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Autore: ValeAki    09/01/2014    2 recensioni
{Manga; One-Shot; FranticShipping}
"Sentiva caldo, e non sapeva se fosse colpa del leggero vento afoso che soffiava quella sera, oppure della vicinanza col ragazzo che le aveva appena detto di piacergli."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ruby, Sapphire
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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L'inizio dopo la fine

Quella giornata sarebbe stata davvero indimenticabile per Sapphire: dopo aver placato, insieme a Ruby, i due Pokèmon Leggendari, i due conclusero di fretta e furia la loro scommessa. Lei riuscì a battere l’ultimo CapoPalestra, Norman, mentre Ruby vinse tutte le Gare del Livello Master. Ma, cosa più importante, la ragazza aveva scoperto che il bambino che la salvò tanto tempo fa da un Salamence selvatico era proprio Ruby. E quella giornata sarebbe stata davvero indimenticabile e, in aggiunta, meravigliosa, se dopo essersi confessata al ragazzo dagli occhi di fuoco quest’ultimo non se lo fosse scordato. La sera era stata un festa continua: innanzitutto il compleanno di Sapphire, ma non meno importante la riuscita dei ragazzi a salvare Hoenn restando incolumi. Dopo tutto quel gran trambusto, Sapphire e Ruby erano distesi nel bel mezzo del Percorso 101, poco distanti dalla Base Segreta della ragazza. Il cielo risplendeva delle miriadi di stelle che brillavano, e la luna piena rendeva l’atmosfera molto più piacevole. Di tanto in tanto si potevano vedere degli Illumise e dei Volbeat, per quanto fosse strano vederli in quella zona. Ma quella sera era così magica che neppure i Poochyena sembravano aver voglia di lottare: se ne stavano, invece, accucciati col muso rivolto verso la volta celeste.
“Che spettacolo…” sussurrò Ruby in un soffio, perdendosi in quella distesa luminosa, e osservando di soppiatto la ragazza al suo fianco, estasiata da quella vista.
“Puoi dirlo forte.” Sorrise Sapphire, socchiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dal momento: sembrava che nulla potesse interrompere quella serenità che s’era creata. Si voltò verso Ruby, incrociando i suoi occhi e arrossendo leggermente.
“P-perché mi fissi, ora?” domandò, stupita. Si girò dall’altro lato, giocando un po’ a fare l’offesa, ma si ricordò subito di una questione molto più importante.
“E-ehi, Ruby…” iniziò, lentamente, non avendo però il coraggio di guardarlo negli occhi: si limitò invece a far sfrecciare freneticamente il suo sguardo da un punto indefinito all’altro del prato, per poi inspirare a pieni polmoni e, calmandosi, voltare gli occhi al cielo.
D’altra parte, Ruby era sorpreso dal comportamento della ragazza. Non l’aveva mai vista così… agitata? Rimase immobile, in silenzio, aspettando che continuasse il suo discorso: sicuramente, doveva essere qualcosa di importante.
“Ti sei veramente dimenticato cosa ti ho detto all’Isola Miraggio?” domandò a tono basso, come se quella fosse stata una domanda di troppo, una di quelle imbarazzanti. Però lo fissò dritto negli occhi, esaminando il suo viso per poter scorgere anche il minimo accenno di stupore, o gli occhi fin troppo esagitati di chi sta mentendo. Ruby rimase basito: non si aspettava di certo quella domanda, e in cuor suo sapeva di non aver dimenticato affatto. Anzi, il desiderio di dirglielo ancora una volta, di dirle quelle due parole che farebbero sciogliere chiunque era impellente, ma proprio non poteva. Che avrebbe fatto se poi sarebbe tornato a Johto con la sua famiglia? Non poteva di certo lasciarla, aprire una ferita nel suo cuore in quel modo. D’altra parte, era così felice di aver ritrovato quella bambina che, tanto tempo prima, gli aveva rubato il cuore, e stringerla forte tra le braccia sarebbe stata la cosa più bella al mondo. Per il momento, però, avrebbe mentito. Assistere allo sviluppo dei fatti era la decisione logica migliore, in quel momento. In seguito, avrebbe deciso il cuore per lui.
“Eh? Perché, cosa mi hai detto all’Isola Miraggio?” l’allenatore finse un’espressione di puro stupore, ricambiando lo sguardo della ragazza.  La vide per un attimo abbassare gli occhi e, ben presto, le guance si imporporarono.
“R-Ruby… t-tu m-m-mi…” la voce le tremava come mai in vita sua, ma raccolse le ultime briciole di determinazione e respirò a fondo. Di nuovo. A volte, essere una ragazza era difficile per lei. I sentimenti le offuscavano la mente, le impedivano di ragionare lucidamente, non riusciva a ideare una frase che avesse effettivamente un senso. Ma ci doveva provare. Molto probabilmente, non avrebbe neppure più visto Ruby, e non poteva lasciarlo andare via senza confessargli ciò che provava. Non se lo sarebbe mai perdonato e, cosa più importante, non avrebbe nemmeno avuto una seconda possibilità. Strinse i pugni fino a farsi sbiancare le nocche, ma contrariamente a ciò che si poteva pensare, non era arrabbiata. Si era finalmente convinta che quella era la decisione giusta, e una nuova fiamma di determinazione ardeva nei suoi occhi.
“Ruby. Tu mi piaci.” Disse, rossa di imbarazzo ma in fondo contenta. Tutta l'adrenalina che l'aveva colta in quel momento però, non le fece analizzare l’intera situazione. Cosa sarebbe successo se Ruby l’avesse rifiutata? Quella più remota possibilità non l'aveva minimamente messa in conto, ed iniziava a sudare freddo. Le girava la testa, le usciva il fumo dalle orecchie per l'improponibile numero di pensieri che le offuscavano la testa in quel momento e gli occhi sembravano tali e quali a quelli di uno Spinda.
Ruby sorrise internamente a quella vista. A quel punto, che senso aveva continuare a mentire? In fondo, lui ricambiava i suoi sentimenti, perché non dirglielo?
"Sapphire... anche tu mi piaci." le sorrise, così felice come mai fu in vita sua. La ragazza d'altro canto, ebbe la mente lucida solamente nell'istante in cui Ruby le disse quelle parole, e stupita lo fissava negli occhi. Sentiva caldo, e non sapeva se fosse colpa del leggero vento afoso che soffiava quella sera, oppure della vicinanza col ragazzo che le aveva appena detto di piacergli. Il cuore pulsava ad una velocità impressionante. 'Sto per svenire, è sicuro', fu l'unica cosa che riuscì a pensare. Ma il suo corpo si mosse da solo, in pochi secondi il suo naso sfiorava quello di Ruby, gli occhi cristallini erano puntati sulle gemme rosse di lui. Non sapeva nemmeno lei cosa ci facesse in quella posizione, ed era intenzionata a disanziarsi per almeno un milione di chilometri da lui, andare a trovare la sua Coach a Forestopoli magari. Invece Ruby colse al volo l'occasione, avvicinando le sue labbra a quelle rosee di Sapphire. La ragazza sgranò gli occhi sentendo quel dolce contatto, socchiudendoli subito dopo. In quel momento Ruby era tutto per lei: assaggiava il dolce gusto delle sue labbra, inspirava il suo profumo, e le sue mani si intrecciavano con quelle del ragazzo in una salda presa contenente tutto l'amore possibile di quel momento.
Si allontanarono lentamente, sussurrandosi l'un l'altra all'unisono un dolce "ti amo", sorridendosi per poi volgere gli occhi al cielo.
In quel preciso istante, un Jirachi volteggiava nel cielo, lasciando dietro di se una scia di stelle cadenti.
Quell'amore era decisamente nato nel verso giusto.


 
~Angolo Autrice

Ma salve a tutti!
Che dire, ho da poco finito di leggere di nuovo il Capitolo 4 di PokèSpe e volevo assolutamente scrivere qualcosa sulla FranticShipping! >w<

Tra l'altro la terza generazione è la mia preferita, e Ruby e Sapphire sono due ammori ♥
Questa fan fiction è nata davvero senza pretese, spero vi piaccia e alla prossima~

Vale Aki
   
 
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