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Autore: Allyn    08/01/2014    6 recensioni
AllynChannel manda in onda i suoi amori, nel supremo nome dell'ANGST: Madara e Hashirama.
Una fic che prova a rimanere in linea con i tempi del manga, un Madara e un Hashirama destinati a combattere (e amarsi, desiderarsi, voler cancellare gli orrori del destino?) anche dopo la morte, perchè per loro non c'è pace, non c'è mai stata.
Madara x Hashirama
Genere: Angst, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hashirama Senju, Madara Uchiha
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Hashirama Senju e Madara Uchiha'
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AllynChannel trasmette, e trasmette HashiMadaHashi, trasmette ANGST, perché l’angst sembra non bastarle mai...Mi farò perdonare, prometto, finirò il diciassettesimo capitolo della long commedia su Naruto e Sasuke *sorride pensando ai pallini rossi*, però, non ho resistito, dopo pochi giorni sento già l’astinenza di Madara e del Senju, credo sia una sorta di dipendenza *disintossicatemi*.

Queste note sono idiote, cerchiamo di renderle sensate, beh, la fic, parliamo della fic...Siamo praticamente in linea con il manga come tempi, ci sono Hashirama e Madara redivivi, e la storia si ripete, anche dopo la morte...insomma dolore, passione, dolore, passione, amore, odio, angst...ahahahah La smetto, vi lascio alla fic, sperando che vi piaccia <3 Sperando di leggere i vostri commenti, insulti, pomodori <3

Un bacione enorme a tutti <3

Allyn che shippa come una pazza *nooo, ma non si era capito, eh?* Hashirama e Madara <3

 

Anche dopo la morte

Hashirama & Madara

 

Tira un vento che sa di cenere e terra, c’è anche odore di sangue, acuto, nauseabondo, impregna l’aria, tinge la pelle degli uomini, macchia i loro volti, tormenterà in futuro i loro sogni.

Niente sarà più come prima, questo l’hanno sempre saputo, tutti quanti, ma hanno comunque deciso di continuare, di alzare la testa, di combattere.

Si sono schierati, hanno creduto, hanno impugnato le loro armi, hanno gridato, pianto gli amici perduti, sepolto i loro corpi sotto terra e promesse.

La guerra sembra non essere mai finita, si combattono nemici il cui cuore ha preferito pompare odio, anziché vita.

Poi ci sono loro, che sembrano appartenere ad un altro mondo, combattono un’altra battaglia, quella interrotta anni prima, quella che sembrava esser cessata con l’ultimo battere dei loro cuori.

Ora nei loro petti non rimbomba niente. C’è il vuoto della morte, la pace negata da tecniche e alchimie che non sarebbero mai dovute esistere.

Loro si guardano, non si muovono, in tutti quegli anni hanno imparato ad attendere, con la pazienza di chi ha vissuto tanti giorni, di chi ha visto il mutare delle stagioni troppe volte, somigliano alle statue immobili che proteggono la valle ai confini di Konoha, volti di pietra che hanno rubato i loro lineamenti tanto diversi.

La loro pelle è sempre stata complementare, chiara quella di uno, brunita quella dell’altro, ora pare accomunata da crepe antiche, il prezzo della morte.

Uomini incrinati, è quello che sono sempre stati, dopotutto.

Riesumati dal sonno eterno, risvegliati, con le sclere nere di chi non dovrebbe vedere, non possono far altro che continuare a combattere, riprendere da dove il destino e le scelte li avevano interrotti.

Madara stringe forte i pugni, sente il peso dell’armatura sulle spalle, la terra sotto i piedi.

E’ vivo, si sente vivo, anche se non lo è.

Sarebbe successo ancora, si sarebbero scontrati ancora una volta, e Hashirama sarebbe stato di nuovo il suo nemico.

Ha portato il ricordo del suo viso negli inferi, ha covato il rancore e l’odio, lasciando che fossero la sua personale tortura per l’eternità.

Ma il fato ha rimescolato le carte.

Non c’è il buio del niente ad avvolgergli le membra e il cuore, c’è il rosso del sangue e c’è il campo di battaglia.

Alza il viso e lo guarda, sonda le sue espressioni, e non può fare a meno di pensare che Hashirama è bello anche nella morte, che il suo viso è quello che dovrebbe avere un Hokage.

La rabbia e un dolore che la morte si era portata via sembrano annebbiargli per un attimo la vista, poi sorride, con le stesse labbra sottili di un tempo, ghignando cattivo.

C’è tutta una guerra da combattere, armi da impugnare, il suo cuore che non batte più da trafiggere ancora.

Anche dopo la morte.

Vale la pena provare a farsi uccidere solo da lui, perché sa che solo lui potrebbe, per questo combatterà, proverà ad annientarlo, anche dopo la morte. L’unica guerra che potrà combattere sarà quella contro il Senju.

Hashirama avanza un passo, è strano sentire di nuovo il proprio corpo, è strano ritrovarsi giovani e potenti di una forza che non sarebbe dovuta scorrere nelle sue vene che non può che immaginare vuote.

Sono due corpi senz’anima, o forse due anime destinate a incontrarsi ancora in corpi riesumati dalla polvere.

Hashirama sente il peso del passato, sente il dolore della consapevolezza, Madara, fiero come è sempre stato, fiero come aveva ricordato quando aveva chiuso le palpebre per sempre.

Destini tessuti da dei capricciosi.

Che la guerra abbia inizio, di nuovo.

Combatteranno, e sa che non colerà sangue dalle loro ferite, Hashirama sa che non è rimasto niente degli uomini che erano, solo la leggenda, e solo l’amore che divenne odio.

Se potesse piangere, lo farebbe.

Ma è morto, non può, allora combatterà, cercherà di rimettere ordine al corso degli eventi, cercherà di ridare riposo al corpo e all’anima di Madara, perchè avrebbe voluto amarlo fino a morire, avrebbe voluto incidere la sua pelle con altre ferite, mordere le sue labbra in baci che avrebbero avuto lo stesso sapore della vita.

E allora non ci sarebbero state guerre, ci sarebbe stata solo Konoha ad accoglierli, ci sarebbe stato tutto quello che avevano sognato, e un giorno la morte li avrebbe colti, insieme, li avrebbe stretti nel suo abbraccio freddo, se ne sarebbero andati in pace, dopo aver contato le cicatrici ormai vecchie e lucide, dopo essersi guardati negli occhi, dopo aver condiviso anche l’ultimo granello di vita.

“Ti ucciderò, questa volta sarà davvero la fine” Sibila Madara.

Hashirama sente il vento scostargli il capelli castani dal viso, sente l’odore del sangue dei nipoti della sua Konoha, guarda i loro volti, guarda il ragazzo dai capelli color del grano, incrociare gli occhi scuri di un Uchiha giovane e bello come lo era stato Madara.

Meritano un futuro, tutti loro, quello che lui e il nemico avevano sognato in passato.

Una stretta dolorosa dove il cuore non può più battere, Hashirama vede ciò che non ha mai potuto avere, vede in quei due ragazzi il legame che Madara spezzò.

Ancora una volta la storia si ripete.

“Anche dopo la morte” Sussurra il Senju.

“Riesco ad amarti anche dopo la morte” Pensa correndo verso di lui con un grido di rabbia.

*°*°*°*

Ci sono colpi che affondano, crepe che sembrano aprirsi e formare voragini, sembra che l’anima possa fuggire dai loro corpi e lasciare solo cenere trasportata dal vento.

Cosa sono diventati?

Cos’erano stati, un tempo?

Ora non sono vivi, ora sono solo morti che combattono.

E’ questo che pensa Madara, mentre comprende che quella battaglia non potrà aver fine, che il destino è stato crudele con loro, anche dopo la morte, che li ha costretti a ferirsi ancora.

Allora rivede nei suoi ricordi la frangia liscia e scompigliata di Hashirama, rivede il suo viso di ragazzino, i suoi sorrisi luminosi.

Ci aveva creduto nei loro sogni.

Vorrebbe dirgli che sì, l’ha amato, che sì, in quella vita dolorosa c’è stato un soffio di calore, di un tepore in grado di annebbiare per un attimo l’odio.

Ma non può, non ha mai potuto, avrebbe distrutto l’equilibrio del suo rancore.

E mentre un kunai gli oltrepassa la spalla senza che una goccia di sangue bagni la terra polverosa lui ricorda le volte in cui è stato il calore piacevole di Hashirama a trafiggergli l’anima, quante volte si sono consumati, dilaniati, posseduti con la foga di chi conosce l’effimera durata della vita.

Vorrebbe sentirlo ancora dentro, anche dopo la morte, una voglia paradossale, perché nella sua testa risuonava solo rabbia e foga omicida, eppure, piccolissimo un barlume arde ogni volta che gli occhi dalle sclere nere di Hashirama incrociano i suoi.

Ha ancora le labbra carnose, e Madara si chiede se il sapore della sua lingua sia lo stesso di quando erano ragazzi, sembra passato così tanto tempo, sembra passata un’eternità intera.

Lo desidera,ma dovrà ucciderlo o lasciarsi uccidere, anche dopo la morte, loro sono dannati.

 

*°*°*°*

Nd.Allyn

Allora...ehm...dice che io dovevo mettere in forno la diciassettesima regola della long commedia idiota...però, non ho resistito, ho dovuto aprire una nuova pagina di word, ed erano ancora Hashirama e Madara, questa volta contemporanei agli ultimi capitoli del manga, Madara non è ancora tornato mortale...questo è lo scontro che ho immaginato, insomma...ok è uno sclero, ma non ho resistito, perdonatemi, il 17° chap arriverà a breve, e sarà più rosso di questa fic, che credo sia ANGST, spero vi piaccia, spero che come me riusciate ad amare questa coppia, c’è così tanta passione, così tanto dolore...

Il biondo e l’Uchiha bello come lo era stato Madara sono Sasuke e Naruto, Hashirama li guarda e non può non ripensare alla sua adolescenza <3 Perché lo sappiamo, Naruto e Sasuke sono un po’ gli Hashirama e i Madara moderni ahaha

Un bacio, grazie per aver letto e grazie di cuore a chi recensirà o tirerà pomodori!

Per la serie: IO AMO L’HASHIMADAHASHI elenchiamo le stronzate scritte fino ad adesso sul loro due *Oh Jashin*

 Lui che lo aveva amato così tanto

Tutto o Niente

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Alllyn

   
 
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