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Autore: Rob_Peter    06/01/2014    1 recensioni
[Grand Theft Auto: San Andreas]
1993 - Grove Street - sei mesi dopo gli avvenimenti già conosciuti.
CJ, Carl Johnson, si trova in conflitto con se stesso e i suoi amici e ci farà conoscere un nuovo CJ di cui nessuno avrebbe mai pensato. Questa storia racconta dell'epilogo sconosciuto di una delle storie più famose nel mondo videoludico. Vi riporterà indietro nel tempo a Los Santos, San Fierro, Las Venturas e persino Liberty City.
Scoprirete cosa è successo a Grove Street dopo gli avvenimenti della missione "End Of The Line" del gioco.
(Leggere la trama del videogioco "Grand Theft Auto: San Andreas prima di leggere questa storia. Si tratta di un sequel)
ATTENZIONE: Questa storia potrebbe causare la caduta di un mito dell'infanzia.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ROB PETER
GRAND THEFT AUTO: SAN ANDREAS II
(GTA SA 2: THE UNKNOWN EPILOGUE, 2014)
 
15 Marzo 1993, Grove Street, sei mesi dopo
 gli avvenimenti già conosciuti
 
 
 
 
Capitolo 1
Il matrimonio
 
Siamo alle solite, Sweet era ancora geloso e a tratti contrario a questo matrimonio. Eppure Carl gli aveva parlato, aveva mantenuto la promessa fatta all’ormai suo amico Cesar. E Sweet gli era anche sembrato convinto, pensava di esserci riuscito, credeva di aver convinto quella mente chiusa di Sweet. Ma a quanto pare non era proprio così. Almeno non aveva fatto storie davanti a tutti, ma si vedeva chiaramente la gelosia.
Quel giorno, comunque, finalmente Kendl Johnson e Cesar Vialpando potevano sposarsi nella pace generale, proprio lì, a Los Santos. Certo, pace e Los Santos non sono due parole che possono coincidere facilmente ma dopo la “morte in un incidente stradale” dell’ (ex) ufficiale Tenpenny la pace regnava da ormai sei mesi. Nessun segno di Ballas e Vagos nel quartiere, solo OGF, e questo era un bene per tutti.
Fu un matrimonio molto particolare poichè il prete, come voluto da Cesar, era messicano. Nonostante ciò tutto andò per i versi giusti, Kendl era ormai una Vialpando.
Tornati a casa dopo una lunga giornata ecco le immancabili prediche di Sweet, come se quelle del prete messicano non fossero state abbastanza.
Dopo una sera di conflitti tra il “ragazzo ok” Cesar e il “fratello troppo geloso tanto che sembra il padre” Sweet, Cesar rivelò di voler portare Kendl in viaggio di nozze proprio in Messico. A Carl, ovviamente, stava bene ma Sweet dovette fare altre prediche prima di lanciare un “fate quello che volete” che era come una grazia dal cielo per entrambi Cesar e Kendl.
Il giorno dopo i due partirono per il Messico e a Carl venne un’idea di cui doveva assolutamente parlare con Sweet.
«Hey Sweet» attaccò Carl «secondo me sarebbe ora per te di lasciare per un pò da parte le OGF, comprarti dei vestiti nuovi e venire con me a San Fierro, fidati, vedrai tutto un altro mondo!»
«Cosa vorresti dire CJ?» replicò immediatamente il fratello «tutto un altro mondo? So che non ti è mai piaciuto vivere qui a Grove, ma pensavo che dopo gli avvenimenti dello scorso settembre avevi cambiato idea. Non se ne parla proprio, io sono nato qui e ci morirò.»
«Oh andiamo Sweet, mi piace ma devi capire che Grove Street non è il mondo intero. C’è tutt’altro lì fuori, mentre tu vivi ancora nella casa della mamma!»
«Ah, siamo arrivati a questo ora! Adesso te la prendi anche con l’anima della mamma, morte dal quale ti ricordo che sei scappato esattamente come con..»
«LO SO SWEET!» interruppe Carl «come con Brian, lo so. Pensavo che dopo gli avvenimenti dello scorso settembre queste accuse fossero finite! Io non me la sto prendendo con la mamma, solo con te, che vuoi restare qua fino alla morte. Insomma, l’unico posto in cui sei stato oltre a Los Santos è Las Venturas da piccolo, una volta sola! Non hai mai visto nè Liberty City nè San Fierro, andiamo, è ora di visitare un po’ il mondo, dannazione!»
«Non andrò da nessuna parte CJ, resterò qui, a casa.»
«Và al diavolo allora, io andrò a San Fierro in ogni caso, non ti aspettare che passerò tutta la mia vita qui»
«Sì bravo, scappa ancora CJ..»
«Non sto scappando da nulla, Sweet. Ormai a Los Santos sono rimaste solo le OGF, i Ballas si sono dileguati. Non c’è niente da cui scappare. Vado solo a godermi la vita, a differenza tua»
Meno di dieci minuti dopo Carl scese dal piano superiore, aveva nuovamente giacca e cravatta addosso, nessun segno delle OGF nei vestiti, e una valigia non tanto grande.
«Penso che andrò da Emmett per farmi dare qualche arma, ne ho poche»
«Pensi che importi qualcosa di dove vai tu, CJ?»
Carl uscì sbattendo la porta e senza salutare il fratello, ma era evidentemente dispiaciuto. Passò dal vecchio amico e fornitore Emmett e gli disse che era diretto a San Fierro ed aveva bisogno di qualche arma.
«CJ, ascolta amico» parlò Emmett «non sono tuo padre ma secondo me dovresti restare qui, con tuo fratello ecco. È qui la tua vita, non a San Fierro»
«Insomma Emmett, hai intenzione darmi delle armi o vuoi farmi la predica anche tu?»
«No, CJ. Io fornisco armi solo alle OGF e tu stai scappando da loro. C’è l’AmmuNation se vuoi armi»
Carl, chiaramente infuriato, aggredì Emmett e con un’aria di minaccia chiese ancora delle armi, ma Emmett si rifiutò ancora e dopo questo Carl prese una Desert Eagle sul bancone e sparò Emmett in testa uccidendolo sul colpo.
Carl si guardò intorno confuso, la sua testa stava scoppiando, non sapeva più a chi rivolgersi, si sentiva come se l’intero mondo si fosse messo contro di lui.
Fortunatamente nessuno aveva sentito il colpo, dunque nascose Emmett in un cassonetto, prese le migliori armi lì presenti e con una bomboletta spray dipinse sul muro il simbolo dei Ballas. Quando stava uscendo dal vicolo in cui Emmett si trovava si accorse che un giovane ragazzo di Grove Street l’aveva visto nascondere Emmett. Neanche il tempo per il ragazzo di correre via che Carl non ci pensò due volte a sparare e nascondere anche lui.
L’eroe di Los Santos smise di pensare. La sua testa ormai aveva smesso di funzionare, l’unica cosa che riuscì a fare fu prendere la macchina e dirigersi di corsa all’areoporto per prendere il primo aereo per San Fierro.
Doveva restare calmo, nessuno aveva visto o sentito niente. Non era successo niente. Emmett era stato ucciso da dei neo-Ballas e quel ragazzo si era trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
  
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