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Autore: Triela_Rico    29/05/2008    1 recensioni
Fanfiction su Gunslinger Girl. Se Hillshire decide di tornare in Germania dopo l'ennesimo appello della madre, che succede? Triela e le altre sorelle che faranno?
Genere: Commedia, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Attraversano il cortiletto e il grandissimo viale che divide il dormitorio con la sede.



Possono entrare tranquillamente in sede ma ovviamente le telecamere registrano ogni loro movimento avvisando la sicurezza.

Attraversano i corriodi, chiedono agli agenti di sicurezza dove trovare Jean e scoprendo che è in ufficio si avviano verso il terzo piano.
Triela: "Rimango dell'idea che è inutile parlare con lui"

Rico:"Ma dai...non morde"
ridendo

Triela:"Chi lo sa. Intanto avrei delle cose da chiedergli e vengo solo per questo. Non mi sta simpatico..."

Rico:"Non lo trova simpatico nessuno anche se non capisco perchè"
voltandosi verso le amiche dietro di lei sempre camminando

Henrietta:" A me fa paura, ti guarda sempre con occhi duri e freddi"
stringendosi a Triela come se avesse visto un fantasma

Rico:" I suoi occhi sono così"
voltandosi di nuovo sempre camminando

Triela:"Rico aspetta....non capisco perchè lo difendi sempre"

Rico si ferma e si volta guardando Triela perplessa, non capisce perchè lei e Henrietta sono così dure con Jean

Triela:" Rico, lui ti tratta sempre male, ti sgrida e a volte ti picchia...e ancora lo difendi così. Perchè"
portandosi le mani sui fianchi mentre la osserva seria

Rico:" Jean è mio fratello, anche se si comporta così davanti agli altri con me è gentile. Non lo difendo, dico quello che penso"
sorridendo con aria pacata e gentile come faceva sempre

Rico sa che a volte lui è duro ma sa bene che è nel suo carattere ormai, anche se ultimamente si dimostra più gentile e disponibile. Le ha anche detto che il mare gli mette tristezza al tramonto e che vorrebbe ammazzare tutti i terroristi finchè sarà vivo. Non dice più il nome quando deve chiamarla ma si avvicinava
e le poggia la mano sulla spalla. Ormai Jean stava cambiando nel modo di trattarla e anzi pensa che cambia ancora. Lui le ha anche detto che non se ne era accorto prima, ma lei sta crescendo. I suoi lineamenti erano leggermente cambiati e anche l'altezza, ma lui non ci aveva fatto caso se non quando controllò la sua scheda personale con la foto e i dati di ogni esame. E si accorse della cosa.

Rico:" Lui non si comporta male con me, davvero".
avviandosi di nuovo

Triela:"Rico...sono preoccupata"
afferrandole un braccio

Rico:" Non cè niente da preoccuparsi, se non lo faccio io non devi temere"
riprendendo a camminare

Triela e Henrietta si guardano preoccupate e poi la seguono

Arrivate davanti la porta dell'ufficio di Jean,Rico bussa. Dopo pochi secondi Jean permette di entrare e Rico apre la porta affacciandosi solo con la testa

Rico:" Jean, posso chiederti una cosa?

Jean è nell'ufficio da solo, sta lavorando al portatile con dei documenti in mano e si ferma quando vede chi è che bussava. Posa i documenti sul tavolo

Jean:" Rico che è successo"

Rico entra nell'ufficio lasciando la porta semiaperta, Tirela e Henrietta si affacciano leggermente senza entrare e farsi vedere, Rico  si avvicina alla scrivania del fratello mentre lui la osserva serio

Rico:" Jean è vero  che cè una nuova sorella?

Jean:" Si esatto, è stata dimessa ieri. Dovrebbe venire in sede oggi."

Rico:" E' del nuovo modello? So che fa parte del nuovo tipo di cyborg"
sorridendo mentre si ferma davanti la scrivania a fissarlo

Jean:" Certo, vedo che le notizie volano"
rovistando fra delle carte

Rico annuisce con la testa sorridendo e poi si avvicina alla scrivania. Arrivava ad essa nonostante fosse molto alta per lei mesi prima. Jean stesso, che era alto di suo, usava la sedia alzabile per lavorare meglio. Rimane un poco incredulo, lavora sempre con lei e non si è accorto di niente. Ormai ècambiata anche di viso, più matura e carina. Non avrebbe mai pensato che in tre anni potesse cambiare tanto.

Jean:" Il nuovo cyborg non è come te, ha meno condizionamento e il corpo è stato preparato in maniera differente. Avrà meno forza e riflessi ma non sarà una marionetta apatica. Si è cercato di creare un nuovo modello che non dia problemi ai fratelli senza esperienza in merito."

Rico:" Ma senza condizionamento come farà il fratello a a darle ordini"

Jean:" Il condizionamentoi sarà fatto diversamente che con voi, non darà problemi come in precedenza con i modelli appena preparati. Certo sono ancora in fase di collaudo...vieni questo è nuovo modello"

Rico gira attorno alla scrivania e si avvicina a Jean per vedere il portatile. Compare la scheda di una ragazza.

Rico:" Che bella...:certo strani i capelli rossi"

Jean:" Ha 16 anni e le hanno cambiato colore di capelli, viso e il corpo per gli impianti"
guardando Rico mentre spiega

Rico:"Le hanno cambiato viso?"
fissango Jean sorpresa

Jean:"Si, cè il rischio che le ragazze vengano riconosciute, anche se è una possibilità remota. Inoltre i fratelli possono decidere l'aspetto fisico della sorella"

Rico:"Che brutta cosa. Se possono decidere anche l'aspetto fisico in questo modo noi cyborg diventiamo bambole e basta"

Jean :" La cosa non ti piaice?"

Rico:" No, per niente. Se noi siamo dei cyborg, le nuove diventano bambole create a gusto del fratello. Il nostro ruolo non sarà più lo stesso. Secondo me è una brutta cosa"
scuotendo la testa

Jean non poteva credere alle sue orecchie, il discorso lo fece riflettere un pò. Aveva pensato a questa cosa ma  ora non può  credere che lei intuisce il problema in pochi secondi. Guardandola si rende conto che davanti non ha più la bambina innocente e  vuota come lo era quando l'ha scelta. Passando undici anni  sempre su un letto d'ospedale non aveva mai vissuto una vita, se la sua potesse chiamarsi tale. Da quando è cyborg ha inziato ad imparare molto e si è fatta una sua personalità e cultura. Hillshire gli ha sempre riportato i risultati che lei ottieneì nell studio e sa che studia con passione. Adesso inizia a pensare che lei sta crescendo e sta diventando adulta. E la cosa in un certo senso lo spaventa un pò.

Rico:" Jean, quando dovrai sostituirmi farai anche tu così?"

Jean si volta a fissarla levando lo sguardo dal portatile, quella frase gli sembrò un macigno che gli cadeva in testa. Lei sembra, dall'espressione, seria ma nello stesso tempo tranquilla. E' come se lo dicesse tanto per chiedere, per essere sicura ma senza dar peso all'eventuale risposta. La luce che filtra dalla finestra dietro di lui li illumina di una luce dorata e entrambi rimangono a fissarsi un pò. Jean vede in quella bambina un'altra che non conosce, non si era mai fermato a guardarla in viso, aveva sempre cercato di non affezionarsi o solo iniziare a provare sentimenti. Ma ormai lo aveva capito, si è affezionato davvero e la vede in quel momento come un'estranea. E' troppo adulta e troppo bella ormai per essere ancora la "sua" Rico. In lei cè sempre tanta vitalità e voglia di vivere ma solo adesso, in questo momento si accorge di tutto quello che aveva provato a non vedere. Non poteva più tenere il paraocchi. Lei gli ha detto che sa di poter morire o diventare inutile in missione e vuole sapere che cyborg  sceglierà. Aveva fatto la ramanzina a Jose tante volta e ora....

Jean:" Non dire sciocchezze, pensare a queste cose adesso..... Passerà ancora molto tempo prima che tu possa avere qualche problema. Non ci pensare più."
tornando a fissare il portatile

Rico rimane silenziosa un poco mentre lui digita qualcosa al portatile. Poi si accorge di qualcosa sulla scrivania e si avvicina ad essa. Jean tiene sulla scrivania una statuetta di un cagnolino, ma lei non capsice di che razza si tratta.

Jean:" Puoi toccarla"

Rico la prende per guardarla meglio ma non capisce che tipo di cane si tratta, la gira e la rigira ma non trova scritto niente, allora lo chiede a lui

Jean:" E' un Beagle, un tipo di cane simile al bassotto ma più bello"
continuando a scrivere

Rico:" Che bello, mi piace. Io conoscevo solo i pastori tedeschi. Non sapevo ce ne fossero altri."

Jean:" Se la statua ti piace puoi tenerla, ne ho due. Non è una statua ma un fermalibro da mensola. Però sta bene anche come statua. Io ne ho un'altra"
indicando l'armadio a vetri alla sua sinistra dove fa bella mostra l'altra statua in una posa diversa.

Jean:" Se ti paice l'altra posizione puoi cambiarla con quella."

Rico fissa la statua e poi guarda l'altra. Rimane un pò incredula della cosa

Rico:" Posso davvero?

Jean:" Se ti piace puoi prenderla, altrimento non te lo avrei detto, scegli quella che preferisci ma solo se non pensi più al discorso di prima"

Jean voleva che lei non pensasse alla possibilità di cambiarla con un'altra. Visti i precedenti con altre cyborg vuol evitare ciò e in quel cane vede la speranza di cancellare dalla sua mente una cosa del genere.

Rico dal canto suo non sa  che fare, non aveva mai avuto qualcosa dal fratello che non fossero vestiti o armi e ora non sa come comportarsi.

Jean:" Io adesso devo andare ad una riunione, portatelo in camera. Ci vediamo nel pomeriggio per l'allenamento.
si alza e si avvicina a lei, la fissa senza tenere uno sguardo severo

Lei ha un'espressione diversa dalle altre sorelle, che lascia trasparire quello che sente. Non e' tipo di mentire ne cercare di garlo e lui lo sa, gli occhi di Rico lasciano trasparire tutto di lei come uno specchio e capisce finalemtne che basta guardarla negli occhi per sapere cosa pensa. In quel momento legge solo sorpresa e indecisione. Allora le poggia la mano sulla testa come aveva fatto tempo prima in una missione ma senza rimproverarla.

Jean:" Se lo vuoi portatelo, non farti problemi. Se te lo do non devi preoccuparti"

Rico annuisce contenta, la sua espressione è cambiata e adesso lui vede contentezza in quegli occhi. Le sorride appena e si appresta ad uscire. In quel momento che lui sta aprendo la porta Rico si ricorda delle amiche e non fa in tempo a fermarlo. Ma con sua sorpresa esce senza problemi.

Allora si precipita fuori dall'ufficio, Jean sta andando via ma delle amiche nessuna traccia.

Rimane qualche minuto a fissare i corrodoi vuoti. Di colpo qualcuno le tira un braccio

Triela:"Finalemnte ti sei decisa"
facendo spaventare Rico

Rico:" Dove siete state"

Triela:" Quando abbiamo visto che lui stava uscendo abbiamo cercato un posto dove nasconderci"
indicando anche Etta

Triela:" Allora, che ci racconti, non si sentiva niente ma non volevo entrare. Sai qualcosa di più? Sono curiosa di sapere qualcosa dei nuovi cyborg. Cosa vi siete detti"

Rico:" Io...."
risate e grida la interrompono, Etta e Triela si affacciano dalla finestra mentre Rico osserva il cane e poi fissa il corridoio.

Jean intanto si reca in riunone e incontra Hillshire nel corridoio che parla con Jose e Bernardo.

  
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