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Autore: japanmaniac    11/01/2014    0 recensioni
Shige e Tego, due amici. Ma cosa succede se uno di loro decide di cambiare le cose?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“ Sei qui! Lo sai quanto ti ho cercato?!”- disse Keii entrando nella camera dell'hotel in cui alloggiavano.
Shige lo fissò un attimo stupito

“ Sono le nove di sera e sono nella mia stanza, che poi è anche la tua, non ci vedo nulla di strano”

“ Appunto sono le nove! E tu sei qui! Insomma questo è strano!”

Il ragazzo fece spallucce cercando di apparire indifferente e rimanendo sdraiato sul letto a pancia in giù.

In realtà era felice di quelle attenzioni

“ Che volevi?”- disse fingendo di leggere

Keii si avvicinò e si sedette nel letto accanto a lui poi afferrò il libro gettandolo a terra

“ Ehi!!”

“ Basta leggere! Dobbiamo parlare!”

Shige aggrottò la fronte piccato, poi si sporse a raccogliere il libro e lo ripulì:

“ Odio che tratti male i miei libri!”

“ Scusa! Ok? Ti devo parlare di una cosa importante!”

“ Sono tutto orecchi”

Keii tirò fuori il suo cellulare e mostrò all'amico una foto: ritraeva una bella ragazza sorridente.

“ Che te ne pare?”

Shige fissò l'amico interdetto

“ Carina”- commentò distrattamente tornando a leggere

“ Carina?! Tutto qui?”

“ Che dovrei dire?”

“ Amico questa è più che carina! E' bellissima, dolce, simpatica, intelligente! E' una bomba!”

“ se lo dici tu...”

Keii lo fissò stranito poi si sdraiò accanto a lui gettandogli di nuovo la foto sotto il naso:

“ Si chiama Kyo! Non è un nome bellissimo? L'ho conosciuta in un locale due giorni fa! Se solo tu fossi venuto invece di fare l'associale al solito, l'avresti conosciuta! Oh! E' stato un colpo di fulmine! Lo giuro! Ci siamo guardati e io ho letteralmente perso la testa! Sono andato da lei: vedessi sembravo un cazzone! Non riuscivo nemmeno a parlare. Mi sono presentato e lei ha riso dicendomi che sapeva chi ero. Ha una risata deliziosa! Abbiamo parlato e alla fine l'ho riaccompagnata a casa. Lo sai che è americana? Si chiama Kyo solo perchè sua madre era ossessionata dal Giappone! America capito? E ci conosceva! Non solo! Mi ha dato il suo numero e, beh non solo! Siamo stati insieme quella sera stessa. Le occidentali sono davvero di un altro pianeta! Hanno una mentalità decisamente più aperta non so se mi spiego!

So che può sembrare una poco di buono detta così ma Kyo è diversa! Ti piacerebbe! Ha la casa piena di libri! Giuro piena! Starà qui per un po' di mesi, ha deciso di prendersi una lunga vacanza! La sua famiglia è ricca a quanto ho capito ma lei è semplicissima! Una ragazza semplicissima! Bionda, con due occhi azzurri bellissimi! E' alta e slanciata! Oh amico se solo la vedessi! Questa è quella giusta! Ne sono certo!”

Shige ascoltò questo fiume di parole shockato. Sentiva il suo cuore far male e l'ansia crescere. Non era la prima volta che Keii si infatuava di qualcuno ma questa volta aveva la sensazione si trattasse di qualcosa di diverso.

Si disse che era uno sciocco, che di certo non sarebbe durata che poco tempo come tutte le altre e finse indifferenza:

“ Sono contento che ti sia divertito, ora per favore posso tornare al mio libro?”

“ Sì ma non ti ho detto la cosa più importante!”

Sospirò guardandolo:

“ Allora?”

Keii lo guardò un attimo poi disse:

“ Andrò in America!”

Shige lo fissò sbattendo le palpebre, poi scosse la testa:

“ Eh?”

“ In America! Ho sempre voluto andarci!! Las Vegas, Beverly Hills! Le spiagge della California!!! Ci pensi? Abbiamo pensato a tutto! Mi trasferirò a casa di Kyo, studierò inglese e vivrò finalmente la mia vita fuori di qui!”
“" America?! Sei impazzito forse???"
" No. É una buona occasione non pensi?"
" un'occasione per cosa?!"- urlò stupito Shige
" per crescere! Io in America!!"
L amico lo fissò negli occhi basito, gli stava dicendo la verità ne era certo. “ E noi? Il gruppo? Ci hai pensato quando hai ideato il tuo grande piano?"

“ Aaah sei sempre il solito! Certo che ci ho pensato! Amico ho trent'anni! Quanto pensi che potrò continuare? Ne ho già parlato agli altri! Loro non sembrano contrari. Loro vogliono che io sia felice!”

“ E per essere felice tu devi fare infelici noi?”

“ Sapevo che non avresti capito!! Guarda Yamapi? Era il leader e se n'è andato! Posso fare lo stesso no? O devo sacrificarmi?”

Shige strinse i pugni. Era furioso! Non solo Keii non sembrava capirlo ma addirittura si stava completamente dimenticando di lui, rilegandolo chissà dove.

“ Non ti importa di perdere tutto? Non ti importa di perdere noi?”- avrebbe voluto dire me, ma si trattenne

“ Chi ha parlato di perdere tutto! Sto solo cercando di fare di più con la mia vita!”

“ Sai che ti dico Keii, vattene! Vai in America o dove dannazzione vuoi andare e lasciami in pace!!!”- urlò sbattendo il libro a terra.

La porta si aprì e Massu e Tego entrarono attirati dalle urla.

Quello che gli si presentò davanti furono un Koyama furente e un Kato paonazzo.

“ Che diavolo...”

“ C'è che il signorino molla tutto e se ne va!! America! A me ri ca capito bene? E al diavolo tutto il resto! Chissenefrega delle persone che hanno sudato per arrivare sino a qui! Vattene!!! sei ancora qui? VATTENE!!!”- urlò Shige.

Keii lo fissò basito, poi uscì sbattendo la porta.

I tre rimasero nella stanza. Massu guardava Tego che fissava Shige.

Nessuno parlò per un attimo

“ Vado da lui! Cerco di parlarci!”- disse Massu correndo dietro a Koyama.

 

Gli altri due rimasero in stanza.

Shige era stranito. Non aveva mai litigato con Keii e adesso lo stava perdendo. Sentiva un groppo alla gola e aveva una gran voglia di piangere, ma nessuno lo aveva mai visto piangere davvero se non il suo migliore amico.

Tego era ancora nella stanza, poteva sentire il suo sguardo addosso:

“ Non ho voglia di parlare. Puoi...puoi lasciarmi solo?”- chiese cercando di controllare il tremore alla voce.

“ Pensavo che forse volevi compagnia”

 

“ Non ho bisogno di nessuno”- rispose asciutto.

“ Allora mettiamola così: io ho bisogno di compagnia stasera...”- disse Yuya facendogli alzare lo sguardo

“ C'è Massu no?”

“ Posso stare qui?”- disse mordendosi il labbro. A Shige sembrò di vedere gli occhi dell'amico farsi lucidi e non disse più nulla.

Tutti tenevano a Keii e forse Tegoshi gli era il più affezzionato di tutti. Era il più piccolo tra loro, il più viziato soprattutto da Keii che non smetteva di dargliela vinta ogni volta che frignava.

Quando Yuya si sedette accanto a lui non protestò, quando la mano del ragazzo prese la sua non disse nulla, né parlò quando posò la testa sulla sua spalla.

La presa era forte e la mano fredda dell'amico stringeva la sua come disperata.

In un attimo lo sentì singhiozzare, pensò di essersi sbagliato, ma quando abbassò lo sguardo lo vide piangere.

Il viso di Yuya premette sul suo petto e istintivamente lo abbracciò stretto:

“ Non voglio che finisca...”- singhiozzò- “ Non voglio che se ne vada”

Shige abbassò lo sguardo poi sospirò posando la mano sulla guancia bagnata dell'amico:

“ Sssst...sta calmo...calmati adesso...”

“ Mi dispiace...ma non riesco...a...smettere...”

Kato sorrise sentendo una lacrima attraversargli il viso. In un attimo si unì a quel pianto sincero dandosi dello sciocco.

Yuya si strinse a lui per poi alzare il viso e baciare la guancia bagnata di Shige che si paralizzò.

Le labbra del ragazzo si staccarono solo per avvicinarsi sempre più alle sue. Quel percorso, quei baci delicati lo fecero sospirare.

“ Cosa...”

“ Ti prego...solo per stanotte...ti prego...”- lo implorò Yuya guardandolo.

Si perse dentro quegli occhi scuri sentendo le forze cedere e quando le loro labbra si incontrarono si lasciò andare a quel bacio salato.

Non si era mai avvicinato tanto a Tego da sentirne il profumo.

Yuya non era affar suo, era il territorio di Massu quello e lui ci si stava entrando dentro con tutte le scarpe. Stava tradendo uno dei suoi più cari amici, ma allora perchè non si sentiva in colpa?

Sfiorare quella pelle profumata lo sconvolse. Gli sfilò la maglia baciandogli il petto esile e caldo. Quella pelle immacolata, quel ragazzo così adorato e amato, non era il suo. Era come un regalo inaspettato che quella notte avrebbe avuto solo per lui...

Massu teneva a Tego considerandolo la cosa più preziosa. Era amato e coccolato, eppure adesso era tra le sue braccia.

Questa notte però avevano bisogno l'uno dell'altro...

Quando lo baciò di nuovo Tego sospirò il suo nome:

“ Shige...”

Era bellissimo sentirlo pronunciare quel nome...

“ Shige...Shige!!! Shige sveglia!!! Stai sbavando sul cuscino!!! Ah che schifo!!!”

Aprì gli occhi sconvolto guardandosi intorno. I suoi compagni erano tutti intorno a lui. Si era addormentato...

“ Eh?”

“ Stai sbavando sul mio cuscino!!”- strillò Keii

“ America....”

“ Cosa?”

“ Vai in America?”

“ Sei impazzito?! Che ci vado a fare?”

Sorrise sollevandosi a sedere:

“ Sicuro?”

“ Shige sei impazzito?”

Kato esplose in una risata abbracciando l'amico con foga

“ Ehi!!! Aaaaah mi fai male!!! Ma che ti prende??”

“ Credo sia solo felice di vederti!”- disse una voce. Shige si bloccò voltandosi. Tego lo fissava con un sorriso. Arrossì imbarazzato e rimase incantato vedendo Massu abbracciare l'amico. Le braccia del ragazzo stringevano Yuya con forza.

In quel momento si ricordò quel sogno e si sentì improvvisamente sollevato...Era stata tutta una fantasia...Anche lui era entrato nelle grinfie di quel nano sexy...e questa volta, sarebbe stato impossibile uscirne...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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