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Autore: YAMI_no_Orphen    14/01/2014    0 recensioni
il Signor Aldan e' un giovane promettente appartenente al consiglio dei maghi nonché esuberante "proponista" di nuove ideologie legali che puntano nel riconoscere le Gilde come elementi essenziali della societa' fantastica a cui appartiene. scosso dalla piattezza di una vita non emozionante e libera come sperava verra' introdotto a una nuova realta' da Burli , uno gnomo cantastorie che gli proporra' un viaggio emozionante che portera' il giovane a incontrare una banda di particolarissimi "viaggiatori" che hanno come unico credo la liberta' individuale e nello specifico nel loro capobanda che insegnera' al mago il lato più bello del mondo tra visite a posti misteriosi, mostri terribili e oasi paradisiache. durante il viaggio l'anarchico comandante raccontera' al mago la sua storia e il giovane commosso si proporra' di tramandare ai posteri le sue esperienze e ideologie.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ero seduto su una comoda seggiola con gli avambracci posati sulla scrivania , fidata compagna di lunghe notti solitarie dedicate a gli studi  sulle mistiche arti arcane , nonché ad analisi delle nostre attuali situazioni politiche e sull' approfondita ricerca di non so quale "idea geniale" riguardante  l'attuabilità' di nuove ed acerbe dottrine legali proposte di recente al  Gran Consiglio della Repubblica di Orlam .

Mi ero da qualche mese trasferito nella contea di Buldwik un paesino che distava qualche ora di viaggio  dalla capitale Santo Gorrastan dove appunto vi si svolgeva ogni tipo di attività atta all' accrescimento culturale e sociale della regione. Li presi il mio diploma di mago apprendista ed ero pronto a specializzarmi come ricercatore  di Interpretazioni dottrinali di diritto. Fu colpa di mio nonno ,il Conte Oswald Purocanto , grande appassionato di storia classica ed epica, a raccontarmi da piccino le grandi avventure di eroi da sfarzose armature lucenti e magiche spade che si lanciavano con coraggio e dedizione alla difesa di malcapitati, decapitando draghi , salvando belle damigelle e spodestando maligni tiranni. Fui talmente preso da quelle storie o, permettetemi l'esagerazione, talmente dipendente da esse e desideroso di viverne una , che sin dal giorno in cui i primi peli iniziarono a crescermi in faccia ero alla ricerca di quel senso di libertà e giustizia tipico di quei racconti. Ben presto ,quando quei pochi peli, che più che un uomo mi facevano rassomigliare  a una buffa capretta di montagna  ,iniziarono a diventar più folti e a farmi sembrare finalmente un ometto di fatto, mi resi conto , con sommo dispiacere, che il mondo non e' affatto come lo descrivono i cantastorie o i nonni appassionati di romanzi e racconti.

Mi decisi quindi, come tutti i giovani uomini ancor con le ossa piene del midollo dell' energetica speranza della giovinezza, a intraprendere  uno studio basato sull' arricchimento e miglioramento delle consuetudini legali vigenti a quei tempi.  < se quel senso di libertà e giustizia  tipico dei racconti  non esiste >mi dissi < perché non  metterlo in atto da me? farò qualcosa di buono e nelle alte sfere  i chierici , gli arcimaghi del regno o magari.. la stessa Neweldim "la grande monarchia" avrebbe innalzato il mio lavoro e utilizzato i contenuti per promuovere un nuovo tipo di leggi che avrebbe messo tutti i regni a loro posto. Un sistema legale nuovo che incitava i coraggiosi a lavorare assiduamente per il benessere sociale. Un associazione di uomini fuori dal comune che apoliticamente donava supporto bellico , sociale , di ricognizione, e perché no, di ricerca di qualche antico tesoro che donato al paese avrebbe poi favorevolmente gravato sulle pubbliche entrate così da ammortizzarne le spese e quindi diminuendo le tasse.

Insomma istituzionalizzare le Gilde creando un sistema ad oc che avrebbe tutelato i diritti degli avventurieri e che quindi invogliava un giovane ad andare all' avventura più che zappare la terra.

Quella sera , come dicevo, ero appoggiato sulla scrivania e le mie mani non solo sorreggevano il capo chino ma cercavano in qualche modo , seppur allegoricamente parlando,a sorreggere  la caduta della mia autostima e delle mie speranze .

E' vero che seppur avvcinatomi alla trentina posso ancora dire  di essere  novello nel settore e che  sarebbero serviti altri anni di dedizione e studi  ma d'altro canto vedere la mia opera intitolata " de iure et libertate heroica " venir denigrata a tal punto da sentirmi definire come un bimbo troppo cresciuto o più semplicemente un pazzo mi metteva a dosso un forte senso di tristezza e incompetenza. Non che mi sentissi incompetente, ma mi resi presto conto, che faceva più comodo pagar bene dei rozzi e sporchi mercenari che per il giusto peso di sacche d'oro facevano di tutto e di più senza far domande e ovviamente era più utile a un cliente re ,sindaco,prete,conte o chi che sia,  in caso di qualche magagno, a deresponsabilizzarsi delle azioni dei pagati, così da uscirne sempre pulito. Istituzionalizzando pratiche di questo tipo  quindi avendo gente preparata , competente e professionale, registrando entrate , uscite ,delle missioni ,e anche il richiedente di esse permetteva un controllo e ordine legale che a quanto pare a molti era più un ostacolo che altro. Cosa altrettanto degradante era che molto probabilmente io stesso prima o poi per portar a casa il pane sarei finito per essere lo scribacchino di qualche conte ignorante poco onesto...

Tirai su la testa e afferrai nervoso la mia pipa, avrei anche quel giorno affogato gli insuccessi della vita nel tabacco gentilmente consegnato dal Sig. Bulri , un simpatico gnomo che di tanto in tanto dalla sua casetta sulle colline scendeva nella contea per guadagnare qualche soldo esibendosi in balli e canti popolari tipici della sua razza.

Come me o forse anche più di me , ma per smorzare la durata dei suoi viaggi che per lo più erano di fortuna, adorava il tabacco tanto da produrselo in proprio , del tipo tostato per l'esattezza  e al sapore di ghiande colte dai colli dove abitava . prima o dopo le esibizioni me ne regalava una porzione in cambio di un posto dove dormire per la notte , e dato potevo metter mano sul fuoco  sulla sua onestà ero sempre ben felice di condividere la casetta con lui e di raccontarci i nostri affari.

Quella volta Burli bussò più violentemente del solito e mi chiese di farlo entrare. Fece poco caso alle proprie maniere gettando velocemente il sacchetto di tabacco sull'amata scrivania  come dono per il mio gentile consenso di ospitarlo.


<< Signor Aldan !>> mi disse ponendosi al centro della stanza  come se essa fosse il centro di un palchetto per rappresentazioni teatrali . << mi dica !>> dissi io che seppur abituato al suo parlar in modo plateale mi parve raggiungere la soglia dell' esagerazione tanto da agitar le mani per far segno di mantenere bassa l'esuberanza e per assicurarlo che la mia attenzione fosse rivolta a lui.


<< e che ve lo dico a fare amico mio ! incredibile>>. aggiunse voltandosi poi verso il muro dandomi le spalle mandando la mano aperta in avanti .<< bhe dopo aver svegliato il vicinato con la vostra esuberante  voce da cantore quale siete sarebbe buona cortesia da parte vostra  iniziare ciò che avete da dire ... almeno per compensare al fatto che domani probabilmente la signora Seriplla verrà a farmi la predica per il baccano>>


<< BHa ! non badare a quella vecchia zitella ! Da giovane ..lei.. era una fanciulla avvenente e molto bella ma rifiutava spesso le attenzioni di tutti gli spasimanti che osavano avvicinarla.. >> Bulri , come era facile notare era stato "benedetto" dal dio del chiacchiericcio ed era stato "illuminato" dal dono della logorroica parlantina nonché della poca sintesi e finché si parlava del più e del meno andava bene ma  quando aspettavi che ti dicesse qualcosa  dovevi sorbirti le insensate ramificazioni del suo sputar fatti, molte volte senza molti nessi con l'argomento principale. << ...e chissà chi o cosa stesse aspettando che  tra il dire "no" e " mai" si ritrovò a passar la vita a viver sola e a invecchiare altrettanto >>. disse continuando.

<< ma insomma ! parlami del fatto incredibile ! chi se ne frega della megera! >> dissi perdendo per un attimo il senso etico del mio interloquire  e se la fortuna aveva voluto che la vecchietta poco simpatica non si fosse svegliata con gli acuti di Bulri sicuramente ora lo avrebbe fatto a causa mia.

<< parlatemi di questa storia incredibile >>mi corressi   << non ho tutta la notte.. >> e mentre emisi le ultime lettere della frase sia io che lo gnomo accendemmo le pipe.
era stato un periodo difficile  per me , troppe delusioni lavorative , un quasi azzeramento del mio socializzare per esse e persino una lettera scritta di pugno  da un ricco residente della contea che recitava
     

"     egregio sig. Aldor la inviterei gentilmente a tener conto di una mia richiesta:
           e' accaduto di recente  che i liquami del palazzo del conte Sirius fuoriusciti da una delle sue latrine                  
            pensili mi fossero vergognosamente  piombati
           a dosso inondando la mia regal persona di piscio e altro putridume che gli dei solo sanno cosa fosse .
            La mia richiesta in ambito legale e' quindi quella di denunciare il suddetto conte
             per illegale posizionamento delle latrine pensili e per danno morale alla mia persona .
            vorrei se e' possibile citare in giudizio anche il maledettissimo architetto che ha ben pensato  di piazzare proprio lì le dannate latrine
            mi faccia sapere se il caso le interessa giungendo da me al terzo giorno della settimana nel primo pomeriggio


                                               il  suo Donatore Lurk "


Il fatto era talmente comico  e così mortificante a livello professionale che  mi gettai su una sedia li vicino portando violentemente la mano sul  volto . il colpo violento mi fece ragionare su che tipo di futuro mi aspettasse sia come mago consigliere che come legale
in quel momento avevo davvero bisogno di qualcosa d'incredibile che avrebbe fatto a pezzi la mia realtà così tanto  da  farmi tornare in vita dato che di quei tempi le vicende quotidiane e lavorative mi avevano reso tutt'altro che vitale.
 
chi avrebbe mai potuto immaginare che un racconto nemmeno del tutto veritiero avrebbe talmente sconvolto la mia vita tanto da renderla seducentemente pericolosa . talmente sopra le righe  che forse una parte di me si sarebbe un giorno pentita di aver  abbandonato la vita semplice da maghetto da strapazzo di una  stupida contea .
  
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