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Autore: Mankind17_13    02/06/2008    1 recensioni
In un mondo tecnologico, dove la realtà si rivela più bizzarra dell' immaginazione, uno sfortunato cacciatore di taglie, cinico ed avido, insieme al suo braccio meccanico intelligente, vivono per tirare avanti... Ma Questo è solo l' inizio, l' inizio di una lunga ed intricata avventura (ed io che non volevo sembrare banale -.-)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Molti filosofi identificano il male con un’ ipotetica “mancanza di bene”

Molti filosofi identificano il male con un’ ipotetica “mancanza di bene”. Essi non considerano il male come sostanza esistente, ma semplicemente come assenza di essere.

Dunque signori, vorrei vedere codesti filosofi adesso, tempo in cui verrà presentato il male in carne ed ossa.

 

“Pronto?”

 

“Danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?”

 

La voce con cui era stata pronunciata questa frase, era quella di un essere che aveva rinunciato alla sua umanità, un’entità del tutto priva di valori morali o di qualsivoglia qualità che lor signori possano definire “umane”.

Nella narrazione di questo personaggio non oso nemmeno usare la prima persona, tale è la complessità del suo cervello e tale il terrore di questo povero narratore.

Torniamo alla storia, dove tutto vi apparirà più chiaro.

Il nome di questa figura è ancora sconosciuto, ma nel suo ambiente tutti tremano al sol sentire il suo pseudonimo: “Il clown”.

“Il solito cattivo pazzoide” penseranno lor signori appena sentito questo strano soprannome, ma lasciate che vi esponga le origini di tale personaggio, dopo ciò, vi spiegherò il suo ruolo all’interno della vicenda.

Ignota è la sua data di nascita e così anche il suo passato che comprende un lasso di vent’anni.

In quel  tempo, il nostro uomo (che chiameremo Richard) era responsabile di un laboratorio appartenente alla famiglia mafiosa dei Virgezio. Il compito primario di Richard era quello di creare armi tecnologicamente avanzate per la famiglia in modo da aumentare i profitti nel traffico d’ armi, in cui i Virgezio erano assoluti protagonisti.

Per testare la qualità delle sue invenzioni, il nostro scienziato utilizzava delle cavie. Ma se dei tipi di armi funzionassero solo su certi esemplari di esseri viventi e non sugli uomini? Niente paura, perché le cavie non erano certo dei topini bianchi, bensì esseri classificati come “Homo Sapiens”.

Richard non si faceva di certo scrupoli nel suo lavoro, anzi, metteva così tanto impegno in ciò che faceva che i suoi collaboratori si chiedevano spesso se il loro capo ci provasse gusto in quelle atrocità.

Eppure, nonostante l’estremo livello di sadismo che dimostrava al mondo, Richard aveva una coscienza che cercava di dirigerlo su una via migliore, o comunque meno orribile di quella che stava intraprendendo.

Destino volle che il boss della famiglia, Don Virgezio appunto, ebbe la brillante idea di invitare il suo inventore di fiducia ad uno dei sontuosi ricevimenti organizzati per mantenere una buona immagine apparente.

Ovviamente Don Virgezio non conosceva le attitudini del suo dipendente visto che gli bastava che Richard fabbricasse la merce per alimentare le sue già smisurate ricchezze.

E così, sebbene riluttante, Richard indossò Smoking e papillon, pronto ad entrare nell’alta società.

Fu in quest’ occasione che la vita di Richard trovò per la prima volta un bivio.

Bastò una ragazza, una di quegli umani da lui considerati come cavie da laboratorio, per metterlo in crisi.

Prego lor signori di non pensare a Richard come ad uno stereotipo di scienziato pazzo, perché sarebbe un madornale errore.

Alto, capelli del color del fuoco ed occhi di un grigio così freddo, eppure così affascinante.

E proprio negl’occhi, da sempre considerati come lo specchio dell’anima, si poteva leggere lo stato d’animo di quell’individuo. Non provava odio verso nessuno, eppure ogni qual volta eliminava un suo simile, provava un piacevole brivido. Nonostante ciò, la disperazione era onnipresente nella sua testa, perché una parte di lui bramava un pezzetto di paradiso, un’isola felice in cui rifugiarsi per fuggire dall’inferno che era il suo mondo ed anche se stesso.

Dunque Richard era certo un uomo di bell’aspetto che poteva ammaliare qualunque donna grazie alla sua voce calda ed avvolgente, capace di rilassare anche un paranoico.

La ragazza si chiamava Theresa Virgezio, figlia del boss dell’omonima famiglia.

Durante il ricevimento, Richard rimuginò per parecchio tempo alle possibili reazioni chimiche che quella ragazza aveva stimolato, non riuscendo a spiegare scientificamente il motivo del suo improvviso imbarazzo.

Per studiarla meglio decise di invitarla a ballare, intenzione che venne subito messa in pratica.

Ballarono per ore, senza mai fermarsi. Lo scienziato continuava a percepire quegli strani sintomi ma non ne fu spaventato, bensì felice.

“Felicità”… era una parola che pensava di non avere incorporata nel suo essere, una sensazione a lui preclusa, che adesso invadeva il suo cuore.

Dopo il ricevimento, Richard tornò nel suo laboratorio, completamente sconvolto.

Si accorse di pensare a quella ragazza senza che lui ne avesse controllo, senza che la razionalità potesse trovare una spiegazione.

Quindi, dopo essersi dichiarato, si sposò con Theresa e vissero felici e contenti.

 

Vi piacerebbe? Peccato, perché andò diversamente.

 

Proprio in quei giorni, Richard si ritrovò tra le mani un antico progetto ritrovato dal suo capo durante un’asta. Vi erano le istruzioni per la realizzazione di una protesi meccanica capace di trasformare un essere umano in un super uomo.

Virgezio l’aveva intuito, perciò affidò a Richard la realizzazione di quel succoso futuro sacco di soldi.

Il nostro scienziato lavorò mesi interi alla realizzazione di quel progetto, ed appena fu ultimato volle subito testarlo.

Ordinò ad un suo assistente di amputargli il braccio sinistro, e così avvenne.

Voleva usare se stesso come cavia, forse perché sperava di dimenticare quelle sensazioni così meravigliose che lo mandavano in confusione. Era sempre stato solo, ed adesso non poteva accettare un altro essere nel suo mondo perché… aveva paura di essere felice.

La connessione avvenne…

Il progetto era chiamato Heikos-hand, e subito fu chiaro il motivo. L’AI del braccio prese il controllo del corpo di Richard, iniziando ad eliminare tutti gli esseri dotati di una particolare caratteristica: l’essere vivi. Nessuno fu risparmiato, nemmeno Theresa…

Dopo quell’orribile massacro, Richard tornò in se, prendendo coscienza del suo gesto. Sconvolto, perse completamente la sua abituale lucidità. Capì che l’umanità era un mondo per lui inaccessibile e che quello che lui credeva il suo lato umano, non era altro che una menzogna.

Proprio per cancellare qualsiasi parvenza umana dal suo essere, si sottopose ad un intervento chirurgico a livello molecolare grazie ad una macchina di sua invenzione.

La pelle diventò bianca come la luna, il viso venne rimodellato per incarnare tutta la falsità e la menzogna rappresentate dall’umanità di Richard.

Un sorriso falso venne dipinto sul volto, cerchi neri comparvero intorno agli occhi, la pelle del viso diafana e spettrale. Fu così, che in quell’ orribile giorno… nacque il Clown.

 

 

 

  
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