma e non vuole che viva ancora nel dubbio.

Ancora emozionati dai nuovi sentimenti che li avevano appena travolti si avviano verso casa. Da Youngjae non c’era nessuno, i genitori lo hanno lasciato solo per non disturbarlo negli ultimi giorni di studio. Le mani tremano mentre cerca di aprire la porta. Una volta dentro casa si guardano con tutta la calma del mondo e imparano ad esplorarsi con gli occhi e poi le loro mani iniziano a spogliarsi a vicenda. Si baciano e continuano a farlo dimenticando di prendere l’aria necessaria per respirare decentemente. Arrivano in camera da letto con la sola biancheria intima in dosso. Youngjae prende Angelica il braccio e lei gli circonda la vita con le gambe. Lui le slaccia il reggiseno e da un leggero bacio sul neo che si trova tra i due seni. La adagia sul letto e esplora ogni centimetro della sua pelle, la accarezza e la bacia. Angelica cerca di nascondere l’imbarazzo provocato da quei gesti che celano una infinita premura. Ancora una manciata di secondi e sono completamente nudi. Youngjae si assicura di usare tutte le precauzioni e soprattutto cerca di essere il più delicato possibile, vuole rendere la prima volta della sua ragazza qualcosa di speciale. Si unisce a lei con infinita calma rassicurandola e distraendola con piccoli gesti affettuosi ogni volta che la vede provar dolore. Superata ormai questa sensazione non fanno altro che cercarsi a vicenda e volere un ulteriore contatto. Sussurrano i loro nomi e altre frasi a cui nessuno dei due da troppo peso. Sono avvolti e travolti dal piacere e solo quando finalmente tornano a respirare regolarmente si accorgono che fuori si è scatenato un temporale.

Dopo qualche minuto Youngjae torna con due tazze di tea fumante, ne da una ad Angelica che si siede tra le gambe del suo compagno e inizia a bere. Youngjae copre i loro corpi ancora nudi con il piumone e in silenzio osservano il temporale dalla grande finestra della camera. Le parole non servono più ora che sono di nuovo insieme.

**

Tre anni dopo.

Il monolocale sembra essere stato vittima di un uragano. Due chitarre sono abbandonate sul divano e un numero indefinito di cartamodelli sono riversati a terra. Angelica era saltata addosso a Youngjae appena seppe che era entrato a far parte come chitarrista di una delle orchestre più famose della Corea ancor prima che finisse gli studi al conservatorio. Lasciò quindi che i suoi lavori per l’università dove studiava moda prendessero posto per terra per festeggiare meritatamente il successo del suo ragazzo.

Andarono a vivere insieme subito dopo il diploma di Angelica e la loro relazione non è mai stata così felice come in questo anno di convivenza. Ancora una volta si ritrovano a inseguire i loro sogni con la consapevolezza per
ò di non essere soli nel loro cammino.
  
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