Happy new fucking year
Prologo – Love vs Hate
Ian Gallagher amava
i club gay.
Non per la musica, che era per lo
più di pessimo gusto, e nemmeno per i cocktail, seriamente leggeri per le
abitudini di un ragazzo cresciuto nel Southside con
un padre come Frank.
Quello che davvero Ian amava era
la possibilità di essere sé stesso, anche se solo per qualche ora.
Non doveva fingere, in quel
genere di luoghi. Poteva essere quello che davvero era. Nessuno l’avrebbe
giudicato, deriso, picchiato, se
avesse deciso di avvicinarsi ad un ragazzo.
Non che ne avesse bisogno, in effetti. Ian sapeva
di non avere problemi a trovare qualcuno con cui stare, ma aveva sempre pensato
che il vero motivo fosse che nel suo quartiere non c’era molta scelta. I
ragazzi non potevano fare i difficili, se i loro gusti sessuali comprendevano
gli uomini. Invece, da quando tre mesi prima aveva iniziato a frequentare i
locali gay grazie a Monica, si era reso conto che anche circondato da decine e
decine di uomini riusciva ad avere comunque un discreto successo.
La sera del 31 dicembre Ian entrò
nel suo club preferito con un sorriso. Rivolse un cenno di saluto al
buttafuori, un ragazzo con cui aveva passato più di una serata dopo la chiusura,
e scivolò nella grossa stanza illuminata fiocamente. Lasciò la giacca al
ragazzo del guardaroba, assicurandosi di capire dove la riponesse in modo da
poterla recuperare senza dover pagare, e poi si diresse alla pista da ballo.
Gli ci vollero meno di dieci
minuti prima di sentire un paio di braccia attorno alla vita e, con un sorriso
vincente, si voltò verso il ragazzo che si era avvicinato.
L’ultima serata dell’anno era
iniziata e, anche se non sarebbe cambiato un cazzo nell’anno nuovo, aveva
intenzione di godersela.
***
Mickey Milkovich odiava
i club gay.
Ci era entrato una sola volta,
quando aveva iniziato a nutrire I primi sospetti sulla sua sessualità, e non ci
era più tornato.
Odiava la musica commerciale e
forzatamente allegra, i cocktail davvero troppo costosi e scarsamente carichi
di alcool e, soprattutto, tutta quella marmaglia che sembrava considerare la
propria omosessualità un segno distintivo di cui vantarsi.
Lui, cresciuto nel Southside, sapeva bene che non era così.
Gli piacevano gli uomini. Amava
scoparli e, se incontrava qualcuno di adatto,
farsi scopare. Gli piaceva la sensazione del corpo solido di un altro ragazzo
premuto contro il suo, di un cazzo duro tra le mani. Niente di tutto questo,
però, lo rendeva simile alle persone che ogni sera si riunivano in quei locali
del Northside. Non era effemminato e non era uno di
quei ridicoli ragazzoni impomatati e coperti di abbronzante. Era un uomo a cui
piacevano gli altri uomini, niente di più, nessuno stigma.
Tuttavia, pur avendo sempre
evitato quei posti, quella notte si trovava in fila davanti a club, proprio
dietro a un gruppo di drug queen che flirtavano
fastidiosamente con dei Big Jim pieni di muscoli.
Era la notte di Capodanno. Mandy
era dai Gallagher con Ian, che nell’ultimo anno e mezzo sembrava essersi
insediato a casa Milkovich al punto da non infastidire nemmeno più Mickey. Terry
aveva qualche affare in corso e i suoi fratelli erano probabilmente in giro a
scopare qualche prostituta.
Mickey aveva pensato di rimanere
a casa, ma alla fine aveva cambiato idea. La sua vita era abbastanza patetica
anche senza un capodanno passato a guardare un film porno tracannando birra di
pessima qualità. Inoltre non scopava nessuno da tempo, troppo tempo, e aveva bisogno di sfogarsi. Lì, almeno, era sicuro
di non incontrare nessuno di sua conoscenza.
Era al sicuro.
Ci volle mezz’ora ma, finalmente,
riuscì a entrare nel locale. Prese un sorso dalla bottiglia di vodka che era
riuscito a imbucare e si guardò attorno, chiedendosi da dove iniziare. Alla
fine, ignorando volutamente la pista da ballo, decise di appollaiarsi ad uno
dei tavolini a ridosso del muro e valutare la situazione.
________________________L’angolino di Jane
Coff coff coff.
Ok questa è… una cazzatina. Avrà credo altri due capitoli, giusto una miniminimini long per festeggiare l’anno nuovo ricordando i
miei Gallavich. Non sono così sicura del risultato
finale, non sono ancora abituata a scrivere in uno stile che possa essere
adatto a Shameless, quindi ogni tipo di commento e
consiglio è ben accetto!!
Al prossimo capitolo!!
Jane