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Autore: Clars_97    15/01/2014    2 recensioni
E' una storia che va letta tutta d'un fiato e quando si ha veramente voglia di leggere una storia d'amore. Tratta di due ragazzi, perdutamente innamorati, che combatteranno fino alla fine per riuscire a rimanere insieme per sempre. Non è una storia lunga ma è molto intensa ed emozionante. La bellezza sta nell'immaginarsi tutto e immaginarsi anche che tutto è possibile nell'amore, finché si ama. Diciamo che quando si arriva a leggere la fine della storia nasce un sentimento di gioia e di stima profondo verso i due ragazzi.
Buona lettura!! Vi sarei molto riconoscente se lasciaste una recensione, anche solo per sapere se è scritta bene o no. Grazie mille :)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Passò un anno e mezzo tra alti e bassi, gioie e dolori, rimorsi e rimpianti. Era una fredda giornata d’inverno, stupenda, con gli alberi e i tetti innevati, le orme delle persone nelle strade, le code dei gatti e dei cani che si intravedevano tra la neve e i bambini, affogati in golf e piumoni, che giocavano a palle di neve.

Quel giorno lei era in camera sua, con le cuffiette nelle orecchie, nel letto e con un immenso libro da leggere per tutte le vacanze di Natale. Mentre scorreva le pagine, era così intenta nella lettura da non rivolgere alcun minimo pensiero al suo ex, cosa che faceva ancora da tanto tempo, non ammettendolo comunque a nessuno. Dopotutto si sentiva un idiota a pensare ancora alla loro vecchia relazione, ma non poteva farne a meno, ci aveva tenuto troppo. Non aveva nemmeno più avuto il coraggio di uscire con un altro ragazzo, perché si sentiva vuota e sola senza di lui, come se le fosse stata portata via la felicità della vita. Non si sentiva in grado di confidare a nessuno tutto ciò che teneva dentro, perché, con qualsiasi persona si fosse confidata, avrebbe avuto in ogni caso la paura di essere giudicata e considerata una bambina. Per questo, l’unico modo che aveva per non pensare a tutto ciò che si teneva dentro, come una bomba piena di pensieri su di lui, era leggere, in ogni momento e in ogni luogo. Poco dopo decise di uscire per prendere un po’ d’aria in centro, da sola, senza amiche né amici.
Lui era rimasto il dolce ragazzo innamorato di una ragazza che gli faceva girare la testa, grazie alla sua bellezza e alla sua gentilezza. Non era sempre lo stesso, quando era con i suoi amici cercava di fare indifferenza al suo dolore, ma quando poi era a casa non ci riusciva, era più forte di lui la mancanza di lei. Stava guardando un film e intanto pensava che avrebbe desiderato tanto che lei fosse stata al suo fianco. Si diceva sempre che prima o poi sarebbe passata tutta quella malinconia ma ogni volta si demoralizzava perché finiva con l’immaginarsi la sua vita con lei e si chiedeva se anche lei facesse lo stesso. Finito il film, pensava che non voleva stare più in casa ma stare all’aria aperta, o perlomeno uscire da casa, anche solo per vedere se il mondo continuava a girare.

Erano andati entrambi in città, piena di persone che ancora dovevano fare gli ultimi regali natalizi. Loro non dovevano fare nessun regalo, ma piuttosto dovevano distrarsi dai loro stessi pensieri che non riuscivano mai ad abbandonare le loro menti. Era complicato per tutti e due, ma lo divenne ancora di più quando all’improvviso i loro sguardi si incontrarono. In quei pochi dieci minuti il mondo si fermò e loro restarono immobili fino al momento in cui riuscirono a salutarsi e fu un momento particolare, perché non si vedevano da tanto tempo e invece, in un giorno d’inverno qualunque, il destino li ha riportati ad incontrarsi.
Lui attaccò discorso, anche se con poca convinzione:
«Ciao»
«Ciao! Come stai?»
Al contrario di lui, lei sembrava già più contenta di vederlo.
«Bah.. abbastanza bene te?»
Mentì pensando che anche lei avrebbe fatto lo stesso.
«Sono contenta per te, io sto di merda, a malapena riesco ad alzarmi dal letto la mattina e ad avere il coraggio di aprire la finestra per vedere la luce che c’è fuori»
«Ah davvero.. mi dispiace cavolo..»
«Anche a me, ma te non ci sei stato male per niente a causa della nostra storia finita così, quando invece sembrava che durasse per sempre?»
Lui ormai era stato, ancora una volta, avvolto dalla dolcezza di lei, tanto che gli fece dire la verità:
«Si.. in realtà ti ho mentito prima, ti ho detto che sto bene, ma non è così. E’ proprio tutto il contrario, perché mi manchi da impazzire e non sto affatto bene senza di te e senza la tua tenerezza. Non ero mai stato così coinvolto nell’amore come lo sono tuttora con te, te lo giuro, mi hai fatto toccare il cielo con le dita, mi hai fatto provare sentimenti che nessun altro mai era riuscito a farmi provare e tutto questo grazie alla tua persona e al tuo carattere, di cui mi sono perdutamente innamorato. Penso ogni giorno a te, in qualsiasi luogo e qualsiasi cosa stia facendo, sei sempre stata il mio unico pensiero fino a questo momento. Credimi, perché questa è la sola unica verità di cui nessuno mai si era accorto prima»
Lei rimase esterrefatta da tutte quelle belle parole, tanto che non sapeva neanche più cosa rispondergli, ma, col cuore che le batteva fortissimo, ci provò lo stesso:
«Wow! Non so che dire, non mi sarei mai aspettata che tu soffrissi così tanto per me, pensavo che ormai non ci pensavi neanche più a me e a tutto quello che abbiamo trascorso»
«Come no! E chi se li scorda più quei mesi talmente emozionanti da far venire la pelle d’oca. Penso che non tutte le persone abbiano avuto una storia speciale tanto quanto la nostra. Dico davvero sai, noi abbiamo lottato per il nostro amore, anche se poi io mi sono ritrovato in un bagno di lacrime amari»
«Hai pianto sul serio per me? Per noi?»
«Certo che ho pianto, non l’ho mai rivelato a nessuno, solo qui, adesso, a te e tra l’altro con il cuore in mano. Non ho fatto altro perché mi dispiaceva in una maniera irrefrenabile per noi due ma non l’ho mai dato a vedere; mi avrebbero fottuto tutti e preso in giro per sempre»
Dopo aver detto questo, chinò la testa come se si vergognasse dei suoi sentimenti, ma poi lei gli prese le mai e gliele strinse forte, dicendo:
«Ci tenevi davvero anche tu al nostro amore come me, l’ho sempre saputo ma purtroppo il destino ci ha frantumato e noi siamo stati dei coglioni a permetterglielo! Alla fine ci sono anche tante altre persone che sognano un amore intenso come il nostro e noi che abbiamo la fortuna di possederlo non lo stiamo sfruttando per niente cazzo»
«Hai perfettamente ragione sai, siamo stati degli scemi dopotutto; ci siamo rassegnati troppo presto e non abbiamo lottato abbastanza e questo momento lo dimostra perché ci siamo detti tutto quello che abbiamo provato in questi mesi l’uno lontano dall’altra e non ne è risultato niente di positivo lo starci lontani. Te che dici?»
«Sì, anche io la penso come te.. ma posso farti una domanda?»
«Certo, dimmi tutto!»
«Ma te sei ancora innamorato di me?»
«Vuoi la verità?»
«Ovviamente»
«Sì. Non mi sono mai dimenticato del nostro amore. Te si?»
«Assolutamente no, anzi io alcune volte spero che la nostra storia prima o poi ricominci, su di questo non ho nessuna certezza dei tuoi pensieri»
«Anche io mi confido sempre in questa speranza, ma non vedo mai alcuna specie di scintilla che mi faccia un po’ capire se il mio sogno di ritornare insieme a te è ancora possibile che si avveri o no»
«Ho capito tutto, ma devo farti un’altra domanda a questo punto»
Gli sorrise, con gli occhi esplosi di felicità anticipata, ma fatto sta che sorrise. Lui si incuriosì e rispose certamente con un’affermazione. Così lei fece un respiro profondo e gli chiese se si volesse rimettere con lei in quel momento. Lui sprizzò di gioia, perse anche le parole, ma al posto di esse, prese la testa di lei con entrambe le mani e la baciò. Quel bacio durò molto e fu meraviglioso, indimenticabile; il bacio più sincero e inaspettato di entrambi.
Quando riaprirono gli occhi si guardarono e si abbracciarono socchiudendo le palpebre, come se volessero restare in quel modo per tutta la vita.
All’improvviso lui esclamò:
«Amore, senti, i miei a casa non ci sono quindi pensavo se…»
Lei gli tappò la bocca senza fargli finire di parlare e disse:
«Vengo volentieri, non c’è alcun bisogno di supplicarmi»
Subito dopo avergli fatto l’occhiolino, lo baciò dolcemente e lo afferrò per la mano.
Dopo aver camminato mano per mano per circa venti minuti, arrivarono finalmente a casa del ragazzo. Aprì il portone e a lei apparì davanti ai suoi occhi una casa che già conosceva. Lui le offrì da bere e lei accettò volentieri un bicchiere di aranciata. Si sedettero sul divano e lui mise il suo braccio intorno al collo di lei. Iniziarono a parlare di tante cose e in particolare di tutto quello di cui non avevano mai parlato, come il loro futuro e quali erano i loro sogni. Poco dopo lui iniziò a baciarla delicatamente e lei sorrise, come la classica ragazzina innamorata. Lei lo fermò e gli domandò se l’amava e lui le rispose “da pazzi ti amo”. Così lei si distese nel divano e lui le andò sopra. Lui le accarezzava il viso e lei la schiena; lui le guardava le labbra e lei gli occhi. Erano come il pane e la nutella, perfettamente perfetti.
Le sganciò i pantaloni neri e lei gli levò il golf grigio. Le slacciò i capelli, gettando il laccio in terra. Poi le tolse la maglietta blu e gialla e la scaraventò lontano da loro. Lei gli sbottonò lentamente la camicia azzurra, che teneva sotto il golf , buttandola a terra, per poi baciare il suo petto. Dopo gli tolse i jeans chiari e rimasero così in biancheria intima. Ci mancava quella oramai e, guardandosi negli occhi, si levarono anche quella. Divennero una cosa sola e unica, nel modo più bello e più significativo. Erano pelle contro pelle, occhi contro occhi, lingua contro lingua, petto contro petto, cuore con cuore. Lei stava tremando, ma non voleva farsi vedere perché si vergognava da morire, ma lui se ne accorse comunque e le disse di stare tranquilla e serena, perché la cosa più importante era quella di amarsi. A quelle parole lei sorrise e non si fermarono più. Si persero nel loro mondo così soave e così amabile che si addormentarono sotto una fragile coperta in quel divano indimenticabile per entrambi.
Non fu una notte trascorsa per passatempo, ma fu la notte che segnò il loro destino. Fu la notte che li portò a rimanere insieme per tutta la vita. Neanche la prima volta fu una cazzata, ma dopo quella, la sicurezza era sempre più diminuita. Al contrario, riuscirono a ritrovare la loro sicurezza nella seconda notte trascorsa insieme e quella non fu passeggera, assolutamente per niente.
 
Il giorno dopo andarono entrambi dalla madre di lei e le rivelarono quanto fosse immenso il loro amore e quanto fosse grande il loro desiderio di stare insieme. Le dissero che ci sarebbero riusciti grazie alla loro determinazione, con o senza il suo consenso, ma stavolta volevano fare le cose per bene, dicendoglielo “subito” e, così, senza alcun mistero sulla loro storia. Strano ma vero, lei li abbracciò e disse loro:
«Ragazzi scusate tanto, davvero! Sono stata la persona e soprattutto la madre più ignorante dell’universo. Sono molto contenta che la mia stupenda figliola abbia trovato il ragazzo che fa per lei e che amerà per sempre. Scusate ancora, non so se mi perdonerete mai, ma sappiate che per qualsiasi cosa ci sarò sempre e comunque e cercherò, in ogni modo, di essere dalla vostra parte»
«Grazie mamma, sono contenta che finalmente sei riuscita a comprenderci e anche a capire me e i miei sentimenti, perché non c’è cosa più fortificante di sapere che tu mi capisci»
Lui non si fece scrupoli a rispondere alla madre della sua ragazza, anche perché la sua felicità, in quel momento, era ad un limite a cui non era mai arrivata:
«La ringrazio di cuore signora, le prometto solennemente che proteggerò sua figlia nello stesso modo con cui si protegge un diamante prezioso. Le starò accanto e la farò felice come non lo è mai stata e tutto perché se lo merita, una ragazza come sua figlia si meriterebbe il mondo intero»
Detto questo, i due innamorati rimasero a far compagnia alla donna, bevendo un thè e chiacchierando del più e del meno.
Da quel giorno tutto cambiò, divennero inseparabili, per le ore, per i giorni, per i mesi, per gli anni e per la vita. Insieme compresero il significato di amare e se lo dimostrarono ogni giorno, fino a farsi mancare l’ossigeno.
  
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