08/01/2014
3 recensioniSalve a tutti :3
Bene, non ho molto da dire su questa flashfic, so' che è un po uno schifo ma va beh LOL
Tutte e due frasi in corsivo sono cose vere, non le ho inventate io. *3*
A parte questo, spero che vi piaccia e se avete voglia lasciate una recensione ^^
Bye xx
‘negli anni successivi, John avrebbe ammesso che Paul era stato il suo primo amore, Yoko il secondo’
George diceva che sarebbe passato tutto questo, tutto questo dolore che si stava prendendo gioco
del mio cuore, lentamente. E se faceva male la consapevolezza di dover lasciare la Band per
sempre, il fatto di essere stato sostituito da una donna qualsiasi mi distruggeva.
Le lacrime facevano male, bruciavano gli occhi così tanto da farmi pulsare le tempie, quelle gocce salate continuavano a scendere e scendere, scivolando sulle guance arrossate e cadendo, spalmandosi direttamente sulle mattonelle bianche dello studio.
‘I just saw a girl who said she saw John Lennon walking down the street in New York wearing button that said, “I love Paul”. She asked him: “Why are you wearing an ‘I love Paul’ button?, and he said: “Because I love Paul”
Certo, lui ha sempre detto di amarmi, sarei stato sempre il suo più grande amore a detto sua.
Ed ora? Sono io quello che cerca di raccogliere i pezzi ed andare avanti, sono io quello che abbassa la testa per non far vedere gli occhi rossi, sono io che ogni fottuta notte abbraccia il cuscino immaginando che sia lui, John.
Adesso lo studio sembra così grande e io mi sento così solo, come ogni santissimo giorno le lacrime continuano a scendere dal mio viso ma, a differenza degli altri, qualcuno entra nella stanza.
Abbasso la testa velocemente per non farmi vedere e tossicchio.
-Ho dimenticato gli occhiali.- La sua voce mi arriva forte, d’impatto, la rinascerei tra mille.
–Strano.- Riesco solo a dire, con la voce rotta dal pianto.
–Piangi?- Mi dice lui, con aria di sufficienza, guardandomi di sfuggita.
-T’interessa?- Il mio è un sussurro.
-Come potrebbe non interessarmi?- Lo sento più vicino ora, sento le sue mani appoggiarsi sul mio viso bagnato e alzarmi la testa dolcemente. –Sono io, John. Mi è sempre importato di te.-
Piano piano le lacrime si fermano, riesco solo a guardarlo negli occhi e perdermi in quelle iridi così lucenti, così belle. –Ora c’è Yoko, no?- Deglutisco, aspettandomi un qualche schiaffo o un’amara risposta, ma l’unica cosa che ricevo è un bacio.
Un dolce bacio che mi fa sentire bene, un bacio che mi fa volare su cieli nascosti e arcobaleni di mille colori.
Ci allontaniamo di poco per riprendere fiato, ora sul suo viso c’è un’espressione di dolore, gli occhi socchiusi per la miopia, le labbra tremanti.
-Ora c’è Yoko.- Si allontana da me, prende i suoi occhiali, li indossa e se ne va.
Via da me.
Via da noi.