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Autore: _Giuls17_    12/01/2014    8 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Vi do il benvenuto alla mia nuova storia.
Questa ideaa mi tartassava da un paio di giorni e
solo oggi/stasera,
ho deciso di metterla per iscritto.
Non so ancora bene quanto sarà lunga, ma vi aggiornerò nel corso
della storia.
Voglio come sempre ringraziare tutte le persone che si 
soffermeranno a leggerla,
grazie! E mi farebbe piacere riceve qualche recensione

per sapere il vostro punto di vista 
XOXO

Scelte
 
 
-Hermione dobbiamo vincere questa guerra.-
-Professoressa lo so bene e farò qualsiasi cosa sia in mio potere.-
 
Hermione Granger inghiottì con forza il groppo che le si era formato in gola e cercò di mantenere i nervi saldi.
Anche se, la più piccola, ma vera parte di lei avrebbe voluto urlare e scappare via.
Non avrebbe voluto trovarsi in quella situazione, ma la sua bravura e la sua amicizia con Potter la rendevano l’unica adatta per quel compito.
L’unica che la McGranitt aveva convoca, segretamente.
 
-Hermione, le si rende conto del perché è qui?- indicò il suo ufficio con sguardo serio.
-Penso sia per qualcosa di importante.- sussurrò la ragazza.
Stava cercando dentro di se il coraggio per affrontare la successiva fase della discussione, sapendo che si sarebbe posata su argomenti molto scottanti.
-La guerra ci ha imposto di fare delle scelte e queste scelte sono ricadute su di lei.-
-Me?-
La professoressa rimase un attimo in silenzio, cercando di osservare la giovane ragazza e allo stesso tempo chiederle perdono con gli occhi.
-Lei non eccelle solo per le sue doti, ma sappiamo che è l’unica in grado di svolgere, perfettamente, la missione.-
-Di cosa si tratta?-
-Sappiamo per certo che Tu-Sai-Chi risiede a Malfoy Manor…-
-Volete che lo uccida?- chiese con una punta di ironia.
Hermione non era capace di uccidere neanche una mosca, non sarebbe riuscita a uccidere neanche il Signore Oscuro in persona, neanche sotto minaccia.
-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
Il cuore di Hermione si bloccò per qualche secondo, cercando di elaborare le parole, cercando di trovare una nota di ironia o qualche altro dettaglio che la facesse ricredere.
Ma una volta sollevato lo sguardo verso la sua insegnante, vi trovò solo degli occhi tristi e spenti.
-Perché io?- sussurrò quasi a se stessa.
-Sei la più credibile, l’unica che può farcela.-
-Mi state mandando a morire.- disse senza pensarci due volte.
-Ne siamo consapevoli, ma è arrivato il momento di cambiare le carte in tavola… Non possiamo rischiare di perdere.-
-E se mi volessero sottoporre al Marchio?-
La McGranitt non rispose e distolse lo sguardo dagli occhi pieni di lacrime di Hermione, non avrebbe retto il contatto visivo con la sua allieva.
-Come faccio ad entrare al Manor?-
-Dovrai farti catturare, dovrai far credere di aver disertato, dovrai essere quello che loro sono nel profondo: traditori.-
Hermione avrebbe voluto urlare e buttare tutto all’aria, ma l’unica cosa che fece fu stringere forte le mani, facendosi venire le nocche bianche.
Lei non era una bambina capricciosa, era una ragazza cresciuta troppo in fretta ed avrebbe accettato il suo destino, quello che gli altri avevano scritto per lei.
-Comunicherai con noi dopo un mese esatto, non vogliamo che cada la tua copertura e ti contatteremo noi.-
-E… Cosa dovrei fare io, a parte sopravvivere, si intende?-
-Dovrai raccogliere informazioni, piani, tattiche, possibili attentati, tutto quello che ci può essere utile… Come anche scoprire la posizione dei vari Horcrux.-
-Ho capito.-
-Hermione sei la nostra unica speranza.-
Annuì debolmente, alzandosi dalla sedia per lasciare la stanza.
Quello che le avevano affidato non era una missione e neanche un incarico, era una condanna di morte a cui Hermione non avrebbe potuto sottrarsi.
 
***
 
Il cuore di Hermione stava battendo troppo forte, le faceva così male che avrebbe preferito strapparselo dal petto prima che fosse troppo tardi.
Ma non poteva, la sua vita in quel momento era la più preziosa di tutte, forse anche più del Bambino Sopravvissuto.
-Tutto bene, Herm?-
Ron le poggiò una mano sulla spalla in segno d’affetto, ma lei riuscì a rispondere solo con un debole sorriso.
Le faceva male quella situazione, le faceva male dover essere sacrificata ma non avrebbe disubbidito agli ordini, non poteva rischiare delle vite innocenti solo perché aveva paura.
Ed era questa la verità che aveva nascosto anche a se stessa.
Hermione Granger aveva una paura fottuta della missione, aveva paura di dover prendere il Marchio o peggio ancora di morire, aveva paura di fallire e di far uccidere i suoi amici.
Ma proprio in quel momento non poteva permetterselo.
Così ancora una volta cercò in lei il coraggio, quello che l’aveva sempre distinta dalla massa, l’unico vantaggio che la vita le aveva dato e aspettò in silenzio.
Erano stati avvertiti della presenza di alcuni Mangiamorte a Nocturne Alley e così lei e Ron ed Harry si erano diretti per investigare, solo che gli ultimi non sapevano cosa avrebbe dovuto fare lei.
-Eccoli.- sussurrò piano ai suoi amici.
-Sono in quattro, non possiamo fare niente.- disse Harry avvicinandosi a loro.
Mi dispiace, pensò chiudendo un attimo gli occhi.
Puntò la bacchetta terra, vicino ai suoi amici.
-Bombarda!-
 
Senza rendersene conto aveva iniziato a correre il più velocemente possibile, sapeva di aver attirato l’attenzione dei Mangiamorte, sapeva che la stavano inseguendo.
Riusciva a percepire il loro respiro sul collo, ma non si arrese.
Voleva essere catturata.
-Stupeficium.- puntò la bacchetta indietro ma mancò il bersaglio.
-Confringo.-
Svoltò bruscamente a destra, l’incantesimo l’aveva solo sfiorata ma il braccio le doleva e aveva iniziato a perdere molto sangue.
Devo farcela.
-Incarceramus.-
Tutto il suo corpo tremò, e senza che potesse impedirlo delle funi le legarono le braccia e le gambe, impedendole di muoversi.
-Ah- un urlo strozzato le uscì dalla bocca, non trovando le forze per trattenerlo.
Sentiva che il dolore al braccio era aumentato e che non sarebbe resistita a lungo.
-Volevo che mi prendeste… Io…- la vista cominciò ad appannarsi ed il corpo iniziò a tremare per gli spasmi dovuti al dolore.
-Io ho disertato.- disse prima che il suo mondo diventasse buio .
 
   
 
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