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Autore: Sandara_    06/01/2014    0 recensioni
Henry, un ragazzo proveniente dalla Cina, vive in Italia e frequenta una scuola superiore con Cloe, l'innocenza fatta persona.
Cloe è da sempre innamorata del ragazzo dagli occhi color cioccolato, ma lui non sembra ricambiare: apparenza o realtà?
E perchè Henry dovrebbe comportarsi in modo così ambiguo?
Lo scopriranno solo quando una bella sera, in gita scolastica a Monaco, in Germania...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Henry si schiarì la gola e prese un bel respiro, poi continuò
“Mio padre ha un’azienda in Cina..”

Cloe lo guardò, totalmente sicura che la stesse prendendo in giro con una storia inventata sul momento

“Cloe non guardarmi in quel modo, devi credermi!”

disse quasi alla disperazione

“Continua..”

“Il padre di Alice viveva in Cina almeno fino a qualche tempo fa.. era venuto in cerca di lavoro presso l’azienda di mio padre, che però non aveva potuto assumere perchè già al completo” raccontò mentre la rabbia gli cresceva dentro “un giorno mio padre si accorse che sul conto corrente dell’azienda non c’era più un centesimo, così da un momento all’altro, erano spariti nel nulla.. dopo aver avvertito la polizia furono necessari pochi giorni per arrivare a capire che il padre di Alice aveva compiuto il furto. Questo è il motivo della loro ricchezza. Io mi sono trasferito solo per riprendermi i soldi ed è per questo che stavo sempre vicino ad Alice, per cercare in qualche modo di arrivare a suo padre e infine ai soldi. Sai,da una lato non posso che essere grato a quel bastardo.. se non fosse stato per lui non  avrei mai incontrato la ragazza che amo alla follia e.. che spero voglia perdonarmi dopo tutto quello che le ho fatto passare..” disse prendendo la mano della ragazza “Non mi interessano più i soldi, voglio solo che tu sia felice, insieme a me.. sempre che lo voglia anche tu insomma! Cloe..”  confessò con respiro affannato per le forti emozioni che stava provando “Wo ai ni..”

Poi si avvicinò  alla ragazza e la baciò prima delicatamente, per capire se lo avrebbe respinto, e poi sempre con più passione , facendosi prendere dai suoi sentimenti .

Cominciò ad abbracciarla e ad accarezzarle il viso e le lacrime riempirono gli occhi di entrambi. Cloe non potè fare altro che “aggrapparsi” alla sua schiena, come poteva anche solo per un attimo Henry aver pensato che lo avrebbe rifiutato? Aspettava lui e soltanto lui da anni.

Henry distese la ragazza sul letto, con i cuscini che rimasero alla sinistra del moro e alla destra di Cloe.

I due si coccolarono per ore e tra baci, carezze e abbracci, riuscirono ad addormentarsi solo in tarda notte: era impossibile stancarsi del tocco delle morbide labbra del ragazzo e Henry non riusciva a smettere di accarezzare i lunghi capelli color miele e morbidi di Lei.

Il sapore di Henry sulle labbra era indescrivibile, dolce, dolce come il miele, appunto.

La pelle della ragazza era così morbida e liscia al tatto, che Henry avrebbe voluto baciare ogni centimetro di Lei.

Il ragazzo cercò di rimanere sveglio il più possibile per poter osservare quell’angelo dormire tra le sue braccia. Ascoltava il suo respiro nel silenzio della notte e osservava il suo petto alzarsi e abbassarsi con tranquillità.
La luce della luna piena illuminava entrambi, passando attraverso le tende
La abbracciò più forte,quasi fino a svegliarla. Poi guardò il soffitto e sorrise.


Sorrise come un bambino, con quell’innocenza che aveva appena ritrovato,che aveva nascosta nel profondo del suo cuore e che non sapeva fino a quando sarebbe riuscito a tenerla in vista.

Quando ormai l’orologio segnava le 5.30 il cellulare del ragazzo suonò ed egli, credendo che fosse la sveglia, toccò ogni parte dello schermo senza nemmeno aprire gli occhi, finchè non smise di suonare: non voleva svegliare Cloe dal suo tranquillo e più bel sonno della sua vita.

Poco dopo, comunque, il cellulare riprese a squillare e Henry decise di mettersi seduto sul letto per vedere lo schermo del cellulare.

Qualcuno lo stava chiamando.

 

Unknown number.  Pensò leggendo quello che c’era scritto sul display.

 

Decise di rispondere.

 

Dall’altra parte una voce profonda, roca, quasi spaventosa.


“Abbiamo bisogno di te, raggiungici appena puoi”

 

Il ragazzo diede una rapida occhiata all’espressione innocente sul volto di Cloe, che non si era accorta di nulla, poi rispose con voce ferma

“Ci sarò”.
  
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