Dopo due mesi di inattività, una piccola One Shot. ♥

Titolo: ‘Cause boy you complete me
Autore: endlessrandomthoughts
Fandom: One Direction
Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Raiting: Verde
Genere: Romantico, Fluff
Note: AU



'Cause boy you complete me


Non credeva che Louis fosse così, almeno non quando gli aveva chiesto di uscire, in modo un po' brusco, circondato dai suoi compagni della squadra di calcio. Invece scopre che Louis è davvero dolce.
Quando lo passa a prendere con il motorino, la sera del loro appuntamento, si sfila la sciarpa e gliela avvolge attorno al collo, così che non prenda freddo e si assicura che il casco si ben allacciato. Poi gli fa cenno di tenersi e parte.
Harry gli appoggia le mani sulla pancia e Louis rafforza la presa, facendolo arrossire.
Quando arrivano al Luna Park fanno un giro tra le bancarelle, salutano Perrie e Jade che stanno vendendo collane fatte a mano e, qualche banco dopo il loro, Zayn e Niall che stanno contrattando per vendere alcuni cd di un gruppo alternative rock. Dopo aver parlato con loro, Louis decide di lanciarsi nella confusione e lo trascina verso una delle tante attrazioni.
Spara ad un paio di lattine e vince un cappello con le orecchie da gatto che poi gli sistema sui ricci. Harry è abbastanza sicuro che una colonia di farfalle si sia annidata nel suo stomaco, ma non ha intenzione di fare niente al riguardo. Non adesso almeno.
Comprano da un signore col carretto mobile del zucchero filato che si dividono in due, appiccicandosi le dita. Poi decidono di provare qualche giostra, così Louis lo trascina dentro la sala degli specchi e gli tiene la mano lungo tutto il percorso, perché concordano che il suo senso dell'orientamento è veramente pessimo. In realtà ad Harry non importa niente di perdersi o di fare figuracce su una giostra, è troppo impegnato a riempirsi della risata acuta che esce dalle labbra di Louis, e del modo in cui le loro mani sono intrecciate.
È talmente concentrato su Louis e si accorge troppo tardi che il ragazzo ha appena ritirato due gettoni per la prossima giostra. Istintivamente alza gli occhi e quello che vede non gli piace per niente. La ruota panoramica sta rallentando fino a fermarsi e le persone stanno scendendo un po' per volta. Le luci colorate dei neon agitano Harry ancora di più.
Non ha il tempo di dire niente perché Louis lo sta trascinando verso una delle cabine ed Harry ha una fottuta paura dell'altezza, ma non riesce a dire niente. Né vuole, perché ha visto come Louis si è impegnato per l'appuntamento e non vuole mettersi a piagnucolare come uno stupido. Una volta seduti, Harry crede di potercela fare. Un respiro profondo e andrà tutto bene. Quanto mai potrà durare un giro panoramico?
Quando cominciano a sollevarsi, però, è chiaro che non sta funzionando, perché l'unica cosa ha cui riesce a pensare è il vuoto che sente sotto i piedi e che probabilmente la sua faccia sta assumendo un colorito verdognolo.
Louis si volta a guardarlo, in attesa di una risposta a qualcosa che gli ha chiesto, ma si fa subito preoccupato davanti alla faccia terrorizzata di Harry.
“Ehi, tutto bene?” chiede, avvicinandosi fino ad avvolgergli un braccio attorno alla schiena. Harry scuote solo la testa perché se apre bocca è sicuro di vomitare sulle loro scarpe.
“Guardami” gli dice il ragazzo e Harry porta subito gli occhi su di lui. “Concentrati solo su di me, ok?”. Il più piccolo annuisce e l’attimo successivo le labbra di Louis sono sulle sue. Crede che il cuore gli stia per scoppiare nel petto, perché questo è il suo primo bacio, sono su una ruota panoramica ed è la cosa più romantica capitata nei suoi sedici anni di vita.
Poco importa che siano a diversi metri da terra, tutto quello che vede è Louis.
Continuano a baciarsi dolcemente, Louis gli morde appena le labbra e lo accarezza tra i ricci per allentare la tensione, finché non sentono la giostra fermarsi.
“Facciamo un altro giro?” chiede Louis, le labbra aperte in un sorriso radioso.
“Assolutamente no!” risponde Harry, affrettandosi a trascinarlo fuori dalla cabina. “Ma nessuno ti vieta di baciarmi ancora.”