AllynChannel
trasmette,
e trasmette HashiMadaHashi, trasmette ANGST, perché
l’angst sembra non bastarle
mai...Mi farò perdonare, prometto, finirò il
diciassettesimo capitolo della
long commedia su Naruto e Sasuke *sorride pensando ai pallini rossi*,
però, non
ho resistito, dopo pochi giorni sento già
l’astinenza di Madara e del Senju,
credo sia una sorta di dipendenza *disintossicatemi*.
Queste
note sono idiote,
cerchiamo di renderle sensate, beh, la fic, parliamo della fic...Siamo
praticamente in linea con il manga come tempi, ci sono Hashirama e
Madara
redivivi, e la storia si ripete, anche dopo la morte...insomma dolore,
passione, dolore, passione, amore, odio, angst...ahahahah La smetto, vi
lascio
alla fic, sperando che vi piaccia <3 Sperando di leggere i
vostri commenti,
insulti, pomodori <3
Un
bacione enorme a
tutti <3
Allyn
che shippa come
una pazza *nooo, ma non si era capito, eh?* Hashirama e Madara <3
Anche dopo la
morte
Hashirama
& Madara
Tira un vento
che sa di cenere e terra, c’è anche odore di
sangue, acuto, nauseabondo, impregna l’aria, tinge la pelle
degli uomini,
macchia i loro volti, tormenterà in futuro i loro sogni.
Niente
sarà più come prima, questo l’hanno
sempre saputo,
tutti quanti, ma hanno comunque deciso di continuare, di alzare la
testa, di
combattere.
Si sono
schierati, hanno creduto, hanno impugnato le loro
armi, hanno gridato, pianto gli amici perduti, sepolto i loro corpi
sotto terra
e promesse.
La guerra sembra
non essere mai finita, si combattono nemici
il cui cuore ha preferito pompare odio, anziché vita.
Poi ci sono loro,
che sembrano appartenere ad un altro mondo, combattono
un’altra battaglia,
quella interrotta anni prima, quella che sembrava esser cessata con
l’ultimo
battere dei loro cuori.
Ora nei loro
petti non rimbomba niente. C’è il vuoto della
morte, la pace negata da tecniche e alchimie che non sarebbero mai
dovute
esistere.
Loro si
guardano, non si muovono, in tutti quegli anni hanno
imparato ad attendere, con la pazienza di chi ha vissuto tanti giorni,
di chi
ha visto il mutare delle stagioni troppe volte, somigliano alle statue
immobili
che proteggono la valle ai confini di Konoha, volti di pietra che hanno
rubato
i loro lineamenti tanto diversi.
La loro pelle
è sempre stata complementare, chiara quella di
uno, brunita quella dell’altro, ora pare accomunata da crepe
antiche, il prezzo
della morte.
Uomini
incrinati, è quello che sono sempre stati, dopotutto.
Riesumati dal
sonno eterno, risvegliati, con le sclere nere
di chi non dovrebbe vedere, non possono far altro che continuare a
combattere,
riprendere da dove il destino e le scelte li avevano interrotti.
Madara stringe
forte i pugni, sente il peso dell’armatura
sulle spalle, la terra sotto i piedi.
E’
vivo, si sente vivo, anche se non lo è.
Sarebbe successo
ancora, si sarebbero scontrati ancora una
volta, e Hashirama sarebbe stato di nuovo il suo nemico.
Ha portato il
ricordo del suo viso negli inferi, ha covato il
rancore e l’odio, lasciando che fossero la sua personale
tortura per l’eternità.
Ma il fato ha
rimescolato le carte.
Non
c’è il buio del niente ad avvolgergli le membra e
il
cuore, c’è il rosso del sangue e
c’è il campo di battaglia.
Alza il viso e
lo guarda, sonda le sue espressioni, e non può
fare a meno di pensare che Hashirama è bello anche nella
morte, che il suo viso
è quello che dovrebbe avere un Hokage.
La rabbia e un
dolore che la morte si era portata via sembrano
annebbiargli per un attimo la vista, poi sorride, con le stesse labbra
sottili
di un tempo, ghignando cattivo.
C’è
tutta una guerra da combattere, armi da impugnare, il suo
cuore che non batte più da trafiggere ancora.
Anche
dopo la morte.
Vale la pena
provare a farsi uccidere solo da lui, perché sa
che solo lui potrebbe, per questo combatterà,
proverà ad annientarlo, anche
dopo la morte. L’unica guerra che potrà combattere
sarà quella contro il Senju.
Hashirama avanza
un passo, è strano sentire di nuovo il
proprio corpo, è strano ritrovarsi giovani e potenti di una
forza che non
sarebbe dovuta scorrere nelle sue vene che non può che
immaginare vuote.
Sono due corpi
senz’anima, o forse due anime destinate a
incontrarsi ancora in corpi riesumati dalla polvere.
Hashirama sente
il peso del passato, sente il dolore della
consapevolezza, Madara, fiero come è sempre stato, fiero
come aveva ricordato
quando aveva chiuso le palpebre per sempre.
Destini tessuti
da dei capricciosi.
Che la guerra
abbia inizio, di nuovo.
Combatteranno, e
sa che non colerà sangue dalle loro ferite,
Hashirama sa che non è rimasto niente degli uomini che
erano, solo la leggenda,
e solo l’amore che divenne odio.
Se potesse
piangere, lo farebbe.
Ma è
morto, non può, allora combatterà,
cercherà di rimettere
ordine al corso degli eventi, cercherà di ridare riposo al
corpo e all’anima di
Madara, perchè avrebbe voluto amarlo fino a morire, avrebbe
voluto incidere la
sua pelle con altre ferite, mordere le sue labbra in baci che avrebbero
avuto
lo stesso sapore della vita.
E allora non ci
sarebbero state guerre, ci sarebbe stata solo
Konoha ad accoglierli, ci sarebbe stato tutto quello che avevano
sognato, e un
giorno la morte li avrebbe colti, insieme, li avrebbe stretti nel suo
abbraccio
freddo, se ne sarebbero andati in pace, dopo aver contato le cicatrici
ormai
vecchie e lucide, dopo essersi guardati negli occhi, dopo aver
condiviso anche
l’ultimo granello di vita.
“Ti
ucciderò, questa volta sarà davvero la
fine” Sibila
Madara.
Hashirama sente
il vento scostargli il capelli castani dal
viso, sente l’odore del sangue dei nipoti della sua Konoha,
guarda i loro
volti, guarda il ragazzo dai capelli color del grano, incrociare gli
occhi
scuri di un Uchiha giovane e bello come lo era stato Madara.
Meritano un
futuro, tutti loro, quello che lui e il nemico
avevano sognato in passato.
Una stretta
dolorosa dove il cuore non può più battere,
Hashirama vede ciò che non ha mai potuto avere, vede in quei
due ragazzi il
legame che Madara spezzò.
Ancora una volta
la storia si ripete.
“Anche
dopo la morte” Sussurra il Senju.
“Riesco
ad amarti anche
dopo la morte”
Pensa
correndo verso di lui con un grido di rabbia.
*°*°*°*
Ci sono colpi
che affondano, crepe che sembrano aprirsi e
formare voragini, sembra che l’anima possa fuggire dai loro
corpi e lasciare solo
cenere trasportata dal vento.
Cosa sono
diventati?
Cos’erano
stati, un tempo?
Ora non sono
vivi, ora sono solo morti che combattono.
E’
questo che pensa Madara, mentre comprende che quella
battaglia non potrà aver fine, che il destino è
stato crudele con loro, anche
dopo la morte, che li ha costretti a ferirsi ancora.
Allora rivede
nei suoi ricordi la frangia liscia e
scompigliata di Hashirama, rivede il suo viso di ragazzino, i suoi
sorrisi
luminosi.
Ci aveva creduto
nei loro sogni.
Vorrebbe dirgli
che sì, l’ha amato, che sì, in quella
vita
dolorosa c’è stato un soffio di calore, di un
tepore in grado di annebbiare per
un attimo l’odio.
Ma non
può, non ha mai potuto, avrebbe distrutto
l’equilibrio
del suo rancore.
E mentre un
kunai gli oltrepassa la spalla senza che una
goccia di sangue bagni la terra polverosa lui ricorda le volte in cui
è stato
il calore piacevole di Hashirama a trafiggergli l’anima,
quante volte si sono
consumati, dilaniati, posseduti con la foga di chi conosce
l’effimera durata
della vita.
Vorrebbe
sentirlo ancora dentro, anche dopo la morte, una
voglia paradossale, perché nella sua testa risuonava solo
rabbia e foga
omicida, eppure, piccolissimo un barlume arde ogni volta che gli occhi
dalle
sclere nere di Hashirama incrociano i suoi.
Ha ancora le
labbra carnose, e Madara si chiede se il sapore
della sua lingua sia lo stesso di quando erano ragazzi, sembra passato
così
tanto tempo, sembra passata un’eternità intera.
Lo desidera,ma
dovrà ucciderlo o lasciarsi uccidere, anche
dopo la morte, loro sono dannati.
*°*°*°*
Nd.Allyn
Allora...ehm...dice
che
io dovevo mettere in forno la diciassettesima regola della long
commedia
idiota...però, non ho resistito, ho dovuto aprire una nuova
pagina di word, ed
erano ancora Hashirama e Madara, questa volta contemporanei agli ultimi
capitoli del manga, Madara non è ancora tornato
mortale...questo è lo scontro
che ho immaginato, insomma...ok è uno sclero, ma non ho
resistito, perdonatemi,
il 17° chap arriverà a breve, e sarà
più rosso di questa fic, che credo sia
ANGST, spero vi piaccia, spero che come me riusciate ad amare questa
coppia, c’è
così tanta passione, così tanto dolore...
Il
biondo e l’Uchiha
bello come lo era stato Madara sono Sasuke e Naruto, Hashirama li
guarda e non
può non ripensare alla sua adolescenza <3
Perché lo sappiamo, Naruto e
Sasuke sono un po’ gli Hashirama e i Madara moderni ahaha
Un
bacio, grazie per
aver letto e grazie di cuore a chi recensirà o
tirerà pomodori!
Per
la serie: IO AMO L’HASHIMADAHASHI
elenchiamo le stronzate scritte fino ad adesso sul loro due *Oh Jashin*
Ruggine e Sale
Quel giorno non è oggi
Alllyn