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Autore: Valerie Clark    07/01/2014    1 recensioni
''Ma poi è giusto andarsene così a diciannove anni? Senza una spiegazione, senza salutare?''
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rachel Berry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Apparte che, per quanto non mi sono mai sentita troppo in sintonia con lui, mi manca da morire Finn. Non me l’aspettavo proprio sinceramente, tutti questi mesi, giorni, ore, e mi manca adesso. Ho avuto i brividi la prima volta che ho sentito ‘Battlefield’; non facevo altro che immaginarmi le lacrime di Lea per il suo Cory. Non sono mai stati la mia coppia preferita, né sullo schermo né fuori, ma penso che a nessuno vada tolta la persona che si ama.
Ma il vero problema qui è che io le morti non le so accettare, quindi scrivo. Ergo, vi sorbirete una ff sulla Finchel, su Rach soprattutto, e su di me.
Spero di non deludere chi ha davvero sempre amato e ammirato questa coppia.
E niente, spero vi piaccia.
 
 


 
È facile innamorarsi, è fin troppo facile. Un giorno ti svegli e la vita ti sorride; sei innamorato. Ti alzi, ti vesti, inizi la giornata con un sorriso; sei decisamente innamorato. Vai a dormire, alla sera, quando la luna è alta, e ti sembra di aver passato il giorno più bello della tua vita, anche se non hai fatto niente, anche se è stato il più brutto; sei schifosamente innamorato. Lo sapeva bene Rachel, perché da quando c’era Finn, il suo Finn, tutti i giorni, tutte le ore, i minuti, i secondi erano la cosa più bella del mondo.
Poi una telefonata, qualche parola, tante lacrime.
Tutto è cambiato.
Dal suo mondo non si vede più la luna, non si vede più nulla. È tutto nero intorno e la vita non sorride più a nessuno.
Al funerale non è riuscita a piangere, non è riuscita a crederci. Ha fatto il suo discorso, come se fosse ancora la brava fidanzata, ‘Era la mia persona’ ha ripetuto più volte. Si è guardata intorno e ha visto gli occhi lucidi di tutti. ‘Ma perché piangete – pensava – non lo vedete Finn? È qui, è qui vicino a me, vedete? Lui non mi lascia, non mi può lasciare. Aveva detto che non mi avrebbe lasciato mai’.
Non lo accettava, non le sembrava giusto. Ma poi è giusto andarsene così a diciannove anni? Senza una spiegazione, senza salutare? È giusto lasciare tutti quelli che ami, tutti quelli che odi? A Rachel non sembrava giusto.
Ogni mattina si svegliava piena della paura degli incubi, sola nel suo letto. Non si alzava dal letto, non si lavava, non si vestiva. Non ce la faceva. Non le sembrava avere senso vivere senza Finn, vivere mentre Finn non viveva più.
 
Poi un giorno tutto è cambiato. Si è svegliata e ha realizzato che il cuscino al suo fianco era vuoto e nessuno ci avrebbe più poggiato la testa. Ha pensato che Finn a vederla così le avrebbe fatto il solletico. Ha sorriso.
Non è giusto andarsene così a diciannove anni, senza dare una spiegazione, senza salutare, ma è la vita. E la vita va avanti, perché la vita esiste, perché la vita merita di essere vissuta.
‘Finn è morto, Rachel’ le avevano detto. E lei aveva capito che da quel momento avrebbe dovuto vivere per entrambi.
   
 
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