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Autore: IsabellaLight    05/01/2014    1 recensioni
Ragazzi, è un piacere conoscervi. Non sono nuova del sito, ma questa è la mia prima storia, perciò siate clementi :D non fatevi problemi nelle recensioni, accetto tutto.
Jean non è una ragazza normale, ma è speciale. Suo nonno ed una soffitta potrebbero centrare qualcosa ed anche un medaglione.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jean era una normale ragazza di quindici anni. Figlia di un famoso architetto e di un insegnante. Non molto convinta della sua appartenenza alla famiglia White, decise di fare delle ricerche in soffitta. Salì la scala a chiocciola che scricchiolava ad ogni passo e si trovò davanti al portone che la divideva da quella montagna di misteri. Prese il ciondolo che aveva al collo e lo usò per aprire la porta. Sapeva che era la chiave che apriva quella porta perché era una regalo del suo amatissimo nonno John che gliel’aveva detto espressamente. Spalancò il portone. La stanza era piena di oggetti stravaganti. Strani congegni impolverati, che non venivano usati da chissà quanto tempo. C’era qualcosa di strano in quella stanza. Era colma di oggetti a cui non sapeva dare un nome. L’unico più familiare era un mobile massiccio, tanto severo da indurre quasi in soggezione. Se lo ricordava perché era quello che suon nonno John teneva in camera sua. Vi si avvicinò e lo aprì. In quel preciso istante capì perché suo nonno non voleva che lei lo aprisse per nessun motivo al mondo. Conoscendo la sua natura curiosa, era sicuro che avrebbe iniziato a fare domande a cui lui non poteva dare una risposta. All’interno del mobile vi erano vecchi manoscritti rilegati in pelle. Ne prese uno ed iniziò a sfogliarlo. Era pieno di disegni e appunti. Ne prese un altro. Pieno anche questo di riflessioni ed avvenimenti. Erano diari. Iniziò a leggere delle pagine alla rinfusa e tre parole la colpirono come un fulmine: “Viaggi nel tempo”. E tutto le fu chiaro: le continue sparizioni dei suoi familiari, le conversazioni private, le riunioni segrete. Ma in quel momento riusciva a pensare ad una sola cosa. Era destinata ad essere una viaggiatrice del tempo.
  
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