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Autore: Dregya    11/01/2014    0 recensioni
L'amore si libra nell'aria come le ali di una farfalla, e muore con altrettanta facilità.
Si ritrova inerme, sul suolo, alla disperata ricerca di qualcuno o qualcosa.
Poi la pagina cambia, il salvatore arriva, ma non è quello giusto. Non è mai quello giusto.
Amore muore, Amore di dispera, Amore deve competere con un destino già scritto, un copione già mandato in stampa. E deve cambiarlo, scioglierlo, far sì che il mondo veda la verità.
"Peter aveva aperto gli occhi e con un balzo l’aveva bloccata alla parete tenendola per i polsi. Il suo respiro aveva l’odore acidulo del sonno, ma Alice quasi non c’aveva fatto caso."
[Disney Crossover.]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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... Salve, sono Drega. Sono mesi che non scrivo su EFP, e ritornare a pubblicare qualcosa di mio è, beh... Wow. Ma basta parlare da me.
Questa raccolta è un crossover tra personaggi disney e non. E' da qualche tempo che mi frulla in mente quest'idea, periò perché non rompere le scatole metterla in atto?
In ogni capitolo ci sarà una coppiaamicizia diversa, e ognuno tratterà del desiderio di voler salvaretenere al sicuro la persona amata.
In questo vedrete in atto Peter Pan ed Alice (che potrebbero anche ritornare, nda) nel loro primo e non ultimo incontro.
Spero vi piaccia e beh, mi piacerebbe ricevere qualche recensione, che sia critica o positiva! Alla prossima, Dregya. :3
 

 
... I wanna keep you safe.
 
Tanto tempo fa,
un bambino sperduto amò una ragazza della terra.
Non finì bene.




L’acqua le sfiorava la caviglia, facendole venire la pelle d’oca. Oreste, acciambellato sul suo ventre, dormiva muovendo di quando in quando la coda.
Era un pomeriggio come tutti gli altri.
Noioso, continuo, pigro. Perfino il vento aveva placato la sua ira, bloccandosi per lasciare solo il caldo.
Lei, piccolissima nel suo vestito nuovo, si era limitata a nascondersi all’ombra di un salice piangente.
Per non udire la voce di sua sorella leggere un libro di cui non le importava granché.
Ma il silenzio le era sfuggito dalle dita all’improvviso – come il pelo del gatto quando questi si girava stizzito.
E il pomeriggio come tutti gli altri si era trasformato nell’avventura di tutta la vita.
Aveva corso, Alice, i piedi nudi sull’erba e il respiro corto, i capelli arruffati.
Oreste le aveva rivolto un’occhiata in tralice, poi era tornato al mondo dei sogni.
L’Ombra però non si era fermata.
Aveva continuato a correre, impazzita, a proiettarsi contro i tronchi e a svanire in quel buco strano.
Alice l’aveva seguita sin lì, si era affacciata col naso arricciato… ed era caduta.
Il mondo si era capovolto e attorno a lei solo oggetti senza peso sospesi in aria, la gonna le arrivava al viso e il fiocco tra i boccoli dorati si era slacciato.
Poi, il suo fondoschiena aveva colpito qualcosa di non poi così duro, la luce si era trasformata in stelle e il caldo in brezza dal sapore marino. Sotto di lei, la terra si sollevava a ritmi regolari.
Un ventre maschile, forte, muscoloso. Ancora tra le braccia di morfeo, così bello da farti dimenticare ogni cosa.
Riposava profondamente il ragazzo dai rossi capelli e gli abiti verdi, le labbra dischiuse.
Alice non era riuscita a muoversi, era rimasta lì a fissarlo finché un bambino vestito da volpe non aveva urlato.
“Un intrusa! Peter, Peter, svegliati!”
Peter aveva aperto gli occhi e con un balzo l’aveva bloccata alla parete tenendola per i polsi. Il suo respiro aveva l’odore acidulo del sonno, ma Alice quasi non c’aveva fatto caso.
“Chi sei?”, aveva domandato il Capo dei Bimbi Sperduti, e Alice aveva pigolato il suo nome, gli aveva raccontato di sua sorella, di Oreste, gli aveva mostrato il graffio che aveva sul polso.
“Un gatto! Non ne vediamo da secoli…” aveva sussurrato un piccoletto vestito da tasso, si era seduto e aveva richiesto una storia. Ma Alice non ne aveva, lei portava il peso di incubi e di stanchezza e di una vita noiosa.
E quando lo aveva detto, nascondendo il viso in un fazzoletto, Peter aveva esordito con un:
“Puoi dimenticarli tutti, Alice. Dimenticali, e resta con noi.”
In quel momento, in Alice si era aperta la speranza di poter davvero restare lì, in quella casa sotto l’albero, dimenticare ogni cosa. Poi, aveva aperto gli occhi e il sogno era sparito, il volto di Peter era mutato nel muso peloso del micio. I sogni sono fatti per essere vissuti una sola notte, e per essere rimpianti per tutta la vita.
E, nascosta dietro una siepe, Ombra sorrise amaramente. 
 
 
  
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