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Autore: _Dreamshade    11/01/2014    3 recensioni
Chi ti verrà a salvare oh dolce angelo moribondo?...
[Latvia compare anche nell'interattiva The 60th Games di Silente996]
Genere: Angst, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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"Where are my eyes?
Where is my lip?
Why is here a place
cold darkness here?

[Gothika-Child’s Play]".


 
Continuava ad inveire contro di lei, la frusta della signora Wyatt schioccava veloce emettendo un suono stridulo, simile a quello di una fiera in preda alla fame, a sovrastarlo solo urla che rasentavano l’esasperazione e l’assenza di pietà, urla che da cinque mesi a questa parte erano avvertite persino negli angoli più remoti del distretto, urla che ormai erano diventate la quotidianità, urla a cui la piccola Latvia non poteva opporsi a causa del dolore che lentamente la stava lacerando nel corpo e nell’anima.

< Sei una perdigiorno! >.

< come osi anche solo pensare di poter cogliere i miei girasoli con le tue luride manacce! Torna a lavorare piccola sguattera! >.

< Ho accettato di prendere in casa mia sia te che le tue sorelle ed è così che sai ripagarmi?! >.

 
Un colpo


Due colpi


Tre colpi.


 
"Red blood gets my body wet
And who is killing me?".


 
Tremava, tremava sotto lo sguardo crudele della sua padrona, ogni nuovo colpo era un’agonia, il suo corpo, già debole e sfiancato a causa della dura giornata di lavoro non avrebbe retto ancora a lungo a quella tortura, un liquido denso e caldo fuoriusciva dalla testa macchiandole di rosso i lunghi capelli color biondo cenere. Sul pavimento in mogano c’era sangue, tanto sangue. Quello di oggi, quello del giorno prima, quello del giorno prima ancora e molto probabilmente anche quello che aveva versato due settimane fa quando la ragazzina aveva tentato premurosamente di prendere il vaso pregiato blu in cui mettere i girasoli col solo risultato di inciampare e cadere, rompendolo e subendo in seguito l’ennesima sgridata di Alyssa e ovviamente l’ennesima serie di cocenti frustate e vessazioni.
Le lacrime le rigavano il volto sofferente. il sudore le scendeva a rivoli dalla fronte calda e arrossata.


Chi ti verrà a salvare oh dolce angelo moribondo?

Non le tue sorelle, loro come te sono vittime della follia di quella donna.

Non i ricchi del distretto, provano solo grande ribrezzo nei confronti di chi come te è talmente povero da essere costretto a lavorare alle dipendenze di gente simile.

Non certo gli schiocchi ed ingenui capitolini persi nel loro piccolo mondo di lusso sfrenato e divertimento illusorio, ignari di cosa sia vivere nel mondo reale.

 
Il campanello suonò annunciando la presenza di ospiti, non era raro che venissero a casa della signora Wyatt per discutere di affari importanti, questioni di politica amministrativa o di proprietà terriere da comprare e vendere.
< Pulisci queste macchie sul pavimento e poi cambiati stupida incapace! E vedi di non crearmi problemi o per domani avrò in serbo per te cose ben peggiori di un paio di frustate! >.
Latvia ubbidì silenziosa, consapevole di non potersi ribellare, ne andava della sua vita e di quella delle sue sorelle.
Ma un giorno lo avrebbe fatto, si sarebbe opposta, lei Eilis ed Anne avrebbero finalmente assaporato le gioie della libertà ed anche se sembrava un sogno apparentemente irragiungibile c’era sempre quella che in molti chiamavano speranza.


 
Note finali:
Ciao a tutti, sono Triscele_Celtica98 e ho deciso di pubblicare questa storia perchè...
non c'è un motivo particolare.
Spero che apprezziate e recensite se lo desiderate.  
  
 
     
  
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