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Autore: SunlitDays    07/01/2014    3 recensioni
“Korra è una schiappa... Korra è una schiappa... Korra è una schiappa…”
Scritta per l'Avatar Weekly Fest
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Korra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Avatar's Honor
Rating: per tutti
Personaggi: Korra, Meelo
Prompt: #65 momenti imbarazzanti, #67 il giorno più spaventoso ( Avatar Weekly Fest - Ottavo Turno )
Avvertimenti: né personaggi, né titolo e nemmeno il sommario hanno un senso, qui
Conteggio Parole: 549
Sommario: “Korra è una schiappa... Korra è una schiappa... Korra è una schiappa…”
NdA: il mio debutto in questo fandom. E che debutto *facepalm* Ho visto solo i primi cinque capitoli di Korra, quindi ovviamente, da perfetta idiota che sono, mi sono messa a scrivere una fic su dei personaggi che conosco appena. Sappiate, dunque, che se li trovate OOC non è colpa mia, cioè lo è, but still... Il fatto è che i prompt erano bellerrimi e Meelo è qualcosa di grandioso e sì, insomma, dovevo farlo. Erano giorni, poi, che desideravo scrivere qualcosa su Avatar e adocchiavo quest'iniziativa.
E niente, mi rendo conto che queste note non stanno invogliando nessuno a leggere e quindi mi dileguo *sprofonda nel proverbiale fosso nel terreno*



 

“Korra è una schiappa... Korra è una schiappa... Korra è una schiappa…” cantilenava Meelo.

Col sedere in aria e la faccia a terra, Korra si chiese se non fosse arrivato il momento di dare un nome a quella posizione, visto che era la quarta volta quel giorno che cadeva in quel modo. Avrebbe potuto fingere che fosse una figa tecnica da Avatar. E non il suo più grande fallimento.

“Korra è una schiappa… Korra è una schiappa…” continuava ad infierire Meelo, e adesso anche Ikki gli faceva eco. Jinora, che non si era mossa dalla sua postura di meditazione, arricciò gli angoli della bocca in un sorriso represso.

Korra stava cominciando a stancarsi di venir derisa da dei bambini.

Si alzò con tutta la dignità rimastale — e l’Avatar Korra aveva una tale quantità di dignità da poter riempire i cinque stomaci di un bisonte volante, sissignore! — e, con le braccia incrociate al petto e la sua migliore espressione da ‘Temetemi, sono l’Avatar, Asskicker Extraordinaire’, disse a voce alta: “credi forse di poter fare di meglio, Meelo? Bene, allora ti sfido!” gridò, puntandogli un dito contro.

“Ehm… Korra, forse—” ma la voce di Ikki venne sopraffatta da un forte rombo.

Meelo si era piegato sulle ginocchia e, con espressione concentrata, aveva espulso una corrente d’aria dal suo didietro tanto forte da far girare i pannelli con cui Korra si stava allenando prima ad una velocità tale da farle drizzare i capelli.

Un battito dopo, il bambino aveva fatto un salto e si era tuffato nel macchinario. Aleggiò e volteggiò senza mai toccare i pannelli, come calamite con lo stesso polo, e, pochi attimi dopo, era dall’altra parte, continuando a piroettare e cavalcare l’aria.

“Dadà!” gridò Meelo, con le braccia alzate e le gambe che continuavano a zompettare. “Ho vinto! Sono un Avatarbender!”

Korra aveva le guance in fiamme e l’occhio destro batteva a ritmo della vena pulsante che aveva in fronte. “Non esiste niente del genere!” gridò, in parte per sovrastare le risate delle ragazze, in parte perché… beh, perché le andava. “Non esistono Avatarbender!”

“Korra è una schiappa… Korra è una schiappa…”

“Va bene. Va bene!” urlò. “Sei bravo, lo ammetto,” continuò, cercando di ritrovare la calma. “Deve essere facile quando ti viene insegnato fin da piccolissimo il dominio dell’aria. Ma aspetta che ti faccia vedere qualche mossa del dominio del fuoco. Ti bruceranno gli occhi dal calore e scapperai chiamando la mamma. Sarà… sarà… il giorno più spaventoso di tutta la tua vita!” esclamò, alzando testa e braccia verso il cielo, e permettendo a due grosse fiamme di sprigionarsi dalle sue mani.

Ci fu un lungo silenzio.

Korra abbassò lo sguardo per gustarsi le loro espressioni terrorizzate e invece quello che vide la lasciò basita e, francamente, decisamente delusa.

Con un grosso sbadiglio che mise in mostre le tonsille, Meelo dichiarò di avere sonno e prontamente si stesa a terra e si addormentò. Ikki prese il bambino in braccio e si avviò verso casa. Jinora non si era mossa di un centimetro, ma adesso il suo viso era rilassato e inespressivo, segno che era tornata alla sua stupida meditazione.

E Korra… Korra rimase sola, i pannelli che ancora giravano e la terribile realizzazione di essere appena stata umiliata e poi ignorata da un bambino.

Sospirò. Non c’è più rispetto nemmeno per l’Avatar.

 
   
 
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