Il giornalista fissava inorridito la scena che gli si presentava davanti agli occhi. Padre Martin era appeso ad una croce, e la sua carne stava lentamente bruciando consumandosi a poco a poco, ma le sue grida strazianti di dolore erano coperte dagli urli di esultanza degli internati. Il fetore che emanavano le decine di cadaveri mutilati nella stanza era insopportabile, e così il giornalista decise di provare ad allontanarsi da quell'orripilante scena senza attirare l'attenzione su di se. Uscì nel corridoio, e si trovó davanti i "Fratelli" che per ordine di padre Martin erano rimasti a guardia della porta e a vederlo, fortunatamente, non si mossero, dovevano avere un'alta considerazione dell'autorità di quel folle evidentemente. Miles cerò di ignorare che fossero completamente nudi, cosa abbastanza imbarazzante per lui, e svoltò in un altro corridoio completamente invaso dalle tenebre, controllò con la visione ad infrarossi della telecamera, recuperó con un certo disgusto la chiave dell'ascensore dalla bocca di una testa mozzata appoggiata su un armadietto insanguinato , dio che pessimo gusto aveva quel bastardo di Walker, e si diresse verso di esso correndo, non aveva intenzione di passare un minuto di più in quello schifo di posto. Con suo grande stupore non trovò più il cadavere del dottor Trager incastrato nella tromba dell'ascensore, l'avranno portato via, pensó Miles cercando di rassicurarsi, poi attivo l'ascensore e selezionò il piano terra. Finalmente arrivato si diresse verso la porta sperando di non incontrare altri ostacoli, aveva perso molto sangue e le dita delle mani che gli erano rimaste pulsavano dolorosamente, avrebbe dovuto raggiungere in fretta un ospedale se non voleva che le ferite facessero infezione. Raggiunta la porta la spalancò con un senso di sollievo, che non durò più di pochi attimi, infatti davanti a lui l'orrendo e sfigurato volto di Walker lo fissava ghignando. Non fece in tempo a reagire che subito l'uomo lo sollevò di peso prendendolo per il collo e lo scaraventó a terra con violenza. Il giornalista si rialzó velocemente, e barcollando inizió a fuggire dal lato opposto della porta imboccando un corridoio. Svoltò ad una curva e, con suo grande orrore, si trovò di nuovo davanti i due fratelli, come sempre completamente nudi, per fortuna affianco a lui c'era un altro corridoio, in cui si rifugiò immediatamente riprendendo a correre. Aprì nervosamente una porta e la richiuse immediatamente nascondendosi dietro una colonna. Iniziarono a sentirsi dei pugni violenti contro la porta, infine Walker riuscì a sfondarla ed entró seguito dai fratelli. "Dove sei porcellino? Tanto vi troverò tutti eheheh" La sua voce era un come un latrato rauco e graffiante, e la sua risata era probabilmente anche peggio, ma Miles cercó di controllare il terrore, aveva una sola possibilità se voleva uscire da quella stanza vivo. Appena furono abbastanza lontani dalla porta, Miles scattó e superandoli uscì tornando a correre seguendo il luminescente cartello con su scritto "EXIT". Era di nuovo nel corridoio principale e la porta sfondata che lo avrebbe condotto fuori era sempre più vicina, quando due braccia magre e ricoperte di piaghe e sangue ormai secco lo sollevarono da terra e scaraventarono nel condotto di areazione. Il dottor Trager era di nuovo davanti a lui, come cazzo aveva fatto a salvarsi? La sua cassa toracica era completamente schiacciata! pensò Miles, ma non aveva tempo per rispondersi a questa domanda. "Pensavi di avermi ucciso?" il dottore rise "sono già morto una volta, amico, pensi possa riaccadermi?" Miles non sapeva che fare, era atterrito, così per prendere tempo gli assestò un potente calcio in faccia, ma nello stesso istante Walker si aggrappò al condotto facendone franare una parte. Il giornalista scavalcò Trager per non cadere di sotto, e iniziò a fuggire nel condotto tra ragnatele e polvere mentre da sotto Walker cercava di farlo crollare, dietro di lui intanto Trager si era ripreso e lo stava inseguendo. Uscì dai condotti infilandosi in un'apertura e riprese a correre nei corridoi inseguito dai Fratelli e da Chris Walker. Poi vide una pila di letti davanti a se tutti accavallati l'uno sull'altro in modo disordinato, c'erano dei cadaveri incastrati tra i materassi e il loro sangue stava gocciolando a terra, ma Miles cercò di non essere troppo schizzinnoso e vi passò sotto riuscendo a rifugiarsi dall'altro lato del corridoio, aveva guadagnato qualche secondo prima che il trio trovasse una strada alternativa per raggiungerlo. Aveva gli occhi fissi a controllare dietro di se e quando finalmente si decise a guardare verso dove stava correndo, si ritrovò davanti Trager che lo bloccò all'istante, in qualche modo doveva essere riuscito a precederlo. Si dimenò per cercare di liberarsi ma ormaiera troppo tardi, il dottore gli aveva piantato una siringa di sedativo nel collo. La vista iniziò ad annebbiarsi mentre dal muro a destra una porta veniva sfondata brutalmente da Walker che entrò immediatamente seguito dai Fratelli. L'ultima cosa che vide fu lo sfigurato e rivoltante volto del dottor Trager che sogghignava... aveva fallito, era troppo tardi per salvarsi ormai, troppo tardi...