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Autore: BebaTaylor    16/01/2014    1 recensioni
Amanda, Amber, Andrea, Ellen e Kristen sono migliori amiche.
Odiano qualsiasi persona minacci la felicità delle altre e sono disposte a tutto pur di allontanare chi causa del male alle loro amiche.
Amber fissò le sue amiche. «Ragazze, dovete dirmi qualcosa?» chiese, «Cosa avete combinato?»
Amanda sorrise e le strinse la mano. «Lo sapevo che ci saresti arrivata da sola.»
Amber sorrise e le guardò. «Oh, ho capito.» respirò a fondo e afferrò la sua birra, «Direi che vi meritate un brindisi.» disse alzando il bicchiere.
«Amiche per sempre!» brindò Amanda.
«Amiche per sempre!» dissero le altre in coro.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Amiche fino alla morte
[degli altri]

Kristen finì di scrivere l'ultimo punto della lista, alzò la testa e fissò le altre ragazze. «Quindi... siamo d'accordo.» disse.
Ellen annuì, «Sì.» mormorò, presse la tazzina di caffè e la portò alle labbra.
«Quella sanguisuga di una cagna disgustosa deve sparire.» esclamò Amanda, prese una ciocca di capelli biondi e se l'avvolse sull'indice sinistro.
«Sta troppo appiccicata a Travis.» disse Andrea, sistemandosi gli occhiali.
«Appiccicata?» disse con sarcasmo Amanda, alzando al cielo gli occhi azzurri, «Quella è incollata a Travis.»
«Pensa di avere qualche diritto su di lui solo perché lo ha conosciuto prima di Amber.» esclamò Ellen.
«Ed è un'idiozia, come se io pretendessi di avere qualche diritto su Josh.» disse Kristen guardando Amanda.
«E io su Cameron.» esclamò la bionda fissando Ellen.
«E io su Matt!» ridacchiò Andrea.
«Oh, bhe, Matt non vuole nessuna di noi!» rise Kristen.
«Lexie non la penserebbe così.» sbuffò Amanda. «Se potesse quella lurida cagna si farebbe persino lui.»
«Si farebbe qualsiasi ragazzo.» precisò Kristen, «Basta che respiri.»
«Però si è fissata su Travis.» sputò Amanda. «Amber non merita di star male per colpa di quella...» aggiunse, Amber era la sua migliore amica e odiava qualsiasi persona che la faceva soffrire.
«Zitte, Amber sta arrivando!» esclamò Andrea indicando la vetrina della caffetteria.
Kristen chiuse il quadernino e lo infilò in borsa. Amber le raggiunse dopo essere passata dal bancone per ordinare un cappuccino.
Si sedette accanto ad Amanda e sospirò. «Dio, oggi l'Isterica era più isterica del solito.» mugugnò slacciandosi la giacca. «Se sposarsi dà questo effetto... non mi sposerò mai!»
«Nemmeno se te lo chiedesse Travis?» sorrise Ellen.
Amber arrossì, «Oh, bhe...insomma... lui... io...» balbettò.
«Non preoccuparti, se diventassi isterica come il tuo capo ci penseremo noi!» esclamò Amanda abbracciandola, «Se accadrà ti butterò sotto la doccia. Gelata.»
Amber rise e si staccò a Amanda. «So che ne saresti capace!» esclamò.
Amanda alzò gli occhi al cielo e sbuffò, «È successo solo una volta!» si difese con un sorriso.
«Sì, perché tu l'avevi convinta che se beveva mezza bottiglia di Vodka le sarebbero cresciute le tette!» le prese in giro Andrea.
Amanda sbuffò e incrociò le braccia al petto, facendo una finta aria offesa. «Era solo uno scherzo!» brontolò, «E in ogni caso le sono cresciute le tette,» disse e fissò per qualche secondo il seno di Amber, «e anche tanto!»
Scoppiarono tutte quante a ridere.
«Oh... aspettate!» esclamò Amber, «Stiamo parlando del mio seno!» disse prima di scoppiare a ridere.

*_*_*

Qualche ora più tardi le ragazze e i loro fidanzati erano al solito club, seduti al solito tavolo. Andrea e Samuel stavano ballando, così come Kristen e Jackson.
Amber sbuffò quando il suo cellulare squillò, lo prese alla borsetta e fece una smorfia quando vide chi la stava chiamando. «È l'Isterica.» disse, «Torno subito.» si alzò e uscì dal locale.
Cinque minuti dopo rientrò per fermasi poco dopo l'ingresso quando si sentì chiamare.
«Matt!» strillò correndo dal ragazzo e abbracciandolo, «Che bella sorpresa!»
Il ragazzo sorrise, «Siete tutti qui?» domandò.
Amber annuì. «Sì.» rispose, «Oh, Andrea sarà così felice di vederti!» squittì afferrandogli la mano.
Il ragazzo accanto a Matt tossì, e l'altro lo guardò, «Oh, scusami Simon.» gli disse, «Lei è Amber.»
La ragazza sorrise e strinse la mano di Simon, «È un piacere conoscerti.» gli sorrise fissando gli occhi scuri e i capelli castani.
«Vi unite a noi o avete altri piani?» esclamò Amber.
«Scherzi? Certo che veniamo con voi! Non vedo l'ora di rivedere quella banda di matti!» esclamò Matt abbracciando nuovamente Amber.
«Ehi, stavo per mandare un squadra di ricerca!» gridò Amanda quando vide Amber rientrare nel locale, spalancò gli occhi blu e posò il bicchiere sul tavolo.
«Matt!» urlò, saltando in braccio al ragazzo.
«Dio, perché non fa così con me? Sono il suo ragazzo!» gemette Josh. Si alzò in piedi e andò ad abbracciare l'amico.
Simon fu presentato agli altri e tornarono a sedersi. Amber era fra Travis e Simon, di fronte a lei c'era Amanda che faceva facce buffe.
«Quella ha dimenticato parte dei suoi vestiti.» esclamò Simon dopo qualche minuto indicando una ragazza bionda.
«Naa, Lexie va sempre in giro conciata peggio di una puttana.» disse Amanda.
Simon scrollò le spalle e girò la cannuccia nel suo drink.
«Travis!» squittì Lexie avvicinandosi al tavolo, fece il giro e si buttò su Travis per abbracciarlo, travolgendo Amber e spingendo Simon.
«Mi stai schiacciando!» si lamentò Amber, spinse malamente Lexie e si sistemò i capelli. «Hai la delicatezza di un tirannosauro con le emorroidi!» le disse fissandola.
Lexie la fissò e spinse fuori le labbra, «Posso unirmi a voi?» domandò fissando Travis, «Mi tieni in braccio?» chiese con tono seducente, inclinando la testa di lato e spingendo in fuori le labbra e il petto.
«Scordatelo!» esclamò Travis, alzando la voce per farsi sentire, il volume della musica era aumentato.
«Non c'è spazio per te, cagna, quindi...» pronunciò Amanda alzandosi e trascinando via Lexie, «sparisci. O ti farò pentire di essere nata.» le sussurrò, stringendole con forza il braccio e spingendo le unghie contro la pelle delicata del polso.
«Mi hai sentito, stupida sgualdrina?» sibilò Amanda, stringendo con più forza.
Lexie si limitò a sorridere. «Lui sarà mio.» si liberò dalla presa di Amanda e si allontanò. La bionda imprecò e tornò a sedersi.
«Ma quella fa sempre così?» domandò Simon.
«Chi, Lexie o Amanda?» chiese Matt.
L'altro scrollò le spalle, «Tutte e due, a questo punto.» rispose.
Amanda sbuffò e si sporse sul tavolo, lo sguardo fisso su Simon. «Vedi, io e Amber siamo nate nello stesso ospedale, lo stesso anno, lo stesso mese e lo stesso giorno. Io sono nata venti minuti prima. Abbiamo sempre abitato una di fronte all'altra e ci conosciamo da sempre.» spiegò, «Le nostre madri hanno frequentato lo stesso corso pre-parto ed erano nella stessa stanza quando siamo nate. Lei è praticamente mia sorella.» disse, sgranando li occhi.
«Se qualcuno le fa del male io la difendo, semplice, no?»
«E Lexie?» domandò Simon, tirandosi indietro, quasi come se fosse spaventato da Amanda.
La bionda scrollò la testa e si mise composta. «Lei è solo una cagna isterica.» disse e sorseggiò il suo Long Island, «Una brutta cagna disgustosa. Nulla che valga la pena conoscere, tesoro.»
«Ehi!» esclamò Amber, «La finite di parlare di me?» domandò divertita. «Oggi pomeriggio le mie tette, ora la storia di quando sono nata!»
«Avete parlato ancora delle tue tette e non mi hai detto nulla?» strillò Travis. «Sei cattiva!» disse abbracciando la sua ragazza e posandole una mano sul seno.
«Prendente una camera, amori miei.» esclamò Amanda coprendosi gli occhi.
«Cosa cambia?» scherzò Amber, «Tanto viviamo sotto lo stesso tetto!»
Amanda le fece una linguaccia e rise.

*_*_*

«Simon sembra un tipo a posto.» disse Ellen ritoccandosi il rossetto.
«Sicuramente è meglio di quel cretino.» esclamò Andrea massaggiandosi il naso.
«È simpatico.» mormorò Kristen mettendo le mani insaponate sotto il getto d'acqua.
«E non gli piace Lexie.» esclamò Amanda, «E questo gli dà un punto in più!»
«Sono contenta che abbia dimenticato quel coglione.» esclamò Amber sistemandosi i capelli dietro le orecchie.
Le ragazze rimasero in silenzio, fissandosi attraverso lo specchio del bagno del club. Ognuna di loro sapeva esattamente cosa pensava l'altra.

*_*_*

Amber suonò il campanello della casa di Matt. «Dai, apri.» mormorò preoccupata. Venti minuti prima aveva ricevuto un SMS da parte del ragazzo che l'aveva fatta spaventare. Matt le aveva scritto che non voleva più vivere perché Jason lo aveva lasciato.
«Matt! Apri!» esclamò, suonando nuovamente, sospirò dal sollievo quando sentì la chiave girare nella serratura. Aprì la bocca quando vide il ragazzo, aveva gli occhi rossi e gonfi di pianto, non si era rasato e la maglietta era sporca di sudore e salsa di pomodoro.
Lo seguì in salotto e si sedette accanto a lui sul divano. Matt abbracciò il cuscino e si lasciò sfuggire un singhiozzo.
«Matt...» Amber gli accarezzò la nuca, «raccontami tutto.»
Lui sospirò e strinse più forte il cuscino, premendo il viso contro la stoffa blu scuro. «Mi ha lasciato.» mormorò, «Di nuovo.»
Amber rimase in silenzio e continuò ad accarezzare i capelli del giovane.
«Mi ha detto che sono stupido e valgo troppo poco per lui.»
“Lo ammazzo. Giuro che lo ammazzo, quello stronzo di Jason.” pensò Amber abbracciando Matt.
«Non sei stupido ed è lui quello che non vale abbastanza per te.» sussurrò accarezzandogli la schiena mentre Matt piangeva.

Amber aveva spedito Matt a farsi una doccia mentre lei sistemava la casa del ragazzo. Chiuse lo sportello della lavastoviglie e fece partire il lavaggio.
Afferrò il cellulare e scrisse un messaggio alle sue amiche. Sapeva che sarebbero venute tutte quante, tranne Andrea che era andata a trovare la nonna materna.
“Matt e Jason. Di nuovo. Lo ammazzo quel figlio di puttana. Portate schifezze.”
Kristen, Elle e Amanda arrivarono dopo dieci minuti, portando gelato, patatine, caramelle, marshmallow e pizza surgelata. Insieme trascorsero la serata, ingozzandosi e ricordando episodi divertenti della loro adolescenza, sperando di far dimenticare Jason a Matt.

«Dio, questi tacchi mi stanno uccidendo!» esclamò Amanda appoggiandosi al muro, alzò la gamba sinistra e massaggiò la caviglia dolorante.
«Siamo quasi arrivate la macchina.» le disse Ellen con un sorriso.
Il quintetto riprese a camminare, ricordando la serata. Era una uscita “da ragazze”, mentre i loro ragazzi erano andati allo stadio, trascinandosi dietro un Matt ancora depresso, anche se erano passati quasi due mesi da quando Jason l'aveva lasciato.

«Avete sentito?» domandò Amber fermandosi.
«Era un urlo.» disse Andrea.
«Veniva dal vicolo.» esclamò Ellen sporgendosi oltre il muro per spiare. «Due tizi stanno aggredendo uno.» sussurrò, voltandosi a guardare le altre. «Chiamo la polizia.» sussurrò Kristen cercando il cellulare nella borsetta ma, prima che potesse tirarlo fuori, i due aggressori corsero via, incuranti delle ragazze.
«Non chiamarla!» sibilò Andrea avvicinandosi all'uomo steso a terra.
«Perché?» domandò stupita Kristen.
Andrea si limitò ad indicare la figura ai suoi piedi.
«È Jason!» strillò Amber. «Ehi, brutto stronzo, come sta?» domandò al ragazzo dandogli un calcio sul ginocchio.
«Amber!» la richiamò Kristen.
Amanda si limitò ad alzare gli occhi al cielo e sbuffò, sistemò la borsetta sulla spalla e si mise dietro il ragazzo. «Sei un bastardo.» sputò, «Altro che qualche calcio e qualche scippo, ti meriti ben altro!» disse e gli colpi la schiena. Jason gemette e rimase immobile, con gli occhi chiusi. Elle alzò le spalle e raggiunse le altre due, si inginocchiò accanto al ragazzo e gli diede un pugno sul naso. Anche Kristen e Andrea si unirono alle altre tre, colpendo Jason con calci e pugni.

Amber sbadigliò e spostò il braccio di Amanda dal suo stomaco, si mise seduta e afferrò il telefono. «Se non sei Brad Pitt puoi andare al diavolo.» mugugnò fissando la sveglia, erano le sette di domenica mattina.
«È morto!»
«Matt?» domandò lei, completamente sveglia, «Chi è morto?»
«Jason!» gridò Matt, «Lui è...»
Amber aprì la bocca, ricordando cos'era successo solo poche ore prima. Lei e le altre avevano picchiato Jason fino a quando non aveva iniziato a piovere forte e si erano allontanate, senza chiamare la polizia. Una volta in macchina avevano giurato di non dire niente a nessuno.
«Oh, Matt.» gemette, scuotendo Amanda per una spalla, cercando di svegliarla. «Dove sei?» domandò al ragazzo.
«In ospedale.» rispose Matt fra un singhiozzo e l'altro.
«Non rompere.» biascicò Amanda.
«È Matt, è in ospedale.» le disse Amber. «Per Jason.»
A quel nome la bionda strappò il telefono dalle mani dell'amica. «Ehi, dolcezza.» mormorò. «Veniamo subito, dacci solo il tempo di vestirci.» disse e riattaccò.
«E adesso?» esclamò Amber, fissando Amanda che si era già alzata.
«Avvertiamo le altre, ci diamo una lavata e andiamo da Matt.» rispose Amanda prendendo il cellulare.
«Sì, ma noi...» balbettò Amber alzandosi in piedi.
«Ma noi nulla.» esclamò Amanda inviando l'SMS, «Noi non abbiamo fatto nulla. Quel coglione se l'è meritato.» le sorrise dolcemente e si avvicinò a lei, prendendole la mano. «Andiamo a lavarci, non possiamo lasciare solo il povero Matt.»

Un'ora e mezza dopo Amber e Kristen erano in fila alla cassa del bar della caffetteria dell'ospedale, avevano appena scoperto cos'era successo a Jason dopo che se ne erano andate.
Un uomo era entrato nel vicolo per cercare un angolo appartato su cui pisciare, aveva visto Jason a terra e aveva chiamato i soccorsi. Jason era morto al pronto soccorso a causa di un'emorragia interna.
Kristen pagò e si diressero al bancone per ritirare i loro caffè e e le brioches.
«Speriamo si riprenda presto.» sospirò Kristen.
«Già, mi si stringe il cuore nel vederlo così.» disse Amber voltandosi per guardare Matt seduto al tavolo con le altre ragazze. Andrea lo stava abbracciando.
«Presto troverà qualcuno migliore di... quello.» esclamò Kristen passando ad Amber un vassoio con due tazze di cappuccino e il piatto di brioches.
«Lo spero.» sospirò l'altra avanzando verso il tavolo.

Le ragazze erano state vicino a Matt durante il funerale e anche dopo, fino a quando il ragazzo era partito per una trasferta di lavoro. Amber aveva sospirato dal sollievo quando aveva sentito al TG che la polizia aveva archiviato il caso sulla morte di Jason: non c'erano prove – la pioggia aveva cancellato qualsiasi traccia – e nessun indizio. Ancora una volta il gruppo l'aveva scampata.

*_*_*

Le ragazze tornarono al tavolo e Amber si sedette accanto a Travis un attimo prima che lo facesse Lexie.
Amanda scoppiò a ridere quando la vide inciampare e rischiare di cadere.
«Perché non torni dai tuoi amici?» gridò Cameron, il fidanzato e convivente di Ellen.
«Secondo me l'hanno abbandonata.» mormorò Josh.
Lexie incrociò le braccia al petto e si sedette accanto ad Amber, anche se la panca imbottita era quasi finita.
«Potresti anche levarti, sai?» disse ad Amber.
Simon alzò il bicchiere e bevve un sorso, si voltò per parlare con Amanda e Matt e mise il bicchiere sul tavolo.
«Stai attento, stronzo!» strillò Lexie quando il bicchiere di Simon si rovesciò versando il Cuba Libre su di lei.
«Scusa!» disse il ragazzo, «Non volevo!» aggiunse e guardò Amanda prima di scoppiare a ridere.
Lexie grugnì un insulto e se ne andò.
«Io ti adoro, Simon!» gridò Amanda, «La conosci da due minuti e le hai fatto quello!» continuò indicando il tavolo bagnato, che Amber stava asciugando con dei tovagliolini di carta.
Simon sorrise e aiutò Amber, «Non mi piacciono le tipe che ci provano con uno impegnato.» disse voltando la testa verso Amanda.
Lei sorrise e si alzò in piedi. «Andiamo, ti prendo un Cuba.» esclamò, «Anche se avrei preferito che glielo avessi versato in testa.»
Simon sorrise e la seguì.

*_*_*

Due settimane dopo, Amber e Travis erano seduti sul divano del salotto dall'appartamento che Amber divideva con Kristen e Amanda.
Andrea era l'unica che viveva ancora con i genitori.
«Voglio un biscotto.» mormorò Amber baciando la guancia del ragazzo. Travis rise e si alzò, «Vado a prenderli.»
«Prendi la confezione nuova e porta anche il porta biscotti!» esclamò Amber mentre Travis usciva dal salotto.
Il ragazzo si fermò nell'ingresso e frugò nella tasca interna del cappotto, prese la piccola scatoletta blu, andò in cucina, prese il porta biscotti vere dalla credenza e lo aprì, era quasi vuoto, escludendo un biscotto rotto a metà. Infilò la scatolina con un sorriso e mise il coperchio, afferrò il pacco di biscotti e tornò in salotto, posando il tutto sul tavolino in noce.
Amber prese un biscotto dal pacchetto e lo sgranocchiò lentamente, tolse il coperchio dal porta biscotti e vi infilò la mano, aggrottando le sopracciglia quando le sue dita toccarono la scatoletta.
La tirò fuori e la osservò, sorpresa; posò quello che era avanzato del biscotto sul tavolino e aprì la scatoletta, lanciando uno strillo quando vide l'anello.
«Travis?» mormorò, «Questo è... anello... quindi... anello...» disse, shoccata.
Travis annuì e scivolò giù dal divano, inginocchiandosi accanto a lei; allungò una mano e le tolse una briciola dalle labbra e la fece cadere sul tappeto.
«Amanda ti ammazzerà, lo sai?» disse lei.
Travis sorrise, «Amanda mi adora, non mi farà nulla.» rise, prese la scatoletta dalle mani di Amber e tolse l'anello, lentamente lo infilò all'anulare sinistro della giovane.
«Amber, mi vuoi sposare?» domandò con voce tremolante.
Amber lo guardò, fissò l'anello – di oro bianco con un piccolo solitario – e alzò lo sguardo su Travis. «Oh, cacchio!» strillò, «Cazzo, certo che voglio sposarti!» gridò abbracciando il ragazzo, lo baciò lo attirò con sé sul divano.
Travis rise e le baciò il collo, infilando le mani sotto al maglioncino grigio.
«Amber!» strillò Amanda aprendo la porta, «Tesoro!»
Travis e Amber smisero di baciarsi e videro Amanda che avanzava con la mano sinistra tesa in avanti, mentre con la destra si copriva la bocca, dietro di lei si trovava Josh che scuoteva la testa.
«Mi sposo!» gridò Amanda.
Amber spinse Travis e si alzò in piedi, «Anch'io!» esclamò abbracciandola.
«Ci sposiamo!» strillarono in coro saltellando sul posto.
«Faremo un matrimonio unico!»
«Kris, Ellen e Andy saranno le damigelle!»
«Inviteremo anche Matt e Simon!»
Josh si sedette accanto a Travis. «Si fermeranno, vero?» domandò indicando Amber e Amanda che erano ancora abbracciate, che parlavano di fiori e vestiti, prese un biscotto e lo mangiò.
«Pensavo che sareste rimasti fuori fino alle sei.» disse Travis, anche lui prese un biscotto.
«Eh, la conosci Amanda.» replicò Josh, mangiando un altro biotto.
«Potevate suonare, sai, magari io e Amber eravamo impegnati.» disse Travis.
Josh rise, «Amanda è scesa dalla macchina mentre posteggiavo.» disse, «Non sono riuscito a fermala.»
«State riempiendo di briciole il tappeto!» gridò Amanda.
«Oh, vi siete accorte che esistiamo anche noi?» scherzò Travis.
Amanda andò davanti al suo fidanzato, le mani sui fianchi. «Adesso prendi l'aspirapolvere e pulisci!» ordinò.
Josh rise e le afferrò i fianchi, facendola sedere sulle sue gambe. «Dopo.» mormorò baciandola.
Amber si sedette accanto a Travis e ridacchiò. «Amanda! Dobbiamo dirlo alle altre!» strillò.
«No!» esclamò Travis abbracciandola, «Lo facciamo stasera quando siamo tutti insieme.»
«Saranno veramente sorpresi!» esclamò Josh.
«Sopratutto una in particolare.» disse Amanda inarcando un sopracciglio.
Josh sospirò. «Possiamo evitare di parlare di Lexie?» mugugnò. La ragazza ci aveva provato anche con lui.
«Certo!» disse Amanda e si alzò, «Io e Amber andiamo a guardare qualche vestito su internet e voi pulite il tappeto!» disse prendendo la mano dell'amica.
Josh sbuffò e ridacchiò, «Come vuoi, principessa.»
Amanda lo baciò sulla nuca e andò in camera con Amber.

*_*_*

«Ommiodio!» strillò Andrea quando vide gli anelli di Amber e Amanda, urlò e le abbracciò.
«Non ci credo!» esclamò Ellen prendendo la mano di Amber e fissando il solitario, «È meraviglioso!»
«Mi viene da piangere.» squittì Kristen, «Sono così felice per voi!»
Il gruppo era riunito al solito pub, insieme a Matt e Simon.
«Stavamo pensando di fare un matrimonio unico e voi sarete le damigelle!» disse Amanda.
«Oh, no!» gemette Josh coprendosi il viso con le mani. «Se iniziano a parlare di fiori, vestiti e decorazioni non finiranno più.»
«Mia sorella è andata avanti per sei mesi, parlando del suo matrimonio.» disse Simon e Josh fece una smorfia. «Ne parlava persino quando dormiva.» continuò Simon.
«Speriamo che non lo faccia anche lei.» esclamò Travis.
«Congratulazioni!» esclamò Samuel, «Vi sposerete e le vostre ragazze non vi calcolano!» ridacchiò.
«Neppure la tua ti calcola!» gli fece notare Matt.
Samuel scrollò le spalle e bevve, «Sì, ma poi tornerà normale.» disse, «Lo spero.» aggiunse guardando Andrea che parlava con Amber.
«Ho ordinato un paio di bottiglie di spumante.» disse Cameron sedendosi. «Ora dobbiamo solo aspettare che finiscano di chiacchierare.»
«Potrebbero andare avanti per ore.» esclamò Jackson.

*_*_*

Il gruppo era al secondo brindisi quando fu raggiunto da Lexie, vestita di una minigonna inguinale e un top corto, attillato e semi trasparente.
«Cosa festeggiate?» domandò, «Posso unirmi?»
Amanda fissò Amber e sorrisero, allungarono le braccia sinistre sventolando sotto il naso di Lexie i loro anelli. «Ci sposiamo!» dissero in coro.
Lexie inarcò un sopracciglio e rise, «Wow, finalmente avete deciso di uscire allo scoperto!» gracchiò.
Simon tossì, gli era andata di traverso la birra, Matt lo colpì dolcemente sulla schiena.
«No, deficiente.» esclamò Kristen. «Amanda si sposa con Josh e Amber con Travis.» spiegò, «Pensavo fossi meno idiota.»
Lexie sbuffò e si appoggiò con le mani sullo schienale della sedia di Travis.
«Se vuoi un po' di divertimento per l'addio al celibato» sussurrò al ragazzo, «chiamami.» appoggiò le mani sulle sue spalle e gli baciò il lobo.
«Ma te ne vai?» esclamò bruscamente il ragazzo spostandosi in avanti.
«Perché non te ne vai in un canile, cagna?» sbottò Ellen, «È un festa privata.»
Lexie scosse la testa e ridacchiò, «Adoro le feste private!» esclamò, andando a sedersi accanto a Kristen.
«Forse non hai capito che non sei stata invitata!» esclamò Amanda alzandosi, si avvicinò a Lexie e tirò indietro la sedia. «Ora, te ne vai sulle tue gambe o devo prenderti a calci?»
Lexie sbuffò, «Io rimango qui.» disse.
Amanda alzò gli occhi al cielo e sbuffò, fissò Kristen e le fece u cenno con la testa, la ragazza si alzò in piedi e afferrarono Lexie, facendola alzare.
«Ora tu te ne vai, ti trovi qualcuno che è libero e te lo scopi.» sibilò Kristen, «Non tornare.»
La spinsero lontano dal tavolo. «Lui è mio.» mormorò Lexie, «L'ho visto prima io. Sarà mio.»
Amanda sbuffò e strinse la presa sulla sua spalla, «Tu devi farti curare.» disse, «E ora sparisci, brutta cagna.»
Lexie scrollò le spalle e se ne andò, ondeggiando sui tacchi alti.
«Dio, è una vera piattola!» sospirò Jackson, finendo il suo bicchiere di spumante.
«Lo è sempre stata» disse Josh. «Fin dal liceo.»

*_*_*

Amanda, Kristen, Amber e Andrea erano sedute al solito tavolino, quello vicino all'uscita d'emergenza, da lì potevano vedere il giardino interno del loro liceo.
«Oggi il purè sembra meno schifoso del solito.» mugugnò Ellen posando il suo vassoio sul tavolo, «Non posso dire la stessa cosa degli spinaci.» si sedette e indicò la poltiglia verde nel piatto.
«Dio, darei via un braccio per una fetta di pizza!» sospirò Andrea, fissando Samuel, seduto insieme ai suoi compagni della squadra di basket.
«O per uscire con Sam!» ridacchiò Amber.
Andrea arrossì e si tolse gli occhiali, li mise sul tavolo e respirò profondamente. «Non mi guarderà mai.» mormorò.
«Perché non vai a salutare Matt?» le disse Amanda, «Insomma, lui è il tuo vicino di casa, lo conosci da dieci anni...»
«E, cosa più importante, è un amico di Samuel.» finì Kristen.
Andrea arrossì ancora di più, «E Cameron come sta?» domandò.
Fu il turno di Ellen di arrossire, «Ehm... lui sta bene.» mugugnò. «Ieri era a casa mia...»
«Wow!» esclamò Amanda, «Dicci, dicci!»
«Niente.» sospirò Ellen. «È venuto per mio fratello. Vanno alla stessa università.»
Amanda fece una smorfia. «Ah, povera.» disse.
«Stupidi universitari.» sbuffò Amber.
«Fra gli stupidi c'è anche Travis.» ridacchiò Kristen.
«Travis?» Amber girò la forchetta nel purè, «Travis chi?» domandò innocentemente.
«Quello per cui sbavi ogni volta che passiamo davanti all'università.» rise Andrea.
«Io non sbavo per lui!» si difese Amber.
«Eh, come no.» disse Amanda. «E come mai facciamo sempre più lungo passando davanti all'università?» domandò, «Se tagliassimo per il parco ci impiegheremo meno.»
«Solo due parole: Josh Carter.» sibilò Amber.
Amanda arrossì e abbassò la testa, mangiando lentamente.
«Ti piace Josh?» strillò Andrea.
Amanda annuì e sospirò. «Sì, solo che lui non mi guarda.»
«Siamo messe bene.» disse Ellen. «Tre universitari che non ci calcolano e due liceali che non ci calcolano...»
sbuffò, «Qual è la differenza?»
«Almeno Andrea e Kristen li vedono tutti i giorni, noi no.» mormorò Amber. «Voglio andare a una delle loro feste!» disse.
«Sarebbe una cosa fantastica!» fece eco Amanda.
«Peccato che non accadrà mai!» sospirò Ellen.

*_*_*

«Come mi sta?» domandò Amber, rigirandosi davanti allo specchio.
«Benissimo.» esclamò Amanda. «Se Travis non ti nota con quello allora è proprio scemo!»
Amber sorrise e si pettinò i capelli neri, lunghi fino alle spalle. «Non riesco a crederci che parteciperemo a una festa di universitari! Ne parlavamo una settimana fa!»
«Già. Ma solo perché la festa la fa il fratello di Ellen, altrimenti ce la sognavamo una roba del genere.» disse, afferrò il rossetto e se lo passò sulle labbra.
«Andiamo, altrimenti faremo tardi!» esclamò Amber.
Amanda inarcò un sopracciglio, «Ti sei dimenticata la nostra entrata trionfale?» le ricordò.
«Oh, no!» rispose l'altra scuotendo la testa, «Voglio solo vedere Travis!» cinguettò.
Amanda le sorrise e l'abbracciò, «Andrà tutto bene, vedrai.» le sussurrò baciandole una guancia, «Faremo faville!»

Un'ora dopo le ragazze erano sedute sul divano. «Ci stanno ignorando completamente.» mugugnò Ellen sorseggiando la sua birra.
«Non girare il dito nella piaga.» mormorò Amber, «Ho messe i tacchi solo per lui e... bah, che schifo.»
«Su con la vita, la serata è ancora lunga!» esclamò Andrea.
«Zitta, tu almeno hai un appuntamento con Samuel!» esclamò Amanda e Andrea arrossì.
«Cosa ci fa qui Lexie?» sbottò Kristen.
«Cosa?» strillò Ellen, «Chi cazzo l'ha invitata?»
«Sta parlando con Travis e Josh!» esclamò Amber, al trio si aggiunse Cameron.
Ellen si alzò e guardò le altre, «Andiamo, facciamo vedere chi comanda.» disse, «Soprattutto a casa mia!»
Il gruppo raggiunse i tre ragazzi e Lexie.
«Cosa ci fai qui?» domandò Ellen.
«Cagna.» sussurrò Amanda quando vide Lexie posare una mano sul bicipite di Josh.
«Mio fratello frequenta i loro corsi.» rispose Lexie. «Sono venuta con lui.»
Ellen sbuffò, sapendo che non poteva fare nulla.
Amber guardò Travis e arrossì quando lui le sorrise.
«Alexandra!» esclamò un ragazzo, Mark, il fratello di Lexie. La prese per una mano e la trascinò via. «Lo sai che devi rimanere vicino a me!»
Amanda e Amber ridacchiarono.
«Andate al liceo?» domandò Josh, guardando le ragazze.
«Ultimo anno.» rispose Amanda.
«Fra poco la tortura sarà finita!» scherzò Cameron.
«Ma voi due...» esclamò Travis, indicando Amber e Amanda, «Non siete quelle che passano tutti i pomeriggi davanti all'università?»
«Oh, sì, vi vediamo sempre!» disse Josh.
Le due arrossirono e si mossero, cercando di nascondersi una dietro l'altra.
«Ehm... sì e no.» biascicò Amanda, «Per tornare a casa passiamo sempre da lì.»
«Sì, passiamo di lì per tornare a casa.» ripeté Amber, «Abitiamo una di fronte all'altra...»
Josh ridacchiò e bevve la sua birra, «Siete adorabili.» esclamò, facendole arrossire ancora di più.
«State importunando le amiche di mia sorella?» chiese Elliot, avvicinandosi e posando un braccio sulle spalle di Ellen.
«Stavamo solo parlando.» esclamò Cameron, «Ci stavamo conoscendo meglio.»
Ellen arrossì quando si accorse che Cameron la stava guardando. «Andiamo in giardino?» chiese alle sue amiche.
«Perché?» domandò Amber, sfiorando con una mano il bordo della scollatura del vestito, fissò Ellen confusa. Alzò le spalle e seguì le altre, voltandosi un paio di volte verso i ragazzi che le stavano ancora guardando.
Fuori si sedettero sotto al grande gazebo bianco.
«Perché ci comportiamo come sceme davanti a loro?» disse Ellen coprendosi il viso con le mani.
«Almeno ci hanno parlato.» disse Kristen.
«Sì, ma a parte dire cose sceme o arrossire come ragazzine non abbiamo fatto nulla.» mugugnò Amber.
«Vado a in bagno.» esclamò Kristen alzandosi, il suo cellulare trillò, lo prese e lo fissò, sorpresa. «Oh.»
«Chi è?» domandò Amber, allungando il collo per cercare di sbirciare.
«Jackson.» rispose Kristen sussurrando. «Vuole uscire con me!» strillò.
«Ragazza fortunata!» sbuffò Amanda. «Però se ti calmi, smetti di tremare e ti siedi è meglio.» aggiunse con un sorriso.
Kristen annuì e si sedette. «Oddio, perché mi ha chiesto di uscire?» pigolò.
«Perché gli piaci?» disse Ellen e sbuffò, «Due su tre.»
«Voglio uscire con Travis.» sospirò Amber.
«Scordatelo, lui è mio.» strillò Lexie.
«Ma sei ancora qua?» esclamò Amanda. «Non devi stare attaccata a tuo fratello?» la prese in giro.
«L'ho visto prima io!» disse Lexie guardando Amber.
«Ma parliamo di ragazzi o di un paio di jeans?» domandò Andrea.
«Lui è mio!» ringhiò Lexie prima che suo fratello la chiamasse.
«Stupida Lexie.» sbottò Kristen. «Cosa mi metto per uscire con Jackson?»

*_*_*

Amanda e Amber erano ferme davanti al bar che si trovava poco lontano dall'università.
«Che palle sta pioggia.» sbuffò Amber, girando il cucchiaino nella cioccolata calda.
«Speriamo che smetta.» mormorò Amanda guardando fuori dalla finestra, il mento appoggiato sul palmo sinistro.
«Volete un passaggio?»
Le ragazze si voltarono e rimasero sorprese quando si trovarono di fronte Josh e Travis, Amber fissò il ragazzo che le piaceva con il cucchiaino in bocca, arrossì quando Travis le sorrise e mise il cucchiaino nella tazza.
I due universitari si sedettero.
«Allora, lo volete?» domandò Josh, soffiando sul suo caffè.
«Cosa?» domandò Amanda.
«Un passaggio a casa.» rispose lui, «Abbiamo la macchina nel parcheggio.»
«Oh, sì, un passaggio.» Amanda balbettò, «Certo.»
«Non vorremmo distur-» Amber si fermò e fissò Amanda, che la guardava innocentemente, come se non le avesse appena dato un calcio sotto al tavolo, «Disturbare.» finì, togliendo lo sguardo da Amanda e posandolo su Travis, seduto accanto a lei.
«Nessun disturbo.» esclamò lui. «È un piacere.»

Mezz'ora dopo Josh fermò l'auto davanti alla casa di Amber. «Tu abiti di fronte, giusto?» domandò voltandosi per guardare Amanda.
«Ehm... sì.» rispose sorpresa, non si aspettava che si ricordasse una cosa del genere.
«Ragazze,» chiamò Travis, girandosi sul sedile e guardandole, «possiamo avere i vostri numeri?»
Amanda e Amber si guardarono. «Oh, sì, certo!» dissero in coro.
«Potremmo andare a bere un caffè, in settimana.»
Amanda fissò Josh, la bocca aperta per la sorpresa. «Con piacere.» disse.
Si scambiarono i numeri e le ragazze scesero. «Grazie per il passaggio!» esclamò Amber, «A presto!»
Le due ragazze guardarono la macchina che si allontanava e sospirarono.
«Ce l'abbiamo fatta!» strillò Amanda e abbracciò Amber.

«Siete due vacche fortunate!» esclamò Ellen la mattina dopo. Erano sedute sui gradini dell'ingresso, aspettando che la campanella suonasse.
«Solo fortuna.» esclamò Amber passando una mano fra i capelli biondi.
«Seh, fortuna.» scherzò Kristen. «Io lo chiamo pedinamento, costanza o qualcosa di simile!»
«Manchi solo tu, Ellen.» disse Amanda.
Ellen sospirò. «Cam non mi guarderà mai.»
«Non dire così. Magari gli piaci e non ha il coraggio di dirtelo.» la consolò Amber. «Uff, intanto voi siete state portate a casa da loro e avete i loro numeri.» si lamentò Ellen.
«I numeri di chi?» s'intromise Lexie.
«Di Travis e Josh.» rispose Amber, fissando Lexie e sorridendo.
«Lui è mio!» esclamò Lexie, «Devi scordarti di lui.»
Amanda sospirò. «Hai finito?» domandò.
«L'ho visto prima io!» strillò Lexie, «Devi stargli lontano!» disse ad Amber, si voltò ed entrò.
«Deve aver dimenticato gli psicofarmaci.» esclamò Ellen.
«Non c'è suo fratello che la controlla.» scherzò Amber mentre suonava la prima campanella.

*_*_*

Amber fissò Travis e sorrise. Loro due, Josh e Amanda erano usciti per bere un caffè.
Anche Travis le sorrise e Amber arrossì, abbassò il viso e si concentrò mentre versava lo zucchero nella tazza.
«La vostra amica, la sorella di Elliot...» esclamò Josh.
«Ellen.» disse Amanda.
«Sì, Ellen.» Josh continuò a parlare. «C'è una speranza che possa essere interessata al nostro amico?»
Amber si voltò verso l'amica. «Che amico?» domandò, sperando che fosse Cameron.
«Cameron.» rispose Travis. «Dalla festa continua a parlare di lei... sta diventando noioso!» disse ridendo.
Anche Amanda ridacchiò. «Mi ricorda qualcuno!» fissò Amber e annuì. «Oh, c'è più di una possibilità che a Ellen interessi Cameron.»
«Wow!» esclamò Josh. «Perché non usciamo domani sera, tutti insieme?» propose. Amber si fermò, la tazza vicino alle labbra.
«Cosa?» disse e soffiò sul caffè caldo.
«Sì, andiamo in un pub o dove volete, noi portiamo Cam e voi Ellen.» spiegò Josh.
«Come un... appuntamento?» domandò Amanda, non era sicura di aver capito bene.
«Sì, come un appuntamento.» confermò Josh.
Amanda guardò Amber e sorrise.

*_*_*

«Non mi state prendendo per il culo, vero?» domandò Ellen sedendosi sul suo letto.
«No!» rispose Amanda afferrando un cuscino.
«Siamo serie, Ellen.» disse Amber. «Tu piaci a Cameron, lui piace a te...»
«E usciremo tutti insieme.» esclamò Kristen.
Josh e Travis avevano detto che potevano venire anche Andrea e Kristen con Samuel e Jackson.
«Quindi... è vero?» domandò Ellen, sussurrando e tenendo gli occhi fissi sul pavimento.
«Sì, tesoro.» Amber l'abbracciò. «Usciremo con loro!» urlò felice.

*_*_*

«Quindi è vero, uscite con loro!» ansimò Lexie quando vide le sue compagne di scuola. «Posso unirmi a voi?» domandò.
«Ehm... non c'è spazio.» disse Cameron, posò un braccio sulle spalle di Ellen facendola arrossire.
«Oh, per quello non c'è problema.» cinguettò Lexie, si avvicinò ad Amber e le posò una mano sulla spalla. «Se lei se ne va c'è spazio per me!» disse facendo già occhi dolci a Travis.
«Ma sei scema?» esclamò lui.
«Alexandra!» Mark arrivò di corsa e afferrò sua sorella. «Quante volte ti ho detto che non ti devi allontanare!» borbottò portando via Lexie. «Stupida.» disse Amanda.

*_*_*

Lexie tornò indietro, ignorando quello che le avevano detto.
«Non è giusto che io non sia stata invitata.» esclamò, incrociando le braccia al petto. «E non è giusto che Am-» «Alexandra!»
L'urlo si sentì sopra la musica. Lexie si fermò e guardò con orrore suo fratello.
«Dio, ma come sei conciata?» strillò Mark togliendosi la felpa, «Sei praticamente nuda!» disse coprendola con l'indumento.
«Mark!» gridò lei, «Ho ventiquattro anni, non puoi trattarmi come una bambina!» si lamentò.
«Se vai in giro nuda, sì, mi lamento.» esclamò lui. «Oh, cosa festeggiate?» domandò vedendo le bottiglie vuote sul tavolo.
«Io e Amber ci sposiamo.» rispose Travis abbracciando la sua fidanzata.
«Anche io e Amanda.» disse Josh.
«Oh, congratulazioni, allora.» disse Mark. «E adesso,» continuò guardando la sorella, «ce ne andiamo. Non puoi andare in giro vestita peggio di una puttana!»
Quando Mark e Lexie furono lontani gli altri scoppiarono a ridere.
«Oddio, è una roba assolutamente assurda!» esclamò Samuel.
«Mark dovrebbe essere in città più spesso!» disse Jackson. «Dio, sono totalmente fuori!»
«Almeno ce la siamo levata dalle palle!» esclamò Amanda. «Speriamo di non vederla più.»

*_*_*

Amanda sgranò gli occhi quando vide Lexie sporgersi su Travis e baciarlo all'angolo della bocca, come una furia attraversò la caffetteria, afferrò i capelli di Lexie e la tirò via da Travis.
«Cosa pensavi di fare, cagna?» sibilò, strattonando Lexie. «Lui e Amber si sposano, vuoi ficcartelo in testa?» gridò.
«L'ho visto prima io!» esclamò Lexie cercando di graffiare la mano di Amanda.
«Ma hai ventiquattro anni o cinque?» domandò Amanda lasciando la presa.
«Lui ama me, solo che non lo sa!» urlò Lexie.
«Tu sei folle!» disse Travis, «Io non ti amo!»
Amanda trascinò Lexie lontano dal tavolo. «Tu devi stare lontano da Travis, Amber o uno degli altri.» le disse, strinse la prese sul braccio, «Sei un puttana.»
«L'ho visto prima io!» squittì Lexie.
Amanda sbuffò e alzò gli occhi al cielo. «Tu sei malata.»
«Io lo amo e lui ama me.» disse Lexie cercando di scrollarsi di dosso Amanda, «Lui sta con lei solo perché...»
«Vattene, cagna.» sibilò Amanda, stringendo la presa. «Vattene sotto un treno.»
«Riuscirò ad averlo.» mormorò Lexie, afferrò la giacca e uscì.
Amanda tornò da Travis. «Cosa cazzo stavi facendo?»
Lui sospirò e chiuse il quotidiano sportivo, «Niente.» rispose, «Stavo leggendo quando è arrivata e si è buttata su di me, tu sei venuta subito dopo.»
Amanda respirò piano e annuì. Credeva a Travis.
Erano passati sette anni da quando lui e Josh avevano accompagnato a casa Amanda e Amber, e sapeva che in quei sette anni Lexie non aveva mai cambiato obbiettivo. Voleva Travis e Amanda era sicura che avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo.

*_*_*

«Lui non ti vuole.» esclamò Lexie appoggiandosi all'armadietto di Amber. «Lui vuole me.» Amber la spostò e aprì l'anta. «Se ne sei sicura.» disse, mentre prendeva un quaderno. «Peccato che lui stia con me.» aggiunse chiudendo con forza l'armadietto.
«Guarda che sono stata la prima a vederlo, due anni fa.» esclamò Lexie correndo dietro ad Amber. «Lui è mio.»
Amber sbuffò e si voltò verso di lei. «Smettila.» le disse, «C'è il test di storia e voglio rimanere concentrata.»
Lexie sbiancò. «Test? Quale test?» mormorò.
Amanda ridacchiò ed entrò nell'aula, «È da due settimane che sappiamo del test.» spiegò. «Forse dovresti smettere di correre dietro i ragazzi che non ti guardano,» si sedette e posò la borsa per terra, «e iniziare a studiare!» Lexie sbuffò e si andò a sedere, sapendo che se il compito fosse andato a male i suoi genitori non l'avrebbero fatta uscire per almeno due settimane.

*_*_*

«Ma non molla!» sibilò Kristen quando vide Lexie spingere da parte Amber per poter parlare con Travis. Josh afferrò Amber impedendole di cadere.
«Lexie, se eviti di spingermi mi fai un favore.» esclamò Amber, abbracciò Travis e fissò la rivale.
Lexie scrollò le spalle. «Bhe, sei tu che sei sempre in mezzo alle palle.» gracchiò, «Perché non te ne vai a fare un giro?»
Amber sbuffò, «Perché non vai a giocare a mosca cieca in tangenziale?» esclamò Ellen.
«Se non l'hai ancora capito nessuno ti vuole.» disse Andrea.
«Se serve chiamo Mark,» pronunciò Cameron prendendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni, «ho il suo numero.»
Lexie scosse la testa e se ne andò borbottando qualche insulto.

«Salve, sono Lexie Green.» cinguettò quando la madre di Amber aprì la porta, «Volevo solo informala che sua figlia esce con un ragazzo di ventun'anni.»
La signora Morris la fissò, sorpresa. «Amber, tesoro, vieni.» esclamò guardando dentro casa.
Lexie sorrise, pensando che il suo piano avrebbe funzionato, era sicura che la madre di Amber avrebbe punito la figlia, impedendole di uscire.
Amber apparve accanto alla madre. «Oh, Lexie.» esclamò sorpresa, «Ciao.»
«Credo che la tua amica sia rimasta un po' indietro!» ridacchiò la signora Morris, «È venuta a dirmi che stai con Travis!»
Lexie aprì la bocca, sotto shock. Non si aspettava una reazione del genere.
«Conosco Travis, è un bravo ragazzo.» disse la madre di Amber, mentre la figlia sorrideva. «Oh, si parla del diavolo...» continuò, facendo un cenno con la testa verso il giardino.
Lexie si girò e si trovò davanti Travis con in mano un teglia.
«Ciao, Lexie.» la salutò il ragazzo. «Mamma ha fatto un po' di biscotti, un po' tanti a dire la verità.» disse alla mamma di Amber e le porse la teglia.
«Oh, grazie.» ringraziò la donna, «Vieni, preparo un po' di te.»
Travis la seguì dopo aver baciato velocemente sulle labbra la sua ragazza.
«Allora...» esclamò Amber guardando Lexie, «Cosa speravi di ottenere?»
Lexie guardò per terra torcendosi le mani.
«Cos'è, speravi che mia madre mi mettesse in punizione?» ringhiò Amber, «Bhe, hai preso un granchio. E ora vattene.» disse e chiuse la porta.
Lexie sospirò e scrollò la testa. Fissò la porta chiusa e se ne andò.

*_*_*

«Lo ha fatto sul serio?» esclamò Andrea.
Amber annuì e divise in due la ciambella ricoperta di glassa al cioccolato bianco. «Sì. Quando ho spiegato tutta la situazione a mamma lei si è messa a ridere.»
«Dio, è una vera piaga!» esclamò Kristen.
«È peggio di un cane che non molla l'osso!» concordò Ellen.
«Stupida cagna invidiosa.» borbottò Amanda. «Avrei voglia di sbattere la sua testolina vuota contro il muro.»

Travis guardò Amanda speranzoso.
«Ma è stupendo!» esclamò lei sfiorando il ciondolo di ametista. «Amber impazzirà per questo!»
Travis sorrise, chiuse la scatola e la infilò nel sacchetto, sotto agli altri reali di Natale. «Mi fido di te.» disse.
Amanda rise, «Dio, state insieme da quasi sette anni e hai ancora paura che i tuoi regali non possono piacerle!»
Travis si strinse nelle spalle. «Lo so, è che ho paura di sbagliare.» mormorò. Amanda sorrise e ordinò un cappuccino alla cameriera che si era avvicinata.
«Oh, fidati, qualunque cosa le regali andrà bene.» disse Amanda, «Tranne i maglioni a collo alto, quelli li detesta!»
«Lo so!» esclamò Travis, «Una volta, in un negozio a minacciato di strangolarmi con uno di essi!»
«Chi ti voleva strangolare?» domandò Josh sedendosi vicino ad Amanda, la baciò sulle labbra e sorrise.
«Amber quando le ho detto che un maglioncino a collo alto era carino!» rispose Travis. «Da allora sto zitto!»
«Nevica ancora?» domandò Amanda, passando una mano sui capelli del suo fidanzato per togliere qualche fiocco di neve.
«Già e sembra che non voglia fermarsi.» rispose il ragazzo. «Fra quanto arriva Amber?»
«Venti minuti fa mi ha detto che stava lasciando il ricevimento.» rispose Amanda, «Dovrebbe essere qui a momenti, anche se con queste strade potrebbe metterci di più.»
«Se continua così per domani mattina avremmo un metro di neve!» esclamò Travis.
«Non dire così, se nevica tanto non posso vederti!» esclamò Lexie sedendosi accanto a Travis, il quale si spostò vicino al muro.
«Ma non ti avevo detto di sparire?» disse Amanda guardandola, «O oltre ad essere cagna sei pure sorda?»
Lexie scrollò le spalle. «L'autobus non è passato.» disse, «Mi date un passaggio?»
«Non possiamo.» rispose Travis.
Amanda si alzò, scavalcò Josh e afferrò Lexie. «Forse non hai capito che lui non ti vuole.» ringhiò. Lexie sbuffò, «Stai diventando noiosa.» disse e si voltò verso Travis, che ne frattempo si era avvicinato ancora di più al muro.
«Oh, mi hai comprato un regalo?» domandò Lexie quando vide il sacchetto.
«Sì, stricnina.» rispose Josh, facendo ridere Amanda.
«Lexie, perché non te ne vai?» sbottò Travis, afferrando i polsi della ragazza e allontanandola, «Tu non m'interessi. Io amo Amber.»
Lexie lo fissò e sorrise. «Oh, è perché non sei anco-» s'interruppe quando si sentì tirare per i capelli. «Te ne vai?» sibilò Amanda, scivolando sulla panca.
Lexie grugnì un insulto, si alzò e uscì dalla caffetteria.
Cinque minuti dopo arrivò Amber.
«Gesù, è stata una vera tortura.» sospirò sedendosi accanto a Travis, «l'Isterica è arrivata in ritardo...»
«Le spose devono arrivare in ritardo!» esclamò Amanda e soffiò sul suo cappuccino. «È un dato di fatto!»
«Sì, ma abbiamo aspettato un'ora e venti, all'aperto, sotto un gazebo!» disse Amber, «Stavo congelando.»
«Un'ora e venti?» strillò Josh, «E lui è rimasto lì ad aspettare?» domandò, «Se mi fai aspettare così tanto io scappo!» disse guardando Amanda, lei si limitò a fargli una linguaccia.
Amber posò la testa sulla spalla di Travis e sospirò, «Sono distrutta.» mormorò sbadigliando.
Travis le baciò la nuca e la strinse. «Ti amo.» sussurrò.

*_*_*

Amber fissò la foto su quotidiano locale e rimase ferma, in silenzio.
«Ti sei incantata?» domandò Amanda entrando in cucina seguita da Kristen, Ellen e Andrea.
Amanda girò il giornale verso di loro e indicò un punto della pagina.
«Memoriale in onere di Kimberly Mars.» lesse Andrea. «Chissà che fine ha fatto...» mormorò. «Voi che ne pensate? Ormai sono passati dieci anni da quando è sparita.»
Amanda si fissò il pollice sinistro, concentrandosi sulle pellicine che circondavano l'unghia, Amber afferrò una manciata di cereali e se li mise in bocca, Ellen e Kristen erano concentrate sui bigliettini appesi al frigorifero.
«Ehm... ragazze?» chiamò Andrea, «Perché ho la sensazione che mi state ignorando?»
Le altre quattro si guardarono e Kristen annuì.
«Ti ricordi quando siamo andate in gita al primo anno del liceo e tu non sei potuta venire?» domandò Ellen.
«Quando ho avuto la varicella?» chiese Andrea.
Kristen annuì. «Sì.» rispose allontanandosi dal frigo e si sedette di fronte ad Andrea, «Bhe, quel giorno Kimberly è stata più insopportabile del solito.»
«Oh, sì. Era tutto un io farò questo, io andrò di qui, io andrò di lì, io sono splendida e voi siete delle merde.» s'intromise Amber.
«Comunque,» Ellen si sedette vicino ad Amanda, «stavamo tornando a casa ed eravamo ferme in una stazione di servizio, siamo andate al bar e dopo dieci minuti eravamo di nuovo a bordo.»
«Io e Kristen eravamo in ginocchio sui nostri sedili, voltate verso Amber ed Ellen.» disse Amanda, «Quando abbiamo visto Kimberly che parlava con uno. Un ragazzo più grande, molto più grande.»
«Quando la signorina Anne ha chiesto se eravamo tutti sul bus noi...» esclamò Amber, prese altri cereali e li mangiò. «E voi?» chiese Andrea, anche se aveva un'idea di quello che potevano aver fatto le sue amiche.
«E noi abbiamo risposto di sì.» concluse Kristen. «Così siamo partiti, lasciando Kimberly con quel tizio.»
«E non l'avete mai detto a nessuno?» strillò Andrea.
Quattro teste fecero un segno di diniego.
«Ma la polizia ha interrogato tutti quelli in gita!» ansimò Andrea.
«Erano tutti convinti che fosse sul bus con noi, e quindi... ecco...» le ultime parole pronunciate da Amber erano poco più di un sussurro.
«Ci siamo convinte che avevamo visto male, che quella tizia non era Kimberly.» disse Amanda.
Andrea si tolse gli occhiali e si strofinò il viso con le mani.
«Però, poi, pensandoci...» Kristen tolse la scatola dei cereali dalle mani di Amber e ne prese una manciata.
«Quella che avevamo visto era proprio lei.» disse Ellen, «Stessi vestiti, stessi capelli... stesso atteggiamento stronzo.»
«E in dieci anni non avete mai detto niente a nessuno?» esclamò Andrea.
«Oh... no.» rispose Amber. «Insomma, Kimberly era una vera stronza, e poi non sopportavo il modo in cui ti aveva umiliato.»
Andrea arrossì al ricordo di quello che era successo qualche settimana prima che Kimberly scomparisse. «Sì, era una vera stronza.» concordò.
«Cambiamo argomento?» disse Amanda, «Abbiamo un doppio matrimonio da organizzare!»
Andrea infilò gli occhiali. «Siete perfide, lo sapete?» ridacchiò.
«Siamo perfide, tesoro.» esclamò Ellen. «Tutte e cinque.»
«A proposito di gente scomparsa...» esclamò Kristen prendendo altri cereali, «Ieri ho incontrato la mamma di Angel, ve la ricordate?» domandò, «Era quella che veniva all'università con noi, quella tipa che si diceva andasse a letto con i professori per avere buoni voti...»
Nessuna delle altre quattro la guardò.
«Ragazze, cosa avete fatto?» chiese Kristen, «Cosa le avete fatto?»
«Confessione per confessione...» Amanda scrollò le spalle.
«Un giorno l'abbiamo incontrata alla fattoria maledetta...» disse Ellen guardando Kristen.
«Abbiamo iniziato a litigare per una stronzata.» Amber strappò la scatola dei cereali dalle mani di Kristen.
«Poi lei disse una cosa che ci fece incazzare.» continuò Amanda.
«Cosa?» domandò Kristen.
«Tesoro, sono sicura che non vuoi saperla.» disse Andrea.
«Cosa ha detto?» chiese Kristen.
Ellen sospirò. «Ha detto che...» iniziò a parlare, «che tuo padre è bravo a letto.» sussurrò.
«Che cosa?» strillò Kristen, «Io l'ammazzo! L'ammazzo, quella troia!» sbraitò, alzandosi in piedi, facendo traballare lo sgabello.
«Non serve.» disse Amber, «Ci abbiamo già pensato noi.» fissò Kristen rendendosi conto di quello che aveva appena confessato.
Kristen la guardò, la bocca aperta per la sorpresa. «Voi cosa?» gridò.
«Non l'abbiamo fatto apposta!» si giustificò Amanda, la raggiunse e le mise le mani sulle spalle.
«Abbiamo iniziato a spingerla e a darle qualche schiaffo...» disse Andrea.
«Non sapevamo che il vecchio pozzo fosse aperto.» sospirò Amber.
«Prima che ce ne accorgessimo lei è caduta dentro, ha sbattuto la testa sul bordo e poi abbiamo sentito un tonfo quando ha raggiunto il fondo.» continuò Ellen.
«Abbiamo provato a scendere nel pozzo, ma la scaletta...» Amanda continuò a stringere le spalle di Kristen.
«Ma la scaletta si è staccata dalla parete e si è praticamente rotta.» finì Amber.
Kristen le osservò, in silenzio, respirando piano. Si scostò da Amanda e si voltò verso la finestra.
«Oh.» disse. «Secondo voi era vero?» pigolò voltandosi, «Secondo voi è andata...» si fermò, non riuscendo a dire quelle parole, «con il mio papà?»
«No!» disse Amanda, «Non pensarci nemmeno, tesoro. Quella era una stronza che godeva nel far soffrire gli altri!» «È per questo che non ti abbiamo mai detto nulla!» esclamò Amber abbracciandola.
Kristen annuì. «Grazie, ragazze.» sussurrò.

*_*_*

Kristen avanzò lentamente sulla neve, la testa bassa per ripararsi dal freddo. Entrò nella cabina telefonica e sospirò, infilò la mano destra nella tasca e prese un bigliettino.
Quello era il primo punto sulla loro lista “sbarazziamoci di Lexie”. Due settimane prima, al club, Lexie si era buttata su Amber, strappandola dalle braccia di Travis e buttandola per terra. Poi si era buttata sul ragazzo, baciandolo. Amanda ed Ellen erano intervenute, afferrando Lexie e trascinandola fuori dal locale, mentre Simon aiutava Amber ad alzarsi.
Kristen schiacciò i tasti del telefono, selezionando l'opzione “Invia SMS”, infilò la moneta nella fessura e iniziò a comporre il messaggio con qualche difficoltà dovuta ai guanti neri che indossava.
Controllò quello che aveva scritto, digitò il numero di cellulare e inviò il messaggio.
“Incontriamoci Lunedì 10 , alla fattoria maledetta alle 15:00. Non dirlo a nessuno, è un segreto. Con tutto il mio amore, T.”

Kristen uscì e tornò in macchina.
«Fatto?» domandò Amanda, alla guida del SUV nero.
Kristen annuì, «Sì.» rispose, «Anche se mi veniva da vomitare mentre lo facevo.»
Amanda annuì comprensiva e partì.
Rimasero in silenzio fino a quando raggiunsero il centro cittadino. Amanda posteggiò e scesero, entrarono nella caffetteria e si sedettero.
«Adesso dobbiamo solo aspettare.» sospirò Andrea dopo che ebbero ordinato.
«Ci andrà, ci andrà.» disse Amanda appoggiandosi allo schienale. «È un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire!»
«Glielo diremo, prima o poi?» chiese Andrea.
Ellen annuì. «Boh, forse.» rispose.
«Sicuramente quando torna dal viaggio di nozze.» disse Kristen.
«Anche se ci arriverà da sola molto prima!» ridacchiò Amanda. «È intelligente la mia Amber.»
«Torna martedì, giusto?» chiese Ellen. Amber era andata con Travis dai genitori di lui.
Amanda annuì, «Sì, martedì, nel pomeriggio.» sorrise e ringraziò la cameriera che aveva portato i loro ordini. «Quando tutto sarà finito.»
Avevano organizzato quel piano nei minimi dettagli: dall'invio dell'SMS dalla cabina telefonica, a quello che avrebbero portato con loro alla fattoria, passando per quello che avrebbero indossato e cosa ne avrebbero fatto della macchina di Lexie.
Dovevano solo aspettare lunedì.

*_*_*

«Se non smette di nevicare giuro che scappo ai Caraibi!» sibilò Kristen togliendosi un fiocco di neve dal naso. «Oggi la neve è nostra alleata.» le ricordò Ellen.
Kristen sbuffò e sistemò la sciarpa. «Lo so, è solo che sta diventando una vera rottura!» brontolò.
«Sta arrivando!» disse Andrea arrivando con Amanda, erano andate sulla strada, in attesa di Lexie. Entrarono nel casolare passando dalla porta sul retro.
Le ragazze rimasero in silenzio, sentirono la macchina fermarsi e una portiera che veniva sbattuta.
«Ehi, Travis?» chiamò Lexie, «Dai, esci, fa freddo!»
La vecchia porta cigolante si aprì e i passi di Lexie rimbombarono nello stanzone vuoto.
Le ragazze si guardarono e annuirono, si allontanarono ognuna in una direzione diversa.
«Ehi, Lexie!» disse Amanda, apparendo da dietro una colonna.
Lexie la fissò, «Cosa ci fai qui?» domandò.
«Siamo venute per parlare con te.» esclamò Kristen uscendo da dietro la colonna dove si era nascosta.
«Io non voglio parlare con voi!» ribatté Lexie, «Sono qui per incontrare una persona.»
«Travis.» disse Andrea.
Lexie trasalì e si voltò, urlò quando vide il viso della ragazza. Era a pochi centimetri da lei. «Sbaglio o ti avevamo detto di stare lontana da lui?» Lexie si girò verso sinistra, Ellen le sorrideva, le mani posate sullo schienale di una vecchia sedia di paglia. «È stato... lui mi ha inviato...» balbettò, guardando le ragazze. «Ci sei cascata con tutte le scarpe!» ridacchiò Kristen. «Cosa?» strillò Lexie, fece un passo indietro, finendo fra le braccia di Andrea che l'afferrò e la strinse con tutte le sue forze. «Lasciami!» strillò cercando di divincolarsi. Ellen e Kristen le afferrarono i piedi, mentre Amanda andò ad aiutare Andrea.
Portarono Lexie in un angolo della stanza, Amanda lasciò la presa, afferrò le manette e legò il polso sinistro di Lexie a un vecchio tubo.
«Siete pazze!» gridò Lexie, «Lasciatemi andare, pazze che non siete altro.» le ultime parole furono poco più di un sussurro, Amanda l'aveva imbavagliata, legò anche l'altro polso.
«Sono anni che ti ripetiamo che devi stare lontana da Travis.» disse Kristen lasciando andare il piede destro.
«Ma tu non ci ascolti mai.» Ellen le strinse la caviglia prima di fare un passo indietro.
«Quest'estate Amber e Travis si sposano.» le ricordò Andrea.
«E tu sei una lurida cagna che non lo vuole capire.» sibilò Amanda, tolse il cappello di lana dalla testa di Lexie e le tirò i capelli.
«Ti abbiamo teso una trappola e tu ci sei cascata in pieno.» disse Ellen, chiuse la mano destra a pugno e colpì Lexie sulla guancia sinistra.
«Brutta puttana!» esclamò Kristen dando un calcio alla ragazza legata.
«Ora?» mormorò Andrea, Amanda annuì e, tutte insieme, colpirono Lexie con calci e pugni.
«Ti abbiamo dato tante possibilità.» urlò Ellen e schiaffeggiò Lexie.
«Ma tu,» Kristen la colpì con un pugno nello stomaco che lasciò Lexie senza fiato, «hai continuato a fare la troia.»
«L'hai spinta, facendola cadere.» esclamò Andrea afferrandole l'indice e il medio della mano destra, «Poteva rompersi qualcosa.» tirò indietro le dita fino a quando non si spezzarono, l'urlo di Lexie fu attutito dalla sciarpa.
Amanda la strattonò per i capelli, aprì la mano e la scrollò per liberarsi dei capelli che aveva strappato.
«Hai cercato di baciare Travis.» Amanda le colpì la nuca. «Più volte, anche se lui ti ha detto chiaramente che non ti vuole.» la colpì nuovamente, con più forza.
«Ora imparerai a lasciarlo stare.» sibilò Ellen e le diede un pugno sul naso.
Continuarono a colpirla anche quando Lexie svenne.

«Non respira più.» disse Amanda spostando il viso dal viso di Lexie. Tolse le manette e l'altra si accasciò a terra con un tonfo.
«Ops!» ridacchiò Amanda quando si accorse che Lexie aveva sbattuto la testa.
Ellen prese il telefono dalla tasca di Lexie, lo posò per terra e lo schiacciò più volte.
Caricarono il corpo di Lexie su una cariola e lo portarono fuori. Si fermarono davanti al vecchio pozzo, alcune assi di legno si erano spezzate con il peso della neve.
«A mai più.» disse Amanda. Spinsero il corpo di Lexie nel buco e scoppiarono a ridere quando lo sentirono sbattere contro qualcosa.
«Sistemiamo il resto e andiamocene.» disse Ellen.

*_*_*

Amanda andò in salotto con un vassoio con quattro tazze di cioccolata.
Avevano spinto l'auto di Lexie giù per la scarpata, poi avevano ripulito il casolare, buttato i resti del cellulare in un fosso lungo la strada ed erano tornate a casa.
Sobbalzarono quando il telefono squillò.
«Pro... pronto?» disse Amanda.
«Ehi, sono io, Matt.»
«Oh. Ciao!» lo salutò lei, sollevata.
«Stasera venite al club?» chiese lui. «Lo chiedo a te perché scommetto che siete riunite!» rise.
«Aspetta un secondo.» disse Amanda, coprì il ricevitore con le mani e guardò le altre. «È Matt, ha chiesto se usciamo stasera.» mormorò.
Tre teste annuirono. «Sì, ci siamo.» disse Amanda rivolendosi a Matt.
Si salutarono e riattaccarono.
«Direi che stasera è la serata giusta per ubriacarsi.» mormorò Ellen sorseggiando la cioccolata. «Tanto domani non andiamo al lavoro.»
«Oh, sì.» disse Kristen. «Beviamo e dimentichiamoci di questa storia.»
Amanda afferrò il cellulare e ridacchiò.
«Perché ridi?» le chiese Andrea.
«Amber mi ha inviato un messaggio.» rispose l'altra. «Aiuto! La nonna di Travis continua a pizzicarmi le guance! Sono tutta rossa! Aiuto!» lesse.
«Povera Amber!» ridacchiò Kristen. «Anche la nonna di Jackson a questo vizio!» mangiucchiò un biscotto e lo lasciò cadere nella cioccolata. «Solo che lo fa con lui, non con me.»
«Però la nonna di Travis è perdonata, ci prepara sempre la crostata alla crema.» disse Amanda leccando il cucchiaino.
«Quand'è che dobbiamo andare a guardare gli abiti per noi?» chiese Kristen.
«Sabato prossimo.» rispose Amanda, «L'appuntamento è alle tre e mezza.»

*_*_*

«Sono indecisa!» esclamò Amber sedendosi. «Mi piacciono entrambi.»
«Tutti e quattro i vestiti?» scherzò Kristen.
Amber annuì. «Bhe, sì, tutti e quattro.» rispose e afferrò il menu della pizzeria.
«Eh, sono così belli!» sospirò Amanda.
«Tu sei indecisa fra otto abiti!» esclamò Ellen.
Amanda alzò gli occhi al cielo e sbuffò. «Lo so, è solo che non so scegliere.» si lamentò, «Se non fossero così meravigliosi...»
«Credo che scegliere l'abito da sposa sia la cosa più difficile che io abbia mai fatto.» sospirò Amber.
«Almeno i nostri abiti li abbiamo trovati.» disse Andrea, «E sono bellissimi!» cinguettò.
«Sarà un matrimonio fantastico!» esclamò Kristen

*_*_*

“Alexandra Carter risulta ancora scomparsa. Alla madre, prima di uscire di casa disse che aveva un appuntamento con un ragazzo. Alcune persone dicono di averla vista all'aeroporto Principale , in partenza per le Barbados. La polizia non conferma ne smentisce...”
Il volume della tv venne abbassato dalla proprietaria della pizzeria.
Amber fissò le sue amiche. «Ragazze, dovete dirmi qualcosa?» chiese, «Cosa avete combinato?»
Amanda sorrise e le strinse la mano. «Lo sapevo che ci saresti arrivata da sola.»
Amber sorrise e le guardò. «Oh, ho capito.» respirò a fondo e afferrò la sua birra, «Direi che vi meritate un brindisi.» disse alzando il bicchiere.
«Amiche per sempre!» brindò Amanda.
«Amiche per sempre!» dissero le altre in coro.

Grazie a te che sei arrivata/o fino alla fine di questa... cosa.
In realtà doveva essere più breve, doveva esserci solo la parte dell'aggressione a Lexie ma mi sono fatta prendere la mano...
Comunque, spero vi sia piaciuta. E, vi prego, se notate un errore ditemelo. Ho riletto la storia un sacco di volte ma sono sicura che qulche errorino è sfuggito al mio controllo!
Grazie.
   
 
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