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Autore: Gio_Snower    16/01/2014    6 recensioni
{IchigoxRukia}
La Luna splende nel cielo illuminando una piccola figura che la guarda da sopra un tetto e sarà l'unica testimone di un segreto.
*Estratto dalla FF:Ichigo, dai capelli color del tramonto.
Ichigo, dal nome di un frutto: ‘fragola’.
Lui, con quegli occhi sinceri castani, quel perenne cipiglio e quella stupida e onesta mentalità che lo rende tanto testardo quanto forte."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chiaro di Luna
 
La luna è l'anima, è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni. La terra è la realtà, il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni.
Romano Battaglia, La strada di Sin
 
A volte mi chiedo se sia stato il destino a farci incontrare; se sia stata una beffa di quel destino che ha ucciso Kaien, a farmi incontrare lui.
Ichigo, dai capelli color del tramonto.
Ichigo, dal nome di un frutto: ‘fragola’.
Lui, con quegli occhi sinceri castani, quel perenne cipiglio e quella stupida e onesta mentalità che lo rende tanto testardo quanto forte.
Eppure è fragile dentro. Con poco si deprime facendo preoccupare chi gli sta intorno, non capendo che sono stati attirati dalla sua persona e che vogliono solo la sua felicità.
Perfino i nemici arrivano a sperarlo.
E per troppi è difficile capirlo di primo acchito.
 
 
Una figura vestita di nero, sedeva su un tetto all’ombra della luna. I delicati lineamenti e la pelle chiara rilucevano al chiaro di luna, rendendo quella forma un po’ malinconica, come se molti pesi gravassero sulle sue spalle, rendendole pesanti.
I capelli scuri le ricadevano sul volto coprendo gli occhi chiari e pensierosi e, legata ad una cintura bianca, splendeva una spada dal fodero bianco come la neve.
Dentro il fodero, la lama e l’elsa erano bianche, quasi come quella luna che adesso osservava.
Le stelle quella notte non brillavano particolarmente, e rimandavano la poca luce che avevano sembrando vecchi gioielli non lucidati attaccati al mantello di una signora.
Si lasciò sfuggire un sospiro ed era così assorta nei suoi pensieri, nei suoi problemi che non sentì arrivare dietro di lei un’altra persona.
«Rukia?» la chiamò una voce fortemente maschile.
La ragazza si girò, puntando i suoi occhi blu scuro sulla figura dietro di lei.
«Ichigo.» disse. La voce ferma dalle note melodiose e femminili.
Ichigo la fissò con i suoi occhi castani diretti. Il chiaro di Luna mandava riflessi malinconici e sfuggevoli sui suoi capelli color del tramonto e accentuava le ombre sul suo volto, facendolo sembrare più adulto, più mascolino.
Era forse la sua anima?
«Perché sei qui fuori? Non hai freddo?» le chiese, diretto come al suo solito.
«Sto pensando.» rispose Rukia.
Ichigo la guardò con un’espressione da ‘Oh, ma tu pensi?’ che gli procurò un pugno sul braccio appena si sedette accanto a lei.
«Ma sei idiota?!» esclamò Ichigo.
Rukia ridacchiò, sapendo benissimo che quella sua azione non era del tutto naturale, ma premeditata per farla sentir meglio.
Non capiva ancora il perché, ma riusciva a capire quasi sempre le azioni di Ichigo.
D’altronde era passato tanto tempo dal loro incontro.
«Ora, mi vuoi dire che succede?» le chiese lui in tono serio e con lo sguardo perso lontano.
«Ricordi.» rispose lei.
«Kaien?» domandò lui.
«Sì, ma non solo.» replicò lei, la voce leggermente rotta.
Si tirò su e fece un po’ di esercizio fisico, decisa a non lasciarsi prendere dalla depressione ed a non mostrarsi così debole vicino ad Ichigo.
Però, quando abbassò i suoi occhi blu scuro incontrando il suo sguardo, quella convinzione sparì nel nulla.
Le labbra le fremettero, incapace di trattenere le emozioni.
«Rukia.» mormorò Ichigo.
Rukia si risedette con un tonfo ed Ichigo l’abbracciò goffamente.
«Ichigo. Come finirà?» mormorò con voce rotta.
«Andrà tutto bene. Ci penserò io a proteggere tutti.» la rincuorò lui.
Rukia non riuscì a fermare le lacrime e seppellì il volto sul suo petto. «Non dire a nessuno di questo.» ringhiò fra le lacrime.
Ichigo sorrise. «Lo dirò a tutti, invece.» la prese in giro.
Rukia alzò il viso e lo fissò con i suoi grandi occhi blu scuro e Ichigo posò lo sguardo sulle labbra, prima di scostarlo imbarazzato.
Rukia se ne accorse e sorrise furbescamente, le lacrime le rigavano ancora il volto, ma non cadevano più dai suoi occhi ed il suo corpo era più leggero.
Si sporse in avanti e rubò un bacio ad Ichigo che dapprima fece un suono di stupore, strozzato subito dalla lingua di lei nella sua bocca che ricambiò approfondendo il bacio.
«Rukia…Perché?» chiese lui.
«Non ora.» rispose lei. Poi tornò a fissare la Luna, ma anche se s’era allontanata da lui, la sua mano era sempre appoggiata sopra quella di Ichigo.
Lui la fissò per qualche secondo e poi con un lieve sorriso, lo stesso che aveva lei, riportò lo sguardo sulla Luna, unica testimone di quello che era successo.
 
 
   
 
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