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Autore: sesshy94    16/01/2014    4 recensioni
Sai corre, corre in mezzo al buio. Non può fare altro, perché qualcosa lo insegue, qualcosa di spaventoso e lui può solo scappare.
All’improvviso, in mezzo a tutta quell’oscurità, vede la sagoma di Shin; gli da la schiena e si sta allontanando; disperato Sai, allunga un braccio e lo chiama.
Shin si volta, sorridendo.
“Sai!” esclama a sua volta, ma non si ferma.
“Shin! Shin nii- san aspettami!” urla ancora Sai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sai, Shin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sai corre, corre in mezzo al buio. Non può fare altro, perché qualcosa lo insegue, qualcosa di spaventoso e lui può solo scappare.

All’improvviso, in mezzo a tutta quell’oscurità, vede la sagoma di Shin; gli da la schiena e si sta allontanando; disperato Sai, allunga un braccio e lo chiama.

Shin si volta, sorridendo.

“Sai!” esclama a sua volta, ma non si ferma.

Shin! Shin nii- san aspettami!” urla ancora Sai.

“Sai. Sono qui.” Risponde Shin.

“Apri gli occhi Sai!”

“Sai, svegliati!” ….

Sai si svegliò di colpo, sudato e tremante, con addosso ancora quella sensazione di terrore.

“Sai, va tutto bene?”  la voce calma di Shin, lo riportò alla realtà. Il moro alzò lo sguardo e incontrò gli occhi scuri dell’altro.

Shin nii-san…io…io…” ma non riuscì a finire la frase. Shin sorrise dolcemente e gli mise un mano sulla testa, scompigliandogli i capelli.

“Va tutto bene Sai, era solo un sogno.” Lo rassicurò, poi fece per alzarsi; Sai glielo impedì aggrappandosi al suo braccio.

Nii-san per favore non andare.” Esclamò, guardando verso il basso. Shin sorrise ancora.

“Vuoi che dorma con te?” chiese. Sai annuì, le guance leggermente rosse per l’imbarazzo.

“Allora fammi un po’ di spazio.” Rise Shin, stendendoglisi accanto. Lo sguardo di Sai s’illuminò di gioia e si affrettò a fargli spazio.

Erano tutti e due stesi su un fianco, uno di fronte all’altro e il più grande cominciò ad accarezza una guancia di Sai.

“Che sognavi, Sai, che ti ha così terrorizzato?” chiese Shin senza smettere le sue carezze.

“Era tutto buio e io correvo. Era come se qualcosa m’inseguisse; poi ti ho visto e ti ho chiamato, ma tu non ti fermavi.” Raccontò Sai.

“Adesso non ci pensare più. Va tutto bene.” Ripeté Shin, posando un leggero bacio sulla fronte del più piccolo.

Shin…” mormorò Sai, non sapendo bene però cosa dire.

Shh. Chiudi gli occhi Sai.” Mormorò Shin, posando un bacio prima su una palpebra, poi sull’altra, facendo sì che Sai chiudesse gli occhi.

Si fermò un attimo ad osservarlo: Sai sembrava così…indifeso; Shin sapeva che presto o tardi si sarebbe dovuto separare da lui, a causa della sua malattia o a causa dell’esame finale.

Ma lui non voleva, tutto quello era ingiusto. Shin si ritrovò a maledire Danzo, le sue regole e il fatto che li avesse presi per farli diventare Anbu del Né.

Nii-san è tutto apposto?” fu proprio Sai a distoglierlo dai suoi pensieri. Il moro aveva socchiuso gli occhi e lo stava osservando.

Shin si costrinse a sorridere.

“Sai, ti avevo detto di chiudere gli occhi!” lo rimproverò bonariamente.

Ma…Shin sei strano stasera!” esclamò Sai, spalancando del tutto gli occhi. Shin sgranò i suoi, sorpreso; poi ghignò.

“A chi hai dato dello strano eh? Ora ti faccio vedere!” si mise a cavalcioni su di lui e cominciò a fargli il solletico.

Sai scoppiò a ridere e cominciò a divincolarsi, implorando pietà.

“Così impari a darmi dello strano!” disse Shin, bloccando con le mani i polsi di Sai. Poi, senza alcun preavviso, lo baciò; Sai sgranò gli occhi sorpreso. Quando Shin realizzò cosa stava facendo si separò da Sai, appoggiando la fronte sulla sua.

“Scusami Sai, non so che m’è preso.” Mormorò; ma la verità era che lo sapeva eccome, cosa stesse facendo. Lo sapeva ma sapeva anche che era sbagliato, che non avrebbe portato a nulla di buono. Quello che provava per Sai, li avrebbe solo fatti soffrire, perché era qualcosa destinato a finire.

Shin nii-san…” Sai lo chiamò, attirando su di lui la sua attenzione.

“Dimmi, Sai.” Sussurrò Shin; ma Sai non disse nulla, solo sollevò la testa e fece combaciare nuovamente le loro labbra.

Shin sentì il proprio cuore gonfiarsi di una gioia incontenibile, mentre il suo cervello gli diceva di smetterla, di sopprimere quel sentimento. Ma quando sentì la lingua di Sai chiedere timidamente il permesso di entrare, Shin chiuse definitivamente fuori la ragione.

In quel momento c’erano solo loro due, Shin e Sai: niente Né, niente Danzo, solo loro due e i loro primi, inesperti baci.

 

ANGOLO AUTRICE

E vabbè niente una su loro due doveva per forza scriverla! Sai da piccolo mi ispira pucciosità a livelli estremi e Shin è Shin. Insomma niente ho scritto! Spero che gradiate e che un commentino me lo lasciate! Un abbraccio sesshy! E come al solito un super grazie mollissime alla mia betatrice preferita, hebi chan!

  
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