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Autore: brenzo88    16/01/2014    0 recensioni
Due giorni dopo l’incidente costato la vita a Julia, Borden torna a casa. [The prestige]
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fellon sente bussare alla porta. Apre, è Borden.

 

F: Maledizione, dove sei stato?

B: Non sono affari tuoi.

F: Certo che sono affari miei! Dove sei stato? Davvero pensi di poter scomparire per due giorni e riapparire magicamente senza darmi alcuna spiegazione?

B: Avevo bisogno di rimanere solo, per una volta. E poi nessuno mi ha visto, sono stato discreto.

F: Ah, stupendo! Se sei stato discreto…

B: Non trattarmi come uno stupido, fratellino. Non me lo merito.

F: Dove sei stato? Due giorni, due giorni! Non sai cosa ho dovuto passare! Ci hanno cercato, sì, sei sorpreso? Prima Cutter, subito dopo… l’incidente. Poi è venuto anche Angier. Sì, certo, è venuto anche Angier, e io sono stato costretto a guardarlo negli occhi mentre tu facevi chissà cosa chissà dove.

 

Borden fa un respiro profondo, si siede davanti allo specchio, il suo sguardo è fisso nei propri occhi. Fellon cammina a piccoli passi per la stanza, cercando di non lasciarsi dominare dalla rabbia.

 

B: Ascoltami. Io...

F: Tu cosa? Cosa?

B: Mi dispiace. Mi dispiace, dannazione! Mi dispiace.

F: Ti dispiace? È morta! È questo che ti dispiace? Rispondimi!

B: Cosa vuoi che ti dica esattamente?

 

Borden apre un cassetto e tira fuori alcuni trucchi. Nel frattempo, Fellon si toglie in fretta cappello e soprabito.

 

F: Ho capito. È finita.

B: Non è finito niente. Possiamo ancora…

F: No, maledizione! È finita, come puoi pensare di tornare da loro, di tornare da lui e guardarlo negli occhi? Lui sa.

B: Ti sbagli. Angier non sa proprio niente!

F: Non sa di questo, non sa di noi, ma sa del nodo.

 

Borden non risponde, prende tempo. Si avvicina allo specchio per controllare parrucca e baffi. Fellon si toglie gli occhiali e lo guarda, in attesa di una risposta.

 

F: Allora?

B: Allora cosa?

F: Non cercare di fregarmi.

B: Non voglio fregarti. Sei il mio fratellino, non lo farei mai.

F: Voglio la verità.

B: Non c’è alcuna verità. È successo e basta.

F: No, no, no! Non puoi dirmi questo, non puoi dirmi che è successo e basta, non puoi tenermi all’oscuro di quello che fai. Non funziona così, tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro! Aveva ragione Angier, non dovevamo sporcarci le mani.

B: Ti sbagli, dannazione, come si sbaglia Angier! Guarda Cutter, lui lo sa cosa vuole il pubblico e come darglielo, Angier no, Angier non sa niente! Angier non sa cosa significa essere un prestigiatore. Noi lo sappiamo. Ma adesso tu sembri dimenticarlo.

F: Sii sincero. Che nodo le hai fatto?

B: Cosa? Non ti fidi di me, eh? È questo il problema? Non ti fidi di me?

 

Fellon finisce di pulirsi il viso dal materiale adesivo, va verso il lavandino per sciacquarsi la faccia, poi si avvicina allo specchio. Borden, si alza, indossa l’imbottitura sotto il panciotto e torna a sedere.

 

B: Te lo chiedo ancora una volta. Che nodo le hai fatto?

F: Io non…

 

Fellon è incapace di continuare. Borden scatta in piedi, mettendosi le mani nei capelli.

 

B: Dimmi che nodo le hai fatto, maledizione!

F: Perché vuoi saperlo? Che cosa cambia? Anzi, facciamo così: spostati, ci andrò io.

B: Non dire sciocchezze.

F: Perché? Perché non dovrei andarci io? È colpa mia, giusto? Allora è giusto che mi presenti io. Ho saputo dove sono. Ce la posso fare anche da solo.

B: Non ci andrai, invece! Non è stata colpa tua. La colpa è nostra. Sapevamo che non sarebbe stato facile.

F: E cosa dirai a Angier?

B: La verità. Cos’altro?

F: Non gli piacerà.

B: No, temo di no.

 

Fellon rimane davanti allo specchio, il suo sguardo è fisso nei propri occhi. Borden chiude delicatamente la porta dietro di sé, va a salutare Julia per l’ultima volta.

 

 

 

 

- Tu eri quello che entrava nella porta o quello che ne veniva fuori?

- Facevamo a turno. Il trucco era invertire la parti.

(The prestige)

  
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