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Autore: AleHG    09/01/2014    1 recensioni
È arrivata l'ora della mietitura per i 74esimi Hunger Games, ma i tributi non sono nè Katniss nè Peeta, ma altre due persone molto importanti. Sta a voi scoprire come sarebbero andate le cose se queste fossero state diverse. Alla fine di questi Hunger Games Katniss non sarà più quella di una volta. Possa la fortuna essere sempre a vostro favore.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Favoriti, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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La sera guardai la parata dei tributi in tv. Vidi mia sorella Prim, era bellissima. Indossava un vestito nero aderente sparso di diamanti e in testa indossava una corona fatta con frammenti di carbone. Gale invece era a petto nudo. Teneva solo i pantaloni, neri con degli strappi. Poi sul suo corpo intravidi dei diamanti appiccicati alla sua pelle. Erano bellissimi, si tenevano per mano, dimostrando orgoglio nei confronti del distretto 12. Dopo la parata, spensi la tv e andai a dormire. Prima di addormentarmi pensai a cosa avrei fatto se Prim non fosse tornata. Ma decisi di non pensare a quello. Volevo pensare che sarebbe tornata, a quanti abbracci le avrei dato, a quanto me la sarei tenuta stretta. Dopo vari pensieri mi addormentai. Mi risvegliai con mia mamma seduta accanto a me che teneva una tazza di tè in mano. -Vuoi del tè, Katniss?- -No grazie, non ho voglia- Notavo l'espressione di disperatezza e tristezza sul volto di mia madre. Di lì a poco sarebbero iniziato gli Hunger Games, e il solo pensiero mi faceva rabbrividire. Decisi di andare a caccia, per distrarmi un po'. Infilai i pantaloni, la maglietta, la giacca e gli stivali in pelle. Corsi fino alla recensione che avrebbe dovuto essere elettrificata, ma non lo era mai. Presi il mio arco che nascondevo sotto una roccia e cominciai a cacciare. Mi sembrava di rivivere quei momenti di caccia insieme a mio padre, o insieme a Gale. C'erano ancora tracce delle sue formidabili trappole. Tutto però sembrava più vuoto senza di lui. Ero sola. Riuscii a catturare due scoiattoli e un uccello. Un buon bottino per essere sola. Andai al forno per scambiare uno scoiattolo con del pane e incontrai Peeta. -Ciao Katniss- -Ciao- risposi seccata. -Ti serve qualcosa?- chiese Peeta con aria turbata. -Si, mi serve del pane, in cambio di uno scoiattolo- -Arrivo subito- Peeta entrò in una stanza, sentii delle urla e qualche rumore che non riuscivo a identificare. Alla fine Peeta uscì dalla stanza con la guancia rossa. -Ecco il tuo pane- disse tristemente. -Cosa ti è successo?- -Mia madre mi picchia, ogni giorno, adesso va' via prima che si metta a urlare ancora- Ci scambiammo i prodotti poi me ne andai. In fondo non era male quel Peeta, forse io ero troppo dura con lui, ma ero troppo turbata e triste per via di mia sorella e Gale. Tre giorni dopo guardai le interviste dei tributi in tv. Notai che tutti erano più grandi di Prim, tranne una bambina del distretto 11. Avrà avuto l'età di Prim, aveva la pelle scura e gli occhi color nocciola. I suoi capelli erano fantastici, ricci e neri come la pece. Il suo nome era Rue. All'intervista disse che si sapeva arrampicare sugli alberi molto bene e che sapeva riconoscere i frutti. Quando fu il turno di Prim notai la sua espressione imbarazzata. -Quali abilitai hai, Primrose?- chiese Cesaer Flickerman. -Beh io... Io so riconoscere le piante velenose e quelle utili- rispose timidamente Prim. Quelle abilità non erano sufficenti per sopravvivere. -Ma durante l'allenamento ho imparato a fare il fuoco, a lanciare discretamente le frecce e ad arrampicarmi sugli alberi- continuò. -Bene bene, e c'è qualcuno a casa che ti aspetta?- -Oh si, c'è mia sorella Katniss e mia mamma- -Quanti anni ha tua sorella?- -Diciassette,mle voglie un mondo di bene- -Oh, spero proprio che tu possa riabbracciarla- In quel momento mi cadde una lacrima, anche io speravo di poterla riabbracciare. Il giorno dopo mi recai in piazza dove avrebbero trasmesso l'inizio degli Hunger Games. L'unico pensiero che mi turbava era il fatto che Prim poteva morire in quello stesso giorno. Nella piazza incontrai Peeta con l'altra guancia rossa. -Ehi Katniss- -Ciao Peeta- -Come ti senti?- -Te lo devo dire?- -Oh, scuso non volevo...- -Oh niente, non ti preoccupare- -Sei una ragazza forte Katniss- -Davvero?- -Si, guarda come stai affrontando tutto ciò, Gale e Prim nell'arena, e da fuori sembri in uno stato di estrema calma- -Fuori, non dentro- -Hai ragione, ed è questo che ti rende forte, mostrarti normale quando invece dentro sei distrutta- -Grazie Peeta- -E di cosa?- Abbassai lo sguardo facendo un sorrisetto quando annunciarono che i tributi stavano per salire nell'arena. Sentii l'ansia e la paura percorrermi il corpo, poi i tributi comparvero sulle pedane. Tra sessanta secondi avrebbero avuto inizio gli Hunger Games. Respiravo velocemente, ero carica di ansia, paura, rabbia, tensione, poi Peeta mi prese la mano e non so perchè riuscii a calmarmi. Venti, diciannove, diciotto... Il tempo scorreva. Speravo che Prim avesse fatto la cosa giusta e che Gale l'avrebbe aiutata. Dieci, nove, otto, sette... Peeta mi strinse ancora di più la mano e mi guardò con uno sguardo rassicurante, poi... Tre, due, uno... *Colpo di cannone*
  
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