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Autore: rosie__posie    09/01/2014    4 recensioni
Spoiler terza stagione, post 3x02
Quando sprofondi nell'inferno, tutto ciò che ti rimane è il conforto di una vecchia amica. E di un vecchio amico.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Am I pretty?

 

La sua voce ti rimbomba nella testa come se ossa e pelle fossero diventate improvvisamente sottili come un’ostia. O come se fossi ancora ubriaco da quel giorno.

 

Magari lo sei…

 

Magari non hai più smesso di affondare. Affondare, affondare, affondare…

 

-Qual è il numero atomico dell’idrogeno? Perché la mia mente non funziona più come dovrebbe?

 

Hai ancora la mente incatenata alla sua stupida voce, alla sua stupida espressione dipinta sul viso, a quello stupido gioco. Alla sua mano che tanto stupida non è che sfiora il tuo ginocchio e che poi si ritrae, vergognosa di se stessa. Come se la mente che aveva mosso quella mano si fosse domandata, nell’esatto momento in cui l’aveva posta sulle tue gambe aperte, se era davvero quello ciò che desiderava.

 

I don’t mind…

 

Chi lo ha pronunciato? Tu? John? Entrambi? Nella tua mente hai ancora ricordi sfocati. Lui che si piega verso di te, tu che ti ritrai, voi che sembrate essere una cosa sola. Ci stai affondando ancora in quei ricordi. Affondare, affondare, affondare…

 

-Stupido, noioso difetto chimico!

 

Ricordi che sono così confusi che non ti stupiresti di sapere che eri così ubriaco da aver posato le tue labbra sulle sue. Non ti stupiresti, poiché John sembrava contemplarti come se il sole sorgesse e tramontasse attorno a te. Ma non l’hai fatto, ne sei certo.

 

-Spiacenti, John Watson non è in casa. Non sarà mai più in questa casa. Se volete contattarlo, cercatelo al nuovo indirizzo. Qual è il nuovo indirizzo? Non si è premurato di comunicarlo.


Sei certo di non averlo fatto perché altrimenti avresti aperto un fascicolo tutto nuovo su quel tanto agognato bacio! Un fascicolo del tutto nuovo che conserveresti gelosamente tra quello di Madonna e quello della Donna. Ci annoteresti ciò che avresti provato, ci descriveresti minuziosamente come ti sarebbero apparse le sue labbra. Sottili, screpolate, umide. Innalzeresti lodi alla sua lingua, che sicuramente avresti accarezzato più e più volte con la tua. E lo faresti ogni giorno: ogni fottutissimo giorno descriveresti ciò che quel bacio ti ha lasciato nel cuore e nell’anima. Per essere certo di non scordarlo più. Mai più.

 

-Il numero atomico dell’idrogeno! Il numero atomico dell’idrogeno!

 

E poi magari, in calce a ogni pagina annoteresti un numero, ogni volta sempre diverso: 1459, 1460, 1461… giorni da quando mi sono innamorato di John Watson.

 

-Dov’è? Dov’è quella boccetta?

 

Non ricordavi più il profumo dell’astuccio di marocchino, non è vero? All’inizio, la sensazione delle dita che entrano in contatto con la siringa dopo così tanto tempo è un po’ disturbante, ma poi ti sembra quasi di incontrare un vecchio amico mentre rimbocchi la manica sinistra. Un amico…

 

I don’t have friends. I just got one.

 

Bugiardo. John non è stato il primo, vero? Memorie d’un passato lontano ti aggrediscono, mentre davanti agli occhi vedi proiettata l’immagine di due giovani studenti che, seduti l’uno accanto all’altro, si conficcano nella carne la punta acuminata ciascuno della propria siringa e premono entrambi il proprio stantuffo. Te lo ricordi ancora bene, fin troppo bene, il sospiro di soddisfazione a cui Victor si abbandonava ogni volta.

 

-John non è qui. È impegnato con le Olimpiadi del Sesso. Pardon, è in luna di miele…

 

Gli occhi scivolano verso un piccolo quadro appeso sopra il caminetto. È sempre stato lì, per tutti quegli anni. Una piccola reliquia del tuo primo amore, conservata in bella vista. Se vuoi nascondere qualcosa, mettila sotto gli occhi di tutti ti ha sempre detto Victor. E ora, ora basterebbe che ti alzassi, che voltassi quel quadro e leggessi il numero di telefono scritto a matita, dietro la tela. O forse no, non ce ne sarebbe realmente bisogno, poiché non lo hai mai scordato per davvero.

 

Chissà, domani magari lo farai sul serio…

 

Perché ora, mentre premi in solitudine lo stantuffo, tutto ciò che ti rimane è la voce calda e surreale di John che ti penetra nelle vene.

 

Am I pretty?

Yes, you are lovely



Bello quanto l'Inferno che brucia...

   
 
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