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Autore: HIMsteRoxy    07/01/2014    2 recensioni
[SEGUITO DI HEL'S STORY]
Appoggiai allora la mia mano sul suo braccio, ma al contatto con la sua pelle fredda mi scostai improvvisamente.
Lui si girò e fu in quel momento che vidi per la prima volta la sua vera natura: il suo viso era diventato azzurrino e le sue iridi rivelavano un rosso acceso.
Sussultai mentre non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo viso. Loki mi fissò inespressivo, poi cambiò sguardo e si acquietò mentre la sua pelle ritornava a riprendere il normale colorito roseo e i suoi occhi ridiventavano verdi.
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un anno da quando avevo messo piede su Asgard e avevo conosciuto mio padre. In quel periodo passato al suo fianco, insieme anche a Freki e a Thor, ero diventata più forte e più sicura di me. 
Ma al mio ritorno su Midgard, in compagnia di Loki, non tutto iniziò nel modo giusto. 
Finii la scuola e trovai subito lavoro in una piccola libreria vicino casa. Ero stata davvero fortunata ad essere stata assunta in così breve tempo. 
Ma da quando Loki venne a sistemarsi a casa, persi dopo alcuni mesi l’amicizia con Anne e dovetti anche affrontare la morte di mia nonna. 

Il motivo per cui Anne si allontanò da me fu proprio Loki. Da quando scappai e lasciai Midgard in compagnia di Loki, Anne iniziò a condividere la stessa indifferenza morbosa che tutta la città aveva nei miei confronti. Pensavano ancora che fossi pazza e che starmi alla larga ed evitarmi di guardare negli occhi fosse la soluzione migliore. 
Così quando tornai a Midgard Anne evitò di rispondere alle mie chiamate e finse di stare male ogni volta che la andavo a trovare a casa. I primi tempi fu difficile accettare questa situazione ma col tempo ci feci l’abitudine. Anne era uguale a tutti gli altri, era questa la verità. Ed io ero superiore a tutti quelli stupidi midgardiani.

Feci anche l’abitudine alla scomparsa della nonna. Aveva accolto felicissima l’arrivo di Loki e insieme formavamo una famiglia alquanto felice. Ma nel periodo natalizio, che Loki chiamava Yule, si sentì male e ci lasciò per sempre. Fu un duro colpo ma grazie a Loki riuscii a superare anche questa disgrazia. Adesso eravamo rimasti solo io e lui. 
 
Furono questi i pensieri che affollarono la mia mente quel giorno. Ero seduta sul sedile dell’autobus mentre tornavo a casa, dopo una giornata di lavoro. La neve cadeva a fiocchi davanti ai miei occhi mentre si depositava sulle strade e sui marciapiedi ghiacciati. 
Per tutti questi dodici mesi mi ero trascinata tra novità e notizie brutte. E se ero arrivata a quel punto dovevo solo ringraziare mio padre. 
Avevamo fatto un patto: non avrebbe più fatto del male a nessuno, non avrebbe tentato di riprendersi il trono di Asgard e avrebbe attaccato al chiodo la sua divisa; tutto ciò equivaleva a passare una vita normale, sebbene fosse uno sforzo per un Asgardiano. 
Loki aveva accettato. In fondo se avesse commesso qualche altro errore avrebbe potuto dirmi addio per sempre, stavolta. Forse più che un patto era uno sporco ricatto, ma era indispensabile. E fino ad ora aveva rispettato le mie regole.

Arrivai davanti la porta di casa e mi fermai per cercare le chiavi. Sentii provenire da dentro delle voci, come se Loki avesse invitato qualcuno a casa o avesse fatto entrare qualche insolito visitatore. In tutti quei mesi nessuno era venuto a bussare alla nostra porta. L’unica persona che vedevo ogni giorno era solo Loki e basta. 
Trovai le chiavi e, sospirando, mi decisi ad entrare. 
- Papà? 
Domandai, mentre le voci svanirono all’improvviso, come se avessi interrotto qualcosa. Richiusi la porta e mi avviai verso il soggiorno. 
- Papà? 
Richiamai Loki. 
Entrai in soggiorno e lo vidi seduto su una vecchia poltrona rossa. Lo fissai attentamente per qualche secondo. Stava comodamente adagiato su di essa, tenendo le braccia appoggiate ai braccioli, mentre le gambe erano accavallate una sull’altra. Quella posizione gli conferiva di certo il profilo di regnante. 
Loki mi sorrise e mi fece cenno di avvicinarmi, vedendomi ferma sulla soglia. 
- Hel, tutto bene? Com’è andata la giornata? 
Mi chiese con quella sua voce ammaliante. 
- Bene. 
Risposi spaesata. Mi ero preparata a ricevere l’inaspettato ospite, invece di lui non vi era traccia. Loki era da solo in quella stanza. 
- Ho sentito delle voci. 
Aggiunsi aggrottando la fronte. Per un attimo ebbi paura di avere avuto qualche visione. 
- Stavo guardando la tv. 
Rispose sorridendo di nuovo. 
- Tu odi la televisione. 
Aggrottai di nuovo la fronte. Prima che potessi ribadire, Loki si alzò e mi cinse con un abbraccio ridendo. 
- Pensavo che ci fosse qualcuno… 
Aggiunsi. 
- Chi vuoi che venga a farmi visita?
Chiese spalancando gli occhi. 
- Non so… Freki o Thor! 
Risposi alzando le spalle. 
Loki ebbe un sussulto e si voltò dall’altra parte. Benché fosse passato tutto quel tempo non era ancora riuscito a digerire il fatto che Thor fosse diventato Re di Asgard al posto suo. 
Era dura da accettare, riuscivo a comprendere i suoi sentimenti. Ma doveva andare così, Thor era destinato a ricoprire quell’incarico e Loki prima o poi doveva farsene una ragione. 

Il silenzio calò su di noi ed io mi sentii in colpa per aver riaperto la ferita. Mi dava ancora le spalle e se ne stava immobile a fissare il pavimento. Appoggiai allora la mia mano sul suo braccio, ma al contatto con la sua pelle fredda mi scostai improvvisamente. 
Lui si girò e fu in quel momento che vidi per la prima volta la sua vera natura: il suo viso era diventato azzurrino e le sue iridi rivelavano un rosso acceso. 
Sussultai mentre non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo viso. Loki mi fissò inespressivo, poi cambiò sguardo e si acquietò mentre la sua pelle ritornava a riprendere il normale colorito roseo e i suoi occhi ridiventavano verdi. 
- Sono quello che tutti chiamano mostro. Ecco cosa sono! Il figlio rinnegato di un gigante… 
Disse evitando di guardarmi. 
- Non sei un mostro… 
Ribadii, avvicinando la mia mano alla sua. Loki si allontanò da me. 
- Cosa allora? 
Domandò. 
- Sei mio padre. L’unica persona che mi è rimasta. 
Risposi, sorridendogli debolmente. 
- Non sono sicuro di esserne all’altezza. Riponi troppa fiducia in me, Hel. 
Concluse, uscendo di casa. 


*Angolo dell’autrice: 
Eccomi di nuovo qua!! Sono la vostra Roxy!! Come avete passato queste vacanze?? Vi siete divertiti?? 
Sono passati alcuni mesi da quando ho scritto le avventure di Hel e di Loki. Mi hanno chiesto di continuare questa storia e finalmente l’ispirazione ha fatto il suo lavoro!
A dire la verità, ho avuto molta nostalgia di Loki ed Hel… mi sono mancati! Ma adesso ecco una nuova storia!
Questo è il primo capitolo! Ditemi cosa ne pensate ^_____^ 
Baci, la vostra Roxy. 
  
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