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Autore: Soo_larry    15/01/2014    0 recensioni
Sono Kristen e ho 18 anni. A questa età i problemi sono la natura... ci saranno diversi cambiamenti. L'amore prenderà strade diverse, ci saranno diversi addii e molte persone non sono chi dicono di essere.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

La casa era vuota. Tutti gli oggetti erano a terra,alcuni anche rotti. L'albero di Natale è distrutto,dopo tutta la fatica spesa per farlo il più carino possibile. Niente è più in ordine. Tutte le foto che erano negli scaffali sono in terra senza una cornice. Mi ritrovo nel divano,con le ginocchia sul petto a piangere. Ho litigato con Liam,si ho fatto una cazzata. La porta si aprì. Era lui. E' tornato dopo due ore. Non mi rivolse nemmeno uno sguardo e andò al piano di sopra lanciando le chiavi sul tavolino in vetro davanti a me. Rimasi di nuovo sola. Decisi di alzarmi e cercare di sistemare qualcosa. Sotto varie palline cadute dall'albero trovai una foto di noi due in Australia. E' stato il nostro primo viaggio quello e la foto è la nostra preferita. Mentre sistemavo l'albero Liam scese le scale per poi andare in cucina e si preparò qualcosa. Fece tutto da solo,senza guardarmi,non parlava nemmeno. Come se non ci fossi. "Cazzo"-dissi. Mi sono tagliata con un pezzo di vetro,un pezzo di una cornice. Corro in cucina e metto il dito sotto l'acqua fredda. E torno a sistemare il disastro causato da Liam in soggiorno. Sale di nuovo su e sento dei rumori. Poi scende con una piccola valigia,prende le chiavi e apre la porta. "Liam." Niente. "Liam dove stai andando?"-chiesi. "Non parlarmi." "Liam.." Mise la valigia in macchina poi tornò dentro e prese l'altra. "Liam,ti prego." Gli presi un braccio e lo fermai. Chiusi la porta e lo attaccai al muro. Eravamo a pochi cm di distanza. "Cosa cazzo fai?"-chiesi. "Me ne vado" "Perchè?" "Perchè non ho nessuna intenzione di stare con te. Stronza" Cercò di liberarsi ma non ci riuscì. Per non farmi male mise poca forza. "Lasciami"-disse. "Ti prego resta,parliamo" "Non voglio parlare con te." "Per favore" "Levati"-urlò. Mi sedetti a terra e iniziai a piangere. Lui restò in quella esatta posizione di prima. Mi stava guardando. "Scusa. So che non faccio altro che fare cazzate ma ti prego perdonami"-dissi. "Sono stanco di perdonarti. Non fai altro che metterti nei casini. Non me ne sto andando perchè lo voglio io,sei tu che mi crei problemi" "Lo so" "Non avrei dovuto conoscerti"-disse. A quelle parole ci rimasi malissimo. E' pentito di avermi conosciuto. E per questo mi dispiace. "Non avresti dovuto fidarti di me,ne sono consapevole. So perfettamente di aver fatto una cazzata,anzi più cazzate. Ma sono cazzate che fanno parte di me. E tu da fidanzato dovresti accettarmi. So che ho fatto la stronza baciando quel ragazzo,so di averti praticamente tradito e so anche che la scusa del 'ero ubriaca' non vale anche se lo ero davvero. So di aver fatto una cazzata quando sono tornata a casa e ti ho detto di aver abortito. So che hai pianto tutte le notti e che forse continui a farlo senza farmelo vedere. So che ti ho deluso dal primo momento che ci conosciamo ma perdonami. Se adesso te ne vai,io non sarò più niente."-dissi. "O forse non lo sei mai stata."-disse. Lo guardai. "Scusa?!"-dissi. "Sbagliare è umano,ma tu fai cazzate su cazzate. E una persona come te non deve avere niente a che fare con me."-disse. "Anche tu sbagli,cazzo." "Mh,sentimo.." "Ti ricordi quando per esempio ti dissi che forse ero incinta e tu mi dissi che avevi scopato con un'altra?!"-chiesi. "Non eri incinta..alla fine non lo eri quindi" "Ma stavamo insieme e tu mi hai tradito. Io ho baciato un ragazzo tu ci sei andato a letto con quella." "Posso usare la tua stessa scusa,ero ubriaco" "Oh e sei caduto nella vagina di quella puttana?"-gli urlai. "Senti non sono costretto a perdonarti. Non mi va,non dopo tutto quello che hai fatto..hai ucciso mio figlio." Mi alzai e lo picchiai con tutte le forze che avevo nella schiena. Lui non reagiva,continuava a farsi picchiare quando la smisi e mi allontanai da lui. "Vattene da questa casa,subito."-gli dissi con le lacrime. "..." "Vattene cazzo"-urlai. "Va bene"-disse. Poi andò via.
  
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