Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: Rieri    13/01/2014    0 recensioni
La solitudine, l apiccola cittadina di Hale Town, un omicidio, personaggi misteriosi. Tutto questo fa parte della vita di Seth O'Connell.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2
NICOLAI


13/01/2014

Seth è seduto al bancone del bar, il rumore tutt'intorno, ma è comunque concentrato.
Il barista sta asciugando un bicchiere con un panno, poi lo appoggia nel lavandino. Seth lo chiama con un gesto della mano, si avvicina.
"Cosa desideri?"
"Whiskey."
Il bsrista annuisce, si appoggia il panno sulla spalla, e versa il whiskey nel bicchiere appena asciugato.
"Ecco a lei, signore."
Seth tace, non dice una parola, sta pensando a qualcosa, o forse a qualcuno. Dietro di lui, in fondo alla sala due uomini fanno da guardia a un uomo ben vestito, giacca bianca a righe, camicia nera e cravatta bianca, sta fumando un sigaro mentre osserva il locale come se fosse il padrone di quella topaia.
Seth beve al colpo il whiskey. Batte il bicchiere sul bancone, poi fruga nella tasca interna della giacca, estrae un pacchetto di sigarette e una scatola di fiammiferi. Se ne porta una alla bocca e con un piccolo movimento accende un fiammifero che usa per accendersi la sigaretta.
Il barista lo guarda in malo modo.
"Scusi, è vietato fumare qui dentro."
"E chi lo dice?"
"La legge. C'è un cartello in ogni sala."
"E allora quell'uomo perchè sta fumando un sigaro?"
Seth indica l'uomo protetto dalle guardie, il barista impallidisce e si volta fingendo di sistemare le bottiglie sugli scaffali.
Le guardie lo vedono, si guardano e sorridono poi si avvicinano a Seth.

"Cosa stavi dicendo su di noi?"
"Veramente niente."
Seth gli da le spalle fumando tranquillamente la sua sigaretta anche se è vietato.
"Devi guardarmi in faccia quando ti parlo."
Una guardia lo prende per la spalla e lo gira, ora si stanno guardando dritti negli occhi. Seth fa un altro tiro di sigaretta.
"Puoi levare quella mano?"
"Perchè dovrei?"
"Mi da fastidio."
"Oh, poverino, gli da fastidio."
Le due guardie scoppiano a ridere.
"Togli la mano."
"No."
Seth gli prende la mano, fa fare una torsione anormale al polso, la guardia dolorante si piega a terra. Spinge ancora un pò e "Tack!" il polso si rompe. L'altra guardia va alla carica subito con un destro, ma Seth lo schiva in tempo, e contraccambia efficacemente, l'avversario barcolla per poi colpire ancora, o almeno provarci. Seth schiva di nuovo e spegne la sigaretta in faccia al poveretto. La guardia indiettreggia con le mani sul viso, poi prende la rincorsa, Seth tira un calcio dritto sul ginocchio che esce dall'altra parte. Ora tutte e due i bruti sono a terra incapaci di reagire.
"Dovevate ascoltarmi..."

Tutto il locale è in silenzio, gente che prima giocava a biliardo adesso è a bocca aperta, tutti hanno smesso di parlare e osservano la scena come se fossero il pubblico di un incontro di pugilato.
Il silenzio viene rotto quando l'uomo in giacca e cravatta si alza dalla poltrona, appoggia il sigaro nel posacenere e applaude.
"Ragazzo, avvicinati, voglio conoscerti meglio."
Seth si guarda intorno, poi si avvicina all'uomo.
"Cosa fate lì impalati? Continuate a fare quello che stavate facendo prima dello spettacolo."
Senza fiatare tutti ritornano a giocare, bere e parlare, tutto per non contraddire quello che ora sembra essere veramente il capo della baracca. L'uomo allunga la mano verso Seth,
"Il mio nome è Nicolai Korskov. Qual è il tuo?"
Le mani si stringono in una stretta potente.
"Adam Jackman."
"Molto piacere, Adam."
Si siedono mentre le guardie cercano di rialzarsi faticosamente. Nicolai sussurra nell'orecchio di un'altra guardia di andare ad aiutarli.
"Hai sisemato bene i miei uomini."
"Se la sono cercata."
"Ah, non lo metto in dubbio, ma potevi essere un pò più umano."
"Cercherò di ricordarlo per la prossima volta."
"Spero di non dover assistere a un altro macello dei miei scagnozzi."
I due ridacchiano. Nicolai sboffeggia il suo sigaro, poi ne offre uno a Seth che però rifiuta.
"Allora, cosa ci fai qui? Non ti ho mai visto nei paraggi."
"Come mai questa domanda?"
"Pura curiosità. Si può sapere o è un segreto?"
"Sono appena uscito di prigione."
"Accusa?"
"Lo scopriarai se mi fai entrare nel giro."
"Dritto al sodo, mi piace! Comunque ci sto. Per te va bene fare un periodo di prova?"
"Non ti deluderò!"

I due si stringono di nuovo la mano. Una ragazza si avvicina, Seth la nota subito. Alta, bionda, occhi scuri, profondi, fisico mozzafiato, è vestita di rosso. Parla all'orecchio di Nicolai che si alza di scatto.
"Bene, Adam, ti presento mia figlia Mia."
Seth si alza, prende la mano di Mia e la bacia.
"Adam Jackman."
Nicolai spegne il sigaro e fa segno di uscire dal locale. Seth e Mia seguono l'indicazione. Fuori una limousine li sta aspettando, salgono. Quando sono pronti Nicolai batte sul vetro, e l'autista mette in moto per poi partire.
"Dove stiamo andando?"
"Sul posto di lavoro."
Mia prende una bottiglia di vino da un secchio pieno di ghiaccio, porge due bicchieri agli altri passeggeri e versa il liquido, bevono. Mia osserva Seth.
"Dimmi, Adam, da quanto sei fuori?"
"Come fai a saperlo?"
"Si capisce."
"Da cosa?"
"Tatuaggi tipici da galeotto. Cicatrice in faccia e sul braccio, probabilmente frutto di qualche rissa. Fisico scolpito, dopotutto non si può fare molto in cella."
Seth rimane sbalordito, Nicolai sorride.
"La mia bambina ha spirito d'osservazione."
"Complimenti."
Dopo circa dieci minuti arrivano a destinazione. Scendono dalla limousine e si ritrovano davanti a una palestra decadente, un'insegna bianca con una scritta rossa: "BOXING TRAINING".
Nicolai batte sulla spalla di Seth.
"Adam, benvenuto in famiglia."
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: Rieri