Storie originali > Favola
Segui la storia  |       
Autore: Lyca    15/01/2014    1 recensioni
Mirto era alto, forse un po’ alto per la sua età, ma comunque basso per un qualunque adulto. Era più o meno alto come una gamba. Non era grasso affatto, anzi era proprio mingherlino, ed aveva un collo magrino su cui torreggiava la testolina arruffata, che girava a destra e a sinistra come un gufo, anche se effettivamente no, non riusciva a girarla di 180 gradi come un vero gufo. Ma si stava allenando per riuscirci.
Mirto è un bambino a cui piace raccontare le storie alla gente. Sì, inventate. No, non a caso, la storia parla del passante scelto dopo una lunga riflessione.
Una storia al giorno, questo gli serve per poter sopravvivere. Ovviamente non è vero, per sopravvivere gli serve dell'aria e del cibo, ma sopratutto dell'acqua.
Genere: Commedia, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La fiumana di gente si fece più intensa verso mezzogiorno. Anche se quella era una piccola città in molti passavano tra le sue case di mattoni e legno. Mirto si accodò a un passante di mezza età con la barba piuttosto lunga che indossava una stupenda giacca blu scuro. Il ragazzetto spiò la sua espressione seria e l'altro fece finta di non notarlo, quindi il piccoletto imitò l'espressione dell'uomo e lo seguì per un tratto. Infine lo superò convinto e si piazzò davanti a lui per fissarlo. L'uomo lo guardò distrattamente con due occhiacci gialli. Mirto prese fiato fissandolo, ma prima che potesse iniziare a parlare l'altro si voltò e seguitò a camminare per la sua strada. Stizzito, il ragazzino recuperò la distanza e si mise a parlare, sempre stando alle sue spalle.

- C’era una volta un uomo che odiava il mare. Non se ne capacitava: insomma, era del suo colore preferito, e amava fare il bagno, il sale lo infastidiva un po’, ma finiva lì. Eppure, odiava il mare. -

- L’uomo prese la giacca e disse: vado a scoprire perché odio il mare. -

- Uscì di casa che il sole aveva appena lasciato le cime degli alberi e brillava in alto sui suoi capelli. -

- Cammina cammina incontrò una maga, donna saggia senza dubbio, e appunto perché doveva essere saggia le chiese: perché odio il mare? La saggia maga gonfiò il petto, perché un uomo aveva riconosciuto la sua saggezza e si era rivolto a lei per un problema, e così rispose: odi il mare perché è tempestoso, salatissimo e cattivo! Uccide e tradisce le persone! -

- L'uomo storse il naso. No, io amo le tempeste, non c'è niente di più bello di un mare in tempesta! esclamò superando la maga e andandosene. -

- Cammina cammina incontrò un drago, creatura magnifica e sicuramente più saggia della maga. Gli pose la domanda: perché odio il mare? e il drago rispose, guardandolo sdegnosamente dall'alto in basso: perché sei una creatura piccola e debole, tu hai paura del mare, perciò lo odi! -

- L'uomo storse il naso e disse: se non ci fosse la paura, il mare non sarebbe così affascinante! Tu non ne sai niente! e se ne andò via, proseguendo il suo cammino. -

- Cammina cammina, sulla scogliera, incontrò una bella sirena che si pettinava i capelli al sole. Le sirene conoscevano per forza il mare! Così l'uomo le si avvicinò e le domandò: perché odio il mare? -

- La sirena lo fissò a lungo e gli rispose: perché non puoi viverci come me! Se tu vivessi in mare potresti godere delle onde e delle correnti marine. -

- L'uomo storse il naso e rispose: non mi piacerebbe per niente vivere nel freddo e mangiare solo pesce! e se ne andò via, proseguendo il suo cammino. -

- Ormai l’uomo era stanco, ma continuava a camminare: incontrò una sfinge, e si fermò davanti ad essa. -

- Perché odio il mare? Le domandò, e quella: ho un indovinello per te. Cos’è che ha quattro zampe al mattino, due a mezzogiorno e tre alla sera? -

- L’uomo sbuffò storcendo il naso, imprecando contro la sfinge che non capiva proprio niente, e se ne tornò a casa insoddisfatto. -

- Finalmente a casa, l'uomo andò in bagno a lavarsi la faccia. Si guardò allo specchio e chiese: ma perché odio il mare? -




- Ehi, signore, secondo lei perché l'uomo odia il mare? - domandò Mirto al passante che stava seguendo, a guisa di sfida. Ovviamente l'altro non rispose, sfidandolo a sua volta, e il ragazzino continuò:

- Lo specchio esclamò: ma come! L’uomo odia il mare perché i suoi fondali sono inesplorati come i propri, entrambi gelosi dei propri segreti. Profondo, nessuno lo comprenderà completamente, cambia continuamente volto all'improvviso restando in realtà sempre lo stesso. Poiché il mare è lo specchio della sua anima, l’uomo lo detesta. -

Mirto guardò di sottecchi il passante, ormai erano affiancati, ma l'espressione dell'uomo era imperscrutabile. Improvvisamente, l'uomo si fermò.

Si fermò anche Mirto.

L'altro si voltò, osservandolo con quel suo sguardo giallo. Alzò una mano e premette sul naso del bambino con un dito. Il ragazzino fece due salti indietro, strofinandoselo corrucciato. L'uomo sembrò sorridere con qui suoi occhi enigmatici da gatto. Appena una piega delle labbra.

Si voltò e se ne andò.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Favola / Vai alla pagina dell'autore: Lyca